The consequences of a battle

di Black Fullmoon
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NOVITÀ
– Mi state prendendo in giro! – Ragel quasi urlò spostando lo sguardo shockato da Kyo a Megumi a Dufox.
– No Ragel. È solo che sei stato qua nel mondo umano per ormai un mese e visto che dovrai rimanerci a vita dovrai comportarti come umano – rispose Kyo.
– M-ma un conto è comportarsi da umano, un conto è... questo! – disse il mamodo con occhi sbarrati.
– Non è così male – disse Megumi sorridendo.
– Per te non sarà male! – Ragel davvero non poteva credere che quei tre volessero che lui... insomma, era ridicolo!
– Tanto cos'hai di meglio da fare? – chiese Kyo.
– Allenarmi! Per aiutarvi con questa storia e per battere Brago! –
– Avrai comunque il tempo di farlo. E poi in questo periodo sei anche così distratto – ribattè Dufox.
– Non m'interessa! È un no! –
– Credo che il no non sia accettabile – rispose Dufox. Ragel si stava chiedendo se fosse meglio prenderli a pugni o scappare.
– Non vi aspetterete davvero che io... naaa, è tutto uno scherzo – disse Ragel scrollando al testa.
– No – risposero in coro i tre.
– Mi rifiuto! Categoricamente io mi rifiuto di frequentare una scuola umana! – urlò il mamodo incrociando le braccia.
– Lo farai. Ti abbiamo già iscritto – rispose Megumi con un sorriso. Ragel la guardò come se fossero di due pianeti diversi (cosa che in effetti  non era del tutto falsa).
– No. Voi non l'avete fatto – Dufox tirò fuori una copia di un'iscrizione scolastica in cui figurava il nome “Ragel Eytt”.
– Calmati Ragel. È anche la stessa scuola a cui vado io, quindi se hai bisogno puoi sempre chiedere di me – disse Kyo.
– Ho una voglia matta di strangolarvi con le mie mani – sibilò Ragel.
– Lo immagino, ma ormai è troppo tardi. Dovrai iniziare ad andare settimana prossima, senza scuse – disse Dufox. Ragel si accasciò sul pavimento. Ottimo. Era destinato a diventare una specie di umano potenziato, sospettava di essersi preso una cotta per una ragazza che girava per strada e ora quei tre maledetti lo iscrivevano a scuola. Cos'altro poteva succedergli?
– Ah, Ragel – disse Megumi – Ti abbiamo preso questa – gli lanciò un sacchetto.
– Sarebbe? –
– La divisa della scuola. Devi metterla per andarci – spiegò Kyo. Ragel aprì schifato il sacchetto tirandone fuori una camicia bianca e dei pantaloni neri esattamente identici a quelli che portava Kyo. Ora aveva trovato cos'altro poteva andargli male nella vita.
– Mettitela. Questi due dicono che ti andrà bene, ma dovresti lo stesso provartela – disse Megumi. Ragel pregò che uno qualsiasi del trio di bambinetti al piano di sotto venisse a salvarlo.
– Non verrà nessuno, muoviti – disse Dufox voltandosi. Ragel guardò implorante le schiene dei tre ragazzi, prima di arrendersi e levarsi i propri abiti per mettersi quella divisa, che gli diede un sacco di problemi con quei bottoni minuscoli.
– Fatto – borbottò. I tre ragazzi si voltarono. A stento trattennero le risate vedendo quel  un metro e settanta di muscoli azzurri coi capelli bianchi spettinatissimi con indosso una divisa scolastica.
– Non stai male – disse Megumi.
– Te l'avevo detto che gli andava bene. Ad ogni modo – Dufox diede a Ragel delle fasce bianche – Quando andrai a scuola, avvolgitele intorno al petto. Le placche non si dovrebbero vedere lo stesso, ma è meglio essere sicuri – Ragel si levò la camicia e si fasciò il busto. Il metallo non era più visibile, anche se sotto alle bende si vedevano un paio di bozzi strani.
– Finito? – sospirò Ragel.
– Per ora credo di sì – rispose Kyo.
– Kyo, Tia mi picchia!... Ehi Ragel, perché sei vestito così? – chiese Zatch entrando in quel momento. Tia quasi sbattè contro di lui, seguita da Zeon.
– Abbiamo iscritto Ragel a scuola e quella è la sua divisa – rispose Dufox.
– Vai a scuola? – chiese Tia estasiata.
– Sta zitta, sono questi tre che mi costringono – ringhiò Ragel – Posso levarmela e mettermi i miei vestiti? –
– Sì ma dovrai abituarti ad avere quella – rispose Kyo – Come vedi, io ci devo passare parecchio tempo –
– E dove andrai a scuola? – chiese Zeon.
– La stessa dove va Kyo – borbottò Ragel.
– È impegnativa , sicuro che va bene? – domandò Zeon.
– Ci penso io a insegnargli i prerequisiti se non li sa – rispose Kyo battendogli una mano sulla spalla e ottenendo un “non toccarmi umano” di risposta.
– Andiamo, sono sicura che ti piacerà! – disse Tia.
– Ci scommetto che ti farai un sacco di amici! – esclamò Zatch.
– A me francamente andava abbastanza bene così – borbottò Ragel.
– Non è vero, c'è qualcuno di cui tu vorresti diventare amico Ragel – sussurrò Dufox.
– Eh? –
– Answer Talker – disse Kyo. Ragel battè un attimo le palpebre. Poi capì e le sue guance divennero leggermente ross... violette, diciamo.
– Siete due stronzi – ringhiò. Dufox e Kyo batterono il cinque.
– Non ho capito – disse Zatch.
– Fosse una novità... – mormorò Zeon.
– Nulla Zatch – ghignò Kyo.
– Perché sei così giù Ragel? – chiese Tia.
– Mi sento ridicolo e non voglio andare a scuola. Specie una umana – rispose lui.
– Ti devi arrendere Ragel, ormai sei così – commentò Zeon.
– Grazie di avermelo ricordato – ringhiò Ragel.
– E poi io accompagno spesso Kyo a scuola! Se vuoi per i primi giorni sto con te, così ti abitui un po' all'ambiente! – si offrì Zatch.
– No grazie – rispose Ragel (leggi: non ti azzardare a farti vedere vicino a me). Un cellulare iniziò a suonare. Dufox tirò fuori dalla tasca quello che a prima vista sembrava un iPhone5 e lo portò all'orecchio.
– Pronto? –
Ehi Dufox
– Eivy, come va? –
A parte il fatto che tre mamodo si sono fatti vivi dalle nostre parti e hanno cercato di suonarcele venendo brutalmente massacrati e rispediti nel loro mondo e che la ragazzina qua necessita di venti ore di sonno al giorno, tutto Ok –
Chiami per una ragione suppongo –
Beccato
– Ottimo. Torna qua appena puoi –
Va bene. Ci vediamo cervellone – la ragazzina riattaccò. Dufox fece lo stesso.
– Ma allora ogni tanto lo usi quel diavolo di cellulare – ringhiò Kyo.
– A volte –
– Di preciso, dove l'hai recuperato un cellulare del genere? – chiese Megumi.
– Lunga storia. Era Eivy –
– Cosa dice? – chiese Zatch curioso.
– L'hanno trovato. Il compagno umano di Katla. Ora cercheranno di venire qua appena possibile – spiegò Dufox.
– Davvero? Vai così! – esclamò Tia.













Ciao a tutte! Scusate se sono sempre in ritardo con gli aggiornamento ma il PC è andato allegramente a p*****e, quindi sono messa abbastanza male. Oh, e per domani buona fine del mondo a tutti xD Bye!




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