“Liz, cosa c’è?”
Lisanna chiuse gli occhi, sorrise e scosse la testa.
Nessuno meglio di Lucy la conosceva così bene da rendersene conto quando c’era qualcosa che la turbava.
“Non ti si può proprio nascondere niente, vero?” e, detto ciò, buttò fuori un grosso sospiro e confessò alla sua migliore amica quale fosse il problema.
Lucy superò una macchina che stava occupando la prima corsia della superstrada con un’andatura troppo da lumaca, e proseguì in seconda corsia, avendo avuto anche qualche secondo per trovare le parole adatte per rasserenare la sua amata sorella.
“Liz, sinceramente… non ho mai conosciuto un uomo che ami qualcuno come fa Natsu con te. Ti quasi invidio, sai? Non è che potresti prestarlo anche a me?” buttò una battutina per far sorridere l'albina, magari anche arrabbiare, ma che le spegnesse quel broncio triste dal viso.
Lucy scoppiò a ridere, seguita a ruota da Lisanna.
Una luce accecante, di quelli che probabilmente erano fari, la colpì negli occhi.
Li sgranò fino a farli lacrimare, e per quanto il suo cervello si fosse reso conto del pericolo a niente servì cercare di sterzare per evitare l’impatto con il camion...

“E dovreste piantarla di litigare così.” aggiunse Natsu, frapponendosi tra i due che continuavano a lanciarsi lampi dagli occhi, e con la scusa chiuse Lucy in un abbraccio, dicendole da stronzo patentato: “Sei piccola ma picchi peggio di Cassius Clay, sorellina.” regalandole quel sorriso speciale che soltanto a lei riusciva a dedicare; era così fin da bambini, dalla prima volta che Igneel si era presentato a casa con un fagottino rosa in braccio e con le lacrime agli occhi di chi dopo tanto lottare aveva vinto una grande guerra: quella dell’affidamento di Lucy, figlia di migliori amici dei suoi genitori, morti durante un bruttissimo incendio nella loro villa dove i pompieri erano riusciti a salvare Lucy e Jude, il vero padre biologico della sua Luce.
Jude era morto dopo ben otto ore di lunga agonia e prima di esalare l’ultimo respiro aveva fatto giurare a suo padre di prendere la piccola Lucy di appena sei mesi sotto affidamento, crescendola come se fosse figlia sua.
E così avevano fatto, lottando contro la burocrazia per ottenere l’affidamento di Lucy.

“Chi va piano va sano e va lontano, Dragneel!”
Natsu non ascoltò neppure una parola detta dall’amico, troppo impegnato come tutti a guardare verso le scale dove scendevano Rebecca e la festeggiata.
Qualcosa dentro il suo petto iniziò a battere in maniera furiosa, lo stomaco brontolava come se avesse fame e la pelle era piena di brividi.
Non la vedeva da allora. Si erano sentiti ogni tanto ma nulla di che, e rivederla dopo così tanto tempo gli fece uno stranissimo effetto, un contro che lui aveva messo in conto anche cinque anni prima quando Lucy se ne era uscita con quella richiesta fuori dal comune dove lui dopo vari no alla fine aveva ceduto, accettando, usando forse la scusa più pessima esistente al mondo per giustificare il fatto che ci fosse finito, volontariamente, a letto insieme.

STORIA INCENTRATA DOPO LA 100 YEARS QUEST. SPOILER PER CHI NON È AL PASSO CON I MANGA DI MASHIMA!
 
Si svegliò di soprassalto, di nuovo.
Sola. Sola perché da quando erano rientrati dalla missione dei cento anni e avevano sconfitto la strega bianca, Lucy aveva vietato a Natsu ed Happy di piombare in casa sua nel cuore della notte.
Era trascorsa esattamente una settimana dal loro rientro, e se gli altri cercavano di dimenticare tutto quello che era successo lei proprio non ci riusciva. Come degli sciocchi si erano convinti che il peggio del peggio fosse stato affrontare Acnologia, ma affrontare la potenza devastante della strega bianca aveva lasciato ferite troppo grosse che non potevano risanarsi tanto facilmente, o come nel suo caso… forse mai. E come avrebbe potuto?
Non aveva ancora trovato il coraggio di raccontare ai suoi compagni che cosa era successo realmente quando Touka aveva cercato di ucciderla. 

“Lucy… Lisanna mi manca da morire, vorrei strapparmi il cuore dal petto se questo bastasse per ripotarla da me, ma sai dove trovo la forza per andare avanti?” la furia bionda smise di combattere e si arrese a lui; il suo odore misto tra miele e limone gli entrò dentro le narici, provocandogli un brivido lungo la schiena che giustificò come riflesso del freddo e dei vestiti inzuppati appiccicati addosso: “Da te, da un vigile del fuoco che ha scelto di dedicare la sua vita per salvare gli altri, da una perfetta estranea che invece di farsene una ragione ancora oggi va tutti i giorni sulla lapide della mia ragazza per chiederle perdono. Un perdono che non meriti semplicemente perché non ne hai bisogno. MiraJane, la sorella di Liz, mi ha parlato del vostro incontro e ora che ti ho incontrata io voglio dirti grazie…” la voltò, complice l’arrendevolezza della bionda, per dirglielo ancora, stavolta occhi contro occhi: “Grazie per quello che hai fatto per noi, Lucy.”

Gildarts si offre di organizzare l'addio al celibato di Gajeel mentre a Levy ci avrebbero pensato le sue adorate amiche...
Una cosa è certa: nessuno avrebbe mai più dimenticato quella famosa notte!
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“Allora è deciso!” annunciò Gildarts a gran voce affinché tutti i caproni della gilda lo sentissero bene: “Le tradizioni vanno rispettate e ogni matrimonio che si rispetti a Fairy Tail deve essere onorato a dovere con un addio al celibato, del quale mi occuperò personalmente. So già a chi rivolgermi per il luogo dove festeggiare…” omise ciò che la sua mente perversa pensava solo per non scatenare un omicidio di massa. Le donne della gilda picchiavano duro e alcune erano particolarmente gelose dei loro fidanzati, perciò… meglio saltare alcune cosine, tipo la presenza di ballerine da urlo e litri e litri di alcol.
NALU!

“Sai se Lucy tornerà a lavorare oppure ci raggiungerà a luglio?” domandò Erik, mollando tutto per buttarsi a pesce sul letto morbido e super comodo. Lo aveva chiesto anche a Ignia, ma nemmeno lui ne sapeva niente. Non la vedeva dall’ultima volta che era partito con Kinana e Ignia per Chicago. Avevano trascorso con lei una settimana bellissima. Lucy era cambiata da tempo, ma più si sforzava di capire il perché più non veniva a capo di nulla.
Kinana non dava speranze. Scosse la testa addolorata, mostrando più di tante parole. Non sarebbe tornata, poco ma sicuro.
“La nostra pazza coinquilina sa mancare molto.” si alzò con un balzo. Doveva sistemare i suoi bagagli, ancora, per colpa di una certa signorina dagli occhi verdi e capelli viola. “Adesso è meglio che vada, altrimenti arriverà dopodomani e ancora non avrò aperto valigia.” si avvicinò pericolosamente, rubandole un bacio sulla guancia – accompagnato da un sorriso da infarto – per poi fuggire prima che Kinana gli lanciasse le scarpe in testa, dalla parte del tacco…
Nalu, Gruvia, Gerza, Zervis, e accenno alle coppie Kinabra e crack pairing Ignia/Michelle

Questa fanfiction partecipa alla Xmas Countdown Challenge 2019 organizzata dal forum FairyPiece – Fanfiction & Images.
Raccolta di oneshots e flashfic crossover incentrate sulle coppie Nalu e Shicca.
23 DICEMBRE: NATALE ALTERNATIVO.
Natsu buttò l’occhio alla cartellina con tutti i dettagli che riguardavano le due trasgreditrici, messe per una notte al fresco dai loro colleghi Gerard ed Erza per rissa in luogo pubblico, spogliarello non autorizzato e tentata guida in stato di ebbrezza. Scosse la testa ma non trattenne un ghigno, mettendo in mostra i suoi canini appuntiti e bianchi.
“Heartphilia, Steiner… vedo che non siete cambiate nel corso degli anni.” commentò Natsu avvicinandosi alle sbarre della cella, soffermando i suoi occhi verdi contro la figura di Lucy.
Era sempre stupenda e sexy come la ricordava, sempre un po’ folle e incline alle regole.
24 DICEMBRE: TEMA LIBERO.
“Posso? Ce n’è ancora qualche goccia che vorrei togliere io.” ammise arrossendo Shiki, passandosi una mano dietro la zazzera nera.
Quando aveva fatto riferimento che andasse pazzo per il cioccolato bianco si riferiva a quelle poche gocce che sporcavano il viso di Rebecca, delle quali lei non si era manco accorta.

Essere mio! Quante volte se l’era detto, e persino sognato? Non contava più nemmeno gli anni che da brava masochista gli moriva dietro senza che lui si accorgesse o ne sapesse nulla. Sì, perché era sempre stata molto brava a fingere, a recitare il ruolo della buona amica, quella della porta accanto con cui cresci diventando adulti. Lucy era sempre stata questo per quello che agli occhi del mondo lei definiva da sempre il suo migliore amico: Natsu Dragneel.
Si guardò allo specchio per l’ultima volta, cercando un’imperfezione lì dove non c’era, tutto pur di saltare quella fottutissima festa a cui Juvia, Erza e Levy l’avevano, testualmente, costretta a partecipare, dove, sempre secondo il loro modestissimo parere, avrebbe dovuto cogliere l’occasione per esprimere i suoi sentimenti a Natsu, una volta per tutte.
Lui pende dalle tue labbra, Lu! È impossibile che non ti voglia, l’aveva incoraggiata Juvia mentre se l’era trascinata per negozi alla ricerca disperata dell’abito perfetto che avrebbe dovuto far perdere la testa a Natsu.
Quando lo aveva comprato una certa euforia l’aveva spinta a osare, ma adesso che si fissava allo specchio non era più sicura di niente.

“Hai riscritto un libro demoniaco. Saresti già dovuta essere morta, a quest’ora, razza di incosciente. Nessuno può riscrivere i libri demoniaci di Zeref senza che questi ti annientino.” gettandola nel baratro della disperazione. Era forse quello il suo destino? Morire presto, consumata da un potere troppo grande? Beh, non riusciva a pentirsene di averlo fatto per salvare Natsu, il ragazzo che amava.
“Non c’era altra scelta se volevamo salvare Natsu.” abbassò il capo verso il marchio, che si intensificava ogni qualvolta soffrisse: “Non avrei mai permesso che morisse. Non mi pento di averlo fatto..

Lucy, a diciannove anni, viene privata dell'amore dei suoi genitori e del suo adorato fratello, per mano dei pirati di Zeref. Spinta da una velenosa sete di vendetta, alimentata dal suo carattere ribelle e poco incline alla vita signorile, abbandona le sue ricchezze per solcare i mari con la speranza nel cuore di potersi, magari un giorno, sporcare le mani con il sangue del più temuto predone dei mari. La rivalsa la porterà a diventare lei stessa un pirata; incontrerà sul suo cammino persone importanti che non la faranno sentire più sola. Si imbatterà in una sconcertante verità che le imporrà di fare una scelta: quella di accettare, oppure no, le sue vere origini, di continuare o no il percorso che il destino ha in serbo per lei e per alcuni dei suoi amici... una scelta che potrebbe aiutarla ad uccidere Zeref...

SPOILER PER CHI NON E' AL PASSO CON I MANGA DEL SENSEI.
Storia ambientata dopo un'ipotetica fine della 100 years quest.
“E tu la lasci andare così?” domandò Zeref a suo fratello, che fin da subito aveva intuito quanto potere avesse sempre avuto Lucy su Natsu, e quel suo macinare il perimetro del salotto con un braccio posato sulla mano e due dita a battere sulle labbra tese gli faceva ben sperare che Natsu molto presto l’avrebbe raggiunta.
“Certo che no! Voglio solo sbollire la rabbia perché non faremmo altro che litigare, ed io odio litigare con Luce, e odio chi fa il carino con lei più del dovuto. Lei è mia.” l'aggettivo possessivo si modellò perfettamente alla bocca di Natsu, che finalmente aveva iniziato a capire cosa fare per farglielo capire. Aveva sempre voluto rispettare i tempi, portandola troppo per le lunghe. Adesso basta!
“Se non glielo dici che è tua, lei non credo che possa immaginarlo.” disse Mavis prendendo posto vicino a Zeref, che dall’alto la guardava con un sorriso da far esplodere le ovaie.

Il potente e temuto re dei sayan nasconde un segreto, conosciuto solo dal comandante Bardack. Un segreto che coinvolgerà e stravolgerà non solo la vita di suo figlio, il principe Vegeta, anche quella dei suoi amici, compagni di lotte e battaglie vissute e vinte. Un segreto che porterà con sé gioie, dolori, cambiamenti e una guerra sanguinolenta, dettata non per la lotta al potere ma per la liberazione di una persona molto cara al re. Una guerra che metterà a dura prova la potente razza sayan e che sfaterà una leggenda narrata nei secoli... tramutandola in realtà.

Si è giovani una volta sola, ecco perché si cerca di vivere sempre cogliendo l'attimo; scelta azzardata se due amiche decidono di trascorrere una serata in discoteca all'insegna di una sola parola: divertirsi!
Chichi e Bulma pagheranno, in qualche modo, i contro delle loro azioni? Chissà! Leggete e lo scoprirete!

Vi siete mai domandate cosa sarebbe accaduto se Gray non fosse riuscito a liberare Lucy dagli effetti demoniaci mentre tentava disperatamente di riscrivere il libro di END? Io sì, ed ecco cosa è venuto fuori...