"Ruggine forse è quell'arancione che non ha mai la giusta tonalità: se un campo di jurda lei l'ha mai visto, non se lo ricorda, eppure i suoi quadri sono cieli immensi su cui sgocciola ruggine come pioggia – e lacrime e lacrime e lacrime – e sbocciano fiori, così tanti fiori che se Marya chiude gli occhi il loro profumo è un petalo dolce sciolto sotto la lingua"
[Storia partecipante al "Doppio flash contest" organizzato da Coraline sul forum "Ferisce più la penna"].

Wylan e Nina sono sempre stati due facce della stessa medaglia, due lati della stessa equazione, perché chi si mette da parte vuole la propria rivalsa, e chi brilla come una Supernova prima o poi sente il bisogno di spegnersi.
[Questa storia partecipa al contest "Doppio flash contest" indetto da Cora sul forum Writing Games - Ferisce più la penna]

Il Dimenticato dal cuore spezzato
Lo spirito della vendetta
Il Re delle ombre
Tre creature speciali connesse tra loro da una macchia sulla carta.
Un luogo nato dall’oscuro potere, indomito e incontrollato che ha quasi divorato l’intero mondo di Cadarn.
Un tempo esisteva l’equilibrio.
Il giorno e la notte.
Poi Il Rinnegato lo ha spezzato per sconfiggere la luce eterna e da allora la luce dei tre soli avvolge ogni cosa.
Tranne là dove la guerra si è svolta, la dove la frattura è ancora avvolta dalla notte perenne, dove ancora regna il Rinnegato, in esilio e completa solitudine.
Sono passati secoli da quando la guerra ha diviso in due il cielo.
In questo regno rovente si muovono Iulia, William e El.
Ciò che li connette è lo stesso potere che ha diviso il cielo, le ombre.
El è in fuga, suo padre è morto, ed è stata accusata di esserne l’assassina.
Perché in lei risiede un demone fatto di ombre, proprio come il Rinnegato che li ha quasi fatti sprofondare.
Rifuggire verso colui che dimora nella frattura sembra l’unica cosa sensata da fare, per sfuggire ai prediletti figli della luce.

È noto nello Stave che vi sia un particolare legame tra Manisporche e il suo Spettro. Legati dagli affari, senza dubbio, magari dalla crudeltà che li ha resi il mostro sotto al letto dei mercanti di Ketterdam.
Qualcuno dice che quel fantasma non è altro che il frutto di un patto che Brekker ha stipulato col diavolo in persona.
Ma a Nina non è mai capitato di vederli toccarsi.

Nessun uomo valeva la sua attenzione. Nessuno di quei mostri che l'avevano toccata senza il suo permesso. E non esistevano eccezioni, uomini buoni o rispettosi, esistevano solo uomini più deboli, su cui lei aveva imparato a prevalere.
Nessun uomo valeva la sua attenzione.
…
Allora perché continuava a sentirsi in questo modo?
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Non c'è mai stata la Corte di Ghiaccio, non c'è mai stato nessun Van Eck. Kaz è riuscito a salire a capo degli Scarti, com'era ovvio, ma la sua indole violenta è soltanto peggiorata nel tempo.
Inej può solo disprezzare il suo comportamento sempre più rabbioso, eppure, mentre lavora al suo fianco, si troverà a fare i conti con dei sentimenti molto intensi e decisamente non richiesti.
STORIA COMPLETA! Il finale è già scritto, così potete dormire sonni tranquilli.

Inej si accorse che non riusciva a staccare gli occhi dal viso arrossato di Kaz sotto di sé, da quei capelli scompigliati e dalla camicia appena aperta che lasciava libero il collo pallido.
Kaz, d'altro canto, lasciò scivolare lo sguardo sul suo accappatoio e un attimo dopo Inej sentiva le sue mani accarezzarle le cosce lentamente, mentre gli occhi scuri si piantavano nei suoi.
Improvvisamente iniziava a fare troppo caldo.
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Una PWP piena di smut, ma anche di tenerezza! Kaz e Inej si frequentano già da un po', ma la passione non si è affatto assopita e anzi, c'è sempre qualcosa di nuovo da scoprire insieme.

In un futuro indefinito qualcuno sta organizzando un compleanno. Ma non va come dovrebbe.

Kaz ha scoperto - nel modo peggiore - che pensare a Inej è qualcosa che toglie concentrazione a tutto il resto ma è un passatempo che ogni tanto si è concesso, da quando è partita.

Inej che rivede ovunque, un’ombra più ombra di quanto non lo fosse prima, il fantasma di un fantasma, lo spettro dello Spettro. Inej che è come un arto che l’ha accompagnato da sempre e ora che gliel’hanno tagliato ancora non si è abituato senza, e allora è come un sussurro nel vento, perenne: ne confonde il passo felpato nei vicoli, la vede spuntare dagli angoli bui, la sente ridere nella voce degli altri, ne cerca i tratti in volti che nemmeno gli somigliano, perché tutto gli ricorda lei ma niente gli appartiene, questo posto di merda non l’è mai appartenuto e tantomeno lei è appartenuta ad esso.
Kaz, Inej, l’acqua e il vetro.
Post!Il regno corrotto

Un momento della vita di Inej in mare, durante il primo viaggio della Spettro, in cui le giunge improvvisa una realizzazione.
Per questa fic ho usato un pizzico di angst, una bella cucchiaiata di commozione e dolcezza qb.

Leggerissima storia di Pasqua in cui i nostri Corvi vengono coinvolti da Colm e Marya in una caccia alle uova pasquali. Questa è la piega che secondo me prenderebbero le cose, in una bella e soleggiata giornata di primavera.
Fic fluffissima e sdolcinatissima, ambientata in un futuro dopo Il regno corrotto in cui tutti vivono felici e tranquilli.

Per la prima volta, nel corso della sua lunghissima vita, gli sembrò di vedere il sole, come se fino a quel momento avesse vissuto una fredda notte eterna e priva di stelle.

''Davanti a lui c'era una ragazzina dalla pelle scura e vestita di sete viola, campanelli alle caviglie e macchie dipinte sulle spalle. Poteva avere la sua età se non qualche anno di meno. Era indubbiamente bella ma qualcosa nello stomaco si contorse all'idea che suo fratello gli avesse voluto regalare un'esperienza del genere''
Lo dico fin da subito. E' una What if grande quanto una casa quindi i personaggi potrebbero risultare OOC. Tra l'altro chi è morto nel canon qui non lo è molto.

L’elettricità ora sembrava riempire la stanza, e Kaz si ritrovò a cercare lo sguardo di lei.
Inej era arrossita, ma mantenne gli occhi nei suoi mentre posava la mano sulla sua e intrecciava le loro dita.
“…Non è esattamente il genere di pausa a cui stavo pensando” mormorò.
“Mmm. Ed è un problema?” ribatté lui con la voce roca.
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Perché quando si è stanchi, non esiste un unico modo per prendersi una pausa.
Una PWP Kanej ambientata in una di quelle serate in cui ne hai fatte cento e ne devi ancora fare mille.

Dove poniamo il limite di ciò che è giusto? Quando il male si confonde con il bene, la verità è nell'occhio di chi guarda.
A niente vale la luce più forte senza l'ombra a definirne l'essenza
La figura si voltò lentamente, sentii i suoi occhi su di me prima ancora di vederli, fece un passo avanti e un raggio di luce gli illuminò il volto. Allora lo vidi: Un uomo sulla trentina dai lineamenti delicati, i capelli neri lunghi fino alle spalle, una corta barba ben curata gli incorniciava la mascella. E poi quegli occhi, neri anch’essi, come il fondo di un pozzo, imperscrutabili come un cielo senza stelle.
Il Generale Kirigan. Capo del Secondo Esercito. L’Oscuro.
L’uomo più temuto e più potente di tutta Ravka, secondo solo al Re. Colui che aveva riscattato con le sue gesta eroiche il nome dei Grisha.