"Sono un vampiro" le parole di Damon ruppero quel breve silenzio. Uscirono dalla bocca del vampiro come se la sua confessione non fosse null'altro che pura normalità. Come se lui fosse stato sempre e solo un mostro senza umanità. Come se centoquarantacinque anni prima non fosse stato ancora un semplice essere umano.

Revolution aveva tanti sogni, ma il problema è che non ci credeva, in quei sogni. Non davvero. Era figlia di tutti e di nessuno, era figlia della Libertà, e le piaceva pensare che fosse figlia anche dell’Amore. E le persone come lei, non avevano bisogno di credere nei sogni.