NdA:
cara Hinata_chan, non temere per la tua sanità mentale,
anche a me piacciono tantissimo i ménage à trois,
soprattutto quando i personaggi coinvolti sono così
complessi ed affascinanti. La parte che pubblico oggi è
proprio quella che riguarda Nina e Nagi, vediamo se veramente riesco a
farti tifare per loro. Eheh... ;-)
Solitaire, quoto tutto quello che hai scritto su Sergay ed i suoi degni
compari. Il Maggiore è l'indecisione fatta a persona, Nina
una vittima annunciata e Nagi un burattinaio fatto e finito, e il loro
rapporto è tanto morboso quanto una tragedia russia.
Sarà per quello che ci piacciono così tanto?
L'ultima parte di queste mie tre one-shot è dedicata a Nagi,
anche se ho deciso che non abbandonerò l'universo di Earth.
Venite ogni tanto a fare un giro in questa sezione perchè
c'è una sorpresa in arrivo!
Potere
Earl, Aries, Prigione Desperate, 10 anni prima
L'avevano
sottovalutato. Dopo tutto quello che aveva fatto, dopo tutti i morti e
le distruzioni, c'era ancora qualcuno che sembrava rifiutare l'idea
che la causa di tutto potesse essere un ragazzino dall'aspetto
malaticcio, troppo basso e magro per l'età che avrebbe
dovuto
avere. Ma l'essere sottovalutato, e il farsi passare per uno sciocco
principino viziato, erano sempre state solo ulteriori armi nelle mani
di Nagi De Artai.
Le
guardie della prigione non erano tenere, ma erano tante, e Nagi
contava che statisticamente almeno una fosse po' più
malleabile. Quando, dopo qualche mese di detenzione, aveva sentito la
ronda suggerire all'uomo che portava il pranzo che forse il 'bambino'
si meritava un po' più di dolce, Nagi capì che ce
l'aveva fatta. Ma d'altra parte non ne aveva mai dubitato; se c'era
cosa che non gli mancava, e di cui andava fierissimo, era
un'incrollabile sicurezza in sé stesso.
Individuato
l'uomo la strategia era stata chiarissima: mostrarsi, ma solo con
lui, dimesso, pentito, affranto. Tatticamente, aveva incolpato i
propri consiglieri, John Smith, Sergay Wang, e Nina, la malvagia
Otome. Dopotutto, non era lei che dava gli ordini? Quello che non
avrebbe funzionato con nessuna corte di giustizia funzionò
con
quella guardia troppo compassionevole. Nagi arrivò anche a
spargere qualche lacrima, lui che non aveva mai pianto in vita sua.
Notò che piano piano i turni dell'uomo coincidevano sempre
di
più con la sua ora d'aria, come se la guardia stesse facendo
di tutto per passare più tempo possibile con lui, e fu
durante
una di queste che l'uomo riuscì fortunosamente a farlo
evadere.
'Avrei
voluto un figlio come te' gli aveva sussurrato mentre lo faceva
salire di nascosto sul camion dei rifornimenti, e Nagi aveva dovuto
mordersi la lingua per evitare di scoppiare a ridergli in faccia. Si
era permesso di farlo solo una volta lasciato il carcere, e non tanto
per il piacere di essere finalmente libero, quanto per quello di
essere riuscito a giocare, ancora una volta, i propri simili.
Sapeva
che l'avrebbero riacciuffato, presto o tardi, perché non
c'era
posto in Aries dove si sarebbe potuto nascondere, eccetto uno.
Così,
una volta saltato giù dal camion, vi si era diretto in tutta
fretta. Aveva letto dell'esistenza di questi sacrari in un libro
nella polverosa biblioteca di Artai; erano luoghi costruiti dagli
antichi che contenevano una sorta di porte spazio temporali, ed erano
situati su tutto il territorio di Earl, comprese Aries, Artai e
Windbloom. Non sapeva esattamente come funzionassero e se era
possibile decidere dove andare, ma gli sembrava assurdo che chi li
aveva progettati non avesse pensato a come dirigere il viaggio. Il
suo piano era di usare quella di Aries per tornare ad Artai ma, anche
se l'aggeggio l'avesse trasportato a Windbloom, giudicava che avrebbe
sempre potuto tornare indietro.
Il
vero rischio era che il portale di Aries potesse non funzionare, o
che lo spedisse in uno di quelli sprofondati nei secoli sotto il
livello del mare. Ma Nagi aveva deciso di correre il rischio. Gli
Artai erano famosi per osare in prima persona nelle imprese
più
disperate, e lui aveva già dimostrato di essere fedele alla
tradizione di famiglia.
Il
portale alla fine aveva fatto perfettamente il proprio dovere.
Fin
troppo, aveva pensato Nagi una volta dall'altra parte quando, uscito
allo scoperto, aveva visto il cielo solcato da aerei dalla forma
minacciosa. Quel luogo non era sicuramente Artai, né
nessun'altra nazione di Earl.
Per
un secondo aveva pensato di tornare indietro, ma l'essere finito su
un mondo tecnologicamente avanzato aveva costituito un richiamo
irresistibile. Per quello che ne sapeva lui, quello poteva anche
essere il passato di Earl. E, ovunque fosse finito, era
ragionevolmente certo che nessuno gli avrebbe fatto del male. Chi
avrebbe mai osato alzare le mani su un bambino dall'aria
così
inoffensiva?
Le
certezze di Nagi avevano però subito una leggera scossa
quando
i primi esseri umani che aveva incontrato erano stati dei soldati
impegnati in un giro di perlustrazione.
Lo
avevano portato al loro comando, e lì gli avevano fatto
domande alla quali aveva risposto il più evasivamente
possibile, nell'ostilità generale. Gli avevano punto un dito sottoponendo il suo sangue a quello che avevano chiamato test
del DNA, e quando gli avevano messo sotto il naso il risultato,
cioè
che lui non risultava schedato tra i cittadini di una fantomatica
Repubblica Occidentale, Nagi aveva realizzato che l'impunità
non si estendeva ai bambini del nemico.
La
parola 'traditore' era risuonata su qualche bocca, fino a quando
qualcuno di grado più alto, finalmente, non si era messo a
ridere notando che come spia era decisamente messo male, e che da
quanto era magro si capiva che probabilmente era solo uno dei
disperati delle poche città che si ostinavano a rimanere
neutrali, e che campavano sugli stentati traffici con le due
superpotenze in guerra permanente.
A
Nagi a quel punto non era rimasto altro che piagnucolare, com'era
diventato così bravo a fare, che quella era la pura
verità,
e che lui era scappato da casa perché voleva combattere per
la
Repubblica Occidentale. Qualunque cosa fosse.
Così,
dichiarando un paio di anni in meno di quelli che realmente aveva,
era entrato nell'esercito. E, da quel momento, per Nagi le cose non
avevano fatto altro che migliorare.
Earth, Windbloom, Base Garderobe, tempo presente
Sorrise
nel dormiveglia, sentendo il naso di Nina solleticargli l'orecchio e
la mano della ragazza accarezzargli una spalla.
Immaginava
che Nina avesse ceduto alla sue avances
più che altro per far piacere al marito, però
ultimamente la ragazza aveva cominciato a cercare sempre più
insistentemente la sua compagnia, anche quando Sergay era assente o,
come in quel momento, addormentato. L'idea che lei lo desiderasse
come uomo gli fece immensamente piacere. L'amore dopotutto sarebbe
stato un altro laccio con il quale legarla a sé.
Le
sfiorò la schiena, disegnando delle spirali sulla sua pelle
serica.
Nagi
aveva un problema. La Presidentessa era morta, come da programma, ma
ciò non era bastato a Shizuru per cambiare idea. Anzi, il
Generale aveva pensato di sfruttare, per la prima volta nella storia
di Earth, le porte temporali, e di chiamare sul pianeta una sostituta
che Nagi conosceva fin troppo bene.
'La
maledetta Direttrice Natsuki Kruger. Quella cadrà ai piedi
del
Generale Viola non appena la vedrà, anche considerando che
verrà prelevata nel bel mezzo della crisi dov'è
in
gioco la vita di Shizuru.'
La
mano di Nina adesso era scesa ad accarezzargli lo stomaco.
'Potremmo
ripetere l'attentato e ucciderle entrambe, stavolta. Ma chi ci
crederebbe? No, la cosa migliore è che Natsuki non dichiari
guerra alla Coalizione Est, e che se ne ritorni a casa il
più
velocemente possibile. Non ho tempo per qualcosa di elaborato,
stavolta dovrò andare subito al sodo, ma la ragazza
avrà
bisogno di un qualche incentivo.'
Sentì
le labbra di Nina sul collo, e dovette reprimere un brivido.
'L'unica
cosa da fare è spaventarla abbastanza perché non
le
passi neppure per l'anticamera del cervello di aiutare il Generale, e
scommetto che c'è una sola cosa della quale ha paura,
cioè
perdere definitivamente la sua amichetta su Earl. Haruka
sarà
sicuramente d'accordo a mettermi a disposizione una di quelle nuove
testate portatili, ma rimane il problema di come, nel caso, farla
arrivare a Windbloom. Qualcuno dovrà andare ed accertarsi
che
le Otome non disattivino l'ordigno, e sarà qualcuno che non
potrà tornare indietro.'
Nina
stava diventando abbastanza insistente nelle sue attenzioni;
ridacchiando lui le tirò i capelli, sottraendosi ad un bacio
sulle labbra.
'Ma
chi? Malgrado il loro pragmatismo tutti gli abitanti di questo paese,
compresi i miei uomini più fidati, cadono in ginocchio alla
sola voce della Presidentessa. A meno di non trovare qualcuno
disposto, per una ragione superiore, ad andare contro di lei.
Qualcuno...'
Si
girò verso Nina, fissandola negli occhi ambrati. Lei si
ritrasse, e sul suo viso apparve una curiosa espressione, come se
stesse aspettando ordini. La mente di Nagi compì
immediatamente il collegamento.
La
Nina Wang di Earl era stata il suo strumento, né
più né
meno, anche relativamente facile da controllare, e il suo legame con
l'Harmonium l'aveva resa un'arma biologica inarrestabile, ma anche la
Nina Wang di Earth aveva qualche interessante caratteristica. Non
diversamente dall'altra era testarda e assurdamente leale verso le
persone a lei vicine, e Nagi aveva bisogno di seguaci così;
per questo aveva deciso, dal primo momento che l'aveva vista, di
ingraziarsi ulteriormente il marito per arrivare sino a lei. Questa
volta però aveva dovuto esporsi direttamente, non poteva
manovrarla attraverso Sergay come aveva fatto con l'altra Nina.
Ma
diventare il suo amante non era stato poi chissà che
sacrificio, al contrario, anche se per Nagi il pensiero di poter
disporre a suo piacimento di una donna così bella e
competente
era sempre stato molto più piacevole del sesso fine a
sé
stesso.
'Ma
adesso' pensò
guardandola e sorridendo malignamente. 'Devo
solo verificare fino a che punto si spinge il limite del tuo
consenso.'
Nina
si strinse a lui, forse interpretando quel sorriso come
qualcos'altro.
'Non
ho dubbi che tu mi dirai di sì. Non dopo che la tua cara
amica
Erstin si è immolata per la stessa causa.'
La
fece scivolare sotto di sé e si rese conto di quanto
adorante
fosse lo sguardo della ragazza. Tanto quanto quello di Sergay.
'Non
vorrei privarmi di te, anche se il tuo sarebbe un sacrificio
necessario. Tu sei l'unica di cui mi possa fidare... però...'
Nina
gli affondò le unghie nella schiena, continuando a fissarlo
con quegli occhi che anche lui, a volte, trovava vagamente
inquietanti. Era certo che lei non fosse del tutto stabile, ma la
cosa costituiva solo un'ulteriore attrattiva. A Nagi piaceva giocare
con il fuoco.
'Però
sono certo di riuscire a convincere la Direttrice. Perché in
fin dei conti tu mi mancheresti davvero.'
Diede
un'occhiata di sbieco a Sergay, che stava continuando a dormire
placido.
'Non
è il caso di svegliarlo, glielo dirò domani,
adesso ho
altro da fare.'
Si
abbassò a baciare la sua amante, pensando che per la seconda
volta stava mettendo tutto quello che aveva a repentaglio, compresa
la sua vita e quella di Sergay e Nina ma, ironicamente, stavolta il
mondo ci avrebbe solo guadagnato se fosse riuscito nell'impresa.
'E
poi dicono che sono io il cattivo della situazione.'
Le
labbra di Nina erano morbide e il suo corpo invitante.
'No,
questa volta non andrà come su Earl, non posso rinunciare a
te' si
disse con più decisione. 'Dopotutto
sarebbe uno smacco, e Nagi De Artai non è il tipo da
commettere lo stesso errore per la seconda volta.'
Fine
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