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Autore: bluemary    08/07/2007    15 recensioni
Vegeta è finalmente riuscito a trasformarsi in super saiyan ed ottenere la sua vendetta nei confronti del suo rivale di sempre, ma a quale prezzo? Nel frattempo, una donna con il cuore in gola ed un bambino in braccio attende di sapere se l’uomo a cui ha donato il suo amore e la sua intera esistenza sia stato davvero sconfitto dalle ombre del suo passato. Storia scritta per il concorso indetto da LeftEye e Sonia_Vit nel forum.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ecco l'epilogo di questa storia, ringrazio tantissimo le persone che mi hanno seguito ed in particolar modo quelle che hanno commentato l'ultimo capitolo:
Miky_stardust: Trunks volevo proprio rappresentarlo così, un bambino curioso che, pur non essendo venuto a contatto col male causato da suo padre, si trova comunque a fronteggiarne le conseguenze; in quanto a Bulma, ho pensato che una donna forte come lei avrebbe potuto reagire in questo modo, ricostruendosi una vita, pur senza poter dimenticare il passato. Sono felice che tu ti sia affezionata alla mia storia, comunque scrivendola mi è tornata la voglia di dedicarmi ancora a DB, ho giusto una fanfiction in attesa di essere continuata…Ti ringrazio molto del commento^^
Aras: Il "bastardo" è appropriatissimo, non ti preoccupare XD Grazie mille dei complimenti!
Gan_HOPE326: Sono davvero felice che ti sia piaciuto questo capitolo, ci tenevo a rappresentare una Bulma plausibile e dalla personalità coerente con i fatti che ha dovuto affrontare. In quanto ai due uomini, sì, erano proprio Vegeta e Goku, a mio avviso le due persone che hanno contato di più nella sua vita (figli a parte, ovviamente). Grazie mille del commento!
Topy: Ho pensato che Bulma avrebbe potuto reagire così perché non sarebbe stato facile né per lei né per Trunks vivere a contatto con la famiglia e gli amici di Goku, quando ad ucciderlo è stato proprio l’uomo che lei amava. Credo inoltre sia una donna abbastanza forte da riuscire a rifarsi una vita da sola, recidendo ogni legame col passato. Ti ringrazio molto del commento^^
Shari_Aruna: Figurati, mi sembra il minimo che tu ti sia presa una bella pausa per ripigliarti dalle fatiche scolastiche! Mi auguro che sia andato tutto bene, in ogni caso adesso puoi tranquillamente goderti le meritate vacanze senza nemmeno l’ombra dei compiti! Venendo al tuo commento, hai capito alla perfezione le motivazioni che hanno spinto Bulma a lasciare la casa e gli amici, senza contare che un taglio netto con il passato secondo me era l’unica via per una sua "rinascita". Riguardo la tua riflessione, credo che non sia così facile odiare chi si ama, anzi, secondo me questo misto di odio ed amore è proprio uno dei sentimenti più dolorosi in assoluto, vista la sua natura conflittuale. Mille grazie per la recensione ed i complimenti, spero di non deluderti con quest’ultimo capitolo. Un bacione!
Sonsimo: Ti ringrazio tantissimo dei complimenti. Temevo che, a causa della brevità della storia, Trunks e Bulma non sarebbero stati caratterizzati sufficientemente, quindi sono felice di aver incontrato il tuo apprezzamento nei loro confronti. Come hai sperato, la domenica una pausa dallo studio non me la toglie nessuno, quindi ecco l’epilogo! Mi auguro sia di tuo gradimento^^




-Epilogo: L’ultima luce del tramonto-

Alla finestra, una sagoma muscolosa viene illuminata dal sole ormai in declino.
Ogni anno, quel giorno della primavera, il padrone dell’universo atterra sull’unico pianeta di cui ha rinnegato il possesso.
Lottando con se stesso e maledicendosi per la propria debolezza, si dirige verso quel piccolo villaggio un po’ solitario, per osservare ciò a cui ha rinunciato, il prezzo del suo potere e della sua vendetta.
Mille volte è stato sul punto di infrangere quel vetro e penetrare in casa per uccidere quello spicchio di passato che ancora lo tormenta. Mille volte ha dovuto lottare rabbiosamente contro quell’impulso privo di logica e razionalità con cui il suo istinto gli suggeriva di accostarsi a quella terrestre mai dimenticata e riprendere il possesso del suo corpo e del suo cuore.
Solo un’amarezza, del tutto ingiustificata in un saiyan, lo pervade, ricordandogli che ormai è troppo tardi per entrambe le cose e quella donna rimarrà per sempre il fantasma di un sogno perduto.
E qualcosa nella parte sinistra del petto si stringe dolorosamente, mentre guarda quella figura seduta sul letto del figlio che sorride con appena un’increspatura di tristezza agli angoli delle labbra. La fronte si aggrotta, restia ad ammettere questo turbamento che pure lo sta colpendo più a fondo di quanto abbia mai fatto un suo avversario; i pugni si contraggono nel riconoscere, annidato in profondità dentro di lui, quel senso di sconfitta che non è mai riuscito a soffocare, come se quella donna, una terrestre qualunque, nonostante tutto fosse davvero riuscita a cambiarlo.
Una rabbia profonda lo invade a questo pensiero, eppure il volto non obbedisce ai suoi comandi e rimane teso in un’espressione amara, senza alcuna traccia di rancore.
I suoi occhi riescono quasi a vedere un sogno lontano, dai contorni grigiastri e sfumati, che già una volta aveva creduto di distruggere e invece è rimasto intatto, e ad ogni suo assalto si rintana nei polverosi angoli del suo animo, come una spina sempre pronta a scalfirgli la pelle, un ultimo frammento di passato che non è riuscito a rinnegare.
La donna accarezza la fronte del figlio ormai addormentato e il saiyan, stingendo i denti, si incammina verso la piccola astronave con cui è approdato sulla Terra. Con un incedere meno fiero del solito, si allontana da quella casa, ancora prigioniero della sua maledizione, inseguendo i contorni di un ricordo che gli accarezza la mente con la derisoria promessa di una famiglia.
Sale sulla sua navicella senza voltarsi indietro, lacerato da quella consapevolezza che ogni anno gli rammenta il prezzo fin troppo elevato che ha dovuto pagare per la vendetta e il potere. E solo quando l’ultimo raggio di sole scompare all’orizzonte, lasciandolo avvolto da tenebre meno fitte di quelle presenti nel suo cuore, riesce ad ammettere che, forse, quel sogno tanto futile e insensato per un saiyan gli sarebbe piaciuto.

"The constant longing for your touch
This bitter ocean of hatred and pain
This loneliness I need to be who I am”

da "Astral romance" dei Nightwish


   
 
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