Mi scuso del ritardo nell’aggiornamento, ma è stato davvero
molto arduo per me decidere il futuro dei nostri due protagonisti… Così, fino
all’ultimo, sono stata incerta sulla trama!
Sono stata indecisa se far prevalere, in questo capitolo,
il lato romantico oppure quello drammatico…
Sono arrivata perfino a scrivere
due capitoli diversi e, alla fine, ho scelto questo…
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“Io ti amo – le disse serio. La ragazza sgranò gli occhi e
le si fermò il respiro- tu non mi hai mai detto niente, ma io devo sapere se mi
ami ancora… qualunque cosa mi dirai crederò a te, soltanto a te… ti prego
Sakura, dimmi qualcosa…”
Stupore, sbigottimento, incredulità… queste furono le
emozioni che presero Sakura.
La ragazza guardò Sharoan, sbalordita da quella
confessione.
Vide il suo riflesso stupito in quegli occhi color
nocciola.
Quegli occhi estremamente sinceri, silenziosi, ma che allo
stesso tempo sembravano dirle tutte le parole del mondo…
Sembravano ripeterle “non dirmi che non l’avevi capito”.
L’aveva capito? Si chiese Sakura.
Si, una piccola parte di lei inconsciamente l’aveva capito e
continuava a sperare che quel sogno ad occhi aperti si realizzasse. Vedeva la
speranza in ogni singolo gesto del ragazzo, in ogni suo sguardo e ogni sua più
insignificante attenzione verso di lei.
Ma l’altra… l’altra parte insicura e spaventata si era
convinta che lui, mai e poi mai, avrebbe potuto dirle quelle due fatidiche
parole.
Due parole…
Erano bastate solo due parole pronunciate dal ragazzo per
metterla in crisi…
Era stato tutto un equivoco! Tutta la sua vita era stata un
equivoco! Per anni quell’immagine l’aveva perseguitata… quell’immagine che non
era stata altro che un attimo di distrazione e di gelosia di Karen verso di lei…
Come era stata ingenua! Se solo avesse parlato a Sharoan dei suoi sentimenti,
non avrebbe dovuto aspettare tre anni per conoscere la verità.
Ma adesso aveva la possibilità di cambiare binario, di vivere
una nuova vita, la vita che aveva sempre desiderato e che ormai credeva
irrealizzabile… solo due parole potevano fare la differenza fra il tutto e il
niente, fra la vita con Sharoan e quella senza di lui… due parole soltanto…
Doveva dargli una risposta…
Doveva trovare il momento giusto…
E il momento giusto era adesso.
Ma riusciva solo a guardarlo, immobile, senza avere la forza
di dire niente, tanta era l’emozione che l’aveva afferrata.
Sharoan stava aspettando una risposta da lei e la dolorosa
esitazione della ragazza sembrava confermargli un’ipotesi che lo terrorizzava e
a cui pensava da tempo…
Perché Sakura non gli dava una risposta?
“Forse perché non ha il coraggio di dirti che non ti ama”.
Questa era la voce che lo tormentava e cercava di scacciare invano.
Ma l’esitazione della ragazza gli faceva credere il
contrario. Sapeva bene che Sakura era una ragazza sensibile, leale e faceva di
tutto per non ferire chi le stava vicino.
Era per questo che non gli rispondeva? Perché aveva paura di
dirgli che non lo amava e di farlo soffrire? No, questo voleva sentirselo dire
da lei!
Quel silenzio catartico fu interrotto dalle parole di
Sakura.
“Io ti ho odiato Sharoan… dopo quello che mi hai fatto
passare, ho cercato con tutte le mie forze di odiarti”. Gli disse lei con voce
languida e quelle parole colpirono a fondo il ragazzo: doveva aspettarselo, in
tre anni il tempo cambia molto cose.
“Ma non ci sono riuscita –continuò subito lei. Sharoan la
guardò confuso- non ci sono riuscita perché anch’io ti amo e ti ho sempre
amato…”.
Sakura percorse di scatto quei pochi centimetri che la
separavano dal suo amore e si gettò fra le sue braccia, facendogli mancare il
respiro. Sharoan guardò Sakura e per la prima volta la vide come realmente era:
la ragazza con la quale avrebbe passato il resto della sua vita.
“Sakura, anch’io ti amo… se l’avessi capito prima tu non
avresti sofferto… Mi dispiace di averti fatto soffrire così…”. Disse il ragazzo,
dopo essersi ripreso dalla forte emozione.
“Non importa –le disse con dolcezza Sakura- l’unica cosa che
conta è averti incontrato quel lontano settembre di sette anni fa…”.
Sakura abbracciò forte l’unico amore della sua vita,
l’adolescente per cui aveva preso la prima cotta, che si era trasformato in un
uomo. Non sapeva perché stava piangendo, sapeva solo che quello era il momento
più bello della sua vita.
Sharoan la guardava con amore, in silenzio, per non rovinare
quella magica atmosfera.
Avrebbe voluto dirle tante cose, ma non gli venivano parole
adatte a quel momento.
Avrebbero avuto tutta una vita per parlare del loro amore,
della lontananza che li aveva divisi per così tanti anni, dei loro progetti…
Suggellò il suo amore con un bacio, un bacio che valeva più
di mille parole. E Sakura capì, per la prima volta, cosa significava essere
amati… capì cosa significava sentirsi l’altra metà di qualcuno… ed era la
sensazione più bella che avesse mai provato in tutta la sua vita.
Tutto era come se lo era sempre immaginato, tranne una
piccolissima differenza: quello non era un sogno, era la sua vita e il ragazzo
che aveva davanti sarebbe stato sempre con lei.
“Sharoan…”
sussurrò Sakura.
Lui le accarezzò i capelli e rimasero avvolti in
quell’abbraccio.
*
Sakura stava spolverando i mobili nella sua casa a Tokyo.
Quella di casalinga era un’attività che svolgeva volentieri nel tempo libero,
quando non doveva andare al suo studio veterinario.
D’un tratto sentì suonare il campanello.
Si sfilò il grembiule che aveva legato in vita e andò ad
aprire la porta.
La spalancò e trovò davanti a sé una ragazzina di circa
tredici anni con occhi color nocciola e capelli castani lunghi fin sopra le
spalle.
“Ciao mamma!” esclamò la ragazza con il morale a terra. Entrò
in casa e gettò la cartella di scuola su una sedia.
Sakura chiuse la porta e rivolse uno sguardo alla figlia,
sprofondata sul divano.
“Rei, cos’hai? Hai preso un brutto voto a scuola?”
Chiese.
“No, non preoccuparti mamma! Sai che non sono un genio a
scuola, però non posso affatto lamentarmi dei miei voti…” Sospirò.
“Allora cosa ti è successo? Sai che con me puoi
confidarti!”.
Sakura si mise a sedere accanto alla figlia, lei sospirò di
nuovo.
“Non potresti capire…”. Disse scoraggiando ogni tentativo di
sua madre.
“Guarda che sono stata giovane anch’io! Non sono mica nata
nel giurassico!” disse Sakura, fingendosi offesa.
“Mamma… -chiese titubante, un po’ rossa in faccia- ti è mai
capitato di soffrire per amore… cioè di stare male per un ragazzo che ti
piaceva?”.
Sakura le sorrise. Gli occhi verde smeraldo erano pieni di
orgoglio per la figlia.
Perché, proprio in quel momento, si era resa conto che la sua
“bambina” stava diventando grande.
“Certo che mi è capitato! –ammise- E’ normale soffrire per
amore, non devi aver paura di provare un sentimento così bello…”.
“E il ragazzo in questione era papà?”. Chiese d’un tratto con
una spontaneità disarmante che le ricordava Tomoyo.
Sakura annuì, diventando ancor più rossa della figlia.
A Rei si illuminarono gli occhi. “E come hai fatto a capire
che lo amavi? Cioè… che era il ragazzo giusto?” Chiese, intenta a carpire
qualsiasi tipo di informazione sull’argomento.
“Di questo ne parliamo dopo –rispose Sakura leggermente
imbarazzata- adesso vai a lavarti le mani che fra un po’ si mangia!”
“Ma mamma! –disse protestando Rei- non sono più una
bambina!”
Sakura si avvicinò alla figlia. “Lo so –le disse dolcemente-
ma ricordati che l’amore nasce dal coraggio… non devi mai aver paura di fare
quello che ti dice il tuo cuore… non sempre è facile e spesso ti sembrerà di non
farcela, ma ricordati che non tutto il male viene per nuocere…”
“Da quando in qua ti sei data ai proverbi, mà? –disse
ironicamente- Comunque, dopo ne parliamo”.
E detto questo, Rei uscì sorridente dalla stanza e salì
energicamente le scale.
Sakura riprese in mano il grembiule e lo straccio, riposto
precedentemente accanto alla lampada.
Appena ebbe finito di lucidare la libreria, si guardò intorno
per vedere se era tutto pulito e in ordine. Ma le rimaneva da spolverare un
portafoto, posto con cura su un piccolo tavolo.
Lo prese in mano e lo guardò meglio. Nella foto erano
raffigurati dei giovani dall’aria felice e spensierata. C’erano Tomoyo, Chiharu,
Eriol, Yamazaki e, al centro, Sakura con un bellissimo vestito da sposa. E
accanto a lei c’era Sharoan che la abbracciava.
“Proprio così, Rei! Non tutto il male viene per nuocere…”.
Pensò Sakura.
E, dopo aver spolverato delicatamente la cornice, la adagiò
con cura sul ripiano.
E nella sua mente restò la meravigliosa immagine del giorno
del suo matrimonio.
La sua vita era stata simile all’arcobaleno dopo la tempesta:
aveva percorso strade costernate da sofferenza e tanta amarezza, tante lacrime
avevano riempito quegli occhi.
Erano trascorsi anni e anni, si erano susseguite vicende che
credeva insormontabili e in quei momenti era stata tentata di abbandonare tutto,
di rinunciare alla vita che aveva sempre desiderato.
Ma alla fine, proprio quando credeva di non farcela e che
tutto fosse perduto, era prevalso l’amore…
Un amore che era scritto nel suo destino, dal giorno in cui
aveva visto Sharoan per la prima volta…
“Non tutto il
male viene per nuocere” ripensò Sakura…
Fine
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Ogni storia ha il proprio finale e questo mi è sembrato
l’unico finale adatto a questa storia!
Spero ke vi sia piaciuto! ^-^
Ammetto ke, all’inizio, avevo in mente di far dannare un
altro po’ il nostro povero Sharoan (non so se si era capito XD) , ma poi ho
cambiato idea… (Visto ke in fondo non sono poi così crudele?! Nd me con
l’aureola in testa) ^-^
Cmq, alla fine, l’importante è ke Sakura e Sharoan dovevano x
forza stare insieme! In onore dei nostri due eroi, avevo perfino coniato un
nuovo proverbio: Non tutta la tontaggine viene per nuocere! XD
Vabbè, passo a ringraziare tutti quelli che hanno recensito e
che, con i loro commenti, mi hanno dato la forza di continuare a scrivere:
Dany92, DenaDena, Super Cuny, non so come
chiamarmi, Lan, terrastoria, LizDreamer, Shavanna, Katy92, Ferula_91, Aime,
Sakura hime, Anto chan ,Zoa.
Per chi volesse contattarmi (mi farebbe piacere), posso
lasciare il mio secondo indirizzo e-mail:
silgree89@gmail.com
Ringrazio di nuovo tutti
coloro che hanno seguito qst fanfiction!!!
Spero ke vi sia piaciuta!!!
^-^ Fatemi sapere attraverso le recensioni!
Spero di risentirvi
presto!!!
Saluti!