"Adesso vi ho capito" disse lei, come se si svegliasse da un lungo sonno profondo.
"Ah sì?" le chiese il marito, la coppa rossa di vino sollevata a mezz'aria, il tono noncurante.
"Sì." disse lei, spandendo intorno uno sguardo languido, "Vi piace farvi chiamare Architetti, ma in Verità non costruite nulla. Non potete. Distruggete. Distruggete l'Uomo, ne corrompete la Natura, calpestate la Civiltà, vi ci pulite sopra le suole delle scarpe." Il volto le era cambiato, non esisteva più la sua dolcezza infusa di candida innocenza, ma piuttosto un'alterigia che non aveva a che fare con nulla di umano.
Suo marito sorrise, ed anche lui aveva qualche cosa di inumano, l'amarezza della smorfia delle labbra sottili come una lama. Tra le dita roteava la coppa, il vino si mesceva ai riflessi delle candele, tutto ruotava in un'apparente indifferenza, come indifferente ruotava la Galassia intorno a loro.
Lei lo guardò, le palpebre pesanti ed un sorriso sfrontato: "Ma tu stai tranquillo. Non ti lascio. Sono rimasta con te sino a questo punto, perché dovrei andarmene?"
Per la prima volta il serpente sobbilante nella fucina di pensieri di suo marito non aveva saputo che cosa dire.
Autore:
S iberia |
Pubblicata: 07/09/22 | Aggiornata: 07/09/22 |
Rating: Arancione
Genere: Angst, Generale, Sovrannaturale | Capitoli: 1 | In corso
Tipo di coppia: Het | Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Categoria:
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