Perché adesso non era lì a fargli compagnia come nelle notti più agitate?
Socchiuse gli occhi, Ciel Phantomhive, cercando in quel buio il colore scarlatto di due occhi ammalianti.
Continuava a sgretolarsi, il castello dei ricordi del conte, bruciato come la sua tenuta dalle fiamme di quello sguardo ingannatore.

I libri contengono molto più delle parole che ci sono scritte, gli aveva detto una volta Zexion e un attimo dopo a Demyx tornò il sorriso.

Tredici guardiani, tredici eletti. Le porte che conducevano fino al centro dell’Inferno, dove le fiamme eterne nascevano, erano sotto il loro controllo. Adibiti a far cadere nella tentazione, pronti ad uccidere ed arpionare le anime sporche.
Immortali, dotati di poteri strabilianti. Nemmeno i candidi Angeli del Paradiso erano riusciti a sconfiggere quei tredici demoni, nonostante avessero dalla loro armi più potenti.
Una lotta eterna, fra bene e male, che non aveva mai trovato fine in tutti quei millenni. Solo altri morti, solo altre anime reclutate per prendere parte a quella battaglia senza fine, le due sponde che si fronteggiavano ogni qual volta le cose degeneravano, senza mai riuscire a distruggere l’altra, mai.
Eppure, forse – e solo forse –, le cose stavano per cambiare.

No ma, davvero. Come gli era venuta in mente la storia di voler lavorare per “essere libero ed indipendente”?
Come?!
Però adesso era lì, al chiosco, i capelli biondi spettinati dal leggero vento fresco che gli regalava il ventilatore acceso al massimo.
Faceva caldo comunque, perché ovviamente solo lui poteva aver trovato un capo che avesse i capelli rosa e che fosse fissato con le divise.
Insomma, gli aveva affibbiato quella maledetta divisa per portare i gelati ai tavoli. Non bastava, che so, un grembiulino?!

[...]
Cominciamo dalla base. Fondamentalmente, ci sono tre tipi di AkuRoku:
-Loro sono migliori amici;
-Loro sono nemici;
-Loro non si conoscono e si innamorano a prima vista.
[...]
l’AkuRoku sta modificando geneticamente le menti di noi fangirl che spargiamo allegramente cuoricini, yaoi e biscottini in abbondanza, magari anche panettoni, colombe e uova pasquali e vorremmo anche noi una storia struggente come la loro, fatta di amore, sesso, resurrezioni da far invidia a quel povero birbantello di Gesù che, ahimè, non fa più notizia con tutti i suoi miracoli.

«Se avessi in mano un pugno di stelle, Roxas, che cosa desidereresti?»
«Se avessi delle stelle, dici?»
«Sì. Quei puntini luccicanti, no? Quelli che uno vorrebbe guardarli e guardarli, finché non s’addormenta, quei puntini che vorresti avere una visuale più ampia possibile per non perdertene nemmeno uno. Secondo me le stelle rappresentano i sogni e i desideri più belli e puri di ognuno di noi».
[Ad Hayley Black.]

[...]
Ma era in assoluto più bello degli altri, quando sorrideva. Quando scopriva quei denti bianchi come perle preziose, quando le sue guance si imporporavano appena, gli occhi luminosi si socchiudevano, umidi di gioia, e la risata cristallina risaltava sopra ogni altro rumore.

Roxas voltò il viso, trovandosi di fronte un ragazzo sui venti, capelli assurdamente rossi che spiccavano contro la pelle chiara, che lo fissava con gli occhi smeraldini, curioso di vedere la sua reazione
«Lo so che non è un giocattolo» proruppe, quasi mettendo il broncio «E non sono un bimbo» precisò
«Oh, certo» sorrise ironico l’altro «E com’è che ti chiameresti?»
«Roxas»
«Piacere, bimbo, io sono Axel».

Usami. Fa come se io fossi una bambola di pezza, una di poco conto.
Amami. Fa come se io fossi il tuo giocattolo preferito.
[AkuRoku]

Sette: Gioco.
“Giochiamo?” “No.” “Ma perché, Xal?” “…” “Xaaaaal” “Non chiamarmi così!” “E va bene, Din. Però giochiamo, dai scegli tu.”

Una raccolta di brevi flesh-fic con diversi paring ^^ Collegamento tra l'una e l'altra? la frutta! :P 1.Acino d'uva{AkuRoku}; 2.Ciliegie{Zemyx}; 3.Mele{Organizzazione XIII}; 4.Noci{XalDem}; 5.Prugne{AkuRoku&Roxas/Naminè}; 6.Arance{RiSo}; 7.Pesche{AkuRoku}; 8.Castagne{Zemyx}; 9.Anguria{AkuDem}; 10.Lamponi{XigDem}; 11.Melograno{RiSo}; 12.Banana{Zemyx}; 13.Cocco{XalDem}; 14.Ananas{AkuDem}; 15.Paupau{RiSo}; 16.Mango{RoxasXSora}; 17.Fragole{AkuRoku}; 18.Kiwi{RokuDem}; 19.Albicocca{AkuRoku}; 20.Macedonia{Organizzazione XIII}.

Contro il destino non si può lottare, lo so perfettamente ma si può benissimo farlo arrivare più lentamente. Rallenta il battito, Icaro, i raggi della morte ti bruceranno dopo. Fa come ti dico caro e, credimi, raggiungerai il tuo scopo.

Le cicatrici non se ne sarebbero andate, i polmoni non sarebbero guariti mai del tutto. Quasi inutile smettere di continuare, anzi, era del tutto inutile. Però entrambi preferivano essere dipendenti l’uno dall’altro, perché non sarebbero mai stati nocivi, non avrebbero mai portato del male.

E camminava, camminava senza fermarsi, imboccando strade che non aveva mai preso. Voleva lasciarsi andare, non voleva pensare, si sentiva leggero come non mai, si sentiva in pace con sé stesso. Al diavolo tutto. Al diavolo ogni cosa. Finalmente si sentiva vivo.

Era gay, bene, ed era innamorato di una persona che aveva odiato fino a poco tempo prima. Meglio ancora. "And so the prince bite the princess and they lived happily forever"