L'ambiente in cui si ritrovano è sempre lo stesso. Non cambia nulla, la vecchia casa è ormai la loro catapecchia, il loro rifugio dagli occhi della gente. E i presenti sono sempre gli stessi. Ji Ming, Khandy-Surun, l'igil e il suo pignolo archetto. Mentre il tuvano riecheggiava con le sue note le steppe del sud-est della Siberia, ancora intatte, immacolate, gli sguardi dei due comunicano. In essi, non vi sono parole, vi sono immagini, vi è una conversazione a tratti incomprensibile anche per i due asiatici. Con la musica, Khandy-Surun sembra dedicare qualcosa a Ji Ming. Sembra dedichi proprio a lui le sinfonie, ma il cinese rifiuta tale pensiero, forse, per le troppe emozioni che esso gli trasmette. Ma c'è qualcosa che blocca entrambi, il non trovare nome a ciò che li porta a non potersi separare, neanche, quando muri della società lo impongono. Impongono il non dover provare ciò.
Ji Ming cerca la spiegazione nella logica. Invece, Khandy-Surun cerca spiegazione interrogando la natura, la sua amica che da sempre rispetta, su quel fatto tanto inspiegabile, su quelle emozioni, quelle sensazioni, ma vi trovava sempre la stessa risposta. Nulla.
Avrebbero potuto vagare sempre nello stesso dubbio, perdersi, ma si sarebbero ritrovati lì. Di nuovo.
Autore:
SmartiesYO |
Pubblicata: 20/06/11 | Aggiornata: 20/06/11 |
Rating: Verde
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Capitoli: 1 | In corso
Tipo di coppia: Slash | Note: Nessuna | Avvertimenti: Nessuno
Categoria:
Storie originali >
Romantico | Leggi le
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