Siamo sempre stati abituati a sentirci raccontare storie su fate, sirene, lupi mannari, vampiri.
Cosa accadrebbe se queste creature esistessero davvero?
Cosa accadrebbe se il segreto che tutti i governi del mondo nascondono da secoli, venisse allo scoperto?
Una coppia davvero inusuale metterà in pericolo il precario equilibrio che da sempre ha regolato i rapporti tra umani e creature mitologiche.

I genitori di Baekhyun decidono di ricoverare il figlio in una clinica psichiatrica perché pensano che il dottor Park possa risolvere il suo problema.
Quello che nessuno sa è che il caro dottore non è assolutamente la persona che tutti credono che sia...

You know I love the thrill of the rush.
Killer!Baekhyun

–avrai la punizione che meriti, amore mio-.
Furono quelle parole a rinsavire Eren.
Amore mio…
Sorrise senza che Levi se ne potesse accorgere, temeva non lo amasse più.
Lo amava ancora, nonostante lo avesse tradito in quel modo, nonostante fosse tutta colpa sua e gli avesse detto quelle cose, Levi continuava ad amarlo, non l’avrebbe mai abbandonato.
Yandere!Levi

No Name!AU
Eren ha sviluppato una specie di disturbo ossessivo-compulsivo nei confronti di L, il famoso vocalist della band dei No Name che guarda caso si trova proprio nella sua città per un concerto...ovviamente non poteva lasciarsi sfuggire l'occasione di stalkerarlo, con l'aiuto del malcapitato Armin, costretto ad assecondare le folli idee del suo migliore amico.

Chanyeol voleva solo girare uno dei suoi video da caricare su Youtube, ma la sfiga non vuole proprio permetterglielo. La sfiga si chiama Byun Baekhyun.
Ma Channie saprà come rimetterlo in riga...o quasi.

Perchè i principi e le principesse sono passati di moda.
Cinderella!AU

Un regalo di compleanno davvero insolito per il nostro Sehun, che vorrebbe solo strozzare i suoi migliori amici.

Luhan lotta ogni giorno per sopravvivere in quell’ambiente apparentemente sicuro che è la sua scuola. È preso di mira da dei ragazzi che rendono la sua vita un inferno, uno in particolare sembra odiarlo più di tutti, senza alcuna ragione. È troppo tardi quando si rende realmente conto di esser diventato il suo giocattolo con il quale divertirsi e non vuole che gli altri ci giochino lo vuole tutto per sé. L’odio si trasforma in desiderio, è da lì che nasce tutto.

In cui Jonghyun fa una proposta che Kibum non può rifiutare.

Chanyeol si ritrova in una camera buia, legato ad un letto, la paura lo assale.
Dal testo:
–Chanyeol-ah…-. Quella voce dolce e suadente gli fa accapponare al pelle, il modo in cui ha chiamato il suo nome riesce a farlo sospirare ancora. Come fa a sapere il suo nome? Riapre li occhi e lo osserva meglio. È un ragazzo più o meno della sua età, i capelli castani o neri, non può dirlo con certezza per la scarsa luminosità, gli occhi profondi e indecifrabili, le labbra formano un cuore, piene e rosse, con un piccolo neo sul lato destro.
È bellissimo…

Erano mesi ormai che viveva senza di lui e magari ci aveva pure fatto l’abitudine. Le giornate si susseguivano tutte uguali, tutte troppo vuote e prive di significato. Ricordava bene quel giorno in cui lui gli aveva chiaramente detto che per loro non c’era un futuro, che avrebbero entrambi intrapreso strade diverse, lontane.
Luhan aveva deciso di lasciare gli Exo.
Non gli era chiaro il motivo della sua decisione, per quante volte glielo avesse spiegato proprio non riusciva a comprenderlo.

Si accorse che il ragazzino aveva ancora il cappuccio della sua felpa in testa, era così carino e innocente che gli venne un’insana voglia di sporcarlo. Gli ricordava tanto cappuccetto rosso.
–chi sei? Un ladro? Un maniaco? Un ladro-maniaco?-. Jongin rise e gli prese il mento tra le dita.
–no…-. soffiò piano sulle sue labbra, solo pochi miseri centimetri li dividevano. E pensare che prima non faceva altro che allontanarsi. -…sono il lupo cattivo-.

L’idea della morte non lo aveva mai attratto tanto quanto in quei giorni. Non trovava pace, non trovava una via d’uscita ai suoi problemi, tutto sembrava andare storto, non aveva più senso vivere in quel modo. Tutto era nero, il buio faceva parte del suo essere da tempo, non ricordava l’ultima volta che avesse visto la luce. [...]
–fermati-.
Non era una parola urlata o qualsiasi altra cosa si aspettasse, ma un semplice ordine. Jongin si voltò verso la fonte di quel suono fastidioso e vide un ragazzo appoggiato al muro, intento a fumare una sigaretta. Lo osservava con circospezione, dalla testa ai piedi. Non lo aveva mai visto in giro per la scuola, forse era nuovo. Era bello, da mozzare il fiato. Non immaginava neppure l’esistenza di una creatura così bella e angelica, ma dall’aura inquietante.
Una bellissima scultura di ghiaccio, ecco a cosa lo avrebbe paragonato.

Non era la prima volta che si ritrovava a pensare a come sarebbe stato scopare quella diva, ma adesso la cosa risultava essere piuttosto allettante.
Un’idea perversa balenò nella sua mente, un pensiero che non aveva nulla di casto o benigno e che coinvolgeva un povero Kibum incosciente.
Jongkey