-Spiegami un'ultima volta perché devo vestirmi così?- ti domanda Alec perfettamente abbigliato in quello che sembra l'ennesima trovata di un pazzo o più logicamente la tua.
Sospiri, alzando gli occhi al cielo.
-Perché oggi é Halloween e...

"Tu credi ai fantasmi?"
"No"
"Allora non credi in me"

Piccola Drabble su Peeta e Katniss nel primo libro:
Non mi sembra di avere chiesto molto, neanche un po'.

Piangi... Il tramonto riflesso nei tuoi occhi dorati, consapevole che non l'avresti mai dovuto guardare.
Perché se lo guardi pensi, se pensi ricordi, se ricordi piangi e se piangi.. vuol dire che lo ami ancora...

-Sennar...- sussurri, la voce che trema, la vista appannata.
Lui si gira e ti sorride, accarezzandoti una guancia...
Chiudi gli occhi, un brivido che ti si propaga in corpo, un desiderio che cresce nel cuore, fino a scoppiare.

E poi quella sensazione, quella sensazione di freddo che ti opprime lo stomaco, che ti uccide, ti congela, ti fa crollare...

Alcune sensazioni, alcuni pensieri, alcune emozioni, pensarlo e sorridere, chiudere gli occhi ed ascoltare la sua voce, immaginare il suo profumo, guardarti dentro e vedere lui, e ti accorgi di averlo perdonato, di averlo perdonato già da subito.
Tu ti sporgi in avanti, appoggiando delicatamente le labbra sulle sue in una bacio delicato, dolce, via via sempre più cruente.
Le scintille nel cuore, i fuochi d'artificio in bocca e il suo odore, il suo profumo, nei tuoi polmoni, che ti eccita come droga.

Fa freddo, tanto freddo.
Il buio mi circonda, cullandomi tra le sue soffici vesti, una sensazione di freddo sulla schiena.
Dov'è la mia luce.
Dov'è il mio calore.
Ho sonno, tanto sonno.
Chiudo gli occhi.
Muoio.

Una scarica di adrenalina mi trapassa il cervello, facendomi rabbrividire.
E poi quella sensazione, quella sete che non è vera sete, ma una ragione di vita, la mia ragione di vita.
Ti fisso, ancora con le labbra accostate alle tue.
No, stavolta sarà di verso, stavolta saprò resistere, per lei.
Per Sara.

Sono stanca di false amicizie, di ragazzi che mi fanno soffrire, di credere che agli altri importi qualcosa di me, sono stanca.
Una lacrima mi riga silenziosa il viso, e poi un'altra e un'altra ancora.
Fa freddo...
Tanto freddo...

Piango.
In silenzio, con le lacrime calde che mi rigano il viso.
Piango.
Incapace di prendere atto delle mia azioni, incapace di perdonare, incapace di dimenticare.
Piango.

Hai mai provato un desiderio di morte tanto grande da non poterti più sottrarti.
Un desiderio di morte così forte da bere anche il sangue che ti macchia i vestiti e ti sporca il viso da un'innocenza di un'adolescenza andata perduta tra quel miscuglio di macchie rosse e secche.
Un desiderio così intenso che anche dopo il quarto cadavere cancellato dalla lunga lista di nomi dipinti col sangue sulla parete bianca non è ancora abbastanza....

-Magnus...- incominci.
Ora le lo dirai, certo che le lo dirai.
Devi dirli per forza che con lui è tutto più bello, che quando ti ritrovi in sua compagnia è come se il mondo non esistesse più, che rimane solo lui, a illuminarti la strada in quel mondo di tenebre e male, in quella vita di cicatrici e di morte.

Corro.
Libera, felice, senza più catene.
Libera da tutte quelle responsabilità che mi circondano, da quelle responsabilità che mi incatenano a una vita di sofferenze e sottomissione.

Ricordi...
Amore...
Vita...
Impossibile.
Eppure non puoi morire, non puoi non amare, non puoi non ricordare.
Non ricordare il suo corpo perfetto, i suoi capelli neri che gli lambiscono delicatamente il viso, i suoi occhi azzurri e sinceri, il suo sorriso bianco e innocente, le sue mani nelle tue mentre ti cede la sua forza, le sue labbra impacciate premute con forza sulle tue al vostro primo bacio.