"Eppure tutti ti dicono che non puoi avere niente che non va, che è solo la tua pigrizia e la tua mancanza di forza di volontà. Che non vuoi correre. Che non vuoi vivere. Che non vuoi scegliere. Che non vuoi combattere."

Wow, molto maturo. Davvero molto maturo.
Come è stato molto maturo il comportamento della cantante, far uscire questa canzone proprio quando io e lui ci lasciammo.
Cantanti che ti stalkerano per mesi per poi scrivere canzoni che parlano della tua storia d’amore.
Io piangevo per la fine della mia relazione, e Distratto scalava le classifiche...
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*FF partecipante al Crack's day indetto dal forum FairyPiece-FanFiction&Images*

Ehi! È così bella che mi chiedo perché
Ogni volta che mi guarda io muoio
E non ho più voglia di lavorare
Perché solamente è lei ciò che voglio
Ehi! È così bella che mi chiedo perché
Ogni volta che mi parla io muoio
E non ho più voglia di mangiare
Perché solamente è lei ciò che voglio

Siamo al 31 ottobre, ed è Halloween per tutti, anche per i Pirati di Cappello di Paglia.
Idea del capitano, che subito – più o meno – tutti – più o meno – hanno acconsentito a mettere in atto.
Alla fine ne è uscita fuori anche una festa simpatica, in cui ognuno aveva indossato il costume più terrificante che fosse riuscito a trovare, e la Sunny era stata decorata come un vecchio galeone fantasma.
Sanji aveva cucinato dei veri manicaretti, nonostante alcuni avessero dei nomi quasi macabri, come le ossa dei morti, cosa che se non fossero stati tanto buoni avrebbero fatto venire i sensi di colpa a Brook con la convinzione di essere cannibale.
E tra dolcetti, scherzetti, canti e balli la serata era andata avanti in allegria, finché…
- Ehi, Robin! Conosci qualche storia paurosa? Non è una festa di Halloween senza un po’ di terrore! Shishishishì –
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*La storia partecipa al One Piece Halloween Event indetto sul gruppo Facebook EFP – Fandom One Piece*

- Mamma, guarda cos’ho trovato! - una bambina sorridente corse dalla madre con in mano qualcosa. Un quaderno, forse.
La giovane donna lo riconobbe subito.
- Il mio diario! Dove lo hai trovato? - era un po’ perplessa, lei lo teneva nascosto in un posto segreto!
- Dentro un cassetto chiuso a chiave - lo diceva come se fosse la cosa più normale del mondo.
Niente, le somigliava anche in questo. Zoro glielo diceva sempre: se non fosse stato per i capelli color menta lei e Midori sarebbero state due gocce d’acqua.
Sorrise a quel pensiero, e prese il diario dalle mani della bambina.
Era anche riuscita ad aprirlo, come aveva fatto?! Aveva cercato la combinazione più difficile che fosse riuscita a pensare!
- Mamma, lo leggiamo?-
- Perché no -
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**Fanfiction partecipante alla ZoNami Week indetta dal Midori Mikan**

One shot scritta per il compleanno di Perona e della mia migliore amica, che compiono gli anni lo stesso giorno.
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[dal testo]
- Horohorohoro - rideva la ragazza, allegra, nella vasca da bagno.
Stare tra la schiuma del suo shampoo alla fragola la rilassava, le piaceva, e la faceva sentire carina.
Però la sua felicità non era dovuta solo alla grande quantità di schiuma del suo shampoo preferito: era il giorno del suo compleanno.
Doveva essere il più carina possibile per i suoi amici, per il suo ragazzo.
Già, il suo ragazzo.
Chissà cosa le aveva comprato!

Tu devi partire.
Un ultimo bacio e ci separiamo, ma non sarà per sempre.
Ora ho un motivo in più per navigare.
Chissà che non riesca a convincere Rufy a seguire la rotta indicata dalla tua vicrecard.
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Dedicata a Nami93

-A cosa pensavi?- ti sei accorta anche di questo, eh?
-A quanto ci somigliamo.- ghigno.
-Davvero? E in cosa?- sorridi.
Credo sia arrivato il momento di raccontare a qualcuno la mia storia…

"Sono sempre i soliti, non cambieranno mai.
Però non posso fargliene una colpa, dopotutto è da quando abbiamo lasciato Cappellaio di Paglia che non vedono una donna vera.
Quando hanno localizzato un’isola su cui poter approdare per rifornirci non ho potuto negare loro un giro.
E ora ci troviamo qui, ad una festa. Un concerto, direi.
Non ho neanche idea di chi sia il cantante, ma non mi importa.
Cesare Cremonini, aveva detto Pen."

"L’ennesima lettera che ti scrivo, l’ennesima che ripongo insieme alle altre nel mio cassetto.
Scrivo da quando sei partito, scrivo per sentirti più vicino.
Ti penso sempre Capitano, e so che anche tu pensi a me."

Se fossi nata uomo sarebbe stato tutto più semplice.
Inseguire i miei sogni, le mie passioni, tutto.
Avrei potuto continuare a seguire le lezioni al dojo.
Avrei potuto coronare il mio sogno di diventare la migliore.
Avrei potuto combattere contro altri ragazzi. Vincere.
Batterli, e loro non si sarebbero vergognati di aver perso contro di me.