Nota: ragazzi...
non avevo la più pallida, e ripeto la più pallida
idea che fosse uscito l'ottavo libro di Temeraire, Crucible of gold
Avrete pensato che riprendessi a pubblicare questa raccolta in suo
onore, ma non è così (oblivious, much?). La Novik
non aveva più annunciato niente, sul suo livejournal, e...
ok, sono una pessima fan XD
Ora però lo so e -- EVVAI!
Da quello che ho capito, poi, uno dei miei pairing preferiti promette
mooolto bene: l'autrice ha persino pubblicato una fanart hot dei due
sul suo sito ufficiale, affermando che sarà uno dei missing
moments fra 8° e 9° libro [se siete curiosi ->
Glad
for the company *wink*]. Quindi non stupitevi se
trovo questa flash molto appropriata ;)
Sempre spoiler per Tongues of serpents.
Buona lettura!
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#03
Crescerà
Hanno affrontato l'argomento troppe
volte. Alla fine, la misura si colma.
«Preferirei avere un uovo da Lien
piuttosto che da te, noiosa invadente!»
E' un commento crudele, che stupisce in
bocca a Temeraire. Iskierka non insiste per cattiveria o dispetto,
pensa Laurence: è solo infantile, piena di vita e irruenza
come una
pioggia monsonica. Crescerà presto.
Per ora, tuttavia, accusa il colpo:
sgrana gli occhi, emana un getto di vapore e batte in ritirata,
volando verso le colline boscose. Mentre il gruppo digerisce il fatto
che qualcosa è riuscito a scalfire la sua superbia,
Temeraire agita
le membrane della cresta, ancora irritato.
Ha sopportato abbastanza quando
Laurence era prigioniero, brontola; basta costrizioni. Basta
accoppiamenti per i prossimi quarant'anni.
«Mi rifiuto si sentirmi in colpa per
aver difeso la mia libertà.»
Granby sospira.
Alla fine della settimana, i silenzi e
i pasti ignorati accanto ai suoi spingono Temeraire sulla strada del
rimorso. Iskierka è uscita dall'uovo che lui ha protetto
– forse è
anche un po' colpa sua, se manca di tatto.
«Ma perché insiste tanto?» chiede a
Laurence.
«Forse perché ti ammira e non sa in
che modo esprimerlo.»
Il drago atterra su un sperone di
roccia e si sdraia accanto al mucchio di spire rosse che cercano di
non farsi notare. La polvere si posa.
Il silenzio si mette comodo e continua
per minuti e minuti e minuti infiniti.
E' peggio che aspettare la battaglia.
«Non lo pensavo davvero» dice
Temeraire, a disagio. «Ero solo arrabbiato. A nessuno piace
esser
costretto.»
E non riesce a nascondere una traccia
di risentimento. Iskierka finge di non sentire. Lui aspetta,
perché
non ha particolari incombenze e detesta sentirsi in torto.
Al tramonto, dopo una lunghissima
attesa, la sua pazienza viene ricompensata.
«Mi dispiace» pigola Iskierka. «Non
insisterò più.»
Stende un'ala nera su di lei, che
poggia la testa sulle zampe anteriori.
Iskierka mantiene la promessa. La vita
prosegue, con tutti i suoi imprevisti; il gruppo degli inglesi si
separa, chi trattenuto dall'esilio e chi richiamato dalla guerra.
E, negli anni di separazione, il sole
brasiliano fa dell'unico Kazilìk britannico un drago
più assennato.
Alla fine, non molto tempo dopo il loro
ritrovo, prima dei Cento Giorni, Laurence e Granby scoprono un nido
di braci sotto il padiglione più protetto della riserva.
Contiene un uovo rosso e liscio, dalla
consistenza di porcellana.
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Per chi non ricordasse: le uova di Celestiale sono bianco-azzurre e
sembrano fatte di porcellana, mentre quelle di Kazilik sono rosse
(maculate).
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