Ero stata io a portarlo verso la luce, o lui a portarmi verso l’oscurità?
KLAUS-CAROLINE-ENZO un triangolo amoroso ispiratomi dalla Plec e dalle sue mille ostilità al nostro Klaroline. Spero davvero tanto che la storia vi piaccia, ecco a voi un altro piccolo assaggino:
"Ed eccomi qui, la patetica Caroline Forbes che si innamora di uomini che non sono disposti a mettere la loro sete di vendetta davanti a me. Prima Tyler, ora Stefan.
Perché non posso innamorarmi di uomini come Enzo, esclusa la parte del pazzo psicopatico serial killer?
E come non pensare a lui in quel momento.
Ero andata a letto con Enzo, la persona a cui più tenevo nella mia vita assieme ad Elena e mia madre.
Se lo avessi perso… non sapevo come avrei fatto ad andare avanti, a non prendere quella stessa macchina dentro la quale ero seduta in quel momento per guidare fino a New Orleans.
Per dire a Klaus che non lo amavo, affatto! Ma che avevo bisogno di lui perché ero una ragazzina immatura, una bambina che si sentiva sola ed abbandonata e solo lui era stato in grado di farmi sentire importante."

Sospirò e si trovò a compiangere la vita umana e poi rise di sé, gli mancava sì, ma era nella sua natura spezzarla...

Rimasta del tutto delusa della storyline del virus di Wes cerco di crearne una mia versione più soddisfacente, almeno dal mio punto di vista, che include misteri, colpi di scena e Klaroline.
Le risposte verranno cercate a New Orleans e magari si scopre che i due universi non sono poi così diversi come si pensava.
So che come introduzione non è un granché ma vi prego di darmi fiducia e provare a leggere.

Era tutto immobile. Lui, gli alberi della tenuta, il cielo.
Non c'erano voci, non c'erano suoni.
Avrebbe gradito anche un rumore assordante in quel fastidioso e opprimente silenzio.
Stava per imprecare contro l'assenza di echi, quando la luce cristallina di un fiocco di neve lo colpì sulla fronte.
Lo prese tra le mani e lo stette a guardare mentre ne seguiva un altro e poi ancora un altro finché non riuscì più a guardarli tutti.
Erano infiniti e radiosi raggi di sole che gli scaldavano l'animo e lo facevano sentire meno solo.
Lo facevano sentire più vicino a Bonnie.

Klaroline è il paring principale. La storia inizia con la fine della quarta stagione.
“Klaus, sono Caroline. Spero tu te la sia spassata nel vecchio sud perché la vacanza è finita!…senti la situazione è critica qui, chiamami appena senti il messaggio e chiama ME perché in questo momento è l’unico contatto sicuro che hai…ciao…e fai attenzione” "Dove stiamo andando?" "...nell'unico posto al mondo dove saremo al sicuro" "New Orleans" "...non sei contenta rivedrai mio fratello?"

Italia, 1655. La peste infuria in tutti i regni centrali. Una bambina sporca, scheletrica e malata viene trovata da Klaus e portata via.
New Orleans, 2013. Arianne Bellin giunge in città distruggendo i fragili equilibri che Klaus ed Elijah credevano di aver trovato.
*****
- Pensavo fossi morta, ho visto la casa bruciare. –
- L’idea era quella di farlo credere a tutti, non sarei qui se non fossi stata altrettanto convincente. –
- Non ti ho vista per tre secoli e mezzo e ripiombi qui come se nulla fosse. –
- Non intendo scusarmi per aver cercato di restare in vita, Elijah. –
*****
- E così la pecorella smarrita è tornata all’ovile. –
- Non mettertici anche tu, Niklaus, ho fatto ciò che era necessario. –
- E chi ti dice che tu sia ancora la benvenuta? –
Inarcò un sopracciglio, - Hai tenuto il quadro. –
Arianne/Elijah/Klaus

Sono passati trecento anni da quelle poche ultime ore trascorse insieme. A Caroline sembra una vita lontanissima ed ormai sbiadita, che non riesce più ad afferrare.
Ma negli occhi dell'Originale, al di là della freddezza, bruciano ancora tre fiamme.
Rabbia.
Rancore.
Rivalsa.
Un addio, un incontro ed un'ultima conferma.

"E tu chi saresti?" Chiese alla figura maschile a lei sconosciuta.
L'uomo non si degnò di rispondere, si limitò semplicemente a sorridere facendole poi fuoriuscire un sussulto di sorpresa non appena utilizzò la velocità vampiresca per piazzarsi, in meno di un secondo, dinanzi alla sua visuale. Visto da quella vicinanza, la piccola strega riuscì a metterlo a fuoco a dovere. E dovette constatare che fosse alquanto interessante. Era alto si e no un metro e ottanta, portava i capelli alzati sul davanti ed erano di un marrone cenere. I suoi occhi erano dello stesso colore dei crini, ma erano splendenti, e il suo corpo era fasciato da un abito abbastanza antico.
"Posso aiutarti," le sussurrò a un passo dal suo viso carezzandole dolcemente la guancia. Bonnie si lasciò andare a quel contatto, inclinando leggermente il capo per bearsi di quella carezza. Quando avvertì l'assenza di quel tocco, aprì gli occhi bloccandosi per un secondo dallo shock: l'uomo era scomparso nel nulla ed in quel momento la sua presenza era stata sostituita da Klaus.

Sono passati 16 anni dalla “morte” di Damon e Bonnie.
Una ragazza misteriosa arriva a Mystic Falls dicendo a Elena che sa come riportarli indietro.
Questa fic tiene conto degli avvenimenti accaduti fino alla 6x02 ed è ambientata 16 anni dopo. Tiene conto degli avvenimenti di The Originals, ma solo della prima stagione.
Dal primo capitolo:
Damon è il mio principe della buonanotte. La zia mi raccontava sempre la loro storia prima di andare a dormire, la storia del principe Damon e della principessa Elena, l’ho adorata! Peccato che poi zia Care mi abbia detto la triste cazzata di Elena. Dimenticarsi di lui! Vabbè.
Cammino tranquilla per le vie di Mystic Falls, fino a raggiungere il Wickery Bridge che porta al cimitero della cittadina.
Prendo dalla tasca dei jeans il cellulare.
Cazzo. 42 chiamate perse da zia Bekah. Le mando un messaggino, tanto per farli stare tranquilli.

Klaus e Caroline in un Universo veramente Alternativo:[..]«Sono affetta dal tuo potere» sorrise, i suoi occhi si alluminarono di allegria «Come tu sei affetto dal mio: tu comandi il gelo.[..] Di tutta quella spiegazione, seppure non fosse molto difficile da capire, Klaus colse solo una cosa; con un sorriso compiaciuto commentò:
«Quindi io ti scateno forti emozioni!»
«Ovviamente dovevi soffermarti su quella parte della frase!» sbuffò lei, facendo una faccia adorabilmente indispettita e tentando di spingerlo via. [...]
Liberamente ispirata a "The rise of the Guardians".

Tratta dalla 6x01 di The Vampire Diaries:
Damon è morto, Stefan è scomparso, nessuno può tornare a Mystic Falls. Elena si ritrova da sola, senza nessuno, e con il cuore spezzato dai mille eventi che l'hanno segnata.
Dal testo:
"Il cuore pesante e allo stesso tempo vuoto, la testa che sarebbe esplosa da un momento all'altro: ma con che forza si continua a vivere, quando perdi l'amore della tua vita?
Con che forza ci si alza dal letto la mattina, si guarda in faccia la vita, mentre vorresti solo scomparire?
Elena non lo sapeva, in realtà non si sa mai quanto una persona è forte finché non ha altra scelta che dimostrarlo."

"E chi se lo sarebbe aspettato che a Stefan mancasse Damon?
Dopo tutto quello che ha combinato, dopo tutti i guai in cui ha cacciato etrambi..
Eppure il più piccolo dei Salvatore sente un vuoto nel cuore, un vuoto indescrivibile, un vuoto che se non lo provi non sai mai come ci si sente."

Klaus sapeva che essersi innamorato sarebbe stata una cosa non buona,soprattutto per via dei suoi
numerosi nemici. Lui sapeva che il suo tallone d'Achille era Caroline,e aveva paura di quando l'avrebbero scoperto anche tutti gli altri. Ma Klaus sarebbe andato anche incontro a questa cosa,perchè lei era importante tanto quanto l'always and forever dei suoi fratelli.O almeno era quello di cui Klaus era fortemente convinto negli ultimi mesi.Aveva sacrificato
tanto,aveva sopportato ancora di più e ora che l'aveva sua, non intendeva lasciarla andare...
… o perderla.

Il vampiro sbuffò. Poi si fermò davanti allo specchio, si passò una mano sui capelli e sorrise compiaciuto. A quanto pare, pensò Bonnie, quello che vedeva gli piaceva parecchio.
-Tsk. Vanitoso- sibilò
-Sono solo realista-
-No, tu sei solo un pallone gonfiato-
Ambientata dopo un possibile ritorno di Bonnie dal 1994

Cinque drabble pre-natalizie, sull'episodio 6x10
Tristi; a volte cariche di speranza, altre di sconforto, in un momento che ci spinge inevitabilmente a fare i conti con quello che sentiamo.
L'ultimo Natale aveva visto il sacrificio dei 12 per attivare l'Expression; quest'anno, ognuno vorrebbe che le cose fossero andate avanti...
baci velati di neve,
vostra Setsuna