[M/M ; Nash/Fredy]
Nash aspettò che tutti gli alunni di Fredy, che erano venuti alla lezione quel giorno, fossero usciti, poi ringraziò il cielo di essersi messo dei pantaloni larghi per venire in palestra, altrimenti pensava che non ce l'avrebbe fatta.
Si avvicinò di soppiatto al biondino, che, impegnato a sistemare le sue cose e a guardare qualcosa sul suo cellulare, non si accorse delle sua presenza, e gli strinse la vita tra le braccia, facendo aderire i loro corpi.

[Dean/Souless!Sam]
Quello non era Sam, il suo Sammy... eppure quel Sam non lo respingeva, anzi si lasciava trasportare dalla foga che gli stava rubando il fiato. Eppure le sensazioni che anche un solo bacio gli scatenava erano le stesse, le sue labbra, che continuava a baciare, erano quelle dei suoi ricordi, erano quelle che aveva più volte sentito sulla sua pelle.

[Sherlock/John] Era un peso di cui non riusciva a liberarsi. Erano la conferma di tutto ciò che ricordava, un'ulteriore conferma, oltre a quella che la sua spalla e la sua gamba gli davano ogni giorno. Era come una condanna: lo torturava la notte, rendeva la sua mente inerme di fronte ai fantasmi del passato che molte volta aveva sentito aleggiargli intorno, impedendogli di respirare, di sorridere, di aiutare gli altri col suo lavoro... di vivere. Solo quell'appartamento - il 221B di Baker Street - gli dava conforto, solo la poltrona accanto al camino, che ormai era di sua proprietà, solo la persona che ogni giorno occupava la poltrona davanti alla sua.

Era da quel lontano primo d'aprile che voleva fargliela pagare. Era stato davvero uno scherzo di cattivo gusto quello di disegnargli dei baffi e la scritta 'Idiota' in fronte, facendogli fare, appunto, la figura dell'idiota davanti ai parenti e agli amici delle vittime. Perchè, sì, proprio in quel periodo stavano lavorando ad un caso in Wyoming e non era stato per niente divertente.

[RDJude]
- Promettimi che terrai gli occhi chiusi fino a che non te lo dirò io.- mi disse sperando che accettassi.
Stavo per protestare quando lui aggiunse un 'ti prego' quasi supplicante. Cedetti a quel tono di voce e glielo promisi.
- Ok, Rob, te lo prometto.-

[RDJude]
Era uscito di casa sbattendo violentemente la porta, lasciando le chiavi nell'ingresso, prendendo solo la giacca.
Frustrato diedi un pugno al muro, con il solo risultato di farmi ancora più male. Avevamo avuto una lite, una delle peggiori, nessuno dei due voleva ammettere di avere torto e, adesso che ci penso, adesso che la casa mi sembra così vuota senza di lui, il motivo che ha scatenato questa lite mi sembra assurdamente futile.

[RDJude]
Il suo sorriso aveva incantato ciò che rimaneva di me dopo essermi perso nei suoi occhi.
I pensieri in confusione assoluta, mentre lui mi squadrava sensuale. Ricordo il suo sguardo, la scintilla che li illuminava mentre mi fissava.
Come un lupo guarda la sua preda, prima di prenderla, afferrarla, prima di mangiarla. Fui la sua vittima, mi affascinò, mi catturò, pronto a mangiarmi in ogni momento.

[RDJude; death-fic]
Yesterday I died, tomorrow's bleeding...
E' passato un giorno da quando Jude lo ha lascito, da quando ha lasciato la sua vita, il mondo, tutto.

[McDanno]
Il giorno in cui era arrivato alle Hawaii, anzi l'esatto momento in cui aveva messo piede nell'aeroporto di Honolulu – o forse già il giorno in cui aveva solo pensato di venire ad abitare in quell'isola – aveva iniziato ad odiarle.
[...] Steve gli aveva cambiato la vita, gli aveva fatto capire che non era così solo come credeva su quell'isola, gli aveva dato una nuova famiglia, la sua squadra, alla quale, giorno per giorno, si era affezionato. Il loro rapporto, caso dopo caso, si era approfondito, si erano conosciuti a vicenda, si erano aiutati, si erano aiutati e supportati, presi cura uno dell'altro e alla fine amati.

[Artù/Merlino]
Entrando notò che Artù si era finalmente svegliato, si avvicinò per salutarlo con un bacio, quando improvvisamente il biondo scoppiò a ridere.
Merlin lo guardò perplesso: non capiva cosa ci fosse di così divertente.

[Iron Man/Rage; Tony Stark/Minx]
Guardò l'orologio: le otto e mezza. Era più o meno da un'ora che Minx stava davanti al suo enorme specchio a osservare la sua figura snella indossare ogni abito contenuto nel suo enorme guardaroba. Ed erano più o meno passate quattro ore da quando Tony le aveva mandato quel messaggio con su scritto di essere pronta per le nove dato che la sarebbe venuta a prendere per portarla ad un ballo di beneficenza al quale Pepper l'aveva costretto ad andare.

[QaF/Glee; Brian Kinney/Sebastian Smythe]
Era il loro turno: le luci, prima spente, si accesero e i fari illuminarono i Warblers che iniziarono a cantare e a ballare. Brian dal fondo della sala, appoggiato vicino alla porta, osservava in silenzio, divorando Sebastian con gli occhi.

[Harvey/Mike]
Si diresse verso il suo ufficio con passo svelto: voleva fare il più presto possibile per ritornare finalmente a casa e coricarsi nel suo enorme letto.
Ma, quando aprì la porta del suo ufficio, si accorse che sdraiato sul suo divano, circondato da fogli e con un fascicolo a coprirgli il viso, c'era il suo associato, Mike Ross.

[Kevin Ryan/Javier Esposito]
Ryan si ricordava ancora l'ultima volta che lui e il suo partner avevano svolto una missione sotto copertura.

[RDJude]
Robert fissava perplesso quella specie di piccola telecamera posta sul computer portatile di Susan,in soggiorno. Era arrivata qualche giorno prima in un pacco spedito da Londra con un biglietto di Jude che diceva che quella sarebbe servita a farli sentire più vicini.