Sai, Maayatan...
Stavo pensando all'uomo, in generale, allo scopo per il quale siamo
dove siamo. Al modo in cui conduciamo la nostra esistenza, a quella
constante ricerca di una persona in grado di darci l'equilibrio in cui
ci gettiamo a capofitto, spinti dall'istinto. Sembra, però,
che alcuni di noi siano in grado di restare a galla, sembra che non
abbiano bisogno di un sostegno e che, anzi, siano così forti
da riuscire a reggere pure il peso di un'altra persona.
Lui è un po' la tua boa, vero? Ti sei aggrappato a lui come
io ho fatto con il sentimento che nutrivo nei tuoi confronti, giusto?
Non c'è più, Maayatan, non c'è
più sul serio. Pensavo sarebbe tornato, ne ero convinto.
Credevo che non ce l'avrei fatta a lungo, invece sono ancora qui, che
vago senza una meta precisa alla ricerca di non so bene cosa. In fondo,
però... Speravo
che fosse solo un'illusione, che non se ne fosse andato per davvero.
Era confortante, sai, mi avvolgeva e riscaldava, mi faceva sentire
paradossalmente meno solo, almeno in parte. Era un po' come uno scopo,
dava un senso alle mie giornate.
Quindi, ora come ora, posso dire di star meglio solo in un certo senso.
Il vento della libertà mi scompiglia i capelli, mi fischia
nelle orecchie, ma quando scende la notte è troppo freddo da
sopportare, troppo forte da contrastare, mi sbatacchia di qua e
dillà indebolendomi di volta in volta sempre più, e non so quanto a
lungo potrò continuare così. Nel silenzio delle
tenebre, il suo rumore diventa una ninna-nanna angosciosa che,
anziché lasciarti addormentare, ti tiene sveglio e ti
tormenta.
Tu, però, hai Aiji, costantemente pronto a tenerti al riparo, a proteggerti e sollevarti il morale. Anche se non hai
bisogno di appoggiarti a lui, la sola consapevolezza di averlo al tuo
fianco ti dà la forza di cui hai bisogno per affrontare
anche le più spaventose delle giornate.
Tuttavia, un giorno dovremo farcela con le nostre forze, non credi?
Te lo prometto, Ma',
diventerò forte abbastanza.
Meev.
DE's:
Aggiornamento veloce veloce perché il messere Alighieri
crepa dalla voglia di raccontarmi del suo viaggio.
Sinceramente non so cosa dire di questo aggiornamento, né mi
piace particolarmente, ma non per i soliti motivi lagnosi della serie
"è scritto male" eccetera, no. Lo trovo ridondante, rispetto
al contenuto generale della fic, ecco. Però, alla fine,
credo serva per far vedere che Miyavi sta un po' tentennando, nel senso
che quel senso (chiedo venia) di smarrimento che provava subito dopo
essersi "liberato" dell'amore per maya non l'ha ancora abbandonato,
anzi, inizia a fargli un po' paura, ma lui non molla, non prova a
tornare indietro, sa che è così che deve andare e
spera di trovare presto una sorta di "salvezza" - sì, okay,
fa tanto Divina Commedia, me ne duole.
Quindi... Nulla, tutto qui. Vi lascio, ma non prima di avervi fatto
venire in mente un maya nelle vesti di Beatrice.
(AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA -c'è da dire che Aiji me lo
vedo come Virgilio, anche se a questo punto qualcosa non quadrerebbe)
Oh, SENTITE.
Spero che comunque vi sia piaciuto, questo capitolo, e, al solito, vi
invito a farmi sapere che ne pensate (soprattutto voi anime pie e
timide che avete inserito la fic tra preferite/ricordate/seguite ma non
vi siete mai mostrate).
E vi chiedo ancora scusa per i miei scleri, non me ne vogliate.
OH, dimenticavo la pubblicità afghjkl uhuh faccio schifo,
sì! Se vi interessasse una maya/Miyavi (o Miyavi/maya, a
seconda del momento) ovviamente
malinconica ma fortunatamente
a lieto fine e soprattutto
contenente
fluff, c'è una certa Guitar Chord che fa
a caso vostro :D
Ora me ne vado seriamente.
Read ya!
badspider.
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