"Non voglio morire"
"Noi siamo la morte"
"Aiutatemi... qualcuno... Non voglio morire! Non voglio!"
"Tutti muoiono, se c'è una cosa che avete in comune con gli altri mortali è la morte"
"No, ho tanti anni davanti, tanti anni..."
"Anni! Come sapete di avere tutti questi anni? La Morte non ha alcun riguardo per l'età! Potrebbe esserci una malattia nel vostro corpo che vi divora da dentro, o fuori di qui un uomo che vi ucciderà solo per i vostri capelli biondi... C'è bisogno che vi dica cosa potrebbe riservarvi il destino?"
"Non m'importa... Non ho paura, correrò questo rischio..."
"E se anche correste questo rischio e viveste, viveste per anni, quale sarebbe il vostro guadagno? L'aspetto ingobbito e sdentato della vecchiaia? Quanto è certo che questa carne è rosa, tanto è certo che diventerà grigia e rugosa con l'età"
"Lasciate ch'io viva, vi prego. Non m'importa... Non m'importa"
"Ma allora, perchè vi dovrebbe importare di morire adesso? Se queste cose non vi spaventano... questi orrori? E anche se dovessimo lasciarvi andare... anche se il Feroce Mietitore avesse un cuore capace di resistere alla vostra bellezza... su chi dovrebbe riversare la sua passione? Qualcuno deve morire al vostro posto. Volete scegliere voi la persona? La persona che dovrà soffrire quello che voi state soffrendo adesso? Avete una sorella... una madre... un bambino?"
"No... no..."
"Sicuramente c'è qualcuno che può prendere il vostro posto, un amico? Scegliete!"
"Non posso. Non voglio..."
"Non potete farlo? La morte vi attende in ogni luogo, la Morte incosciente... il destino di tutti i mortali... mmmm... ma noi siamo la morte cosciente! Questo farà di voi una sposa. Sapete cosa significa essere amati dalla Morte? Sapete cosa vuol dire che la Morte conosce il vostro nome?"
Dal vampiro in disparte giunsero leggere le parole: "Niente dolore"
"Niente dolore?"
"La vostra bellezza è un dono per noi... Niente dolore... Niente dolore... Niente dolore" le sussurrava, e lei gli si abbandonava.
[ Intervista col Vampiro - Anne Rice ]

"La sento, Buffy." "Cosa?" "La mia anima, ce l’ho davvero. Punge anche un po’."

Le parole non colgono il significato segreto, tutto appare un po' diverso quando lo si esprime, un po' falsato, un po' sciocco, sì, e anche questo è bene e mi piace moltissimo, anche con questo sono perfettamente d'accordo, che ciò che è tesoro e saggezza d'un uomo suoni sempre un po' sciocco alle orecchie degli altri.
[ Siddharta - Hermann Hesse ]