Ogni volta che entrava nel Reattore, esattamente come quella volta, la sua mente si riempiva di voci, voci dal passato, voci che minacciavano di ucciderlo, voci che lo chiamavano, tirandolo verso di loro.

“Hyuuga...” mormorò il castano avvicinandosi a lui “Tanto tempo fa, ti ho fatto sentire una canzone, ricordi? 'If today was your last day', dei Nickelback. Quella canzone mi ha accompagnato per tutta la terapia; ogni giorno mi chiedevo cosa avrei fatto se quello fosse stato il mio ultimo giorno, se non avessi più giocato a basket, se mi fossi allontanato dalla mia squadra. Se vi avessi perso... Mitobe, Koga, Riko, Izuki... te.”.

'Un vincitore non ha nulla da dire a un perdente.'
“Che senso ha continuare...” ripeté Kise afflitto dal ricordo di quella partita.
Si infilò le scarpe da basket e presa la palla, uscì raggiungendo il campo da basket poco distante da casa sua.
“Un'ultima volta. Poi non le userò più. Ho chiuso con il basket.” esclamò rivolgendosi quasi al canestro che si stagliava nel cielo ancora azzurro.

Zack fissò negli occhi il piccolo Cloud, incantato da quell'azzurro così intenso; poi passo ai suoi capelli biondi: erano disordinati, ma mai quanto i suoi, e i ciuffetti corti andavano in tutte le direzioni. Pensò che in fondo il suo amichetto era davvero carino.
"Mia mamma mi ha detto che due se due persone vanno sotto una pianta verde e rossa e si danno un bacio, allora la neve inizierà a cadere. Non so se sia vero..." spiegò lui agitando le mani come se la sapesse lunga sull'argomento, come sono soliti fare i bambini per fare colpo sugli adulti.
Cloud sbatté veloce le palpebre, poi si voltò verso il vaso con la grossa Stella di Natale rossa posto accanto al suo letto e il visino gli si illuminò.

-Cosa vuoi che mi serva riconoscere una pianta dall'altra, sentendone il profumo?- sbuffò Cloud accasciandosi sul banco verde.
-Ti servirà quando, perso nel bosco senza cibo né acqua, ti accontenterai di erbe e radici. Riuscirai a riconoscere quelle velenose e quelle commestibili.- gli spiegò il compagno accanto a lui.
La notizia dell'obbligo della frequentazione del corso di biologia aveva spiazzato tutti i giovani che si stavano preparando a diventare Soldier. Più di tutti Cloud, che in quelle poche ore di libertà di solito faceva ben altro.