Sonetto tratto, come ormai avrete capito, dalla mia raccolta "Il Teorema dei Gerani" (2012-3).
Leggete e recensite numerosi...

Sonetto tratto dalla quarta e ultima sezione ("Cupole trascendentali") della mia raccolta "Il Teorema dei Gerani".
Si parla della necessità o meno di conformarsi al nuovo panorama poetico, o al contrario del coraggio di abbracciare una nuova avanguardia che scolli il poeta dalle convenzioni dei propri colleghi anche a costo di un rifiuto sociale e di una prima generale incomprensione da parte del pubblico.
Leggete e recensite numerosi!

Dopo una lunghissima pausa da EFP (ma non certo dall'attività compositiva...) pubblico un altro dei sonetti tratti dalla mia raccolta Il Teorema dei Gerani. Vi invito a leggere le mie altre opere e in particolare il sonetto programmatico no.78.
Buona lettura e a presto!

Non ritengo opportuno alcun discorso introduttivo a questo ennesimo sonetto, perché da una parte spero che le mie opere siano in grado di presentarsi da sole e perché inoltre mi auguro, alla luce delle liriche precedentemente pubblicate, che sia oramai del tutto acquisito il più proficuo metodo di lettura dei miei testi.
Qualora quanto sto dando per scontato non lo fosse, declino ogni responsabilità invitandovi come sempre a prender visione del prologo al sonetto programmatico no.78.
Leggete e recensite numerosi!

Il sonetto che ho scelto di pubblicare oggi ha una collocazione cruciale all'interno del canzoniere, infatti inizialmente la raccolta era costituita da "soli" 50 sonetti (tutti composti tra il 21 febbraio e il 18 marzo 2012) ed é stata ampliata successivamente (dal 4 novembre dello stesso anno).
I sette mesi che intercorrono tra la stesura delle due "macrosezioni" della raccolta si riflettono nella composizione degli ultimi 34 sonetti, caratterizzati da una cripticità più profonda e consapevole delle sue sfaccettature poetiche, da una maggiore ricercatezza stilistica di matrice fonosimbolista.
Vi invito a leggere l'introduzione al Sonetto no.78 (ovvero la mia prima pubblicazione su questo sito) per ulteriori delucidazioni circa le chiavi di lettura delle mie liriche.
Recensite numerosi!

Il seguente é un altro dei sonetti appartenenti alla prima delle quattro sezioni della mia raccolta, Il Teorema dei Gerani, nonché, a mio parere, uno dei miei più riusciti...
Ricordandovi di leggere l'introduzione al Sonetto no.78 (indispensabile per una analisi più attenta e consapevole di ognuna delle liriche del mio canzoniere sperimentale), vi invito a leggere e a recensire numerosi!

E' venuto ora il momento di pubblicare l'opera proemiale che apre la mia raccolta di 84 sonetti settenari, Il Teorema dei Gerani.
Questa lirica, che risulta tra l'altro tra le meno rimaneggiate del canzoniere, potrà agevolmente fungere da pietra di paragone per tutti gli altri testi che la seguono cronologicamente all'interno di questo sperimentale percorso poetico.
Raccomandandovi per l'ennesima volta la lettura dell'introduzione al sonetto programmatico no.78, vi auguro una buona lettura. Recensite numerosi!

[Rimando, come di consueto, all'introduzione del Sonetto programmatico no.78 per alcune brevi note esplicative riguardo le liriche tratte dalla mia raccolta, Il Teorema dei Gerani.]
Senza dilungarmi ulteriormente, auguro a tutti una buona lettura... Seguite e recensite numerosi!

[Rimando, come di consueto, all'introduzione del Sonetto programmatico no.78 per alcune brevi note esplicative riguardo le liriche tratte dalla mia raccolta, Il Teorema dei Gerani.]
Senza dilungarmi ulteriormente, auguro a tutti una buona lettura... Seguite e recensite numerosi!

[Invito prima di tutto i lettori a prendere visione dell'ampia introduzione che apre la mia prima pubblicazione, il Sonetto programmatico no.78]
La lirica che ho estrapolato quest'oggi dalla mia raccolta appartiene alla prima sezione (intitolata "Osiria" per ragioni obiettivamente troppo prolisse da spiegare)
Essendo una delle opere meno recenti del canzoniere, si osserva ancora un rapporto piuttosto vincolato alla sfera rappresentativa e, per così dire, meno concettistico-trascendentale (che dominerà invece l'ultima sezione). V'é, insomma, ancora l'intento di fornire qualche (seppur vago) riferimento concreto al lettore/spettatore, rendendo pertanto lo straniamento poetico solo parziale.
Vi auguro, come di consueto, un'intensa partecipazione a questo testo.

Presento a voi tutti un secondo sonetto settenario tratto dalla mia raccolta "Il Teorema dei Gerani". Ho scelto per i miei lettori la lirica no.64, quella che apre la quarta e ultima sezione del canzoniere (di cui magari un giorno avrò modo di parlare più diffusamente).
Qualora "reduci" dal Sonetto no.78, siete in possesso di tutte le istruzioni per godere appieno di questo breve testo cui sono molto legato. Ho scelto di estrarre (non proprio casualmente) alcune opere dalla raccolta per sottolineare quanto ogni lirica sia assolutamente indipendente dal contesto in cui é inserita.
Vi auguro una buona lettura, invitando a prendere visione delle liriche che man mano (si spera a intervalli piuttosto regolari) intendo qui pubblicare.

Presento a voi tutti un secondo sonetto settenario tratto dalla mia raccolta "Il Teorema dei Gerani". Ho scelto per i miei lettori la lirica no.64, quella che apre la quarta e ultima sezione del canzoniere (di cui magari un giorno avrò modo di parlare più diffusamente).
Qualora "reduci" dal Sonetto no.78 siete in possesso di tutte le istruzioni per godere appieno di questo breve testo a cui sono molto legato. Ho scelto di estrarre (non proprio casualmente) alcune opere dalla raccolta per sottolineare quanto ogni lirica sia assolutamente indipendente dal contesto in cui é inserita.
Vi auguro una buona lettura, invitando a prendere visione delle liriche che man mano (si spera a intervalli piuttosto regolari) intendo qui pubblicare.

Presento a voi tutti un secondo sonetto settenario tratto dalla mia raccolta "Il Teorema dei Gerani". Ho scelto per i miei lettori la lirica no.64, quella che apre la quarta e ultima sezione del canzoniere (di cui magari un giorno avrò modo di parlare più diffusamente).
Qualora "reduci" dal Sonetto no.78 siete in possesso di tutte le istruzioni per godere appieno di questo breve testo a cui sono molto legato. Ho scelto di estrarre (non proprio casualmente) alcune opere dalla raccolta per sottolineare quanto ogni lirica sia assolutamente indipendente dal contesto in cui é inserita.
Vi auguro una buona lettura, invitando a prendere visione delle liriche che man mano (si spera a intervalli piuttosto regolari) intendo qui pubblicare.

Questa breve lirica rappresenta un esempio di quella che io chiamo "Sonettistica Ermetico-Surrealista" ed é inclusa nella mia personale raccolta intitolata "Il Teorema dei Gerani" (2012-13) composta da 84 sonetti settenari organizzati in 4 sezioni.
Ho scelto di pubblicare dapprima quest'opera poiché all'interno del "canzoniere", per quanto in posizione tutt'altro che proemiale, svolge la funzione di "manifesto stilistico". La lirica si propone di suggerire, di evocare, di suggestionare e non di descrivere immagini create con l'ausilio di un linguaggio sperimentale, criptico, onirico, contraddittorio e ricercato che simuli l'operato del nostro pensiero quando non sottoposto ai vincoli della nostra censura, quando sottoposto ai soli stimoli della realtà sensibile che le inspira nell'ascoltatore.
Appoggiandosi alla poetica pittorica metafisica, questi testi si propongono di restituirci oggetti e situazioni perfettamente usuali in contesti del tutto inusuali e paradossali, con l'intento di suscitare lo straniamento del lettore/spettatore e di rendere possibile la compenetrazione della sfera del visibile e dell'invisibile, in un connubio carico di un'originalità quasi avanguardistica, nonsensuale.
Vi invito pertanto non alla ricerca di una meccanica comprensione testuale, quanto più ad una lettura scevra da ogni imposizione analitica, fine al solo appagamento sensoriale.

Questa breve lirica rappresenta un esempio di quella che io chiamo "Sonettistica Ermetico-Surrealista" ed é inclusa nella mia personale raccolta intitolata "Il Teorema dei Gerani" (2012-13) composta da 84 sonetti settenari organizzati in 4 sezioni.
Ho scelto di pubblicare dapprima quest'opera poiché all'interno del "canzoniere", per quanto in posizione tutt'altro che proemiale, svolge la funzione di "manifesto stilistico". La lirica si propone di suggerire, di evocare, di suggestionare e non di descrivere immagini create con l'ausilio di un linguaggio sperimentale, criptico, onirico, contraddittorio e ricercato che simuli l'operato del nostro pensiero quando non sottoposto ai vincoli della nostra censura, quando sottoposto ai soli stimoli della realtà sensibile che le inspira nell'ascoltatore.
Appoggiandosi alla poetica pittorica metafisica, questi testi si propongono di restituirci oggetti e situazioni perfettamente usuali in contesti del tutto inusuali e paradossali, con l'intento di suscitare lo straniamento del lettore/spettatore e di rendere possibile la totale compenetrazione della sfera del visibile e dell'invisibile, in un connubio carico di un'originalità quasi avanguardistica, nonsensuale.
Vi invito pertanto non alla ricerca di una meccanica comprensione testuale, quanto più ad lettura scevra da ogni imposizione analitica, fine al solo appagamento sensoriale.