ZiaShory
Membro dal: 03/12/15
Nuovo recensore (14 recensioni)
 
Era il mese di agosto dei miei diciassette anni, quando venni messa in punizione per circa cinque giorni; mi venne vietato di uscire di casa, di usare il computer, il cellulare, e di giocare alla playstation. Mossa a compassione, o forse, solo per spronarmi a fare qualcosa di diverso dal vagare come un'anima in pena tutto il giorno per casa, mia sorella decise di regalarmi un libro. Non ero abituata a leggere, non lo facevo mai, ed ero sicura che non era quello il periodo in cui avrei iniziato. Mi sbagliavo. La stessa sera, un po' per noia, un po' per disperazione, decisi che era il caso di iniziare: presi il libro dalla copertina nera e mi sdraiai su una poltrona reclinabile. Quando finii di leggere, erano le tre di notte; avevo letto ininterrottamente per sei ore consecutive, sino all'ultima pagina del libro. Eppure, come spesso accade, il finale di quella storia non mi entusiasmò minimamente. Fu così che mi dedicai alla scrittura, nella speranza di poter, forse un giorno, scrivere io stessa la fine di quel racconto.
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