8.
All’ennesimo tentativo di addormentarmi fallito miseramente,
decisi che forse non avrei chiuso occhio molto facilmente quella notte.
Dopo essermi coperta le spalle con uno scialle, uscii sul ponte, dove
una fresca brezza mi accolse; la mia vestaglia fluttuava rendendomi
ingombranti i movimenti, ma in compenso la sensazione che provavo sulla
mia pelle era meravigliosa.
Mi appoggiai al parapetto con le braccia, assaporando la quiete di quel
momento e lasciando i miei capelli liberi di ondeggiare al ritmo della
corrente; chiusi gli occhi, e mi voltai dando così le spalle
all’oceano.
Un rumore alle travi però me li fece riaprire di scatto,
scoprendo di fianco a me un interlocutore inaspettato: Jack Sparrow.
“Salve, Capitano” mormorai raccogliendo la chioma
ribelle da una parte e stringendo improvvisamente lo scialle sulle mie
spalle, maledicendomi per non essermi cambiata prima di uscire.
“Salve, Turner” mi rispose lui con lo sguardo fisso
sul mare, “un grande spettacolo il mare, non trovi?”
“Già” sussurrai io, non sapendo che
altro dire.
“Non riesci nemmeno tu a dormire, a quanto pare”
continuò il capitano, voltandosi verso di me, ricevendo da
parte mia un cenno affermativo di risposta.
“Dovresti riposare il più possibile, visto il
motivo del nostro viaggio” proseguì
l’uomo con gli occhi fissi nei miei.
“Il motivo? Non l’ho ancora capito bene, per la
verità” replicai io, “o almeno, il suo
motivo”
“Il mio … motivo?” mi chiese lui,
incerto, “ma pensavo fosse chiaro … è
di certo la salvezza di Will!”
“Ovviamente” osservai io scettica, “per
questo dobbiamo trovare il cuore, no?”
“Non riesco a comprendere il tuo discorso, ragazza”
sussurrò sempre più incerto l’uomo di
mare che avevo di fronte, “e non mi piace il tono che usi con
me!”
“Che succede qui?”
Norrington (sempre lui di mezzo) era comparso sul ponte dal nulla,
interrompendo il nostro discorso; non riuscivo a vedere il suo viso,
anche se nella voce avevo riconosciuto un pizzico di rabbia malcelata.
“Commodoro” lo chiamò Sparrow
allontanandosi subito da me, “io e Turner stavamo discutendo
sullo scenario di questa sera, non è meraviglioso?
“Ma certo, ho dimenticato una cosa, che sbadato, vi
lascio” squittì prima di dileguarsi sotto coperta.
“Certo” ribattè Norrington,
“ha dimenticato il rum”, prima di avvicinarsi a me.
“Un momento” esclamai io, “le lascio il
posto, tanto ….”
Feci per andarmene, quando il Commodoro mi agguantò il
braccio in una morsa ferrea, bloccandomi sul posto. Solo allora notai
il suo viso, e mi fece paura; era una maschera d’ira.
“Ci stavamo divertendo con Sparrow?” mi chiese lui
con voce roca dalla rabbia, scuotendomi subito dopo, “ho
interrotto qualcosa?”
Se in un primo momento rimasi a bocca aperta dalla sorpresa,
successivamente la mia espressione divenne fredda e calma, o almeno
speravo.
“A parte il fatto che questi non dovrebbero essere affari
suoi” specificai neutra, “io e il Capitano stavamo
solo chiacchierando, tutto qua”
A queste parole il viso dell’uomo si avvicinò di
più al mio mentre sussurrava: “E lei parla con uno
sconosciuto in vestaglia?”
Solo allora mi resi conto delle mie condizioni, e imprecai mentalmente.
“Ero uscita perché non riuscivo a
dormire” gli risposi abbassando lo sguardo, sperando che non
avesse cattive intenzioni e maledicendomi per non aver portato nemmeno
un’arma con me nel caso in cui potesse succedere qualcosa di
spiacevole, “ma ora sento che potrei riposare, quindi se mi
lasciasse andare …”
Ma lui non accennava a muoversi, i suoi occhi persi nel panorama dietro
di me.
“Spettacolare il mare” sibilò lui
aumentando la presa sul braccio, “uno come lui può
dirlo, senza responsabilità, senza doveri
….”
“Senta" cominciai sospirando, "non so che colpa abbia il mare
se lei è ridotto così, e nemmeno mi
interessa” mormorai riacquistando la sua attenzione,
“ e soprattutto mi dispiace se mi sono intromessa in
questioni private, ma adesso vorrei veramente tornare in camera mia a
dormire. …”
Il flusso delle mie parole venne bloccato dalla forza con cui
Norrington aveva premuto le sue labbra sulle mie; non mi sarei mai
aspettata che il mio primo bacio potesse essere così, e non
mi piacque per nulla.
Certo, il Commodoro rimesso a nuovo poteva anche sembrare attraente, ma
ora mi sembrava di avere davanti solamente una belva affamata: le mani
dell’uomo erano subito scattate a bloccarmi i polsi mentre il
suo corpo bloccava il mio sul parapetto, senza darmi scampo. Il bacio
che ne seguì fu violento e passionale. Più
violento, però. Le sue labbra schiusero a forza le mie
mentre cercavo di scostarmi e la sua lingua si infilò senza
sosta nella mia bocca, impedendomi persino di urlare; mi dimenavo ma
lui era troppo forte, e di certo non ci voleva molto.
Non sapevo come sarebbe andata a finire quindi presi una delle mosse
preferite dal mio repertorio e, scostando la gamba, gli rifilai un
calcio nei gioielli di famiglia, mentre lui si discostava da me e mi
liberava i polsi. Non attesi un secondo e gli regalai un pugno sul
naso, mentre lui si piegava (di nuovo) dal dolore: mi allontanai dal
parapetto barcollante per lo shock e mi voltai, immaginandomi bianca
come un cencio.
Non feci in tempo a fare un passo che lui mi aveva già
riagguantata da dietro, in un goffo tentativo di abbraccio, mentre con
la bocca sul mio orecchio sussurrava: “Aspetta, non te ne
andare …”
Mi liberai con forza dalla sua stretta, voltandomi nuovamente per un
confronto diretto; il suo viso si fece preoccupato, forse per la
mancanza di colore sul mio viso, ma non gli diedi il tempo di dire
nulla.
“Non provi mai più a toccarmi” gli
sibilai assottigliando pericolosamente gli occhi e le labbra,
“e nemmeno a parlarmi, chiaro? Io con lei ho chiuso”
Detto questo, mi precipitai in camera, e, dopo aver chiuso la porta a
chiave, senza accorgermi che qualcuno fuori stava ascoltando, mi
abbandonai ad un pianto disperato.
Ciao! Capitolo più corto, lo so …. Diamine, devo
organizzarmi meglio …. Comunque, voglio velocemente
ringraziare chi ha messo la storia tra le seguite (Capitan Miss Angel e
Lyls) e anche _freak _che ha commentato l’ultimo capitolo,
sono contenta che piaccia la coppia Rose-Commodoro, e siamo solo
all’inizio!
Detto questo ci sentiamo alla prossima, ciao!
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