Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: silgree    14/06/2007    13 recensioni
Capita spesso, alla stazione del treno, di fare incontri casuali, inaspettati, sperati. Alcuni di questi procurano gioia, altri dolore, altri ancora fanno riemergere emozioni, vicende ormai dimenticate che portano con sé il dolore che li aveva accompagnati, intenso e pungente come lo era quel giorno di tanti anni fa. E se il destino ti facesse rincontrare una persona amata che ti ha fatto soffrire, come ti comporteresti? Prenderesti come modello gli errori adolescenziali per non ripetere di nuovo gli stessi sbagli o troveresti dentro di te la forza di amare… amare ancora? Questo dovete chiederlo a Sakura, la protagonista di questo racconto…
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Li Shaoran, Nuovo personaggio, Sakura Kinomoto, Un pò tutti
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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“Io ti amo – le disse serio

Mi scuso del ritardo nell’aggiornamento, ma è stato davvero molto arduo per me decidere il futuro dei nostri due protagonisti… Così, fino all’ultimo, sono stata incerta sulla trama!

Sono stata indecisa se far prevalere, in questo capitolo, il lato romantico oppure quello drammatico…

Sono arrivata perfino a scrivere due capitoli diversi e, alla fine, ho scelto questo…

 

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“Io ti amo – le disse serio. La ragazza sgranò gli occhi e le si fermò il respiro- tu non mi hai mai detto niente, ma io devo sapere se mi ami ancora… qualunque cosa mi dirai crederò a te, soltanto a te… ti prego Sakura, dimmi qualcosa…”

 

 

Stupore, sbigottimento, incredulità… queste furono le emozioni che presero Sakura.

La ragazza guardò Sharoan, sbalordita da quella confessione.

Vide il suo riflesso stupito in quegli occhi color nocciola.

Quegli occhi estremamente sinceri, silenziosi, ma che allo stesso tempo sembravano dirle tutte le parole del mondo…

Sembravano ripeterle “non dirmi che non l’avevi capito”.

 

L’aveva capito? Si chiese Sakura.

Si, una piccola parte di lei inconsciamente l’aveva capito e continuava a sperare che quel sogno ad occhi aperti si realizzasse. Vedeva la speranza in ogni singolo gesto del ragazzo, in ogni suo sguardo e ogni sua più insignificante attenzione verso di lei.

Ma l’altra… l’altra parte insicura e spaventata si era convinta che lui, mai e poi mai, avrebbe potuto dirle quelle due fatidiche parole.

 

Due parole…

Erano bastate solo due parole pronunciate dal ragazzo per metterla in crisi…

 

Era stato tutto un equivoco! Tutta la sua vita era stata un equivoco! Per anni quell’immagine l’aveva perseguitata… quell’immagine che non era stata altro che un attimo di distrazione e di gelosia di Karen verso di lei… Come era stata ingenua! Se solo avesse parlato a Sharoan dei suoi sentimenti, non avrebbe dovuto aspettare tre anni per conoscere la verità.

Ma adesso aveva la possibilità di cambiare binario, di vivere una nuova vita, la vita che aveva sempre desiderato e che ormai credeva irrealizzabile… solo due parole potevano fare la differenza fra il tutto e il niente, fra la vita con Sharoan e quella senza di lui… due parole soltanto…

 

Doveva dargli una risposta…

Doveva trovare il momento giusto…

E il momento giusto era adesso.

 

Ma riusciva solo a guardarlo, immobile, senza avere la forza di dire niente, tanta era l’emozione che l’aveva afferrata.

 

Sharoan stava aspettando una risposta da lei e la dolorosa esitazione della ragazza sembrava confermargli un’ipotesi che lo terrorizzava e a cui pensava da tempo…

Perché Sakura non gli dava una risposta?

“Forse perché non ha il coraggio di dirti che non ti ama”. Questa era la voce che lo tormentava e cercava di scacciare invano.

Ma l’esitazione della ragazza gli faceva credere il contrario. Sapeva bene che Sakura era una ragazza sensibile, leale e faceva di tutto per non ferire chi le stava vicino.

Era per questo che non gli rispondeva? Perché aveva paura di dirgli che non lo amava e di farlo soffrire? No, questo voleva sentirselo dire da lei!

 

Quel silenzio catartico fu interrotto dalle parole di Sakura.

“Io ti ho odiato Sharoan… dopo quello che mi hai fatto passare, ho cercato con tutte le mie forze di odiarti”. Gli disse lei con voce languida e quelle parole colpirono a fondo il ragazzo: doveva aspettarselo, in tre anni il tempo cambia molto cose.

 

“Ma non ci sono riuscita –continuò subito lei. Sharoan la guardò confuso- non ci sono riuscita perché anch’io ti amo e ti ho sempre amato…”.

 

Sakura percorse di scatto quei pochi centimetri che la separavano dal suo amore e si gettò fra le sue braccia, facendogli mancare il respiro. Sharoan guardò Sakura e per la prima volta la vide come realmente era: la ragazza con la quale avrebbe passato il resto della sua vita.

 

“Sakura, anch’io ti amo… se l’avessi capito prima tu non avresti sofferto… Mi dispiace di averti fatto soffrire così…”. Disse il ragazzo, dopo essersi ripreso dalla forte emozione.

 

“Non importa –le disse con dolcezza Sakura- l’unica cosa che conta è averti incontrato quel lontano settembre di sette anni fa…”.

 

Sakura abbracciò forte l’unico amore della sua vita, l’adolescente per cui aveva preso la prima cotta, che si era trasformato in un uomo. Non sapeva perché stava piangendo, sapeva solo che quello era il momento più bello della sua vita.

Sharoan la guardava con amore, in silenzio, per non rovinare quella magica atmosfera.

Avrebbe voluto dirle tante cose, ma non gli venivano parole adatte a quel momento.

Avrebbero avuto tutta una vita per parlare del loro amore, della lontananza che li aveva divisi per così tanti anni, dei loro progetti…

Suggellò il suo amore con un bacio, un bacio che valeva più di mille parole. E Sakura capì, per la prima volta, cosa significava essere amati… capì cosa significava sentirsi l’altra metà di qualcuno… ed era la sensazione più bella che avesse mai provato in tutta la sua vita.

Tutto era come se lo era sempre immaginato, tranne una piccolissima differenza: quello non era un sogno, era la sua vita e il ragazzo che aveva davanti sarebbe stato sempre con lei.

 

“Sharoan…” sussurrò Sakura.

Lui le accarezzò i capelli e rimasero avvolti in quell’abbraccio.

 

*

 

Sakura stava spolverando i mobili nella sua casa a Tokyo. Quella di casalinga era un’attività che svolgeva volentieri nel tempo libero, quando non doveva andare al suo studio veterinario.

D’un tratto sentì suonare il campanello.

Si sfilò il grembiule che aveva legato in vita e andò ad aprire la porta.

La spalancò e trovò davanti a sé una ragazzina di circa tredici anni con occhi color nocciola e capelli castani lunghi fin sopra le spalle.

 

“Ciao mamma!” esclamò la ragazza con il morale a terra. Entrò in casa e gettò la cartella di scuola su una sedia.

 

Sakura chiuse la porta e rivolse uno sguardo alla figlia, sprofondata sul divano.

“Rei, cos’hai? Hai preso un brutto voto a scuola?” Chiese.

 

“No, non preoccuparti mamma! Sai che non sono un genio a scuola, però non posso affatto lamentarmi dei miei voti…” Sospirò.

 

“Allora cosa ti è successo? Sai che con me puoi confidarti!”.

 

Sakura si mise a sedere accanto alla figlia, lei sospirò di nuovo.

“Non potresti capire…”. Disse scoraggiando ogni tentativo di sua madre.

 

“Guarda che sono stata giovane anch’io! Non sono mica nata nel giurassico!” disse Sakura, fingendosi offesa.

 

“Mamma… -chiese titubante, un po’ rossa in faccia- ti è mai capitato di soffrire per amore… cioè di stare male per un ragazzo che ti piaceva?”.

Sakura le sorrise. Gli occhi verde smeraldo erano pieni di orgoglio per la figlia.

Perché, proprio in quel momento, si era resa conto che la sua “bambina” stava diventando grande.

 

“Certo che mi è capitato! –ammise- E’ normale soffrire per amore, non devi aver paura di provare un sentimento così bello…”.

 

“E il ragazzo in questione era papà?”. Chiese d’un tratto con una spontaneità disarmante che le ricordava Tomoyo.

 

Sakura annuì, diventando ancor più rossa della figlia.

A Rei si illuminarono gli occhi. “E come hai fatto a capire che lo amavi? Cioè… che era il ragazzo giusto?” Chiese, intenta a carpire qualsiasi tipo di informazione sull’argomento.

 

“Di questo ne parliamo dopo –rispose Sakura leggermente imbarazzata- adesso vai a lavarti le mani che fra un po’ si mangia!”

 

“Ma mamma! –disse protestando Rei- non sono più una bambina!”

 

Sakura si avvicinò alla figlia. “Lo so –le disse dolcemente- ma ricordati che l’amore nasce dal coraggio… non devi mai aver paura di fare quello che ti dice il tuo cuore… non sempre è facile e spesso ti sembrerà di non farcela, ma ricordati che non tutto il male viene per nuocere…”

 

“Da quando in qua ti sei data ai proverbi, mà? –disse ironicamente- Comunque, dopo ne parliamo”.

E detto questo, Rei uscì sorridente dalla stanza e salì energicamente le scale.

 

Sakura riprese in mano il grembiule e lo straccio, riposto precedentemente accanto alla lampada.

Appena ebbe finito di lucidare la libreria, si guardò intorno per vedere se era tutto pulito e in ordine. Ma le rimaneva da spolverare un portafoto, posto con cura su un piccolo tavolo.

Lo prese in mano e lo guardò meglio. Nella foto erano raffigurati dei giovani dall’aria felice e spensierata. C’erano Tomoyo, Chiharu, Eriol, Yamazaki e, al centro, Sakura con un bellissimo vestito da sposa. E accanto a lei c’era Sharoan che la abbracciava.

 

“Proprio così, Rei! Non tutto il male viene per nuocere…”. Pensò Sakura.

 

E, dopo aver spolverato delicatamente la cornice, la adagiò con cura sul ripiano.

E nella sua mente restò la meravigliosa immagine del giorno del suo matrimonio.

La sua vita era stata simile all’arcobaleno dopo la tempesta: aveva percorso strade costernate da sofferenza e tanta amarezza, tante lacrime avevano riempito quegli occhi.

Erano trascorsi anni e anni, si erano susseguite vicende che credeva insormontabili e in quei momenti era stata tentata di abbandonare tutto, di rinunciare alla vita che aveva sempre desiderato.

Ma alla fine, proprio quando credeva di non farcela e che tutto fosse perduto, era prevalso l’amore…

Un amore che era scritto nel suo destino, dal giorno in cui aveva visto Sharoan per la prima volta…

 

 “Non tutto il male viene per nuocere” ripensò Sakura…

 

 

 

Fine

 

 

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Ogni storia ha il proprio finale e questo mi è sembrato l’unico finale adatto a questa storia!

Spero ke vi sia piaciuto! ^-^

Ammetto ke, all’inizio, avevo in mente di far dannare un altro po’ il nostro povero Sharoan (non so se si era capito XD) , ma poi ho cambiato idea… (Visto ke in fondo non sono poi così crudele?! Nd me con l’aureola in testa) ^-^

Cmq, alla fine, l’importante è ke Sakura e Sharoan dovevano x forza stare insieme! In onore dei nostri due eroi, avevo perfino coniato un nuovo proverbio: Non tutta la tontaggine viene per nuocere! XD

Vabbè, passo a ringraziare tutti quelli che hanno recensito e che, con i loro commenti, mi hanno dato la forza di continuare a scrivere:

 

Dany92, DenaDena, Super Cuny, non so come chiamarmi, Lan, terrastoria, LizDreamer, Shavanna, Katy92, Ferula_91, Aime, Sakura hime, Anto chan ,Zoa.

 

Per chi volesse contattarmi (mi farebbe piacere), posso lasciare il mio secondo indirizzo e-mail:

silgree89@gmail.com

 

Ringrazio di nuovo tutti coloro che hanno seguito qst fanfiction!!!

Spero ke vi sia piaciuta!!! ^-^ Fatemi sapere attraverso le recensioni!

Spero di risentirvi presto!!!

 

Saluti!

  
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