Ecco l'epilogo di questa storia, ringrazio tantissimo le persone che mi hanno seguito ed in particolar modo quelle che hanno commentato l'ultimo capitolo:
Miky_stardust: Trunks volevo proprio rappresentarlo così, un bambino
curioso che, pur non essendo venuto a contatto col male causato da suo padre, si
trova comunque a fronteggiarne le conseguenze; in quanto a Bulma, ho pensato che
una donna forte come lei avrebbe potuto reagire in questo modo, ricostruendosi
una vita, pur senza poter dimenticare il passato. Sono felice che tu ti sia
affezionata alla mia storia, comunque scrivendola mi è tornata la voglia di
dedicarmi ancora a DB, ho giusto una fanfiction in attesa di essere continuata…Ti ringrazio
molto del commento^^
Aras: Il "bastardo" è appropriatissimo, non ti preoccupare XD Grazie
mille dei complimenti!
Gan_HOPE326: Sono davvero felice che ti sia piaciuto questo capitolo, ci
tenevo a rappresentare una Bulma plausibile e dalla personalità coerente con i
fatti che ha dovuto affrontare. In quanto ai due uomini, sì, erano proprio
Vegeta e Goku, a mio avviso le due persone che hanno contato di più nella sua
vita (figli a parte, ovviamente). Grazie mille del commento!
Topy: Ho pensato che Bulma avrebbe potuto reagire così perché non sarebbe
stato facile né per lei né per Trunks vivere a contatto con la famiglia e gli
amici di Goku, quando ad ucciderlo è stato proprio l’uomo che lei amava. Credo
inoltre sia una donna abbastanza forte da riuscire a rifarsi una vita da sola,
recidendo ogni legame col passato. Ti ringrazio molto del commento^^
Shari_Aruna: Figurati, mi sembra il minimo che tu ti sia presa una bella
pausa per ripigliarti dalle fatiche scolastiche! Mi auguro che sia andato tutto
bene, in ogni caso adesso puoi tranquillamente goderti le meritate vacanze senza
nemmeno l’ombra dei compiti! Venendo al tuo commento, hai capito alla perfezione
le motivazioni che hanno spinto Bulma a lasciare la casa e gli amici, senza
contare che un taglio netto con il passato secondo me era l’unica via per una
sua "rinascita". Riguardo la tua riflessione, credo che non sia così facile
odiare chi si ama, anzi, secondo me questo misto di odio ed amore è proprio uno
dei sentimenti più dolorosi in assoluto, vista la sua natura conflittuale. Mille
grazie per la recensione ed i complimenti, spero di non deluderti con
quest’ultimo capitolo. Un bacione!
Sonsimo: Ti ringrazio tantissimo dei complimenti. Temevo che, a causa
della brevità della storia, Trunks e Bulma non sarebbero stati caratterizzati
sufficientemente, quindi sono felice di aver incontrato il tuo apprezzamento nei
loro confronti. Come hai sperato, la domenica una pausa dallo studio non me la
toglie nessuno, quindi ecco l’epilogo! Mi auguro sia di tuo
gradimento^^
-Epilogo: L’ultima luce del tramonto-
Alla finestra, una sagoma muscolosa viene illuminata dal sole ormai in
declino.
Ogni anno, quel giorno della primavera, il padrone dell’universo atterra
sull’unico pianeta di cui ha rinnegato il possesso.
Lottando con se stesso e maledicendosi per la propria debolezza, si dirige
verso quel piccolo villaggio un po’ solitario, per osservare ciò a cui ha
rinunciato, il prezzo del suo potere e della sua vendetta.
Mille volte è stato sul punto di infrangere quel vetro e penetrare in casa
per uccidere quello spicchio di passato che ancora lo tormenta. Mille volte ha
dovuto lottare rabbiosamente contro quell’impulso privo di logica e razionalità
con cui il suo istinto gli suggeriva di accostarsi a quella terrestre mai
dimenticata e riprendere il possesso del suo corpo e del suo cuore.
Solo un’amarezza, del tutto ingiustificata in un saiyan, lo pervade,
ricordandogli che ormai è troppo tardi per entrambe le cose e quella donna
rimarrà per sempre il fantasma di un sogno perduto.
E qualcosa nella parte sinistra del petto si stringe dolorosamente, mentre
guarda quella figura seduta sul letto del figlio che sorride con appena
un’increspatura di tristezza agli angoli delle labbra. La fronte si aggrotta,
restia ad ammettere questo turbamento che pure lo sta colpendo più a fondo di
quanto abbia mai fatto un suo avversario; i pugni si contraggono nel
riconoscere, annidato in profondità dentro di lui, quel senso di sconfitta che
non è mai riuscito a soffocare, come se quella donna, una terrestre qualunque,
nonostante tutto fosse davvero riuscita a cambiarlo.
Una rabbia profonda lo invade a questo pensiero, eppure il volto non
obbedisce ai suoi comandi e rimane teso in un’espressione amara, senza alcuna
traccia di rancore.
I suoi occhi riescono quasi a vedere un sogno lontano, dai contorni
grigiastri e sfumati, che già una volta aveva creduto di distruggere e invece è
rimasto intatto, e ad ogni suo assalto si rintana nei polverosi angoli del suo
animo, come una spina sempre pronta a scalfirgli la pelle, un ultimo frammento
di passato che non è riuscito a rinnegare.
La donna accarezza la fronte del figlio ormai addormentato e il saiyan,
stingendo i denti, si incammina verso la piccola astronave con cui è approdato
sulla Terra. Con un incedere meno fiero del solito, si allontana da quella casa,
ancora prigioniero della sua maledizione, inseguendo i contorni di un ricordo
che gli accarezza la mente con la derisoria promessa di una famiglia.
Sale sulla sua navicella senza voltarsi indietro, lacerato da quella
consapevolezza che ogni anno gli rammenta il prezzo fin troppo elevato che ha
dovuto pagare per la vendetta e il potere. E solo quando l’ultimo raggio di
sole scompare all’orizzonte, lasciandolo avvolto da tenebre meno fitte di quelle
presenti nel suo cuore, riesce ad ammettere che, forse, quel sogno tanto futile
e insensato per un saiyan gli sarebbe piaciuto.
"The constant longing for your touch This bitter ocean of
hatred and pain This loneliness I need to be who I am”
da "Astral romance" dei Nightwish
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