Perché c'era davvero tanto onore nell'uccidere un vecchio, vero?
[...]
Il fallimento di tuo padre ti aveva legato a quel compito, certo, ma non era solo quello, vero Draco?
La tua stessa paura ti dava la nausea, non saresti mai stato pronto a uccidere come non lo eri a morire, ma c'era, seppellito in mezzo alle costole, quel desiderio immorale di compiacere Lord Voldemort, qualunque fosse la richiesta.

[Storia Interattiva, iscrizioni aperte fino al 31 Agosto.]
Quando un gruppo di scienziati crea artificialmente la prima cellula eucariote, l'intero mondo guarda al Giappone con ammirazione e invidia. Quando un gruppo di invincibili ragazzi creati in laboratorio si accanisce con inaudita ferocia contro la squadra di calcio migliore del Giappone, il mondo si volta, fingendo di non vedere.
Quando undici ragazzi si vedono malamente scartati a favore di un modello più avanzato, è lì che la follia comincia.
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Dal testo:
La consapevolezza di avere forma e arti ti lascia confuso. Muovi le dita in spasmi primitivi, mentre assapori gli impulsi nervosi che le terminazioni artificiali ti mandano.
I suoni raggiungono le tue orecchie soffocati da un muro d'acqua. Non comprendi ciò che mormorano, ma c'è in essi una sfumatura a te sconosciuta. Emozione, la classifica il tuo cervello, e un brivido elettrico pervade le tue membra.

Harry ha otto anni quando manifesta per la prima volta un episodio di magia involontaria di fronte ai suoi zii. Non sa esattamente cosa sia successo e non capisce per quale motivo si siano arrabbiati tanto, a lui era già capitato di far accadere cose "strane" e nessuno si era lamentato di niente. Il bambino intuisce che questa deve essere un'altra cosa disumana e proibita a casa Dursley, e sua zia lo ha di nuovo chiamato "mostro" e lui, davvero, ci prova ad essere un bravo bambino e a non fare "cose strambe", ma non può.
[...]
Erano cosi via urlando, lui piangeva ma le voci non cessavano. Ce n'era una, più forte delle altre, che lo rassicurava, dicendogli che aveva fatto bene, che era giusto sottometterli. Harry si era tappato le orecchie con le mani nell'ingenua speranza di smettere di sentire e, inginocchiatosi a terra, aveva sussurrato -Basta... basta...- e solo dopo alcuni minuti, quando anche il più fievole lamento se n'era andato, si era incamminato stancamente verso casa.

Un peccato, Gabriel. Un unico peccato è stato in grado di corrompere il tuo cuore per sempre.
[Gabriel/Lucifero]

Cinque settimane.
Tutto ciò che in quel momento riesce a pensare è che dovrà trovare un modo per dirlo al Professore.
-La ringrazio, dottore- il suo timbro atono provoca una lieve smorfia sulle labbra dell'uomo.
-Vorrei che lei prendesse in considerazione le molte possibilità di cura. Un ciclo di Chemio o Radioterapia potrebbero, diciamo, aumentare il periodo che le resta anche di un intero mese-
-Ma certo- è già sulla porta quando pronuncia quelle parole -Arrivederci-
Ignora, mentre esce, le occhiate dei pazienti in attesa, ignora la segretaria all'ingresso e si dirige a passo lento verso il bagno. Si chiude in una cabina, accasciandosi a terra, e inizia a vomitare.
[Gender Bender/ boy!Shiho, boy!Akemi, AU]

Trunks è stato cresciuto per essere invincibile, primo fra i Sayan, degno erede del Principe di un pianeta da tempo caduto. Ma non c'è scampo di fronte alla natura, e neanche la sua forza sarà sufficiente per la più brutale fra le battaglie.
Dal testo:
"Quando la rabbiosa ferocia di Gotenks si placa e la fusione si scioglie, ti accasci esausto accanto a Goten.
-Perché lo fai, Trunks?- ti chiede.
Abbassi lo sguardo -Perché ci vedo- mormori -quando siamo Gotenks io ci vedo-"

Percy e Annabeth si ritrovano improvvisamente catapultati sull'OLimpo.
Percy e Annabeth capiscono che qualcosa non va quando Zeus medita se ucciderli oppure no.
Alla fine li risparmia.
Ma solo perchè i due vengono dal futuro e, davvero, lui non vuole causare inutili e noiosi paradossi temporali.
Dalla storia:
-Ah, ah- fece Percy per spezzare il silenzio che si era creato -Ma guarda! Sembriamo noi da giovani!- disse rivolto ad Annabeth -E c'è anche Grover!-
-Percy, non credo che...-
-E voi chi siete?- domandò l'altro Percy osservandoli curioso.
-Prima che questi qui ci forniscano delle spigazioni- prese parola Zeus -Vorrei ricordare che ho un conto in sospeso da pareggiare. Perseus Jackson- al richiamo entrambi alzarono lo sguardo -oggi ascolterò quello che hai da dirmi e deciderò se tenerti in vita o scaraventarti giù dall'Olimpo-
-Cosa? Di nuovo?- fece Percy seccato.

Chi sono io?
Sono Gohan.
Gohan il terrestre dite?
No, lui non c'è più.
Adesso ci sono solo più io.
Gohan il Sayan.

Piccola one shot sui litigi di una coppia molto affiatata, ma quando c'è di mezzo la nutella blu....
Dal testo:
Dal canto suo Percy fraintese il suo silenzio e cominciò a saltellarle intorno come un cagnolino esclamando tutto trafelato-Hai la nutella blu! Hai la nutella blu!-
Annabeth sospirò rassegnata; era in momenti come questi che si chiedeva da dove venisse un tipo come lui, certe volte se ne usciva con certe battute o esclamazioni degne di Apollo che solo gli Dei sapevano da dove le tirava fuori.
Se avessero potuto registrare tutte le cavolate che si inventava lo avrebbero sicuramente già premiato come "Ragazzo Idiota dell'Anno".