Questa non è una storia d'amore. No,quelle storie sono per quelli senza vita sociale. Nessuno conosce la verità delle cose,quella che non è mai stata raccontata ed è rimasta un segreto che gli abitanti di una città mantengono tra loro.E spesso sono coinvolte anche le persone più conosciute,quelli che incontri tutti i giorni in mezzo alla strada.

Anno 1720.
In un paese sperduto della Siberia un antica minaccia si rivela.
Ascoltate questo avvertimento o uomini dal cuore corrotto.
Non sfidate i figli delle tenebre, state lontani dalla luna di sangue.
Che il gioco abbia inizio, prede e predatori sotto un cielo stellato e un manto di neve scarlatta a segnarne il passaggio.

«Okay, poniamo che Arthur sia un vampiro. Perché gli davi la caccia? Non credo sia stato solo perché ha allungato le mani sulla tua migliore amica», ragionò.
Serrai le labbra e mandai giù il nodo alla gola. Pensare al momento in cui mia madre era stata uccisa mia faceva sempre quell’effetto: mi faceva sentire debole e inerme. Mi avvicinai a lui e gli presi dalle mani la foto di mia madre, osservandola in tutta la sua bellezza. «Sheila non sarebbe stata la sua prima vittima», sospirai con un filo di voce. Gabriel guardò prima la foto, poi me, accorgendosi della somiglianza dei lineamenti.
«T-tua madre è…», cominciò balbettando.
Strinsi la presa intorno alla foto e alzai lo sguardo. «È ancora viva», mi affrettai a dire, fissando Gabriel negli occhi. «Se si può davvero considerare vita».
[Tratto dal secondo capitolo]
N.B: ho già pubblicato questa storia, ma ho apportato notevoli modifiche, per questo motivo ho deciso di ri-pubblicarla, in modo da mantenere anche la prima stesura. La storia è ispirata al racconto di Meg Cabot "La figlia dell'ammazza vampiri", riprendendo i fatti principali, ma modificando i personaggi e la location.

New York, anno 2012.
In una città contesta tra Nephilim e Vampiri, una minaccia sconosciuta incombe su tutti loro.
Chimera, così è stata soprannominata la creatura che ha scosso l'intera popolazione newyorkese, spargendo ovunque la stilla del terrore.
Astaroth, il Master di New York è morto.
Sebastian è l'unico vampiro in grado di fare ordine nel caos che si è generato, ma è anche l'ultima cosa che il famoso attore internazionale desidererebbe fare.
Alle prese con una bizzarra orologiaia che afferma di conoscerlo, senza però averlo mai visto; un Angelo Decaduto privo di senno; un gruppo di Nephilim adolescenti, oltremodo invadenti; un'umana convinta di amarlo e un altezzoso principe tedesco, dovrà fare i conti con un passato che credeva essersi lasciato alle spalle.
[...] "Ombre mescolate a luci." Raziel girò i palmi delle mani e tra le sue dita, dal nulla, comparve un grosso tomo che sfogliò riluttante. C'erano parole scritte in ogni tipo di lingua e dialetti esistenti. "È questa la natura delle anime."
Prequel di Contratto di Sangue-L'Ombra del Principio

La storia è ispirata a Shadowhunters, spero che vi piaccia.
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Ero un adolescente normale una volta, un ragazzo con problemi normali, con amici normali e genitori normali, o almeno credevo fossero normali.
Mi chiamo Jason Smith, e sono un cacciatore di vampiri.

"La morte è bianca, così come il gelo che ghiaccia senza pietà tutto ciò che trova davanti a se".
La sinestesia di Tylar permetteva lui di vedere colori in ogni singola cosa, parola o persona.
L'anima di Shane era nera, come poteva Tylar percepire in lui un'aura così oscura? cosa aveva di sbagliato una persona così fottutamente perfetta?
Shane era perfetto.
Tyler non capiva, non capiva più niente.

[Spin off Letters From 1805!]
"Il più grande stava per perdere definitivamente la pazienza, il ragazzo aveva ripreso la sua litania mentre Vincent non apriva bocca, tantomeno lo degnava di uno sguardo, il medico ottenne una reazione solo quando saltò alla gola dell’umano accovacciato nell’angolo, squarciandola e trasformando quel lamento in un rantolo strozzato, sporcandosi di sangue e fango, il rosso sussultò soffocando un grido che gli si spezzò in gola, una specie di squittio, serrò gli occhi così come la bocca e si portò le mani alle orecchie, non voleva sentire, né vedere, e se avesse potuto si sarebbe tappato il naso per non sentire il caldo e invitante profumo del sangue, non si sarebbe aspettato un simile gesto da Victor ma più di ogni altra cosa non si sarebbe aspettato quello che venne dopo."

Avevo scritto questa storia per un concorso sui vampiri e sul carnevale, nel 2010. Dopo una breve rilettura ho deciso di sistemarla un po' e ripubblicarla.

Quella che vi presento non è esattamente una storia. Solo pensieri di una ragazza, di una vampira. Lei ci racconta la sua storia, lasciando tuttavia spazio all'immaginazione del lettore.
_Questa piccola storia è parte di una role_

Alcuni sostengono che siamo noi i soli artefici del nostro destino... a Martha Parker questo privilegio non è stato concesso

lo scritta come cantilena.

Una ragazza, Sophie, aspetta da tempo un cambiamento nella sua monotona vita: solita città, solita scuola, solita famiglia, soliti amici, solito ragazzo, solite facce... ogni giorno la stessa monotona storia, ma la notte... i sogni che le parlano di qualcosa di misterioso che in cuor suo conosce, che aspetta da tempo... qualcosa che nella sua vita porterà ad un cambiamento. Ed ecco che un giorno un tenebroso ragazzo, Ian, giunge in città: bello, vigoroso e misterioso. Sophie si renderà conto che in quel ragazzo c'è qualcosa che non va ma in fondo le piace. Anche un'altro ragazzo misterioso, Alexander, entrerà a far parte del mondo della ragazza, facendole metter in dubbio tutto ciò che prova per Ian il quale non ha occhi che per lei, perchè è cosciente del fatto che loro sono uniti per mezzo di un legame di sangue, e, da una maledizione che li perseguita da secoli. Nella città di Wanderly si risveglia l'antica magia che li aveva legati e che li perseguiterà per sempre, a meno che qualcosa non cambi completamente nella vita di Sophie.... Un solo bacio servì per riaccendere quella antica passione svelandone tutti i segreti...

Il corpo del ragazzo la bloccava contro l'albero, mentre le sue labbra la cominciarono a baciare, rendendo quel collo caldo freddo, il cuore di Aoi batteva all'impazzata, poi da quelle labbra morbide cominciarono ad uscire degli spuntoni, che cominciarono a graffiare il collo di Aoi fino a quando quegli spuntoni non entrarono nella sua carne.
Il sangue sgorgava, lo sentiva bene lei, due ferite sul collo, il rumore delle sue labbra, l'eccitazione di quel ragazzo, il freddo che stava cominciando a prendere possesso del suo corpo, solo in quel momento riuscì a mettere a fuoco la situazione.
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Aoi è una ragazza che nel giorno del suo sedicesimo compleanno perde l'unico parente che pensa di avere, suo padre, però dietro quell'incidente si nascondono altre ombre del passato di Aoi che torneranno a bussare alla sua porta, portandola a scoprire verità che nessuno avrebbe mai immaginato.
Tra doppi, addirittura tripli giochi, verità nascoste e una società poco curata il passato verrà rivelato e con esso anche il futuro che attende Aoi.
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Questa è la mia seconda storia su EFP, e la prima sui vampiri, spero vi piaccia e che la lettura sia di vostro gradimento. Baci :)

da una parte un cacciatore intenzionato a non provare più sentimenti dall'altra un ragazzo all'apparenza normale ...

Amaia, 16 anni, è costretta a tornare a Rivers dopo due anni che era andata via. Questa volta con sè però porta un grande segreto,che la porterà a mentire anche alle persone che le stanno più a cuore e questo non fa altro che causarle guai. Ma i guai veri iniziano quando nella sua scuola arriva un nuovo alunno che è a conoscenza del suo segreto. Amaia vuole scoprire chi è,ma non sa che questa sua ricerca la riporterà inditro nel tempo alla ricerca di risponde di cui fino ad adesso non si era neppure posta le domande.
"Guardai nel cielo ed improvvisamente ci vidi i suoi occhi, blu, come la notte, questa"