No, I will not forget you. di GMuser_ (/viewuser.php?uid=231151)
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*salta sul palco*
EEEEEEEEEE SALVE, GENTE!
*viene accolta da innumerevoli 'buuu!' e fischi*
Eh già, anche la Giò è tornata. Non ci
credevate, eh? Eheh, donne di poca fede.
Che poi io presumo che siate tutte ragazze, ma boh, ci potrebbe essere
anche un maschio tra di voi, chi lo sa... *sguardo indagatore*
AHAHAHAH no, torno seria, dai.
Cos'ho fatto in questo luuuungo, luuuuuuuunghissimo periodo d'assenza?
Niente. Praticamente NIENTE. Ma l'importante è che sono
tornata, no? *occhi dolci*
Bien, bien. Prima di passare al tanto attesPFFFF sì, ok
certo. Dicevo, prima di passare al capitolo, mi sento in dovere di
comunicarvi una cosa: sto lavorando ad una fic a quattro mani insieme
alla meravigliosa Linnea. Questa collaborazione è iniziata
già da un po', ma non vi abbiamo voluto dire niente, eheheh.
Non ha niente a che vedere con lo sgorbio che è questa
storia, davvero: sono rimasta molto, molto soddisfatta dal lavoro che
abbiamo sfornato, anzi, quasi finito, e non vedo l'ora di pubblicarlo.
Un'ultimissima cosa, poi vi lascio in pace: ho cambiato nick,
dovrebbero accettarmelo in un paio di giorni.. Spero di non provocare
casini. Per la cronaca: è lo stesso di Twitter, GMuser_ (la
mia fantasia è qualcosa di sconvolgente, i know
♥), quindi alla fine non cambia chissà
quanto, ma vabbè. LOL
DISCLAIMER (che non ho mai fatto nei capitoli precedenti, sono un caso
disperato): è assolutamente impossibile che
quello di cui parlo in questa fanfiction sia realmente accaduto, i Muse non mi appartengono, in
particolare Matthew e Dominic (ma magari lo facessero!), e nessuno mi
paga per scrivere questa roba (che tutto sommato va migliorando, dai.
Forse. *Giò, ma da quando ti dai i giudizi da sola?*).
Credo sia tutto, finalmente. Anche perché sono le quattro e
mezza di mattina, e direi che è decisamente ora di andare a
dormire...
Vi lascio al nuovo capitolo (ancora eccessivamente corto, dovete
perdonarmi), buona lettura!
Ci vediamo al prossimo - che molto probabilmente mi
costringerà a far passare il rating da giallo a rosso, non
so.
Un bacio, Giò ♥
3
- What are you doing, now?
Ci separammo, e per un momento rimanemmo tutti immobili. Non
avevamo la minima di cosa fare.
I
flash non avevano intenzione di cessare, erano sempre di
più, sotto gli occhi increduli dei paparazzi stessi. Non ci
eravamo mai fatti cogliere di sorpresa così, specialmente
per una cosa così grande.
Fu
Tom a riprendere il controllo della situazione.
In
uno scatto d'ira, chiuse lo sportello e le tendine di tutti i
finestrini, onde evitare brutte sorprese anche da lì.
A
quel punto, si mise a tacere tutto. La pace. La pace più
totale.
...ok,
non esageriamo.
Non
dico che calò proprio il silenzio, ma almeno non
avevo più quegli odiosissimi flash davanti agli occhi, il
che mi fece provare una strana sensazione liberatoria.
Matt,
però, sopra di me, era in stato di shock. Tremava dalla
testa ai piedi, e, come per cercare una spiegazione da lui,
continuava a fissare gli occhi di un a dir poco sbigottito Chris, il
quale era ancora in piedi, con le mani ferme a mezz'aria.
L'unico
che sembrava essersi ripreso, era Tom. Lui, però, guardava
me, ed ero certo che mi avrebbe chiesto spiegazioni, poco dopo: ero
l'unico capace di fargli capire qualcosa, con Matt in quello stato. E
mi sembrava anche un po' impaziente.
Infatti,
non mi sbagliavo.
Dopo
che Chris portò Matt con sé nella zona notte, per
calmarlo, Tom mi fermò.
Voleva
parlare con me, perché lui aveva già capito tutto
tempo prima.
«Ehi,
amico.. Come-come stai?»
Non
risposi, mi limitai a guardarlo con.. Non so nemmeno io con quale
faccia. Mi sentivo ancora inebetito.
«Ok,
sì, domanda di merda. Bene. Sarò schietto,
andrò dritto al punto. Non sono Chris, non so parlare bene
come lui, quindi accontentati. Cos'è successo? Chi ha fatto
la prima mossa?»
Tom
era sempre il solito. Non sapeva parlare saggiamente, a differenza, per
l'appunto, di Chris, e preferiva arrivare direttamente al sodo, anche
se molto spesso ciò comportava una figura di merda
apocalittica.
Ma
io ero suo amico, lo conoscevo da anni, e ci avevo fatto l'abitudine.
«Cre-credevo
di essere solo, così mi sono seduto a terra e mi sono
abbandonato a me stesso. Ho cominciato a piangere. Sai benissimo che
non mi piace piangere nemmeno davanti a voi, i miei fratelli,
praticamente, ma, come ti ho già detto, ero convinto di
essere da solo. All'improvviso ho sentito una voce, alquanto
preoccupata, chiamarmi. Era lui, Matt. Continuavo a lacrimare, ero
incapace di fermarmi, e l'ho fatto preoccupare. Mi ha stretto forte le
mani nelle sue, facendomi letteralmente impazzire, e poi ha capito che
stavo piangendo per.. Per lui. Poi è successo tutto in un
attimo: sembrava aver represso questa cosa da tempo e che non potesse
più resisterle, perché, non dandomi neanche molte
spiegazioni, mi.. Mi ha...»
Non
riuscii a finire la frase; mi si spezzò la voce.
Lui
capì, e mi fissò incredulo per una manciata di
secondi.
«Quindi
ha cominciato lui il tutto?»
Annuii,
e mi presi qualche secondo per riprendermi da quell'affermazione.
«All'inizio
non ci credevo nemmeno io. Non l'avrei mai immaginato, giuro. Non mi
aveva mai dato segni di nessun tipo..»
Rimeditò
su quelle parole per qualche minuto.
Certe
volte era bello parlare con Tom - ovvio, con Chris era tutt'altra cosa,
ma la mancanza di tatto in Tom, ogni tanto, poteva essere considerata
un pregio. Chris tendeva di più a dirti "va tutto bene, non
preoccuparti, tutto finirà per il meglio" non avendone
nemmeno la certezza, e facendoti notare i tuoi errori solo in minima
parte; Tom ti sputava tutto in faccia, com'è giusto che sia.
«Cos'hai
intenzione di fare?»
Ahahah.
Che simpatico. Bella domanda, davvero.
Gli
lanciai un'occhiataccia.
«Credi
davvero che sappia cosa fare, in questo momento? Solo una cosa
è certa: devo parlargli, e concludere questa storia una
volta per tutte.»
Mi
dedicò uno sguardo d'assenso.
«Beh,
sì, mi sembra giusto. Se vuoi, mi porto via Chris e vi
lasciamo soli..»
Non
risposi: il mio sguardo fu più che eloquente.
Bene,
Dom, è arrivato il momento. Mettiti l'anima in pace, e pensa
a qualcosa di sensato da dire, pensai.
***
Matt
era ancora seduto su uno dei tanti letti della zona notte, mi aveva
appena notato. Ero in piedi sulla porta, e non riuscivo a muovermi
né a dire qualcosa.
Mi
schiarii la voce in un gesto infantile, un po' come fanno nei film.
«Pessimo
tentativo per farti notare, Dom. So benissimo che sei qui.»
Ma
che cazzo stava dicendo?
E
che cazzo avrei dovuto rispondere, io?
«Il
tuo sarcasmo non è adatto alla situazione, credimi. Sto
semplicemente cercando di dire qualcosa, di parlare di quello che
è successo, ma... Non ci riesco. E il tuo atteggiamento non
aiuta.»
«Parlare
di quello che è successo? Stai rendendo la cosa
più grossa di quello che è. Cos'è
successo? Ti ho baciato, e quindi? E' stato solo un bacio.»
Quasi
mi sputò in faccia quelle parole.
E'
stato solo un bacio.
A
quel punto, non resistetti più. Sentii il cuore perdere un
battito.
Caddi
in ginocchio, con la testa fra le mani. Lui riuscì soltanto
a guardarmi crollare, inerme. Dal suo sguardo capii che soffriva, ma
non voleva darlo a vedere, perciò feci finta di non notarlo.
«Perchè
mi stai facendo questo, Matt? Perchè mi illudi in questo
modo? Tu non immagini cosa si prova-»
«No,
Dominic, lo so eccome. Sai per quanto tempo ho fatto finta di niente?
Sai per quanto tempo ho avuto paura che mi scoprissi? Ebbene
sì, Dom, io avevo capito di amarti fin da subito. E' stato
straziante. Ma non può funzionare, o almeno non con questi
fottuti paparazzi alle calcagna.. Visto cos'è successo? Ci
umilieranno, Dominic! Ci umilieranno!», esclamò,
in preda a una crisi di nervi.
Istantaneamente,
mi si accese una lampadina.
«Matt,
un momento. Tu... Tu ti vergogni di essere gay?»,
sussurrai, con un velo di incredulità.
Sbiancò,
e abbassò lo sguardo.
Capii
di avere ragione, così mi avvicinai a lui e lo strinsi forte
a me, finché la mia maglietta non si bagnò delle
sue lacrime.
«Ho
paura, Dom. Tutto questo tempo passato a fingere per paura di venire
scoperto.. Il mondo fa schifo, ci disprezzerebbero in tanti, troppi, e
non voglio rischiare di rovinarmi la reputazione e di mandare a puttane
i Muse.. Il gruppo è tutto, per me, capisci? E' la cosa
più importante della mia vita. Voi siete le
cose più importanti della mia vita. E non posso evitare di
pensare che rovinerò tutto, smettendo di reprimere questo -
questo amore che provo
per te.. Devi capirmi, Dominic.. Io non ce la faccio... Ti
prego...»
Mi
sentii mancare, e mollai la presa su di lui.
Fissai
il vuoto.
"...e
non posso evitare di pensare che rovinerò tutto, smettendo
di reprimere questo..."
No,
non potevo ignorare quel sentimento, quell'amore, per di
più proprio quando avevo capito di cosa si trattava.
Cosa stai facendo adesso, Matt?
Davvero voleva continuare come se nulla fosse e far morire dentro
entrambi? Aveva davvero intenzione di compiere un atto così
masochistico?
Non
riuscivo a capacitarmene.
Peggio
per lui, allora, pensai
istintivamente. Si
accorgerà da solo del male che si sta facendo, e
cercherà di porre rimedio in ogni modo. Mi tocca solo
aspettare.
«Dom?»
mi chiamò, leggermente allarmato, dopo non avermi sentito
proferir parola per qualche minuto buono.
«Sì,
Matt, è a posto, hai ragione tu. Rischieremmo
troppo», risposi di fretta, mentre mi alzavo, con la voce
sull'orlo del pianto. Sì, dovevo soltanto aspettare, ma
questo non impediva al dolore di impossessarsi di me.
Provò
a chiamarmi e a fermarmi, ma lo rifiutai, e mi chiusi in bagno,
evitando tutto e tutti.
Mi
sedetti con la schiena appoggiata alla porta; cominciai a piangere,
sperando con tutte le mie forze che era stato tutto un sogno, che
presto mi sarei svegliato e avrei trovato tutto come prima, che tra me
e Matthew non ci fosse mai stato nulla.
'Why?
Why is this a crisis in your eyes, again?'
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