Mi sono chiesta che cosa avrei fatto in questi preciso istante,e in tutti gli altri miei istanti, se il mio pensiero non fosse invaso completamente dalla visione della mia persona inafferrabile. Mi sono chiesta su che cosa avrei scritto, contro chi avrei imprecato, per chi avrei tanto sognato. La stessa domanda me la sono posta per tutti i miei gesti,e la risposta ancora non m'č giunta. La mia maledizione, la mia benedizione, la mia salvezza dall'oblio.

Ho cercato di tradurre in semplici parole l'indecisione che mi pervade da un po' di tempo a questa parte. Quella perenne angoscia di chi non sa ,e paradossalmente, preferisce rimanere nell'ombra,silenzioso, ad ammirare facendo attenzione a respirare cautamente, quegli occhi che lo attanagliano, lo tengono legato, lo uccidono e al contempo lo fanno sentire vivo. Che lo stancano , facendolo sentire invincibile.

Non ti accompagnerei mai fin dentro all'oblio, mai ti terrei la mano per portarti ai battiti aridi e freddi del cuore.
Piuttosto,ti lascio andare adesso,prima di riuscire a corrompere anche l'incorruttibile.

Sospiri silenziosi che tremano danzanti, e nell'aria si disperdono coperti dall'inquietudine dei miei foschi pensieri.

Coma un marinaio che,quasi in preda al delirio, s'innamora della prima donna che gli dona uno sguardo che trabocca di compassione.
Il ritorno di un qualsiasi uomo disperso nella solitudine.

[..] Lo sguardo,per una volta , rivolto verso noi stessi.

In equilibrio su un sottile velo di follia

I limiti degli occhi.

[..]Erbacce da orticaria,rose selvatiche,margherite..