La sua voce tremò, forse impercettibilmente, forse no, ma bastò per farlo fremere. Fu necessario un piccolo sbattimento di ciglia, un lampo di dolore nel suo sguardo per risvegliare il mostro ferito che si nascondeva nella sua anima. [SPOILER 4X13]

Doveva essere felice.
Il giorno che aveva aspettato era arrivato. La sposa attendeva trepidante ed il castello era addobbato di sorrisi smaglianti. Ma la sensazione di attesa non accennava a placarsi e cresceva come la nebbia saliva dalla foresta. Una musica di dolore e rabbia imprigionava il suo cuore con catene incantate e intrise di ricordi. Il Re attendeva l'ospite invisibile che pianificava la sua caduta, l'intruso che si cibava del suo odio.
Arthur sentiva il disperato bisogno di incontrare il suo peggior nemico: Morgana.

Il Re allungò una mano verso una delle mele ancora acerbe appese all'albero più vicino.[...]
Poi, dietro la mela, sfocato, notò qualcosa.
Spostò lo sguardo e sentì una risatina farsi strada nel frutteto.
Incuriosito, vide una figura sbucare da uno dei tronchi nodosi e correre via, ridendo gioiosa.

...Poi, prima che succeda qualsiasi altra cosa, prima di frasi inutili e superflue, si avvicina al suo collo e sussura al suo orecchio.
-Non sono Cenerentola.-
[What if? dell'episodio "Cenerentola in città".]

Uno scherzo del destino, un dissenso, un'idea folle.
Una lunga notte per affrontare maschere e miraggi.

[What if? dell'episodio 3.04 "Linee sulla sabbia"]

-Cosa c’è nii-san? Un incubo?-

"Perchè diavolo sono qui?!"
Non era forse un gatto randagio, lui?

"...Tuttavia anche se non me l'avesse detto, si leggeva nel suo sguardo che ora il tempo era scaduto."

Non tutte le partenze procurano pianti e non tutti i ritorni comportano sorrisi. 'Cause it was just a spark...