"Allora?" chiese Harry timoroso quando Louis ebbe finalmente finito di ascoltare la registrazione.
Louis non riusciva a formulare una frase, la mente annebbiata e gli occhi pieni di lacrime. Non voleva mostrarsi così davanti agli occhi di Harry, ma quella canzone lo aveva letteralmente ucciso, era stata una pugnalata nel petto....

Dominique Weasley, nonostante il suo carattere freddo e distaccato, adorava i pigiama party insieme a tutte le sue cugine. Ormai era di tradizione, e come tale andava rispettata.

Rose Weasley aveva aspettato quel giorno per mesi interi, ci aveva fantasticato tante di quelle volte che non aveva nemmeno provato a tenerne il conto, aveva sperato in qualcosa di speciale, ma mai nella sua mente era apparsa quella possibilità.

Big Damn Table__Dominique Weasley/James Sirius Potter
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Ultimo Capitolo.
Mi ero così abituata in quei sei mesi a fare tutto di nascosto, a quei baci rubati, nascosti chissà dove; con la paura di essere scoperti da un momento all'altro che quel giorno mi sembrava di essere rinata, mi sembrava quasi di essere in un'altra vita o dimensione.

Lily Luna Potter era un di quelle persone che cambiava idea ogni cinque minuti, e quella era già la quarta volta in due giorni 'che prendeva una decisione'.

-Che cos'è?- -Dammi quel foglio James!-
-Prima mi spieghi che cos'è, poi ti darò il tuo bel foglietto.-
[Dominique Weasley/James Potter]

Non ero pronta, non ero pronta per un 'ti amo' sparato nel bel mezzo di una partenza.
Non sarei mai riuscita a ricambiare.

E Hugo?
Hugo non è niente, Hugo non sa niente.

Dominique si voltò verso il cugino facendogli la linguaccia.

Oddio, so che può sembrare una cosa stupida, idiota, senza senso, super sdolcinata, ma cosa posso farci?
Sono tre giorni che ho capito.
[Dominique Weasley]

E soffocata la voglia di stamparle un bacio, ci dirigemmo in silenzio - solo il rumore dei passi svelti - verso l'aula di Incantesimi.

Ma poi mi giro e incontro i suoi occhi celesti e tutte le preoccupazioni svaniscono.
Puff.
[James Sirius Potter/Dominique Weasley]

C'era solo un piccolo problema, per quanto cercasse di essere gelido e freddo c'era una sola persona forse in tutta la scuola che non degnandolo di attenzioni di questo tipo lo faceva sentire, nonostante la miriade di belle ragazze che lo seguivano ovunque, una specie di schiopodo, o ancora peggio, di vermicolo. Questa ragazza in questione aveva folti capelli castanorossicci che le danzavano ribelli nel venticello fresco vicino al Lago Nero, occhi celesti e profondi che nascondevano un modo diverso di vedere cose e persone, poche efelidi radunate sulla punta del naso.

Si sentiva ferita. Lei, all'apparenza così forte e temprata, era nel profondo un'anima insicura e fragile. Uno scatto le fece alzare la testa. Un ragazzo dall'aria fine ed elegante era entrato sorprendendo i presenti. Si avvicinò alla ragazza seduta con i capelli ricci e gli occhi azzurro cielo e le sussurò piano in un orecchio.