[ SPOILER ALERT: Stardust Crusaders / Stone Ocean / Diamond is Unbreakable || TW: ptsd / depression / flashbacks ]
[ Jotaro Kujo x Kakyoin Noriaki ]
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Kakyoin aveva camminato fino alla stazione di Shibuya immerso nei propri pensieri. Arrivato al grande incrocio nel quale si snodavano numerose strade del quartiere alzò lo sguardo verso il semaforo.
Fu in quel momento che lo vide.
Alto, immensamente alto, sarebbe stato impossibile non riconoscerlo anche in mezzo a tutta quella gente. Sebbene fosse di un bianco smagliante, illuminato dai colori al neon che si mescolavano in piazza fra i toni del turchese e bluette, Kakyoin avrebbe riconosciuto quel cappello dovunque. Un cappotto lungo fino a terra, una pesante catena che scivolava dal lato sinistro del petto. Una sigaretta accesa tra i denti, la mano sinistra vicino alle labbra, quella destra infilata in tasca, una grossa busta di carta che pendeva dal polso.
Jotaro Kujo si trovava dall’altro lato della strada, con la fronte corrugata e gli occhi fermi sulle strisce pedonali. Quando il semaforo scattò dal rosso al verde, Jotaro sollevò lo sguardo e in quell’istante incontrò gli occhi di Kakyoin.
Il cuore gli si fermò nel petto, la sigaretta gli cadde dalle mani.
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[ Bucciarati x Abbacchio - Abbacchio x Giorno - altri || rating crescente ]
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«Senti, ma è successo qualcosa? Non stai mai in ritardo per il pranzo, tu.»
Bucciarati annuisce, il fumo esce in una nuvola traversa.
«Ho sentito Luca il Lacrimoso, dice che ci sta ‘nu uaglionciell’ che bazzica intorno alla zona sua, che fa cose senza pagare il pizzo e gli sta rovinando gli affari.»
«Vuoi che ci vada a parlare io?»
«No, no, sto andando io, ma dato che Libeccio mi veniva di strada ho pensato di controllare i ragazzi.»
Abbacchio annuisce, dopo un attimo di silenzio un sorriso furbo si affaccia sulle sue labbra di lavanda. Di nuovo si sporge verso di lui, la bocca a un centimetro da quella dell’altro.
«La stazione sta completamente dall’altro lato e i ragazzi fanno sempre le stesse cose. Mista continua a sparare cazzate sulla sfortuna, Fugo e Narancia fanno i compiti litigando a intervalli regolari di un quarto d’ora.»
Gli occhi di Bruno si fanno sottili, Leone inspira vicino al calore dei suoi respiri, si perde nei dettagli a raggiera delle iridi dove si alternano chiaroscuri di blu.
«Va buo’, ja, volevo passare per salutarti.»
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[...]«Se Sua Maestà non si deciderà a dare un erede al trono di Francia, saremo costretti a porre fine all’alleanza» borbotta già lontana, al piano superiore, e ho perso il conto di quante volte negli ultimi anni ho sentito ripetere questa frase. Ma forse la duchessa di Polignac non è stata informata riguardo quanto è accaduto la notte scorsa.[...]
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Flashfic scritta quasi per scherzo quando un ragazzo mi ha chiesto di scrivere qualcosa "dal punto di vista di una scalinata" ed ecco cosa ne è uscito.
Enjoy!

Mi porge le sue banconote ed io sto per prenderle, ma le ritira un secondo prima che io possa afferrarle. Allora lo guardo male, davvero male, e lui sta sorridendo. Ed è sexy da fare schifo.
«Tu mi dirai il tuo nome?»
Lascio cadere sul materasso la mia mano che era ancora tesa verso di lui. Sembra interessato sul serio a volere sapere il mio nome, ma io non so se voglio dirglielo. So solo che voglio i suoi soldi, mi servono.
«Tu mi dirai il tuo?»
«Va bene», dice.
«Va bene», dico.
Mi dà i soldi, li guardo, non li conto. Non voglio fare la figura del maleducato. Lo guardo, mi guarda. Aspetta, lo faccio aspettare.
«I miei amici mi chiamano Panda», dico.
«Panda?», ripete.
«Panda», ripeto.
Si mette a ridere, con le braccia incrociate al petto e la testa bassa. Ed è sempre più sexy. Alza i suoi occhi al caffè che mi guardano.
«Mia moglie mi chiama Teddy.»
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[Linguaggio piuttosto spinto][Tematiche delicate]
Ebbene, salve miei prodi. Sono tornata. ♥

Dal prologo:
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“[...]Faceva freddo, a Novembre. La notte non si riusciva a dormire per colpa degli innumerevoli spifferi che fischiavano la neve attraverso le tavole della capanna. Anche adesso, con le ginocchia raggomitolate al petto e le braccia a stringersi a vicenda, Karim sentiva freddo. Novembre è così: il giorno non è tanto diverso dalla notte.[...]”
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[ OCs © - Karim x Caesar] [Caesar NON è di mia proprietà] [Crack pairing] [Violenza, tematiche delicate, contenuti forti]
Prima o poi ci sarà un lieto fine.
Per Mélancolie. ♥

Dal prologo:
“[...]L’unica cosa che non hai avuto il coraggio di spostare è il vecchio orologio che sovrasta il tavolo della cucina. Dovresti toglierlo, sai? Il suo modo di scandire il tempo, con le sue lancette storte, è una nota dissestante in mezzo a tutta questa serenità; è una goccia d’inchiostro nero finita per sbaglio in una tela dai colori pastello. Ed io mi sento così: l’unico ricordo di cui non riesci ancora a liberarti; l’unico che è ancora qui, non vuole lasciarti andare.
Mi sono sempre sentito responsabile della vita. Mi sentivo la causa dei tuoi problemi, il motivo di fondo ai tuoi mali, ma tu sei sempre stata così buona, con me. Ed io ti ho sempre amata[...].”
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[OCs ©] [Logan x Kevin; per il momento, si parlerà solo di questa coppia. Per il momento. ♥] [Rating crescente.]
Hope you'll enjoy.

Raccolta di pagine di diario, pensieri, descrizioni, desideri, flussi di coscienza di un gruppo di ragazzi costretti a passare la notte con il mascara che cola dalle ciglia della strada.
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[OCs: Ruri; Tai; Serafin; Daigh; Virgile. Potrebbero aumentare con l'avanzare delle storie. Non tutti sono collegati fra loro.]
Enjoy. ♥