Tutte quelle donne inghiottite all'interno delle statistiche senza più nome né volto né ricordo.

In un giorno di febbraio, venne a mancare un collega..un amico..

In un giorno di sole, davanti ad una finestra dove un raggio fende l'ombra e si posa su di un sorriso..

Riflessione su cosa sia il tempo, considerazioni personali in un momento di stallo psicologico.

Un momento di riflessione sulla realtà dei rapporti umani che spesso si rivelano ciò che sono nel modo più imprevedibile.

[...]tra verdi fusti, girasoli
e caldi papaveri.

Uno spicchio di luna mi ha regalato un'ispirazione...

[...]È anch'egli fuoco,
non fragile e gentile fiore
o forse l'è stato...

[Partecipante alla challenge "500themes_ita". Il prompt scelto è "solo tra la folla"]
Breve poesia nonsense sull'imprevedibilità del cuore umano.

Ultimamente ho assistito ad uno splendido concerto per violino, accompagnato dal pianoforte, ed è stato subito incanto, grazie anche al virtuosismo dell’interprete.
Il violino, con le sue variegate note, sembrava volesse parlare e, forse, lo ha fatto con i suoi toni vibranti, raccontando una infinità di storie che hanno accarezzato cuore e mente.
Si dice, infatti, che il violino sia lo strumento che più somigli e sia in grado di imitare la voce umana.
Con questa poesia ho provato ad ascoltarlo...

Non si può fuggire da Nettuno, affascinante Dio del blu, nè dai suoi mari burrascosi ed intriganti.

[...]dove non posso restare,
dove non ho odore
né voce...

Che strana sensazione quando si prova nostalgia per qualcosa che non si è mai vissuto. Altrettanto strano è provare dolore per dover abbandonare qualcuno che non si è mai conosciuto.

Da aprile ho cominciato a pubblicare poesie riguardo il fatto che io e una mia amica, una delle tre più speciali che abbia mai avuto, siamo state forzate a separarci. Oggi l'ho sognata ed è stato orribile. Ma quello che ho provato dopo si è rivelato ancora peggiore.

Sonoko Takahashi, dama delle spade e guardiana dell'oscurità, balla tra i riflessi dorati e le ombre della città. La sua spada, affilata come il suo acume, si veste di rosso ad ogni notte. In una di queste notti, un avversario rivelatosi il suo stesso lato oscuro la conduce a un tragico epilogo. In un duello contro sé stessa, Sonoko si perde, e la pioggia lava lontano il corpo del passero scarlatto che ha danzato fra le lame, lasciando dietro di sé un diario aperto, testimone silenzioso di una vita spezzata.