Per la mia vitamina E, che sputa veleno nel piatto in cui ha mangiato, ma vorrebbe il bis.

Dedicata a chi scrisse poesie più alte di questa.

Dedicato al mio Enea, che mi ha insegnato la differenza tra amore platonico e amore fisico.

[Letteratura Umanistica]
Trascrizione in italiano moderno di quasi tutto l'ottavo capitolo di "Sopra lo amore" dell'umanista Marsilio Ficino. Spero la troviate utile e ben svolta!

Il suo quadro preferito è "La notte stellata" di Van Gogh, così per il suo compleanno gli ho regalato un'agenda con quell'immagine in copertina. Lui ha apprezzato il dono, ma non ha compreso la metafora: la mia stella è lui.

Ma non si seduce un angelo; per averlo devi tagliargli le ali. Non puoi prendere un angelo e tenerlo per te, se non hai la cattiveria necessaria. Quindi se ha vinto lei, significa che io sono buona.

"...banchi di fitta nebbia che calavano improvvisamente, nascondendo vetrine, semafori e persone che solo un attimo prima erano stati lì. Pochi secondi e poi, com'erano venuti, rapidamente se ne andavano. Le vetrine e i semafori tornavano a mostrarsi, ma della gente nessuna traccia."
Un altro racconto breve scritto da mia madre. Buona lettura!

Cesare viene tradito dalla moglie Cornelia, e un'insolita compagnia si unisce per vendicare il suo onore: le dee Era, Atena, Selene, Afrodite, Artemide, gli dei Eros e Ares, e la regina Cleopatra, innamorata di Cesare.
Nota sui nomi:
1) Alcuni dei hanno il nome in greco e altri in latino semplicemente perché ho scelto il suono che mi piaceva di più.
2) La moglie adultera di Giulio Cesare in realtà non fu Cornelia Cinna Minore, ma Pompea Silla. Ho scelto di chiamarla Cornelia per pura ironia (per chi non la cogliesse da sé, è un nome che si presta bene ad una moglie fedifraga, hahaha!).

"L'aveva sentito già dalla prima volta che l'aveva  tenuto in braccio, così piccolo e profumato, che niente sarebbe più stato uguale a prima."
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Altro angosciante racconto breve di mia madre, che insiste a non volersi fare un account tutto suo... ah, che pazienza! :D

Ho visto la tua auto accartocciata, ho visto l'ambulanza che ti portava via a sirena spenta, senza più alcuna fretta.
Ho visto i muratori cementare la tua lapide davanti agli occhi annichiliti e umidi di chi non voleva crederci.
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Un'altra storia della mia timida mamma! Grazie a tutti voi che avete letto l'altro racconto scritto da lei ("Fame") incoraggiandola con i vostri gentili commenti :)

"Rifuggiva la luce del sole per l'orrore che provava al solo vedersi riflesso in una pozza d'acqua e per la paura della reazione della gente che avrebbe potuto incrociare il suo cammino. Non che ci fosse la possibilità che lo andassero a raccontare ad altri, in ogni caso, vista la sua costante fame."
Il racconto non è mio, è stato scritto da mia madre, una fan sfegatata di Stephen King che purtroppo non vuole farsi un account tutto suo! Incoraggiatela con i vostri commenti :)

Ho conosciuto il vero significato di "religione" solo quando Cesare mi ha abbracciata.

Cesare, il ragazzo del mare, è prigioniero di Ellie, una sirena dalla coda rossa. (La storia è un seguito del mio racconto "Hurricane").

Lei lo amò davvero quando a lui non importava.

Quella foto di noi due, tu ci sei ma non lo sai...