-
S..soddisfatto?
- bisbiglio ancora ad occhi chiusi, distante solo qualche centimetro
dal suo viso... Lui sorride sghembo.
-
No. Ma
tranquillizzati... non sono io quello da sedurre. - apro gli occhi di
scatto, allucinata.
-
Certo
che sei st***zo forte!- mi allontano ad una distanza di sicurezza di 1
metro circa e continuo - Ti diverte così tanto minare
perennemente la mia autostima?-
-
Ma che ho
detto? -
-
Niente.
Sei un'imbecille! - e mi alzo convulsa, borbottando in sottofondo.
-
Sana io ...
– fa
una lunga pausa, come per trovare le parole giuste-“il
bacio” è sempre stato un “di
più”,lo sai... hai un milione di altre
qualità da mostrargli.- questo lo dice con
un'espressione grigia; quasi dispiaciuta.
-
Ma
piantala! – aggiungo, scomparendo dietro l'enorme porta a
specchio, che dà nel mio armadio, pentendomi però
di aver reagito nuovamente male. - Se ci vado in pigiama, credi sia
troppo confidenziale? - urlo da dentro, per misurare il suo livello
d'offesa.
-
No, se metti
anche i calzini e le ciabatte in tinta – il buon umore non
è andato. Meno male!
-
Questi
andranno bene, secondo te?- e faccio capolino, impugnando un paio di
shorts in jeans e una camicetta acquamarina. Fa spallucce,
così rilancio – che euforia …
– poi rificco la testa nell'armadio, optando per qualcosa di
più elegante.
Becco tra le pile, un abitino nero, molto aderente tendente
alle ginocchia, che non credo Hayama abbia mai visto.
Mi
disfo velocemente della vestaglia, indossando con altrettanta
velocità il capo in questione e in men che non si dica mi
catapulto in camera, beccandomi in pieno il suo sguardo imbambolato.
-
C..che
ne pensi?- chiedo consapevole delle “proporzioni”
di ciò che indosso, mentre vedo i suoi occhi e la sua bocca
sgranarsi in una maniera innaturale.. ( abbagliato!)
-
E'
as..assolutamente…- balbetta -
t..tu s..sei - indica
prima l'ampia scollatura, poi le gambe e dinuovo la scollatura -...…
No!toglilo subito!- intima ,piuttosto agitato.
-
Perché,
mi sta così male? - dico mettendo su anche i tacchi alti che
fanno sempre da complemento.
-
Malissimo
– sbotta infastidito da non so cosa. - sei praticamente
… nuda! - si alza frenetico dal letto e prende ad
avvicinarsi nervoso, poi mi invita a specchiarmi, indicando la parete
con un gesto della mano....Però!! Quanto …
-
Sono
Sexy!!!- dico senza accorgermene e ad alta voce.
-
Appunto!
– mugugna tra sé, poi rivolto di nuovo a me
– vuoi che questo ragazzo si faccia un'idea sbagliata di te,
Kurata?- si agita ancora di più.
-
Certo
che no -
-
Allora
sostituiscilo con qualcos'altro per favore -
-
Ma
..-
-
Niente MA
… fila a cambiarti -
-
Il
tuo comportamento mi sembra alquanto eccessivo Akito –
-
Relazionato ai
pochi centimetri di tessuto che ci sono voluti per confezionare quel
“coso” forse hai ragione – urla
sarcastico indicandomi. - Toglilo!!! -
-
NO!-
e offesa mi rintano nuovamente nella cabina, seguita a ruota da lui,
che accigliato e con le braccia conserte, si sistema ai lati della
porta .- tanto è inutile, questo mi piace,puoi inca*zarti
quanto vuoi!-
-
Davvero?-
e sono 30,credo i secondi nei quali vedo a malapena il suo sguardo
infuocato, poi come in una pellicola in rewind tutto si sussegue
velocissimamente: Hayama è fermo su di me, con una mano
tiene saldi i polsi, mentre con l'altra strappa via il vestito
all'altezza della cerniera, provocando una lacerazione trasversale
lunga non pochi centimetri. Ca**ooooooooo Me l'ha
rotto!!!!!!!!
-
A..akito c..cosa …- riesco malapena a pronunciare.
-
Scusami
– bisbiglia... e come sotto effetto di ipnosi, prende a
stringermi in vita, attirandomi ancor di più a se, mentre
dolcemente sento la sua fronte affondarmi nella schiena ormai del tutto
nuda – scusami, davvero, non volevo rovinarti il vestito -
sospira – non so cosa m'abbia preso!!-
-
Aveva
b..bisogno di modifiche dopotutto - sorride ed io con lui, mantenendo
pure la nostra posizione mentre percepisco sulla pelle i movimenti
involontari delle sue labbra, che ad ogni espressione, danzano calde e
lievi come la seta. - A..allora, jeans e t-shirt? - rilancio.
[___________________]
-
Voglio
tornarmene subito a casa!- piagnucolo isterica, in macchina , diretta
all'inesistente appuntamento.
-
Non se ne
parla -
-
Tutta
questa situazione mi sta mettendo un'ansia del cavolo! –
incrocio le braccia al petto facendolo sorridere.
-
Così,
la prossima volta impari a fidarti di quelle due megere di amiche che
hai-
-
Carino
da parte tua, davvero!-
-
Dico solo la
verità – ghigna
-
Vaff****lo!-
-
Si
ricomincia con le offese? Guarda che ti lascio qui-
-
Non
chiedo di meglio. - aggiungo guardandolo di sbieco, mentre la paura di
ciò che avrei detto o fatto quando ce l'avrei avuto davanti,
in attesa di scoprire l'identità dell'inesistente ragazzo,
mi brucia nello stomaco.
-
Andrà
tutto bene mostriciattolo – dice d'un tratto e con fare
paternale, stringendomi pure la mano.
-
N..non
ne sono così sicura – rimando giù un
grosso nodo alla gola, mantenendo lo sguardo fisso sulle mie ginocchia.
-
Santo celo,
smettila di fare quell'espressione contrita, non ero io il musone
pessimista della coppia?- e mi scompiglia i capelli, mentre io, rapita
forse soltanto dall'ultima parola vado oltre e chiedo con tutta la
sincerità di cui dispongo:
-
Noi
due resteremo sempre amici, comunque vadano le cose Hayama? - stringe
di più la mano al volante,mandando in sofferenza le nocche
ormai bianche.
-
Che razza di
domanda è? - è nervoso
-
Rispondimi-
-
Mi sto
preoccupando sul serio!Si può sapere, una buona volta, cosa
frulla in quella tua testolina confusa, Kurata?-
-
Tu
rispondimi- ripeto decisa.
-
Non posso se
non conosco la natura di tutti questi discorsi insensati –
continua senza guardarmi -Nelle ultime 48 ore, ho fatto veramente
fatica a starti dietro , ma che ti sta succedendo? - la sua voce
è intrinsa d'ansia.
-
Ho paura di spiegartelo ...-
bisbiglio e spinta da un incontrollato brivido di terrore, apro lo
sportello dell'auto in corsa, obbligandolo a frenare bruscamente.
[_____]panico
[____]
-
HAI LA
MINIMA IDEA DI QUELLO CHE SAREBBE POTUTO SUCCEDRE SE FOSSI CADUTA SANA?
- il suo tono è di 5/8 superiore alla norma ed ha lo sguardo
allucinato – fortuna che non c'era nessuno dietro di noi,
altrimenti … bel tamponamento a catena! - è
furioso, ma non abbastanza da farmi paralizzare sul sedile passeggero,
difatti in completo silenzio, mi slaccio la cintura e uscendo
dall'abitacolo, accelero il passo. - Se credi di potertela svignare
così signorina, ti sbagli di grosso – e in men che
non si dica me lo ritrovo alle calcagna, tanto da ispirarmi una pazza
corsa per le vie del centro.
-
Quando ti
prendo, giuro che ti ammazzo Kurataaa!-
-
Io
direi più.. “SE” .. mi prendi Hayama
– rido a crepapelle, stranamente alleviata, mentre una brezza
fresca mi spettina i capelli .
-
Ti concedo
altri 2 metri di vantaggio, poi si fa sul serio! – dice
assumendo un cipiglio malefico.
-
Ci
credooo!- esclamo, girando in tondo, il perimetro di un gazebo, di un
colonnato e di una serie progressiva di fontane , prima di accorgermi
di aver seminato il mio inseguitore. Mi fermo. - A ..Akito? - ho un
affanno bestiale – Akito, d..dove diavolo ti sei…
- il resto mi si congela in gola, quando di peso, mi sento afferrare ai
fianchi e riversare sul prato come un sacco di patate.
-
Sei
tremendamente prevedibile lo sai?- sorride beffardo,
sistemandosi meglio su di me.
-
D..da
dove sei sbucato? Dietro di me non c'eri – si limita a
coprirmi la bocca con la mano, senza rispondere. - E c..m..nque mi
st..i schia... ndo ..o st..rno – cerco di dire ancora,
nonostante l'impedimento.
-
E' il prezzo
da pagare, mi spiace – com'è che lui non ha
nemmeno un briciolo di fiatone?
-
F..mmi
...zare -
-
mhm? - finge
di non aver capito, così che libera la bocca
-
Fammi
alzare – intimo con maggior vigore
-
Non ci penso
proprio!-con i pugni cerco di spingerlo via, ma con scarsi risultati
-
Ti
prego Aky, è imbarazzante – sussurro rassegnata,
guardandolo dritto negli occhi.
-
Solo se mi
spieghi cosa sta succedendo – questo me lo chiede con uno
sguardo così penetrante, da indurmi a distogliere
l'attenzione.
-
N..non
c'è niente d..da dire – arrossisco all'inverosimile
-
Bugiarda -
lentamente prende ad alzarsi - ti conosco da quanto? 18 anni?- e si
disfa delle ultime tracce d'erba, aiutando nella stessa operazione anch
me – So più cose di te che su mia sorella Natsumi,
quindi piantala di fingere e sputa il rospo – anche l'ultimo
filo d'erba tra i miei capelli è stato strappato via .
-
Prometti
di non arrabbiarti? - non ho più scelta... credo.
-
L'ho mai
fatto?- sorride
-
...Aaaaaah
ma è una cosa stupidaaaaaa – gesticolo come una
matta – mi riempirai la testa di pugni, lo so..-
-
Lascia
decidere me, ok? – e mi tiene ferme le mani nelle sue.
-
Non
ci riesco – tremo
-
Kurata?! -
-
Uff..
ok, ti ho mentito! T-I H-O M-E-NT-I-T-O!!! - scandisco, chiudendo gli
occhi come quando stai per beccarti uno schiaffo e continuo
imperterrita – Non c'è nessun appuntamento al
buio, nessun ragazzo, nessuna idea, nessun complotto. Aya e Fuka sono
ignare e da scagionare, perché tutto questo casino
è soltanto il mal riuscito frutto della mia mente malata!-
faccio un respiro grosso, ma riprendo subito – sono un caso
disperato, lo so, una stupida pasticciona … e sicuramente
adesso ce l'avrai a morte con me, ma credimi … non erano
queste la mie intenzioni- riapro lentamente gli occhi, convinta di
dovermi sorbire il suo sguardo accusatore non che indagatore, ma mi
accorgo stranita che a stento trattiene le risate. Difatti in pochi
secondi mi scoppia letteralmente a ridere in faccia. O_O
-
S..Scusa
m..ma dovresti vedere la tua espressione... impareggiabile –
sta ancora crepando dalle risate.
-
L..L'hai
presa b..bene!- sorrido poco convinta, vedendo la sua
ilarità scemare lentamente. Lo sapevo!
-
No, non
direi. Mi aspetto di sapere il significato di “ALTRE
INTENZIONI” .- il suo sguardo é
penetrante, troppo -
-
T..tu
e il t..tuo vizio di prendere alla lettera ogni cosa che dico
– distolgo il mio altrove, dinuovo in difficoltà.
-E .. e smettila d..di g..guardarmi così, per favore.
– mi martorizzo le mani convulsamente.
-
Così
come? - si avvicina di qualche centimetro
-
C..come
“quello” c..che ha già da un pezzo
CAPITO TUTTO, ma aspetta solo c..che mi d..decida a..... - gli lancio
un'occhiata sfuggente, beccandomi un sussulto tremendo al cuore, quando
scorgo la sua espressione addolcita da un serafico sorriso.
Può un ragazzo essere così maledettamente
meraviglioso?!
-
.. dire una
buona volta … “Akito, io Ti Amo”?-
finisce lui la frase, facendomi esplodere del tutto le guance, con un
rosso abbagliante.
-
Uffaaaaa !!!!Perchè nei film
c'è sempre la sigla che ti rompe sul più bello, e
qui invece non c'è niente che mi salvi da questo tremendo
imbarazzo! – aggiungo nervosa, portandomi entrambe le mani
alle tempie. Lui trattiene un'ennesima risata – Non mi aiuti
se fai così, sai? - e vengo contagiata. Forse
sdrammatizzare, rende di più. - Akito Hayama, ti proibisco
di ridermi in faccia, mentre mi contorco il cervello!!- e lo indico col
dito, con fare da avvocato accusatorio. Un dito al quale lui si
appiglia, per attrarmi delicatamente a sé , serrandomi pure
in un abbraccio. - E a..adesso c..che f..fai?-
-
Quello che
da una vita intera, ho il desiderio di fare, tutte le volte che mi sei
accanto … mostriciattolo … – e detto
questo, si distanzia quel tanto che basta a permettergli di calarsi sul
mio viso e impossessarsi delle mie labbra. Avido, come se ne avesse un
vitale bisogno, come se dovesse nutrirsi del mio respiro per compensare
il suo, come se finalmente avesse tra le mani il premio tanto agognato,
come se niente … … fosse più
importante di me!!!
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Nota autrice
Non vi ringrazierò mai abbastanza x aver letto anke qst mia ff... per aver recensito semx in maniera positiva e carina e per aver aspettato tnt la fine!
Grazie, grazie, grazieeeeeeeee!! Un bacio affettuoso a tt.... Noire_Desire.
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