-Sicura?- sentì una voce, dietro di me, mi girai e appoggiato alla porta c'era lui, in tutto il suo splendore. Si avventò su di me che stavo girata a pancia sotto con le spalle rivolte alla porta, per cui non l'avevo visto entrare, chissà da quanto era li. Infilò le dita nella mia crocchia disfatta appositamente, mentre la sua lingua perlustrava il mio collo.