Tutti si meritano una seconda possibilità... anche i personaggi maltrattati dai loro creatori. E se David non avesse ucciso Nate, in Misprinting? Come sarebbero andate le cose tra loro due?
E’ così strano desiderare una persona con cui essere felici?
[What-if? di Misprinting]

Traduzione di "Your Heart Remained the Same" di rebeldivaluv, pubblicata su fanfiction.net
Ci mette un po’ di più di quel che dovrebbe, ad accorgersene. Forse perché è troppo persa nella propria felicità. Forse perché si sente troppo a disagio quando ci pensa. Forse perché dal momento in cui Renesmee è nata (e Bella è rinata), lui si sente meno suo.

Dopo la battaglia alla Sword & Cross, per Luce viene scelta una destinazione diversa dalla Shoreline: passerà, infatti, i diciotto giorni della tregua a New York, dove come unico punto di riferimento avrà Cam.
Il loro rapporto si evolverà, così come quello tra lei e Daniel, e questi cambiamenti potrebbero portarla ad agire e a scegliere come lei stessa non avrebbe mai immaginato.

Come sarebbe andata se Bella, ricongiungendosi a Edward dopo averlo salvato in Italia, si fosse resa conto che la voragine nel suo petto non si era rimarginata? E se Jacob non si fosse rassegnato a lasciarla andare? Crossroads: bivio. Scelte difficili, che lasciano dolore da una parte e gioia dall'altra e poi le stravolgono ancora, invertendo le parti, ancora e ancora. Un vortice di se e di ma, alla ricerca dell'equilibrio, dell'amore che da la vita.
Dal cap. 8: "Ovunque guardassi vedevo solo confusione. In quello che mi lasciavo alle spalle, in quello verso cui ero diretta. Amore, odio, partire, tornare. Milioni di domande e dubbi, ma nessuna risposta. Sensazioni e parole, e dolore. Dolore ovunque. Insensato, insopportabile, inevitabile. Mio. Loro. Di mia madre."

Taylor e Cristina, di nuovo in spiaggia, tre anni dopo.
un piccolo ma importante momento
“Davvero?”
Inarca un sopracciglio mentre lui strofina i palmi sui jeans.
Ora ha tutta la sua attenzione...
“Per farci cosa?” lo incalza.
Lui strizza gli occhi come a concentrarsi.

"Sto trafficando con il registratore quando il sorriso più abbagliante che io abbia mai visto fa il suo ingresso e illumina la stanza.
Di persona è meno imponente di come appare sul grande schermo.
Tuttavia sotto la maglietta aderente non si fa fatica ad immaginare il risultato di un felice cocktail genetico abbinato ad ore e ore di lavoro in palestra.
Ha gli occhi neri e un sorriso pericoloso.
Rapido calcolo: la metà dei miei anni, forse meno.
- Benvenuta. Come stai? Posso offrirti qualcosa? -
Molto beneducato. Interessato al mio benessere.
Impeccabile davvero.
Un tantino arrogante. Forse."
Ho modificato le note della storia, visto che si può, e aggiunto "incompiuta". Proprio così, incompiuta. nel senso che quando mi verrà l'ispirazione (e mi verrà, oh se mi verrà!)mi sentirò libera di aggiungere capitoli seguendo il filo della mia fantasia. Non aspettatevi un finale perciò...

STORIA PRIMA CLASSIFICATA AL CONTESTO "TEAM JACOB" o "TEAM EDWARD"?
Bella ha fatto una scelta, una scelta diversa. Ora si trova davanti ad un imprevisto, l’imprevisto più grande di tutti. Una nuova strada si apre davanti a lei, nuove incertezze, ansie, paure, con la sicurezza, però, di non essere sola e che la scelta fatta una mattina piovosa d’agosto era quella giusta.

Salve! mi chiamo Roberta e questa è la mia prima FF! La storia è un'alternativa a Twilight,e vede il suo inizio in una Forks dove Bella risiede da tre anni ed i Cullen non sono ancora arrivati. Troverete il resto della trama nel capitolo "trama ed introduzione". Spero che la mia storia vi coinvolga tanto quanto sta coinvolgendo me!
ESTRATTO DAL CAPITOLO 16 :
[..] Improvvisamente il rumore di un auto ci interruppe. Jacob mi lasciò un ultimo bacio a fior di labbra e tenendo ancora il mio viso tra le mani si voltò verso la strada. Sciolsi l’intreccio delle nostre dita e guardai anch’io. Una Volvo metallizzata aveva appena parcheggiato fuori il mio cortile. Sapevo bene a chi appartenesse quell’auto.
Rimasi un attimo sbigottita, cosa ci faceva lui qui? Cosa voleva?. Voltai ancora lo sguardo verso Jacob, giusto in tempo per vedergli serrare la mascella. Le sue mani sul mio volto furono percorse da una breve scarica di leggero tremore, mentre continuava a fissare l’auto.
« Vieni, Bells. E’ ora di andare. » [..]

Una Cappuccetto Rosso rivisitata con un Lupo davvero speciale!
Semplice e profonda, come solo una favola può essere.
L'ho scritta un anno fa e solo leggermente modificata perché nel bene e nel male mi piace che le mie storie le leggiate così come sono venute fuori!
Fatemi sapere ;-)
dal testo: “Ma tornerai lupo?” disse, dando voce al neonato tormento.
Non sapeva -o non voleva rivelarsene- il motivo ma quella prospettiva non l’entusiasmava come avrebbe dovuto.
Lui tirò su le spalle.
Non lo sapeva...
“Ma... la prima volta... come hai fatto a tornare... a tornare lupo?”
Lui ripeté il gesto.
Non sapeva nemmeno quello..
Lei si sentì travolgere dall’inquietudine.
Cosa voleva?Cosa temeva?Cosa era giusto volere?Cosa era saggio temere?
Ma il ragazzo che era stato il suo lupo le prese il mento con due dita e le fece sollevare lo sguardo.
Lì, negli occhi di lui... lì, persa negli occhi di lui... lei seppe tutto quello che, in quel caso, era necessario sapere.
Ossia... niente!

Esercizio n.1: Prendete un evidenziatore, preferibilmente in un colore caldo, rileggete New Moon ed Eclipse e segnate tutti i punti dove Bella parla di Jacob. Poi ditemi che non è amore. Esercizio n.2: Prendete un altro evidenziatore, preferibilmente in un colore freddo, rileggete tutta la saga e segnate i punti dove Bella parla del suo amore per Edward. Poi ditemi che non è una dipendenza malsana.
Vale di più un lupo di legno intagliato a mano o un diamante grosso come un uovo di quaglia?
Bella e Jacob gridano vendetta. Per mesi hanno infestato la mia scrivania e i miei pensieri chiedendo un'altra occasione, lui con la sua voce roca e sensuale, lei in silenzio con lo sguardo dolce e lucido che ha sempre quando sta con Jacob. Potevo ignorarli? Direi proprio di no... Spero di riuscire ad arrivare fino in fondo.
Del resto la vita è romanzo e i due mondi si confondono. Un altro percorso ci può stare. Perciò i due avranno la loro occasione, almeno per quanto mi riguarda.
Se la storia vi piace, lasciate due parole. Mi danno la forza di continuare, mi svegliano di notte per prendere in mano il PC e scrivere.
Però la faccenda della crepa invisibile che un giorno, presto o tardi, è destinata a distruggere il cristallo mi aveva stranamente colpito. Me ne ero creata una sorta di fotografia mentale molto vivida e reale. Vedevo e rivedevo con gli occhi della mente la ferita sotterranea corrompere l'essenza del vetro fino a provocarne la deflagrazione in un miliardo di gocce di luce. I frammenti luminosi scintillavano di un fulgore molto simile a quello che avvolgeva la visione della pelle di Edward, un lontano giorno nella nostra radura.
Tutti i personaggi sono cresciuti, e si troveranno in situazioni difficili ed impensabili al tempo di Eclipse.

Ogni stramaledetta domenica è sempre la stessa storia, per Jacob Black. Una giornata di merda, come tutto il resto della sua vita, da quando lei se ne è andata.
Mini-FanFiction di sei capitoletti, nata da una storia on demand per la mia amica ValeBlack.
Questa storia si è classificata seconda al contest "Show your best" indetto da Postergirl84 sul forum di EFP.
Storia prima classificata al contest "The Untold Stories" indetto da jaybree88 sul forum di EFP

"Lacrime incessanti cadevano sul mio viso e non c'era modo di fermarle. Neanche la vicinanza del mio ragazzo alleviava il forte senso di vuoto che mi imprigionava e che mi impediva di respirare. Avevo detto addio al mio migliore amico, all'unica persona che mi era stata accanto quando non ero altro che un cadavere, distrutta per la perdita del mio vampiro. Avevo rinunciato alla persona che mi capiva anche con un solo sguardo, un solo gesto, perchè lui non aveva bisogno di poteri soprannaturali per leggermi dentro. Avevo sputtanato un sentimento puro, VERO, VIVO per inseguire qualcosa di irreale, di ossessivo, una droga. Avevo rinnegato il mio SOLE, la mia aria, la mia linfa vitale per avvicinarmi al mondo dei vampiri, al mondo della mia unica ragione di vita,Edward. Ed era la scelta giusta, sapevo che lo era."

Nonostante il titolo, questa è una long-fic su Taylor Lautner!
Taylor è a LA per Halloween, ospite della famiglia del suo migliore amico che sta organizzando una festa degna dell'evento.
Tutto perfetto, ma... il "ma" di Taylor si chiama Cristina ed ha gli occhi color del cielo! Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate!

Questa storia mi è venuta in mente un pomeriggio piovoso mentre guardavo fuori e rileggevo per la millesima volta Twilight! Però questa volta la protagonista assoluta non sarà solo Isabella Swan, ma ci sarà anche un'altra ragazza di nome Vera, che con Forks e Twilight non centra assolutamente niente. Vera è una ragazza bella, solare e sognatrice, come tutte le ragazze della sua età. Vive a Venezia con la madre Lora (molto simile a lei), rimasta vedova, ma Vera ha ereditato da suo padre il grande dono della fotografia. Infatti, ora ha 17 anni e non si separa mai dalla sua digitale, dal suo migliore amico Mattia e dai libri della saga di Stephenie Meyer. E' più forte di lei, quei libri sono diventati a far parte del suo essere, insieme a tutti i personaggi. Quante volte a sognato di poter parlare con Bella; quante volte ha sognato una giornata di shopping sfrenato con Alice....e quante volte ha sognato Edward Cullen. "Tutto questo fa parte della fantasia, di ciò che non esiste", continua a ripeterle Mattia, ma lei non si da per vinta, è convinta che un giorno potrà trovare un punto d'incontro tra la realtà e la fantasia...ma quello che non sa, è che tutto ciò accadrà molto presto e sconvolgerà la vita di tutti....

E se dopo lo scontro con i neonati, quando Bella andò da Jacob per spezzargli definitivamente il cuore, le cose fossero andate diversamente? Se lei avesse ascoltato di più i dubbi che aveva nel cuore, che cosa sarebbe accaduto?
“Jacob aveva ragione. Sarei dovuta andarmene.
Avrei dovuto smetterla di cercarlo ora che avevo fatto una scelta.
Ora che avevo deciso di sposare Edward e di diventare una vampira.
Sì, avrei dovuto.
Ma non ci riuscivo.
Non ci riuscivo perché ero terribilmente egoista. Per quanto mi sentissi straziata dalle sofferenze che Jacob aveva dovuto sopportare a causa mia, non riuscivo a rinunciare a lui completamente. Lo volevo ancora nella mia vita.
Una parte tenace e caparbia di me si rifiutava di lasciarlo andare. Era la stessa parte che aveva accolto con gioia il suo bacio, prima della battaglia con i neonati.
La stessa che mi aveva mostrato un futuro diverso, mentre mi lasciavo avvolgere dalle sue braccia calde e rassicuranti. La stessa che stava piangendo in silenzio in un angolo della mia anima, mentre osservava costernata il mio cuore in frantumi.
Mi avvicinai al suo capezzale e crollai in ginocchio…”