- Akuma!- noi ci guardammo dapprima spaventati, poi
accorremmo dove giungevano le voci fregandocene di essere entrambi fradici. Mi
si avvicinò Lavi:
- Il Conte! È qui! Ehi, che diavolo stavate
combinando voi due? Vabbè, non importa, in ogni caso il Conte è qui ed ha una
marea di Akuma con sé! Rivuole Tyki!- io e Yu corremmo a cambiarci per quanto
fosse una perdita di tempo, non saremmo mai riusciti a combattere con gli abiti
fradici. Io mi infilai la divisa da Alchimista di Stato, la mia era nera con i
rifinimenti argentati e ci misi sopra una lunga tunica sempre nera, aperta
davanti che riportava dietro lo stemma degli Alchimisti di Stato argentato. Misi
anche, per la prima volta, la spilla da Esorcista. Poi corsi in giardino dove
era iniziata una lotta fra Akuma ed Esorcisti. Per nostra fortuna non c’era
tutta la famiglia Noah, ma solamente il Conte e Road Camelot, i quali in ogni
caso bastavano ed avanzavano per metterci in difficoltà. Io iniziai a trasmutare
qualche arma anti – Akuma in cui infondere la mia voce: da una roccia trasmutai
una spada alla quale inizia a sussurrare parole incomprensibili, il linguaggio
del fuoco. Dalla spada divamparono le fiamme ed io mi abbattei sul primo Akuma
che mi fu a portata di mano, mi girai di scatto e ne abbattei un secondo, con lo
sguardo ne vidi un terzo che puntava Allen così lanciai la spada che colpì in
pieno l’Akuma.
- Merda! – senza spada ero senza difese, ma avevo
bisogno di tempo, spazio e materia prima per creare nuove armi, così iniziai a
cantare e creai una barriera intorno a me: gli Akuma non la potevano superare
perché venivano distrutti all’istante, in quel modo potevo creare indisturbata
nuove armi, o almeno finchè avevo fiato in gola, quella era la mia vera arma.
Cantai in Giapponese, una canzone che mi cantava sempre mio fratello quand’ero
piccola: "Kimi no te de kirisaite tooi hi no kioku wo kanashimi no iki no ne wo
tometekure yo saa ai ni kogareta mune no tsuranuke. Asu ga kuru hazu sora wo
mite mayou bakari no kokoro moteamashiteru katawara no tori ga habataita doko ka
hikari wo mitsukerareta no kana naa omae no se ni ore mo nosetekurenaika?
Soshite ichiban takai to ko de okizari ni shite yagashisa kara toozakete! Kimi
no te de kirisaite tooi hi no kioku wo kanashimi no iki no ne wo tometekure yo
saa ai ni kogareta mune no tsuranuke!". Durante quest’arco di tempo creai
un’infinità di frecce ed un arco ed avevo iniziato a sterminare Akuma, quando la
mia barriera si infranse, facendomi rimanere senza protezione. Mi guardai
intorno e vidi la marea di corpi che mi circondava: molti Akuma, ma anche molti
Esorcisti. Cercai con lo sguardo i miei amici e con sollievo vidi che stavano
bene: Lizie e Allen, entrambi con l’Innocence di tipo parassita nel braccio se
la stavano cavando molto bene, Yu parava tutti i colpi con Mugen e Lavi
continuava ad incitare il suo martello a crescere. Senza accorgermene volsi lo
sguardo alla ricerca di Tyki e lo vidi in un vano tentativo di sfuggire dal
Conte, il quale era a cavallo di un primo livello. Decisi di andare in suo
aiuto. Gli corsi incontro e mi gettai su di lui, facendolo cadere di lato,
dentro ad un cespuglio. Dopodichè iniziai a cantare "Change the world", un’altra
canzone che mi cantava sempre mio fratello, ma dopo le prime cinque parole mi
fermai. Tyki mi guardò sorpreso e poi mi incitò:
- Ma che fai? Continua a cantare, così saremo
protetti, no? – io sospirai e poi risposi:
- Ma quando mai?! Il Conte è pur sempre un essere
umano e la mia barriera protegge solo dagli Akuma! – lui si mise una mano sulla
fronte e poi disse:
- Adesso cosa facciamo?- io lo guardai con gli occhi
sbarrati e dissi:
- Facciamo? Fai! Io non so neanche perché sono corsa
in tuo aiuto!- lui mi sibilò:
- No, cara. Facciamo. Sei pur sempre un Esorcista!
Il Conte è un problema comune! – io sbottai:
- No maledizione! Io non sono un Esorcista! Sono
un’Alchimista! Alchimista, Alchimista, Alchimista, Alchimista! Sono un Cane
dell’Esercito e nient’altro! Odio gli Esorcisti! E odio mio padre perché mi ha
passato l’Innocence! Odio tutto e tutti di questo posto! Io… - ma fui interrota
da un esplosione così forte che mi fece cadere su Tyki per colpa dello
spostamento d’aria. Mi alzai e vidi lo spettacolo terribile che mi si parava
davanti: la terra era cosparsa di cadaveri di Esorcisti, sangue ed organi
interni vari. In mezzo a questo orrore si ergeva una creatura agghiacciante,
uguale in tutto e per tutto ad un essere umano, ma dieci volte più grande e
cosparso di sangue, era seduto per terra a gambe incrociate come un bambino e
stava osservando da vicino una testa mozzata, con ancora inciso lo stupore e la
paura, l’espressione che si assume nella frazione di secondo in cui si ha la
consapevolezza di morire. Capii che quel mostro era un Akuma di quinto livello,
l’Akuma perfetto. La maggior parte degli Esorcisti, anche fra i più esperti, non
aveva mai affrontato neanche un Akuma di livello tre, figuriamoci uno di livello
cinque! Il Conte rise e richiamò il suo mostro. La battaglia era finita. Per
ora. Aveva vinto lui. Per nostra fortuna eravamo ancora semi-nascosti ed il Lord
non ci vide, ma in compenso urlò:
- Bhè Tyki, avrai capito chi è il più forte! Sei
sempre in tempo per tornare indietro! Ti do cinque giorni, se entro allora non
avrai ancora cambiato idea, ti ucciderò! - dopodichè se ne andò lasciando dietro
di sé un silenzio carico di morte. Appena se ne fu andato io corsi alla ricerca
dei miei amici, pregando che fossero vivi. Mi misi a piangere mentre passavo fra
le centinaia di corpi senza vita, i pochissimi vivi, giusto due o tre, erano
come me alla ricerca dei propri compagni, una donna piangeva sul volto sfigurato
del proprio innamorato deceduto, molte coppie createsi quella stessa notte si
erano già brutalmente separate. Io sussurrai:
- Finchè morte non li separi… Questa volta è stato
vero per molti, troppi…- poi vidi Allen disteso per terra, sopra Lizie in un
vano tentativo di proteggerla. Corsi da loro piangendo:
- Ti prego, ti prego fa che siano vivi!- scrollai
Allen, ma lui non rispose:
- Allen! Allen, ti prego! Non scherzare!
Svegliati!- ma lui rimase immobile e silenzioso come… come una tomba. Mi girai
verso Lizie imprecando. Ti prego – pensavo – fa che almeno lei sia viva! Ma le
mie preghiere non furono ascoltate. Per nessuno. Erano tutti morti. Sfigurati.
Alcuni irriconoscibili. Scoprii che la testa mozzata apparteneva a Lavi. Non
aveva più la benda sull’occhio. Da quello era cieco. Ora lo era da tutte e due.
Yu aveva un buco esattamente dove c’era il cuore. Mi chiesi se poi fosse
realmente una spia del Conte. Avevo i miei dubbi. Linalee aveva il corpo
tagliato in due orizzontalmente. Me ne andai con la promessa nel cuore di non
combattere mai più. Lasciai gli Esorcisti perché gli Esorcisti non esistevano
più, e lascia gli Alchimisti di Stato perché portavano morte e distruzione
almeno quanto il Conte. In seguito scoprii che Tyki era tornato dal Conte.
Codardo. Insieme a lui aveva trasformato i miei amici in Akuma ed ora è lui che
comanda. Ho sedici anni e sto raccontando la storia della mia vita. Per l’ultima
volta forse…
Sidney Black, ex Alchimista di
Stato è stata rinvenuta morta.
Ieri sera, nella tarda serata, è
stato rinvenuto il cadavere della sedicienne Sidney Black, ex Alchimista di
Stato. Dopo essere tornata dalla battaglia che aveva segnato la distruzione
degli Esorcisti, Sidney aveva deciso di abbandonare il suo lavoro, che svolgeva
dall’età di sei anni. Il fratello, Roy Mustang, afferma: "Sid era tornata molto
provata psicologicamente, non mangiava più, non beveva più, l’unica cosa che
faceva era scrivere. Non credevo sarebbe arrivata a tanto…". Il suo corpo è
stato visto penzolare giù dal balcone di casa sua appeso ad una corda, si tratta
palesemente di suicidio. Nella sua camera è stato ritrovato un foglio con la
seguente storia…
THE
END
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