Tamers Reload-06
Digimon Tamers Reload
Una fanfiction di Digimon Tamers scritta da: Justice Gundam
E come sempre, bentornati a tutti i miei lettori... e benvenuti a tutti
quelli che si sono appena sintonizzati su questa fanfiction, non si può mai
dire!
Come da programma, torniamo alla nostra fanfiction di Digimon Tamers, che
dopo un inizio incerto sta lentamente prendendo velocità! Certo, per adesso mi
sto concentrando di più su Invasion e su Zero, ma cerco di prestare attenzione
pure a questa! Anzi, ora che mi ci fate pensare, dovrei davvero riprenderla, la
mia fanfiction di Sonic X... il fatto è che sono molto a corto di idee, per
quella...
Ehm, andiamo avanti...
I Deva non hanno preso molto bene la ripassata che Takato, Guilmon e compagni
hanno dato a Vajiramon, e adesso hanno mandato un altro dei loro compagni, il
Deva Serpente Santiramon, nel Mondo Reale, per catturare la Shining Evolution e
riportarla al solo Sovrano, il feroce Zhuqiaomon. Quale sia il suo piano una
volta ottenuto Calumon, non si sa (o meglio, chi ricorda la serie probabilmente
lo sa già, ma questa è una riscrittura, e quindi le cose potrebbero essere
diverse...)... ma molto probabilmente non sarà nulla di buono per la Terra,
sapendo che scarsa opinione ha il Sovrano Fenice della razza umana!
Takato è riuscito a far raggiungere a Guilmon il livello Ultimate, ma la
cosa, come avete visto, non sembra avergli fatto molto piacere... al punto che
sta pensando di smettere di essere un Tamer! Riuscirà il nostro domatore
preferito a fare chiarezza nei suoi sentimenti nel momento del bisogno, quando
Santiramon minaccerà i suoi amici? La risposta a questa domanda la troverete
proprio in questo capitolo, in cui i Tamers affronteranno il Deva Serpente in
una violenta battaglia nei tunnel della metropolitana!
Ed ora, le recensioni!
Talpina Pensierosa: E' un piacere vedere che segui anche questa mia
fanfiction! Non ti preoccupare, Takato riuscirà a venire a capo dei suoi
problemucci personali... o almeno, così si spera! Grazie della recensione, e
continua a seguirmi!
KillKenny: Già, è quello che mi auguro anch'io... Decisamente, non è più
tanto facile essere i partner di qualche Digimon se alla regia c'è Chiaki
Konaka! Juri può testimoniare... ^_^ U
Makuramon è uno dei Digimon più universalmente odiati di tutte e cinque le
saghe... e del resto, anch'io sono tra i suoi detrattori! E anche Myotismon, se
la cosa può interessarti, non è tanto popolare. Diciamoci la verità, è come il
Dr. Regal in MegaMan Axess - il classico cattivo che vuole conquistare il mondo
perchè non ha niente di meglio da fare. Molto bene, l'aggiornamento è arrivato!
Spero che sia di tuo gradimento, e a risentirci!
TopoMouse: Anche se la mia serie preferita rimane Frontier, con Savers al
secondo posto staccata di pochissimo, trovo che Tamers offra un sacco di spunti
interessanti, e mi piacerebbe molto di più se solo avesse un'atmosfera meno dark
e opprimente...
Sì, nella 'realtà' di Tamers le prime due serie sono conosciute soltanto come
cartone animato... ho già in mente qualche scenetta per il mega crossover
finale, per il quale conto di fare scintille!
Driger: E bentornata anche a te! In effetti, anch'io non ricordo molto
bene quella parte di Tamers, ma ricordo che Takato aveva questa paura che
Guilmon diventasse un predatore affamato di dati come i Digimon selvaggi che
bioemergevano di tanto in tanto. Solo che, nell'anime, questo accadeva PRIMA che
Guilmon raggiungesse il livello Ultimate... una piccola 'licenza poetica' da
parte mia!
Trovo che Hirokazu sia un pò come Daisuke: agisce senza pensare, ma è più
perspicace di quanto non dia a vedere. Sta pur certa che lui e Kenta avranno un
ruolo più importante nella mia storia rispetto all'anime, dove sono stati un pò
'sacrificati' all'introduzione di Ryou - oh, a proposito, credo proprio che
vedremo anche Ryo, prima della fine di questo capitolo.
E, purtroppo, aspettati anche una maggiore quanto più molesta presenza da
parte di Makuramon. Anch'io odio quel parassita, ma affinchè la mia storia vada
avanti... beh, dovrò assegnare anche a lui un ruolo maggiore rispetto all'anime!
Oh beh... se non altro, quando sarà giustamente fatto fuori, la soddisfazione
sarà maggiore! Grazie per il tuo gentile commento... e alla prossima! Ciao!
Ci siamo tutti? Sì? Bene, allora ricominciamo! Capitolo 6, iniziato!
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Capitolo 6 - Scontro nei sotterranei
"A-ACHOOOOO! Cavolo, col naso sensibile che mi ritrovo, tutte queste polveri
sottili mi faranno impazzire... oh, Jen, tu prova soltanto a menzionare una
certa 'infermiera Shuichon', e giuro che mi metto ad urlare..."
Ovviamente, queste rimostranze provenivano da Terriermon, in quel momento
sdraiato sulla testa del suo Tamer dai capelli bluetti, a cercare di fare del
suo meglio per sembrare un peluche. Sfortunatamente, grazie allo starnuto di
poco prima, il tentativo era andato a vuoto... ma per fortuna, dato che ormai la
cappa della notte era scesa sull'ora illuminata Shinjuku, non c'era nessuno nei
dintorni che potesse notare quell'inusuale particolare. Il giovanissimo Tamer
cinese, in quel momento di ritorno da una lezione serale di arti marziali con a
tracolla la sua borsa da palestra, alzò lo sguardo, rivolgendo un'occhiata
confusa al cagnolino dalle lunghe orecchie.
"Guarda che non ho detto niente di Shuichon-chan..." mormorò Jenrya,
sbattendo gli occhi.
Terriermon si grattò il naso, facendo passare una buona volta
quell'insopportabile solletico. "Ti ho soltanto prevenuto, Jen... conoscendoti,
sapevo che avresti detto una cosa del genere, e ti ho risposto in anticipo!"
rispose con malcelata soddisfazione.
Il ragazzo dai capelli bluetti alzò gli occhi al cielo, reprimendo a malapena
una risata che gli stava salendo dalla gola. "Eh... Terriermon, sei sempre il
solito, eh?"
Il Digimon cane chiuse gli occhi, inclinando la testa da un lato, e sfoderò
il suo ormai classico sorrisetto volpino. "Eh, già... sono sempre io, e se non
ci fossi bisognerebbe inventarmi! Mo-men-tai!" esclamò, terminando la frase con
la sua esclamazione preferita!
Stavolta, Jenrya Li non riuscì proprio ad impedirsi di ridere brevemente,
mentre lui e Terriermon svoltavano un angolo e si dirigevano lungo una strada
principale, diretti verso un condominio. "Okay, okay, Terriermon... ma adesso ci
stiamo avvicinando a casa, quindi cerca di stare buono, okay?" chiese il
ragazzo, sorridendo gentilmente al suo partner, che gli rispose facendo un
saluto militare con una delle sue lunghe orecchie!
"Signorsì! Agli ordini, tenente Li!" esclamò Terriermon facendo la rima...
poi, i suoi piccoli occhi neri colsero qualcosa di strano dall'altra parte della
strada: vicino ad una stazione della metropolitana era riunito un discreto
numero di poliziotti accanto alle loro auto di servizio, in quel momento con il
lampeggiante spento. Gli agenti stavano delimitando la zona con del nastro
colorato, e già da quella distanza, dall'altra parte della strada, Terriermon
poteva sentire che stavano parlando tra loro con un certo tono di urgenza, come
se ci tenessero a tutti i costi ad impedire al pubblico l'accesso a quella
fermata.
Anche Jenrya aveva notato l'inusuale avvenimento, e si era voltato verso la
stazione con espressione incuriosita - e anche decisamente insospettita. Il
fatto che, in una metropoli come Tokyo, dove il tasso di criminalità era uno dei
più bassi del mondo, tanti poliziotti fossero costretti ad intervenire in un
unico punto voleva dire che stava succedendo qualcosa di serio... e il Tamer
cinese, con suo grande rammarico, aveva già una mezza idea di cosa poteva
essere...
"Hey, Jen... non è che per caso stai pensando quello che penso io in questo
momento?" chiese Terriermon, una delle sue solite domande fatte con quel tono
scherzoso e sopra le righe che gli era proprio... ma che lasciava ben capire che
il Digimon dalle lunghe orecchie non vedeva di buon occhio quella inusuale
situazione.
Jenrya si aggiustò la sacca da palestra sulle spalle. "Beh... questo dipende
da ciò che stai pensando tu, ma... se le cose stanno davvero come dici tu,
allora non è il caso di ignorarle! Andiamo a fare qualche domanda... e mi
raccomando, resta immobile, okay?"
"Ricevuto, Jen! Sarò fermo come una stella marina!" rispose il cagnolino, per
poi afflosciarsi sulla testa del suo compagno umano come una perfetta bambola di
pezza. Jenrya annuì con approvazione - incredibile come il suo partner, che non
riusciva mai a stare fermo, fosse capacissimo di recitare la parte del peluche
quando serviva -, e dopo aver guardato da entrambe le parti, attraversò la
strada con passo spedito, arrivando in un attimo sul marciapiedi opposto e
avvicinandosi alle auto della polizia là riunite. Vide gli agenti che
estendevano il nastro demarcatore attorno a tutto il perimetro della stazione,
qualche passante che osservava preoccupato... e, cosa decisamente più
allarmante, sentì chiaramente qualcuno mormorare qualcosa come 'mostro del
tunnel' o 'nebbia'...
Decisamente, c'era qualcosa che non andava... e se i suoi timori si fossero
rivelati fondati, era una cosa che la polizia non sarebbe riuscita a risolvere
da sola...
Raccolti i pensieri, il Tamer cinese si avvicinò all'agente più vicino, e
alzò educatamente la mano, richiamando la sua attenzione. "Ehm... mi scusi se la
disturbo, vedo che state lavorando..." esordì, e il poliziotto, uno Junsa-Cho
che aveva chiaramente abbastanza anni di servizio alle spalle, si voltò verso di
lui, annuendo per fare segno di andare avanti. "Ma... cosa sta succedendo qui?
C'è stata un'emergenza... qualche incidente con le metropolitane, per caso?"
"Non mi disturbi affatto, ragazzo... la tua è legittima curiosità." rispose
il poliziotto, finendo di piazzare il nastro delimitatore. "Vedi, non molto
tempo fa, in una stazione della metropolitana non molto lontana da qui... nel
quartiere di Nerima, giusto per dirti dove... è successo qualcosa di abbastanza
singolare: sembra che alcuni pendolari che aspettavano il treno alla fermata
siano stati spaventati da... beh, immagino che la considererai una fantasia, e
infatti lo penso anch'io... una strana 'cosa nel tunnel' di cui hanno visto gli
occhi emergere da... hmph... un banco di nebbia grigia saltato fuori
praticamente dal nulla! Ovviamente, si tratta di un falso allarme, ma noi
agenti, per proforma, dobbiamo fare un pò di ispezione dei tunnel, per
assicurarci che non ci sia davvero nulla. Comunque, non ti preoccupare, ragazzo,
se dovessimo scoprire qualcosa, la popolazione ne sarebbe subito avvisata! La
vostra sicurezza viene prima di ogni altra cosa."
"La... la ringrazio, e scusi ancora per il disturbo!" rispose Jenrya, facendo
un inchino. L'agente non pareva dare troppo peso all'allarme ricevuto, e del
resto Jenrya non poteva fargliene un torto... quanti avrebbero davvero creduto
alla storia degli occhi rossi e della nebbia? Era davvero troppo inverosimile
per essere presa sul serio da una persona qualunque, anche dell'età di
Jenrya.
Ma Jenrya non era un qualunque ragazzo di dieci-undici anni. Era un Digimon
Tamer, e come tale aveva un'idea fin troppo buona di cosa avrebbe potuto
annidarsi nelle vie sotterranee... qualcosa che nessuna polizia, per quanto
competente e ben addestrata, avrebbe potuto sperare di contenere...
"Questa non ci voleva... Quei Deva di cui parlava quel Vajiramon non hanno
perso tempo, e sono già tornati a farsi sentire..." pensò tra sè.
"Di niente, ragazzo! Ora però faresti meglio a tornare a casa, okay?" La voce
rude, ma gentile, dello Junsa-Cho riscosse Jenrya dai suoi pensieri, e il
ragazzino dai capelli blu riuscì a fare un sorriso di ringraziamento al
volonteroso agente, prima di inchinarsi e proseguire per la sua strada.
"Certo, agente! Grazie a lei... e vedrò di non arrivare in ritardo!" disse,
allontanandosi lungo il marciapiede senza nulla dare ad intendere, e gettando di
tanto in tanto qualche occhiata di sospetto alle scale che scendevano verso il
complesso del treno sotterraneo. Una volta che fu sicuro di essere giunto fuori
dalla portata degli occhi degli agenti, e che attorno a sè non vide più nessuno,
Jenrya alzò nuovamente lo sguardo verso Terriermon, che riprese a muoversi al
cenno di okay del suo partner. Dopo essersi dato una scrollata (e aver arruffato
gli ordinati capelli di Jenrya nel processo...), il Digimon cagnolino abbassò lo
sguardo, fissando Jenrya negli occhi.
"E allora, Jen? Era quello che avevamo pensato entrambi?" chiese,
immaginandosi già la risposta.
Jenrya premette le labbra l'una sull'altra, e annuì con rammarico. "Sì,
Terriermon... purtroppo sì, è come pensavamo entrambi, immagino... c'è un altro
Digimon in circolazione, e non scarterei l'idea che si possa trattare di un
compagno di quel Vajiramon che ci ha aggrediti l'altro giorno..." rispose,
ricordando con un brivido la dimostrazione di potenza data dal feroce Deva Bue.
Se non fosse stato per WarGrowlmon. chissà che cosa sarebbe stato in grado di
fare...
Anzi, ora che ci pensava, chissà che fine aveva fatto Takato, dopo
quell'episodio. Era tutto il giorno che non lo sentiva... e in effetti, il
partner di Guilmon non gli era sembrato proprio in gran forma, dopo
quell'episodio...
"Cavolo... mi sa tanto che avremo bisogno dell'aiuto di Ruki e Takato per
questo, eh?" chiese retoricamente Terriermon. "Se si tratta di un Deva...
ragazzi, abbiamo una bella gatta da pelare per le mani! Quel simpatico torello
mi ha scombussolato le ossa per i prossimi trent'anni a venire, accidenti!"
"Sei un Digimon, Terriermon... voi non avete le ossa!" rispose Jenrya, con un
breve sghignazzo che servì a fargli dimenticare per un attimo la gravità della
situazione. "Comunque... sì, temo proprio che sia così. Anche se non so, anche
con tre Champion, come faremo a resistere ad un Digimon forte come quel
Vajiramon. L'ultima volta abbiamo avuto fortuna, e Guilmon si è evoluto... ma
accadrà ancora?"
Terriermon usò una delle sue enormi orecchie per dare una pacchetta
amichevole sulla schiena del suo partner. "Come dico sempre, Jen... Mo-men-tai!
Pensa positivo! Perchè le cose dovrebbero andare male, scusa? Abbi un pò più di
fiducia, no? Ma sì che accadrà ancora, figurati! Se è successo una volta, perchè
non dovrebbe ripetersi? O magari sarai tu a farmi evolvere a livello Ultimate, o
magari lo farà Miss Regina dei Digimon! O magari quel Deva si stuferà di
starsene qui nel nostro mondo, e deciderà di levare le tende! I casi sono tanti,
caro il mio Jenrya Li..."
Jenrya alzò gli occhi al cielo divertito. Era tipico di Terriermon vedere del
buono in ogni situazione, e cercare di tenere alto il morale di tutti con i suoi
scherzi, le sue battute e le sue buffonate... era il suo esatto contrario,
certo, ma forse era per questo che andavano così d'accordo! "Heh... questo è un
pò improbabile, ma... vabbè! Sai, Terriermon, ti devo ringraziare per il tuo
inguaribile ottimismo! A volte mi chiedo dove sarei senza di te!"
"Mah, non lo so..." rispose il cagnolino, facendo finta di rimuginarci su.
"Magari te ne staresti seduto in una stanza buia a rimuginare... a dire 'oddio,
cosa succederà?', 'oddio, domani il mondo finirà?'... heheheee... te lo dico
sempre, Jen, tu ti preoccupi troppo! Non che sia sbagliato, visto che abbiamo a
che fare con dei Digimon belli tosti, ma abbi un pò più di fiducia! Anche se
siamo solo in tre, finora siamo sempre riusciti a respingere tutti i Digimon
emersi, no?"
"Terriermon..." mormorò scherzosamente il Tamer cinese. "Sei fortunato che io
sono paziente, ma un giorno, quella lingua lunga ti caccerà nei guai...
Hehehee... comunque, ti ringrazio! Hai ragione, domani vedremo di contattare
Takato-kun e Ruki-san, e magari riusciremo a venire a capo assieme di questo
mistero! Ma per adesso, è ora di tornare a casa e riposare! Non credo ci
convenga andare adesso a frugare nei tunnel della metropolitana, sei
d'accordo?"
"Assolutamente, Jen!" rispose prontamente il cagnolino verde.
I due amici si avvicinarono assieme al portone di casa, sapendo entrambi che
una nuova crisi incombeva all'orizzonte... ma stavolta, consapevoli che assieme
ai loro compagni avrebbero potuto trovare una soluzione...
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"Avanti, bestiolina! Fatti vedere! Non voglio farti niente, voglio solo
prendere i tuoi dati, e poi andarmene per la mia strada! Fai la brava preda e
vedrai che non sentirai QUASI niente! Heheheheee..."
Mentre Terriermon e Jenrya stavano tornando a casa, godendosi quelli che
probabilmente sarebbero stati gli ultimi momenti di pace prima di un nuovo
attacco di Digimon... qualche altro Digimon aveva in mente tutt'altro che la
pace e la tranquillità, come un malcapitato scoiattolo aveva avuto modo di
accorgersi a spese della sua folta coda. Il piccolo roditore, spaventato da una
fiammata che gli era passata vicinissima, e gli aveva carbonizzato i peli sulla
punta della coda, si era ritirato in tutta fretta nella sua tana scavata nel
tronco di un albero, ma il colpevole del gesto - un familiare piccolo Digimon
simile ad un demonietto in calzamaglia blu-nera con un fazzoletto rosso legato
attorno al collo... - non aveva intenzione di lasciarlo andare tanto facilmente,
e con un agile balzo arrivò sul ramo sul quale lo scoiattolo si trovava fino ad
un attimo prima. Sghignazzando tra sè, e creando un'altra fiammella sulla punta
del dito, Impmon si avvicinò all'ingresso della tana.
"Ah-ah! Mi dispiace, non ci si può ritirare! Queste sono le regole del gioco,
ragazzo, che tu lo voglia o no! Si tratta di uccidere e assorbire i dati...
oppure essere uccisi e farsi assorbire i dati! Molto semplice, no? E, se
permetti, vorrei essere io quello che uccide e assorbe. Sai com'è, ho dei
progetti per il futuro, e farmi ammazzare da qualche Digimon più forte di te non
rientra tra questi!"
Con un'altra risatina a fior di labbra, Impmon infilò la testa nel buco dove
la sua 'preda' si era rifugiata... e vide lo scoiattolo che restava appiccicato
alla parete, guardando il suo inseguitore con gli occhi dilatati, e il sudore
che gli scorreva a comici rivoletti lungo le tempie, mentre teneva in alto la
punta bruciacchiata della sua coda! Ghignando, Impmon puntò l'indice contro lo
scoiattolo, illuminandone la tana grazie alla fiammella che teneva sospesa su di
esso...
E il suo ghigno si spense quando si accorse che dalla piccola ferita che gli
aveva fatto non usciva nessun dato! Nessun pixel, nessuno 0 o 1, assolutamente
niente! Solo qualche ciuffo di pelo bruciacchiato e maleodorante...
"Tsk..." grugnì Impmon tra sè. "Continuo a dimenticarmi che non tutte le
creature sono composte di dati, su questo cavolo di mondo... bah, sai che ti
dico, roditore? Non mi interessi più, quindi buonanotte e chiamati
fortunato!"
Con grande sorpresa dello scoiattolo stesso, Impmon si portò l'indice davanti
alla bocca e spense la fiamma con un rapido soffio, immergendo di nuovo la
piccola tana nell'oscurità prima di andarsene brontolando, con un fastidioso
fruscio di foglie che il piccolo demone sbatteva bruscamente via per sfogare la
sua frustrazione. Ma possibile che ogni occasione che gli si presentava per
assorbire dati e diventare più forte... alla fine non fosse nient'altro che una
bufala? Era davvero una cosa irritante!
Con un grugnito, Impmon si sedette sul ramo e guardò in lontananza, verso le
mille luci della città. Non gli piacevano affatto, gli ricordavano troppo tutte
le arrabbiature che si era preso, tutte le volte che aveva sopportato i capricci
di quegli inutili mocciosi... eppure non ci poteva fare niente, erano lì e non
si muovevano, coprivano tutto il suo campo visivo, e sembravano ricordargli che
qualunque cosa fosse successa, lui sarebbe sempre rimasto lì, fermo dov'era
senza poter fare neanche un passo avanti. Era un Digimon debole, e lo sarebbe
sempre rimasto, questo era tutto!
Tranne per il fatto che l'orgoglioso Impmon non avrebbe MAI accettato
questo.
Lui era Impmon, maledizione! Nessuno gli diceva cosa doveva essere! Nessuno
poteva controllare il suo destino! Si sarebbe forgiato lui la sua strada,
avrebbe avuto un futuro luminoso, tutti quei Digimon che lo disprezzavano e gli
ridevano dietro per la sua debolezza, molto presto avrebbero dovuto inchinarsi
ai suoi piedi tremando di terrore! Sarebbe diventato uno dei guerrieri più
temuti di tutto il Mondo Digitale, e non sarebbero stati certo dei mocciosi e i
loro animaletti addomesticati ad impedirgli di farlo!
La mano del piccolo demone si strinse rabbiosamente attorno ad un ramo, e
alcune fiammelle si levarono da essa, accompagnate da un penetrante odore di
legno bruciato. Sì, queste erano le sue ambizioni... ma c'era un problema, per
diventare forte doveva assorbire dati... e come poteva farlo, se non c'era
nessun Digimon in giro, e tutti quelli che saltavano fuori venivano puntualmente
cancellati dagli schiavetti di quegli inutili Tamers? In un modo o nell'altro,
erano sempre loro a rovinargli la giornata, accidenti a loro! Che andassero
tutti al diavolo!
...
Un momento.
Impmon si fermò, sentendo come un lampo attraversare la sua mente. Chissà
perchè proprio pensare ai mocciosi gli aveva fatto venire questa strana idea...
un'idea assurda, senza dubbio... ma se non fosse stata priva di un suo
fondamento? Impmon rimase a pensare ancora un pò, valutando i pro e i
contro...
...e un largo ghigno si stampò sul suo volto, accentuando il suo aspetto da
monello.
"Ma certo... stupido a non pensarci prima! Come mai non mi è venuta in mente
un'idea del genere?" disse tra sè, stringendo i pugni in segno di trionfo. "Dove
vanno i mocciosi, ci sono Digimon, no? E allora... perchè non seguirli, la
prossima volta che li becco, e non pensare io a cancellare il Digimon che
affronteranno? Così mi prenderò IO i dati che altrimenti quegli idioti
sprecherebbero... e diventerò più forte! Hahaaa! Ora sì che si ragiona!"
Sentendosi improvvisamente più euforico, il demonietto nero si alzò con un
agile scatto dal ramo e guardò di nuovo il paesaggio urbano, che per qualche
motivo non gli urtava più tanto i nervi. La prospettiva dei dati che avrebbe
potuto collezionare... e soprattutto, delle Digievoluzioni che avrebbe potuto
ottenere... lo facevano andare in visibilo! Oh, sì! Finalmente avrebbe fatto
vedere chi è che comandava da quelle parti! Lui, il grande Impmon, sarebbe
diventato il Digimon più temuto di tutti... e si sarebbe preso la sua meritata
rivincita sugli esseri umani e su quegli insulsi Digimon che gli leccavano i
piedi!
Lui stesso, preso dal suo istante di trionfo, non notò la feroce aura rossa
che per un attimo brillò attorno al suo corpo... una luce scarlatta, sanguigna,
che dava all'altrimenti rassicurante demonietto un aspetto sinistro... e che
prometteva sviluppi disastrosi in futuro...
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La mattina del giorno dopo non era stata molto gentile con il piccolo Takato
Matsuda, reduce da una notte non troppo riposante passata a tormentarsi - forse
inutilmente, come lui stesso aveva più volte ripetuto a sè stesso... - su quello
che era successo a Guilmon, e sulla sua evoluzione a livello Ultimate. Lo
spaventava l'idea che il suo Digimon potesse avere un simile potere, e che si
fosse trasformato in una simile macchina da guerra semplicemente perchè lui
aveva strisciato una carta in un congegno computerizzato... E ancora una volta,
si ritrovava a temere che il potere desse alla testa al suo Digimon, e lo
allontanasse da lui. Era per questo che aveva deciso di non combattere più...
eppure, Guilmon non sembrava troppo entusiasta della decisione del suo partner.
Ne era rimasto confuso, e sembrava non aver capito perchè lui avesse preso
questa decisione...
Il ragazzino, in uscita da casa con il suo solito pacco del pane per Guilmon
e la cartella sulle spalle, si aggiustò gli occhiali sulla testa e sospirò
malinconicamente. Anche i suoi amici si erano accorti di questo suo repentino
cambio di umore, dopo gli eventi della notte precedente... e il giovanissimo
Tamer sapeva bene che non doveva far trasparire nulla, per non rischiare che
Guilmon fosse scoperto, e quei Men In Black e il loro capo Yamaki venissero a
portare via lui, Terriermon e Renamon... Solo che era un pò quello il problema,
Takato non era MAI stato bravo a nascondere i suoi sentimenti... già sospettava
che Juri o Hirokazu sospettassero qualcosa.
Oh, beh... decise poi con un sospiro. Forse non era il caso di
preoccuparsene. Magari, se si fosse tenuto lontano dalle battaglie, e Guilmon
non fosse più evoluto, la situazione si sarebbe sgonfiata, e lui e il suo amico
digitale sarebbero rimasti gli amici che erano...
"Mamma, papà, io devo andare!" esclamò Takato, rivolto verso i suoi genitori
già al lavoro nel panificio di famiglia, impegnati a servire quel pò di gente
che era già in coda davanti alla cassa. "Ci vediamo stasera, quando torno!"
La signora Yoshie Matsuda si sporse dal bancone, mentre il marito si voltava
verso il figlio e lo salutava con la mano. "Va bene, tesoro! Mi raccomando,
però, stai attento per la strada... e presta attenzione anche a quello che
spiega Asaji-sensei, d'accordo? L'ultima volta che mi ha parlato, mi ha detto
che sei un pò distratto, ultimamente..."
"Ehm... va bene, mamma, cercherò di stare più attento!" si scusò il
ragazzino. "Ora... mi dispiace, ma devo proprio correre! Sono un pò in ritardo,
quindi... ciao, mamma! Ciao, papà! A dopo, e buon lavoro!"
"Buona giornata, figliolo!" ripetè il signor Matsuda dal bancone, osservando
per un attimo il figlio che si allontanava con passo vivace prima di tornare ai
suoi clienti...
Come ogni mattina dal giorno in cui aveva trovato quel rifugio per Guilmon,
Takato prese la solita deviazione che portava alla tana del suo migliore amico,
sorridendo tra sè della strana ironia di quello che sua mamma gli aveva
raccomandato. Lui stesso ammetteva senza problemi che da quel fatidico giorno
era più svagato, si distraeva più facilmente, e si ritrovava sempre più spesso a
pensare ai Digimon e a tutto quello che la loro emersione nel Mondo Reale
avrebbe comportato... dopotutto, un qualsiasi bambino di dieci anni, nella sua
stessa situazione... che cosa avrebbe fatto? Sarebbe rimasto subito affascinato
dalla grandiosità di quell'evento, e avrebbe stretto con gioia amicizia con un
Digimon... per poi rendersi conto di quali complicazioni comportava un'amicizia
così insolita, concluse poi la sua linea di pensiero, il suo temporaneo buon
umore affossato nuovamente.
Beh, inutile stare tanto a pensarci. Scacciando quei cupi pensieri, Takato
raggiunse la tana improvvisata di Guilmon, e come da perogramma, il piccolo
dinosauro rosso gli fu addosso in un attimo e iniziò a fargli le feste!
"Takatomon!" esclamò Guilmon, abbracciando il suo Tamer e facendolo quasi
cadere per terra. Quel semplice, gioviale gesto riuscì a far ridere il
giovanissimo Tamer e a fargli dimenticare per un attimo tutte le preoccupazioni.
Come si faceva ad essere depressi quando si stava vicino ad un Digimon simpatico
come Guilmon? Quello era uno dei momenti in cui Takato scopriva di essere felice
di aver disegnato il suo compagno, non più tardi di un mese fa...
"Ahahah! Hey, ciao, Guilmon! Allora, com'è andata la notte? Tutto bene? Non
ti sei sentito strano?" chiese il ragazzino, ricambiando l'abbraccio del suo
compagno. Il Digimon rosso staccò la testa da lui quel tanto che bastava per
rispondere... e per odorare il profumo del pane che il ragazzino gli aveva
portato, odore che lo faceva sentire al settimo cielo!
"Hmmmm... no Takatomon, mi sento benissimo! Come sempre!" rispose Guilmon.
"Perchè? Dovrebbe essere successo qualcosa?"
Takato si aggiustò nuovamente gli occhialoni da ciclista, che erano stati
leggermente spostati dall'impeto di Guilmon. "Assolutamente niente, Guilmon... è
solo che voglio sempre essere sicuro che tu stia bene! Scusa se sono un pò
asfissiante..."
"No, non lo sei per niente!" rispose Guilmon... per poi assumere
un'espressione confusa e grattarsi la testa. "A... a proposito, Takatomon, mi
spiegheresti cosa significa 'asfissiante'? E' una cosa che si mangia?"
Takato ridacchiò di nuovo. No, non c'erano dubbi, quello era sempre il
solito, buon vecchio Guilmon... poteva stare tranquillo! "Non esattamente,
Guilmon... comunque, se hai fame, ti ho portato il pane che ti piace tanto!
Eccolo, mangia pure quanto vuoi!" esclamò, aprendo la sua sacca del pane e
facendo rotolare le pagnotte sul pavimento della tana. Il piccolo dinosauro
spalancò gli occhi e si leccò le labbra, per poi gettarsi voracemente sul suo
cibo preferito, afferrando una pagnotta con le sue voraci mandibole e facendola
poi sparire nel suo stomaco... pur essendo questa quasi troppo grande per essere
inghiottita intera!
"Hehehee... fai piano, Guilmon, o finirai per fare indigestione!" rise
Takato, guardandosi attorno alla ricerca del Digimon che quasi sempre, in quel
periodo, accompagnava il suo migliore amico. "E... Calumon dov'è? Guilmon, sai
per caso dov'è finito?"
"Eccomi qui!" squillò la vocina acuta del Digimon dalle lunghe orecchie... e
Takato sentì un vivace batuffolo di pelo bianco e viola atterrargli a tradimento
sulla nuca e fargli fare un piccolo salto per la sorpresa! Il buffo Digimon gli
era planato addosso prendendo lo slancio dai rami più bassi di un albero! "Ciao,
Takato! Stavo seguendo un gruppo di quei piccoli Flymon che di tanto in tanto si
vedono qui in giro, e ho provato a fare amicizia con loro, ma loro non si sono
neanche accorti che gli stavo parlando! Certo che qui sulla Terra vivono dei
Digimon molto strani!"
"Calumon! Heheheee... non si piomba giù all'improvviso sulla testa della
gente! Tu e Guilmon non dovete restare nascosti?" esclamò allegramente il
ragazzino, muovendosi un pò per fare sì che Calumon si spostasse dalla sua nuca
ed entrasse nel suo campo visivo. Detto fatto, il piccolo Digimon scivolò, agile
come un gattino, dal collo del Tamer fino alla sua spalla e lo guardò
innocentemente con i suoi occhietti neri simili a chicchi di caffè, inclinando
la testa da un lato e rivolgendogli uno dei suoi dolci sorrisi.
"Heheee... scusa, Takato, ma è stato più forte di me! Non ho saputo
resistere!" rispose il piccolo Digimon. "Allora, Takato, dopo che sei andato a
scuola... che cosa si fa oggi? Andiamo da qualche parte, in cerca di quei
Digimon cattivi?"
Takato scosse la testa con gentilezza. "No, Calumon, non oggi..." rispose
pacatamente. "Dopo la scuola, penso che verrò qui, e faremo un pò di giochi
assieme, vi va? Dopotutto, con tutti i Digimon che sono saltati fuori in questi
giorni, e con la storia di quel Juggernaut, non abbiamo avuto molto tempo per
stare assieme, non vi pare?"
Il giovane Tamer aveva detto questo mantenendo un atteggiamento tranquillo e
sereno... ma Guilmon, che spesso aveva dimostrato di essere molto più intuitivo
di quanto i suoi pochi giorni di vita non avrebbero fatto credere, avvertì che
c'era ancora quel qualcosa che turbava il suo amico umano... quel qualcosa che
Takato si era portato dietro fin dal giorno della loro battaglia contro
Vajiramon. Un qualcosa che lui, nella sua inesperienza, non riusciva a
definire... ma che chiaramente stava facendo soffrire Takato, anche se il
ragazzino cercava ingenuamente di non darlo a vedere...
Tuttavia, Guilmon decise di non chiedere direttamente quale fosse il
problema, e tentò per vie traverse di parlare della questione. "Ehm... scusa,
Takatomon... e se per caso venisse fuori un altro Digimon come quel... Deva... e
i nostri amici avessero bisogno di aiuto?" chiese. Si sentì in colpa quando vide
il sorriso di Takato sbiadire leggermente, e i suoi puri occhi castani fissare
il pavimento polveroso della tana, come se sperassero di trovare in esso delle
risposte alle sue tante domande.
Il giovane Tamer si era scoperto, con suo enorme rammarico, in difficoltà nel
rispondere a quella semplice domanda. Lo aveva già detto il giorno prima...
aveva detto che non voleva più che Guilmon combattesse... aveva paura che
Guilmon perdesse la sua innocenza, diventasse anche lui un mostro affamato di
dati, e che la loro amicizia si sarebbe sfaldata. E tuttavia, nell'impulso del
momento, non aveva davvero pensato alle conseguenze di ciò che aveva detto...
indipendentemente da quello che pensava lui, Jenrya e Terriermon molto
probabilmente non si sarebbero fermati prima di vederci chiaro in quella
intricata situazione... e sperare che Ruki e Renamon smettessero di combattere
era come sperare che il sole splendesse di notte! Sicuramente, i suoi due amici
avrebbero continuato per conto loro a ricercare, a tentare di venire a capo
degli attacchi dei Digimon... e a combattere, visto che era inevitabile man mano
che ci si avvicinava alla verità. E lui, in tutta coscienza, avrebbe davvero
potuto abbandonarli... soltanto per fare quello che lui credeva giusto per
Guilmon?
Takato strusciò un piede per terra, sollevando una piccola nuvola di polvere
e sbattendo via un ciottolo che era rotolato nella tana del suo amico. Per lui e
per il suo modo semplice di ragionare, quello era un pò un dilemma... cosa
doveva scegliere? Qual era il minore dei due mali? Doveva rischiare la sua
amicizia con Guilmon... o le vite di Jenrya, Ruki, Terriermon e Renamon?
Sicuramente, se si fosse presentato un altro Digimon forte come Vajiramon,
l'unico a poterlo affrontare sarebbe stato WarGrowlmon...
"Takato?" lo chiamò Calumon. "Che ti succede, calu calu? All'improvviso sei
così silenzioso..."
"Non... non è niente, Calumon..." mormorò Takato, senza prestare davvero
attenzione a quello che stava dicendo. "E'... è solo che..."
Si interruppe, bloccando la sua linea di pensiero prima di imbarcarsi in un
altro discorso che forse il piccolo Calumon, anche lui inesperto in fatto di
esseri umani, non sarebbe riuscito ad afferrare... e si rivolse nuovamente a
Guilmon, scuotendo la testa e dando al suo Digimon una carezza sulla testa,
quasi a cercare nel calore del piccolo dinosauro una rasicurazione. "Non lo so,
Guilmon... non so cosa faremo, lo dico sinceramente... non vorrei mai
abbandonare Jenrya-kun e Ruki-san nel momento del bisogno, ma... non voglio
neanche farti correre dei rischi. Hai... hai visto anche tu quanto era forte
quel Vajiramon, no?"
C'era... qualcosa che non andava nella spiegazione di Takato, e Guilmon lo
intuiva. Cero che sapeva bene quanto erano potenti i Deva... aveva combattuto
personalmente contro uno di essi, ed era riuscito a malapena a resistere finchè
non era saltata fuori la sua nuova Digievoluzione. E tuttavia... proprio il
fatto di aver ottenuto un nuovo stadio evolutivo avrebbe dovuto rassicurare un
pò Takato, e renderlo fiducioso che le battaglie successive sarebbero state meno
difficili... no, c'era qualcos'altro che lo turbava... qualcosa su cui Takato
non era stato ancora molto chiaro...
Aveva detto che non voleva che Guilmon combattesse più... aveva detto che non
voleva che Guilmon Digievolvesse ancora, perchè aveva paura di non poter essere
più suo amico... ma cosa c'entrava esattamente la loro amicizia con la
Digievoluzione?
Il sospiro di Takato sembrò porre fine, almeno temporaneamente, alla
discussione. "Sigh... sentite, Guilmon... Calumon... io devo andare a scuola,
altrimenti poi, chi la sente Asaji-sensei? Voi... aspettatemi qui, cercherò di
arrivare appena posso... e magari vi spiegherò un pò meglio... va bene, ragazzi?
Siamo d'accordo?"
Calumon inclinò la testa da un lato, come un passerotto confuso... e Guilmon
sbattè gli occhi, accettando almeno per il momento la decisione del suo Tamer.
"Hmmm... va bene, Takatomon, resteremo qui... buona... buona giornata..."
"Buona... giornata anche a voi." rispose Takato, mostrando il sorriso più
allegro che gli riuscisse in quella situazione in cui si sentiva...
terribilmente fuori posto, prima di raccogliere il sacco di plastica ora vuoto
nel quale aveva messo il pane di Guilmon, ripiegarlo e riprendere la sua strada
verso la scuola, voltandosi di tanto in tanto a salutare ancora i suoi amici
prima di scomparire all'orizzonte, e lasciarli lì, ancora più incerti della
volta prima.
Guilmon sospirò di nuovo, guardando la pagnotta mezza mangiata che teneva tra
le dita artigliate. Per qualche motivo, sentiva di non avere più tanta
fame...
"Guilmon, senti..." gli chiese, dopo ualche imbarazzante secondo di silenzio,
il piccolo Calumon, fluttuando a pochi centimetri dal pavimento con le sue
grandi orecchie spiegate. "Secondo te, perchè Takato si comporta così?
Abbiamo... detto qualcosa che non andava?"
Il piccolo dinosauro scosse la testa. "Non lo so, Calumon... come hai detto
tu, a volte i bambini umani sono difficili da capire... però sono sicuro che
anche Takatomon ne soffre... molto più di quanto non faccia vedere..."
I grandi occhi neri e pieni di vita del Digimon rosso restarono fissi sul
punto in cui Takato era scomparso, pieni di domande senza risposta... ma Guilmon
sperava con tutto il cuore che Takato gli raccontasse quello che lo
tormentava...
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Shinjuku centrale, ore 16:00.
La mattina e il primo pomeriggio erano passati senza eventi degni di nota, o
almeno questo era quello che sembrava a Ruki Makino, la Regina dei Digimon,
mentre si incamminava verso la stazione di Shinjuku con le mani nelle tasche, e
un paio di cuffie nelle orecchie. La scuola era stata noiosa come al solito, i
pettegolezzi dietro le spalle di certe sue stupide compagne, e i professori che
si ostinavano a spiegare le stesse cose trite e ritrite. Insomma, nulla che
meritasse la sua attenzione... a dirla tutta, era stata contenta quando aveva
ricevuto quel messaggio al cellulare da parte di Jenrya, durante l'intervallo.
Se non altro, fare un giro di perlustrazione nei tunnel della metropolitana era
molto più interessante che passare un mezzo pomeriggio china sui libri, a rifare
dei compiti noiosi ed irritanti che lei aveva già svolto correttamente centinaia
di volte...
La ragazzina dai capelli rossi guardò verso l'alto, apparentemente in maniera
distratta, in realtà giusto quel tanto che bastava per vedere un lampo dorato
che scattava da un tetto ad un altro. C'era qualcosa di rassicurante nel sapere
che, dovunque lei andasse, la sua partner era sempre presente, fuori dalla
portata della sua vista, ma comunque lì a due passi. Ormai Renamon era diventata
una presenza fissa nella sua vita, e dopo le differenze che c'erano state tra
loro, il loro rapporto si era decisamente consolidato... per qualche motivo, la
cosa la faceva sentire meglio di quando lei e la Digimon volpe si consideravano
niente più che mezzi con cui diventare più forti... quel modo di pensare, per
quanto lei lo reputasse naturale all'epoca, la faceva sentire così vuota...
E, anche se Ruki non lo avrebbe mai ammesso nemmeno a sè stessa, la faceva
sentire molto triste...
Un improvviso movimento tra la folla di pedoni che, come ogni giorno,
affollava Shinjuku, attirò i suoi occhi violetti, e la fece tornare rapidamente
alla realtà. Spostandosi di lato per non intralciare chi le stava attorno, Ruki
si avvicinò al muro di un negozio e guardò attentamente, senza mai voltarsi
davvero, nella direzione da cui era provenuto quel piccolo, apparentemente
insignificante, movimento. Per qualche motivo, si sentiva osservata... e la cosa
non le faceva per niente piacere! C'erano diverse cose che facevano irritare la
Regina dei Digimon, ed essere spiata dal primo curioso che passava per la strada
era una di queste...
Ma il suo sguardo non colse nulla che la facesse insospettire ulteriormente.
Non sentendosi ancora soddisfatta, tuttavia - raramente le sue sensazioni
sbagliavano! -, Ruki continuò a guardare in quella direzione, spaziando sul
marciapiede dalla parte opposta della strada. Tutto normale, almeno
all'apparenza... una mamma con il passeggino, tre ragazzini delle elementari che
camminavano fianco a fianco, poi...
Un momento.
Per un tempo quasi inquantificabile, Ruki fu sicura di aver visto qualcosa di
strano... e di sgradevolmente familiare, sotto forma di una chioma castana
scompigliata, e di vestiti scuri che ricordavano vagamente quelli di un
motociclista... ma era stato per così poco tempo che la Regina dei Digimon non
potè dire per certo di chi si trattava. Sapeva solo che aveva già visto prima
quel ragazzo... perchè di un ragazzo si trattava, su questo non c'era dubbio.
Quell'andatura, quel contegno... sì, certo, li aveva già visti da qualche
parte... anche se in quel momento non sarebbe riuscita a ricordare dove neanche
se ne fosse dipesa la sua vita...
Bah, inutile starci tanto a pensare. Ruki Makino non era tipo da stare ad
arrovellarsi su cose insignificanti, e quel ragazzo era molto probabilmente uno
dei tanti che passavano di là per caso. Tanto valeva recarsi al luogo
dell'appuntamento con Jenrya e Terriermon, e sbrigare quella faccenda che il
Tamer cinese aveva detto. Molto probabilmente c'era un Digimon, in giro per i
tunnel della metropolitana, che si divertiva a spaventare i passeggeri, e a
saltare fuori all'improvviso da un banco di nebbia. Come Tamers, era loro
compito occuparsi di quell'intruso... prima che quei tizi di Hypnos si
mettessero in testa di usare qualcun altro dei loro assurdi programmi
anti-Digimon!
Con un'alzata di spalle e un mezzo sghignazzo sprezzante, Ruki proseguì per
la sua strada. "Heh... certo... un programma anti-Digimon... si è visto,
infatti, quanto è stato utile..." pensò tra sè, ricordando che il risultato
dell'intervento di Yamaki era stato l'ingresso di Vajiramon nel Mondo Reale.
Senza quasi neanche accorgersene, la Tamer era giunta nelle vicinanze della
principale stazione della metropolitana di Shinjuku, e si mise a guardarsi
attorno alla ricerca del suo collega. Certo, non ci voleva molto, almeno per
lei, a notare un ragazzo cinese dai capelli blu che portava sulla spalla un
'peluche' dall'aspetto di cagnolino con le orecchie esageratamente lunghe... e
infatti, un istante dopo, i due Tamers si erano incontrati e salutati, in mezzo
alle due ali di folla che proseguivano per la loro strada senza badare
eccessivamente a loro.
"Bene, Einstein... eccomi qui, come d'accordo." esordì Ruki, sempre con quel
suo tono freddo ed inquadrato. "Ed Occhialoni, dov'è finito? Pensavo che dove ci
sei tu, ci fosse anche lui."
"Ciao, Ruki-san..." rispose Jenrya con un cenno. "Ti ringrazio per essere
venuta... Takato-kun, chiedi? Mah, a dire la verità non lo so... ho provato a
mandargli un messaggio e a chiedergli se voleva unirsi a noi, ma non mi ha
risposto... chissà, forse è ancora a scuola... non lo so, davvero!"
La Tamer dai capelli rossi storse il naso. Peccato, poter contare su un
Digimon forte come WarGrowlmon avrebbe fatto comodo, se si fossero trovati
davanti uno dei Deva di cui parlava quel Vajiramon... ma l'assenza del ragazzino
con gli occhialoni e del suo partner non sembrò più di tanto darle fastidio.
"Hmph. Già, me lo immagino... lui e quei perditempo dei suoi amici saranno là a
scambiarsi le carte, o a sentire le stupidaggini di quel fesso con il
frontino... non importa, i nostri Digimon saranno più che sufficienti, nel caso
ci fosse qualche rompiscatole. Allora, Jenrya-kun, hai detto che quello strano
fenomeno della nebbia si era verificato nei pressi di Nerima, giusto?"
"Infatti." rispose il Tamer cinese, mentre i due cominciavano ad incamminarsi
verso la stazione e i binari del treno sotterraneo. "Ieri sera, adesso non so
bene a che ora, diverse persone che si trovavano alla stazione di Nerima più
vicina al parco di Hikari Ga Oka, sono scappate in preda al panico senza un
motivo apparente... e alle forze dell'ordine intervenute sul posto, hanno detto
di aver visto una strana nebbia grigia venire fuori dal tunnel, accompagnata da
un paio di occhi rossi che si sono spalancati improvvisamente al suo
interno."
"Ora, se questo non è il lavoretto di qualche Digimon, non vedo cosa possa
essere..." commentò sottovoce Terriermon, senza quasi neanche muovere la bocca.
Ruki annuì, in completo accordo con il Tamer cinese e il suo partner. "Sì,
infatti... e quindi, dopo questo allarme, le forze dell'ordine hanno fatto
chiudere, almeno temporaneamente, tutte le stazioni della linea Kodama che
portano a Nerima, immagino... giusto per non rischiare." proseguì, intuendo da
sola cosa volesse dire in seguito il suo compagno. "Tuttavia, trattandosi di un
Digimon, è altamente probabile che abbia cambiato linea, e adesso si nasconda da
qualche altra parte. E noi dobbiamo andare a dare una controllata, giusto per
stare tranquilli..."
Jenrya rispose con un cenno affermativo. "Già... avrei preferito che ci fosse
anche Takato, ma a questo punto, direi che dovremo fare senza... Intanto,
facciamo un biglietto, e saliamo sulla tratta più vicina a quella per Nerima.
Renamon è con te, vero?"
"Tu non ti preoccupare per questo..." rispose Ruki, guardando al proprio
fianco, verso una delle finestre dell'indaffarata stazione, e vedendo la
inconfondibile silhouette della Digimon volpe in piedi dietro il vetro, appena
visibile grazie ai riflessi che i raggi del sole proiettavano su di esso. "Le ho
già dato tutte le dovute istruzioni, Renamon ci seguirà da distanza di
sicurezza, e interverrà se ci saranno problemi. Allora, forza, cominciamo la
nostra perlustrazione!" concluse poi, avvicinandosi ad un distributore
automatico ed inserendo alcune monete da cento yen, per poi ritirare un ticket e
fare posto al suo collega. Una volta che ebbero ricevuto i loro pass e li ebbero
inseriti nelle apposite fessure di convalida, i due Tamer superarono il cancello
di ingresso ai binari, e si diressero, sempre accompagnati dalla folla
formicolante, verso la linea Nozomi, sui cui binari stava passando proprio in
quel momento un treno. Destreggiandosi tra la grande quantità di persone, i due
ragazzi entrarono nel treno ed attesero che le porte automatiche si
richiudessero, approfittandone per trovare degli appigli a cui reggersi.
"Okay, adesso siamo dentro..." commentò Ruki. "Allora, adesso prendiamo
questo treno fino ad arrivare vicino alla stazione di ieri sera, e poi cos'hai
intenzione di fare? Continuiamo a girare finchè non troviamo qualcosa di
sospetto, poi ci ritiriamo?"
"Più o meno, era questa la mia idea..." rispose Jenrya, tenendo l'ancora
immobile Terriermon con un braccio. "Nel caso dovessimo scoprire che ci sono
Digimon in circolazione, torneremmo qui di notte e cercheremo di respingerli.
Magari per allora potrà venire anche Takato, e allora saremo sicuri di poter
affrontare anche un eventuale Deva ad armi pari."
Ruki incrociò le braccia sul petto e alzò le spalle. Sperava che ci fosse un
pò più di azione, ma in fondo non faceva nessuna differenza... qualsiasi cosa
sarebbe stata meglio che quegli idioti compiti per casa che avrebbe fatto in
appena un'ora, una volta tornata a casa... così, mentre le porte del treno
sotterraneo si richiudevano, e l'apparecchio cominciava a prendere velocità
lungo la strada ferrata, la rossa raggiunse, con un gesto apparentemente
distratto della mano, il D-Power che teneva nello zaino, per assicurarsi di
averlo a portata di mano. Un attimo dopo, come aveva immaginato, i suoi
polpastrelli toccarono qualcosa di freddo e liscio, dallo schermo a cristalli
liquidi, ben nascosto tra i suoi libri di scuola, e percepirono la fessura che
si usava per leggere le carte.
Bene. In caso di necessità, sarebbe stata pronta. Sperando che non si
trattasse davvero di un altro Deva... accidenti, mai che ci fosse Occhialoni,
quando era probabile che ci fosse bisogno di lui...
----------
Poco lontano, quasi nello stesso momento...
Per una volta, all'uscita di scuola, Takato aveva cercato di evitare la
compagnia di Juri, Kenta ed Hirokazu, e si era diretto verso il parco e verso la
tana di Guilmon, ritenendo che fosse più urgente rinsaldare l'amicizia con il
suo partner digitale. E poi, dato il suo recente stato d'animo, non credeva
sarebbe riuscito ad essere molto di compagnia ai suoi più estroversi amici...
aveva troppe cose ad occupargli la testa, e che finivano di solito per creargli
ancora più preoccupazione, come se ne avesse davvero bisogno...
Mentre si incamminava verso l'ormai consueto luogo di incontro con Guilmon e
Calumon, il ragazzino frugò nella tasca dei suoi pantaloni, estrasse il
cellulare, che aveva tenuto spento durante le lezioni, e lo accese, controllando
dopo il medley sinfonico che non ci fossero messaggi...
Un inaspettato suono intermittente, distintamente acuto e penetrante, lo fece
sobbalzare... e il ragazzino tirò un lieve sospiro di sollievo quando si rese
conto che l'allarmante suono proveniva dal suo cellulare, il cui schermo si era
illuminato per informarlo di un messaggio in arrivo. Mentre già la tana di
Guilmon era in vista, Takato si fermò un momento per visualizzarlo e leggerlo...
e corrugò leggermente la fronte quando si rese conto che il mittente era Jenrya,
e che parlava della possibile presenza di un Digimon nei tunnel della
metropolitana di Tokyo! Nel messaggio, il suo amico gli chiedeva se potevano
trovarsi alle quattro circa davanti alla stazione della metropolitana di
Shinjuku...
Un momento! Ma le quattro erano già passate! Questo voleva dire... che si era
perso l'appuntamento senza neanche fare in tempo a rispondere di sì o di no!
"Oh, cavolo..." mormorò tra sè il ragazzino. "Adesso chissà cosa si
metteranno a pensare Jenrya-kun e Ruki-san... devo chiamarli subito, e dirgli
come stanno le cose..."
Il pollice di Takato si mosse rapidamente sulla tastierina del cellulare,
componendo il numero del suo amico cinese, e il ragazzino premette il tasto di
chiamata, mettendosi poi ad aspettare una risposta che non tardò ad
arrivare.
"Pronto? Takato-kun, sei tu...?" esordì Jenrya, dall'altro lato della
comunicazione. Il tono non sembrava quello di uno che ce l'aveva con lui, il che
rassicurò un pò Takato. Dopo essersi brevemente organizzato un discorso, il più
giovane dei Tamers rispose.
"Sì, Jenrya-kun, sono io... ho visto che mi avevi mandato un messaggio, ma in
quel momento ero a scuola, e avevo il cellulare spento. Sai com'è, i professori
sono molto severi in proposito..." si giustificò. "Comunque, scusa se non ti ho
risposto..."
"Di niente, figurati..." disse Jenrya. "Anzi, piuttosto sono io che mi dovrei
scusare, avevo completamente scordato che oggi avevi orario continuato...
comunque, adesso io, Ruki-san e i nostri partner stiamo seguendo la linea Nozomi
verso Nerima, e vediamo se riusciamo a scoprire qualcosa su... beh, su quella
cosa di cui ti abbiamo accennato. Magari, se ne scopriamo la presenza...
potresti venire con noi stasera a fare una perlustrazione?"
Una perlustrazione... proprio il termine che Takato sperava di non dover
sentire. Non perchè non volesse dare una mano ai suoi amici, tutt'altro, ma per
altri due motivi - il primo era che queste uscite notturne non erano decisamente
nel carattere di un ragazzino tranquillo come Takato, e se fossero continuate
ancora a lungo, i suoi genitori non se ne sarebbero certo rimasti in silenzio...
il che significava un paio di settimane di consegna, oltre al fatto che l'ultima
cosa che Takato voleva era che i suoi si preoccupassero.
E il secondo, ma non certo per importanza, era il fatto che quelle 'ronde'
risultavano quasi sempre in un combattimento con qualche Digimon selvatico... e
ora, Takato voleva evitare ad ogni costo che Guilmon combattesse. Più l'avesse
fatto, più si sarebbe allontanato da lui...
E tuttavia, i suoi amici avrebbero potuto avere bisogno di lui, e non poteva
certo abbandonarli solo perchè non gli andava di immischiarsi in qualche
lotta... Accidenti, qual era il minore dei due mali? Il ragazzino si trovava
combattuto tra queste due alternative, entrambe le quali gli sembravano
altrettanto sgradevoli, senza riuscire a scegliere, e la frustrazione gli stava
facendo venire un nodo allo stomaco...
Finalmente, dopo tre secondi che gli erano parsi durare molto più a lungo,
Takato si decise e rispose. "Beh..." iniziò, in maniera un pò incerta. "A... A
dire la verità, non so se potrò... vedete, è che in questo periodo ho già fatto
molte uscite notturne, ora con una scusa, ora con un'altra... e a volte anche di
nascosto... quindi... beh, non vorrei dare pensieri ai miei genitori, sapete
come sono apprensivi... Guarda, Jenrya-kun, vedrò cosa posso fare, ed
eventualmente..."
Dall'altro capo del cellulare non gli rispose, come si sarebbe aspettato, la
voce pacata di Jenrya, e nemmeno, come sarebbe stato possibile, quella di Ruki
che lo rimproverava... ma un rumore stridente, secco, improvviso e penetrante,
che ricordava il metallo che graffiava violentemente altro metallo, e un
collettivo urlo di paura e sorpresa proveniente da tutte le persone che si
trovavano nel vagone passeggeri assieme a Jenrya e a Ruki, che vennero
sballottate in avanti dall'improvvisa frenata! Anche Jenrya emise un breve
grido, e Takato riuscì a sentire il suono sgradevole ed improvviso del cellulare
che cadeva per terra, seguito da un suono di statico che aveva poco di
tranquillizzante, e dal brusio di sottofondo delle persone che rumoreggiavano
ansiose, e delle porte automatiche del treno che si aprivano per farle
scendere.
"Oh, mio Dio... che è successo?"
"Non lo so... ci siamo fermati di colpo..."
"Strano... eppure fino ad un attimo fa..."
"C'è qualcosa sui binari...?"
"Jenrya-kun?" chiamò Takato, ansiosamente. "Jenrya-kun, che sta succedendo?
Tu e Ruki-san, state bene? Jenrya-kun, rispondi!"
Dal cellulare opposto provennero degli sgradevoli rumori di qualcosa che
strisciava contro il pavimento del treno... e finalmente, con enorme sollievo di
Takato, il suo amico rspose, anche se sembrava avere il fiato un pò corto.
"Ta... Takato-kun... ti... ti sento... sì, sì, io sto bene... Ruki-san?
Ruki-san, dove..."
"Uuuugh... sono qui, Jenrya... un pò picchiata grazie a questo stupido
conducente che doveva per forza inchiodare, ma a parte questo..." mormorò Ruki,
leggermente infastidita. "Hey, Jen, qui è successo qualcosa di molto strano...
se il treno della metropolitana si ferma così e fa scendere i passeggeri,
significa che c'è qualcosa di veramente molto pericoloso! Tu che dici, potrebbe
essere...?"
Jenrya rimase silenzioso e pensieroso per un istante appena, prima di
rispondere alla domanda di Ruki, a voce abbastanza alta da far sentire
chiaramente anche Takato. "Sì... sì, temo proprio che sia così... Takato, qui è
sorto qualche imprevisto... il treno si è fermato di botto, e ora stanno facendo
scendere la gente, proprio in mezzo al tunnel! Ancora non sappiamo di cosa possa
trattarsi, ma potrebbe essere provocato da un Digimon... anzi, aspetta, qui
Terriermon mi fa cenno di aver percepito qualcosa... hai... hai detto... un
Digital Field qui vicino? Proprio nella direzione in cui stavamo andando?"
Takato strinse i denti. La sua peggiore ipotesi si era avverata prima di
quanto immaginasse... quasi riuscì a visualizzare nella propria testa il Digimon
cagnolino di Jenrya che faceva un cenno di assenso, confermando che davanti a
loro c'era un Digimon...
"Va... va bene, Terriermon... grazie... Takato, mi sa tanto che abbiamo
trovato questo Digimon... o forse dovrei dire che lui ha trovato noi... prima
del previsto! Potrebbe essere un Deva... So che potrebbe essere un fastidio per
te, e me ne scuso, ma... riuscite, tu e Guilmon, a venire a darci una mano? Io,
Ruki-san e gli altri... ci troviamo alla fermata Ichimaida, all'uscita di
Shinjuku!"
"Io..." iniziò a rispondere Takato, con palpabile esitazione. Un Deva... se
fosse davvero stato un Deva, avrebbe dovuto ricorrere proprio al metodo che
sperava di non dover mai più utilizzare... la famosa carta blu che aveva fatto
evolvere Guilmon a livello Ultimate... e mentre lui pensava, Jenrya, Ruki,
Terriermon e Renamon continuavano ad aspettare, e i passeggeri del treno
continuavano a riversarsi freneticamente fuori dal vagone, per poi allontanarsi
con la massima cautela e con tutta la velocità che era loro possibile, lungo il
binario immerso nell'oscurità, in modo da raggiungere la stazione che si erano
appena lasciati dietro...
Takato riusciva a sentire le loro voci impaurite, i loro passi rapidi... e il
respiro ansioso del suo amico, che pure manteneva un invidiabile sangue freddo.
La sua decisione di non permettere più a Guilmon di combattere cominciava a
vacillare... in quel momento, era abbastanza probabile che lui e il suo piccolo
dinosauro rosso fossero gli unici in grado di proteggere quelle persone dal
Digimon appena bio-emerso... non poteva rischiare le loro vite in nome di quello
che LUI, e lui soltanto, riteneva giusto per Guilmon...
Ancora una volta, Takato pensò, si trovava di fronte ad un dilemma che i
Digiprescelti della TV non si erano mai trovati ad affrontare... quanto era
diversa la realtà dalla finzione...
"E... E va bene! Jenrya-kun, Ruki-san... aspettatemi lì, io e Guilmon
arriviamo il prima possibile!" rispose finalmente il ragazzino. "So dov'è la
fermata, non è molto distante da dove mi trovo adesso... prendo Guilmon e
arrivo, voi intanto state attenti!"
"Bene..." rispose Jenrya, ignorando Ruki che mormorava qualcosa come 'Alla
buon ora...' dietro di lui. "Intanto noi vediamo cosa riusciamo a fare..."
La chiamata si interruppe, e Takato si voltò nuovamente verso la tana di
Guilmon, tutti i sensi freneticamente allertati e ogni parte del suo corpo tesa
a portarlo dai suoi amici il più velocemente possibile. "E... E va bene,
Takato... ora sei in ballo, e devi ballare, che ti piaccia o meno... Accidenti,
ci mancava proprio un Deva... Però... forse, se uso le carte come si deve... e
se io, Jenrya-kun e Ruki-san collaboriamo... forse riusciamo a battere questo
Digimon senza che Guilmon debba evolvere ancora in quel colosso... spero che sia
così... non voglio che si trasformi di nuovo..."
"Takatomon! Takatomon!"
I pensieri frenetici del giovanissimo Tamer vennero interrotti dalla
familiare, e altrettanto frettolosa, voce di Guilmon, che era uscito dai
cespugli dietro i quali era celata la sua tana, e si era diretto di corsa verso
il suo Tamer, avendolo sentito parlare dal luogo in cui si trovava.
"Guilmon..." mormorò Takato, accogliendo il suo Digimon mentre questo si
fermava davanti a lui, si appoggiava le man artigliate sulle ginocchia, e
riprendeva fiato per un istante.
"Huff, huff... ciao, Takatomon... ti... ti ho sentito parlare con Jen, con
quello strano Digivice... che sta succedendo, Takatomon, ci sono problemi?"
chiese il piccolo dinosauro, alzando lo sguardo verso il suo partner.
Calumon, inseparabile compagno di giochi di Guilmon, arrivò da dietro di lui,
in planata e con le orecchie spiegate. "E'... è apparso un altro di quei Digimon
cattivi, calu?" cinguettò... e Takato, senza neanche starci a pensare, annuì
energicamente.
"Sì... purtroppo sì... sembra che abbia attaccato il treno della
metropolitana dove si trovavano Jenrya-kun, Ruki-san, Terriermon e Renamon..."
rispose il Tamer con gli occhialoni. "Guilmon, mi dispiace di doverti chiedere
di combattere ancora, ma... dobbiamo andare ad aiutarli!"
"Non ti dispiacere, Takatomon! Se Terriermon e Renamon sono in pericolo...
dobbiamo intervenire!" rispose il piccolo Digimon, senza esitazione... e per un
attimo, la decisione con cui Guilmon aveva parlato fece spalancare gli occhi al
giovanissimo Tamer. Guilmon non sembrava preoccuparsi troppo di quello che
sarebbe potuto accadergli, non solo combattendo... ma non era il momento di
pensare a queste cose! Bisognava intervenire, e subito!
"Va bene... Guilmon, Calumon, venite con me!" concluse il ragazzino,
sfoderando una sicurezza che credeva di aver perso dalla battaglia con
Vajiramon. "Da qui, possiamo arrivare alla stazione di Ichimaida in cinque
minuti, se corriamo!"
"Non arriveremmo prima se Guilmon evolvesse, calu?" propose Calumon. "Quando
si trasforma in Growlmon è così grande e veloce, e forse..."
Takato si fermò per un istante a considerare la proposta di Calumon. Certo,
quello che diceva era vero, ma così avrebbe quasi sicuramente fatto scoprire
Growlmon, a meno che non avesse avuto MOLTA fortuna e non fosse riuscito ad
evitare le vie più affollate, laddove Guilmon poteva restare nascosto più
facilmente... e poi, con un Digimon di quelle dimensioni, come avrebbe fatto ad
entrare nella stazione della metropolitana? Magari nei tunnel ci sarebbe anche
stato, ma... per quanto riguardava gli ingressi, non si poteva dire la stessa
cosa!
"Grazie della proposta, Calumon, ma Growlmon è troppo grande per entrare
nella stazione." rispose Takato, mentre lui e i suoi amici Digimon iniziavano la
loro corsa verso la stazione di Ichimaida, uscendo dal parco e affrettandosi
lungo i marciapiede affollati in un folle slalom tra le persone. "Guilmon, ti
farò evolvere non appena saremo arrivati... per favore, cerca di mantenere il
controllo, qualunque cosa accada!" aggiunse poi, ancora angosciato dalla
possibilità che la Digievoluzione facesse riemergere gli istinti più ferini del
simpatico Digimon.
Mentre correva, Guilmon rivolse a Takato uno sguardo stupito, non capendo
cosa volesse dire. "Hmm... certo, nessun problema! Lo sai che io mantengo sempre
il controllo, Takatomon, e non vedo come mai non dovrei farlo adesso..."
Queste parole di Guilmon rasserenarono un pò il giovanissimo Tamer, che
schivò di corsa una sbalordita passante, chiedendole rapidamente scusa mentre
correva. "Oh, non era niente, Guilmon... solo io che mi stavo preoccupando per
niente!" gli rispose. "Stai pure tranquillo..."
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Nel frattempo, nel tunnel della metropolitana, Jenrya, Terriermon e Ruki
erano riusciti ad allontanarsi dalla folla senza attirare l'attenzione degli
addetti alla sicurezza, e ad incamminarsi, Digivice alla mano, nella direzione
verso la quale il treno si stava dirigendo prima della sua brusca frenata. Non
appena furono scesi e si furono portati sul davanti della locomotiva
sotterranea, la causa di tale emergenza apparve loro subito chiara - un
familiare banco di nebbia grigia che fluttuava radente al suolo, silenziosa ed
infida, occultando il resto della galleria e diffondendo attorno a sè il sentore
di qualcosa di misterioso. Un lievissimo odore di ozono, penetrante e aspro,
permeava l'aria, sostuendo all'odore di muffa ed aria stantia che di solito era
associabile ad un tunnel della metropolitana... e dalle loro esperienze
precedenti, Jenrya e Ruki riconobbero subito la nebbia grigia per quello che
era...
"Come immaginavamo... un Digital Field!" esclamò Terriermon, scendendo giù
dalla spalla del suo partner e atterrando sui binari, stando bene attento a non
calpestare le linee elettriche. "Ragazzi, mi sa che qui siamo di fronte al
simpaticone che ha messo in allarme Nerima stanotte..."
Un fruscio appena percettibile allertò Ruki, e la Tamer dai capelli rossi si
voltò per vedere, con suo grande sollievo, Renamon apparirle al fianco, come la
fedele compagna e confidente che era. La volpe ninja era già in posizione di
combattimento, e i suoi profondi occhi neri erano fissi sul Digital Field e
stretti a fessura nel tentativo di saggiare la forza del suo 'inquilino'.
"Dev'essere così. E percepisco una notevole forza provenire da questo Digital
Field... è più o meno pari a quella del Digimon chiamato Vajiramon, quello che
abbiamo affrontato sul palazzo di Hypnos."
La ragazzina fece una smorfia di disappunto appena percettibile. Se davvero
avevano a che fare con un altro Deva, poteva solo sperare, per quanto la cosa le
desse fastidio, che Takato e Guilmon arrivassero al più presto... ma non ci fu
ulteriore spazio per i pensieri, in quanto un paio di ardenti occhi cremisi si
spalancarono ferocemente all'interno della nebbia, squadrando i due Tamers e i
loro partner come un paio di fari appartenenti ad un treno fantasma... e la voce
sibilante del loro proprietario, una gigantesca figura serpentina la cui
larghezza raggiungeva facilmente la metà di quella del treno, risuonò morbida e
sibilante attorno a loro... come la voce che avrebbe avuto un serpente
gigantesco se fosse stato in grado di parlare!
"Allora..." sibilò mellifluo l'enorme Digimon, scivolando verso i due Tamers
e i loro compagni. "Allora non mi ssssbagliavo... erano proprio due Digimon
quelli che ho percepito... non c'è la Sssshining Evolution, ma va bene lo
sssstesssso... perchè ho confermato quello che Vajiramon ci ha
comunicato..."
Jenrya prese un profondo respiro con il naso mentre lui e Ruki recuperavano i
loro D-Power e preparavano i loro deck di carte, e Terriermon deglutì
sonoramente man mano che l'enorme figura si avvicinava... e finalmente, con un
impressionante effetto scenico, il Deva Serpente Santiramon si rivelò ai Tamers,
maestoso e terrificante al tempo stesso, il suo aspetto inquietante più che
sufficiente a far fare un passo indietro ai due ragazzi. Mentre il serpente
digitale si ergeva in tutta la sua statura, accomagnato dal suono della sua
pelle squamata che sfregava contro i muri e dalla sua lingua biforcuta che
scivolava dentro e fuori dalle sottili labbra, un paio di terribili occhi rossi
dalle pupille ellittiche scrutò freddamente Terriermon e Renamon... e tutti e
quattro i presenti furono sicuri di aver visto dentro di essi una luce indignata
che rendeva l'enorme rettile ancora più spaventoso!
"Sssssì... è proprio così..." sibilò Santiramon, mentre l'affilatissima
alabarda che teneva avviluppata con la coda emergeva per ultima dalla nebbia del
Digital Field, la sua lama che emetteva scintille strisciando contro i binari.
"Ci ssssono dei Digimon traditori che hanno deciso di sssschierarssssi dalla
parte della razza umana... quale ssssommo inssssulto per la nosssstra nobile
sssspecie! Quessssti rinnegati... vanno ssssterminati ad ogni cossssto!"
Jenrya corrugò la fronte. Gli stessi discorsi di Vajiramon, la notte prima...
stava per aprire la bocca e rispondere qualcosa, quando fu anticipato dal sempre
intraprendente Terriermon, che vincendo il suo timore iniziale avanzò verso il
Deva.
"Hey, hey! Un momento, amico, e tu chi saresti, tanto per sapere?" esclamò il
Digimon cagnolino, puntando un orecchio contro Santiramon e tenendo le braccia
incrociate sul petto, giusto per far vedere che non aveva paura di lui. "Sai,
non ci piace tanto essere chiamati rinnegati... e a me, personalmente, farebbe
piacere almeno sapere che cosa abbiamo fatto di tanto strano per meritarci
questa nomea! Non ti sembra, vermone troppo cresciuto?"
"Terriermon..." lo avvertì Jenrya. "Scusa se te lo dico, ma non mi sembra il
caso di stuzzicarlo..."
Le parole del Tamer cinese trovarono conferma quando Santiramon, irritato dai
discorsi del Digimon cagnolino, aprì il suo cappuccio da cobra, dando
l'impressione di essere ancora più grande... Il Deva Serpente spalancò le fauci,
rivelando un paio di lunghe zanne grondanti di veleno, e rispose con astio
palpabile. "Sssstupida e inssssulssssa creatura... tu osi fare una domanda
ssssimile a me, Ssssantiramon, uno dei sssservitori diretti del ssssommo
Zhuqiaomon-ssssama? Mi ssssembra ovvio... voi ci sssstate impedendo di compiere
la nosssstra missssione, sssstate aiutando coloro che vogliono ssssterminarci...
e per quessssto dovete essssere eliminati assssieme ai vosssstri padroncini!
Quindi preparatevi, vermiciattoli, perchè non avrò pietà! HYAAAAAAH!"
Con un sibilo malefico, Santiramon agitò la sinuosa coda, e la sua alabarda
dorata saettò, rapida e letale, verso Terriermon e Renamon, che solo grazie ai
riflessi pronti riuscirono ad evitare la mortifera lama saltando all'indietro
mentre questa sfiorava il terreno, facendo volare in giro pezzi di asfalto e
schegge d'acciaio! Il cagnolino aprì le sue lunghe orecchie e planò dolcemente
al suolo, vicino al muso del treno, mentre Renamon fece un salto acrobatico
portandosi a fianco della sua partner umana.
"Niente da fare, dobbiamo combattere..." commentò di malavoglia Jenrya,
mentre pescava la carta della Digievoluzione dal suo deck. Vicino a lui, Ruki
fece la stessa cosa, dopo aver ricevuto un cenno affermativo da Renamon... e i
due Tamers, in contemporanea, inserirono le carte nei D-Power e le strisciarono
nello slot apposito, facendo evolvere i loro compagni!
"Card Slash!" esclamarono Jenrya e Ruki all'unisono. "Digivolution
Activate!"
"Terriermon shinka... GARGOMON!" esclamò il partner di Jenrya,
scomparendo per lasciare al suo posto il famoso cane umanoide con le
mitragliatrici sulle mani.
"Renamon shinka... KYUUBIMON!" fu la volta della volpe ninja, che
divenne uno stupendo animale dalla pelliccia scintillante e dalle innumerevoli
code, circondata da una delicata aura di fiamme azzurre. Completata la
Digievoluzione, i due Champion si fecero avanti, pronti ad afrontare il Deva
Serpente che si era già rimesso in posizione e si preparava ad un altro attacco.
Dietro di loro, Jenrya e Ruki già mettevano mano alle loro carte, sapendo bene
che avrebbero dovuto farne l'uso migliore se volevano sperare di uscire vivi da
quella delicata situazione...
Santiramon, da parte sua, fissò con disgusto Gargomon e Kyuubimon, ben
sapendo che la differenza di livello e di potenza tra lui e loro due era troppo
grande perchè potessero davvero impensierirlo. Del resto, il dinosauro rosso di
cui gli aveva parlato Vajiramon non si era ancora visto, quindi... poteva andare
sul sicuro. "Una Digievoluzione indotta artificialmente, eh?" ringhiò
crudelmente. "Avete venduto le vosssstre anime agli esssseri umani, vili
traditori... con quale coraggio lasciate che vi usino per i loro sssscopi? Non
avete un pò di amor proprio? Sssse vi unisssste a Zhuqiaomon-ssssama... allora
ssssì che realizzeresssste appieno il vosssstro potenziale di Digimon, invece
che farvi mettere il guinzaglio da quessssti mocciosi..."
Un'altra cosa che SICURAMENTE faceva infuriare Ruki, era essere trattata come
una mocciosa ignorante... e il suo temperamento vulcanico non aveva intenzione
di tollerare oltre gli insulti di Santiramon! "Okay, biscia d'acqua troppo
cresciuta, mi hai veramente rotto con le tue enunciazioni!" esclamò, estraendo
una carta. "Kyuubimon! Fagli vedere di cosa siamo fatti! Card Slash! Hyper
Wings Activate!"
Non appena la carta di Ruki passò attraverso lo slot apposito, un'ondata di
energia attraversò Kyuubimon, che annuì in maniera appena percettibile mentre un
grande paio di ali bianche e piumate, fatte di luce pura, scaturirono dalla sua
schiena. Colto di sorpresa, Santiramon si ritrasse di qualche centimetro... e
Kyuubimon ne approfittò subito per librarsi in volo sopra di lui, estendendo le
sue lunghe code e creando su ognuna di essere una palla di fuoco azzurra che poi
indirizzò contro il Digimon serpentino!
"Foxtail Inferno!" esclamò la volpe mitologica, inviando i suoi
proiettili energetici contro l'avversario, che cercò di difendersi con
l'alabarda, parando i colpi come meglio poteva. Riuscì nell'intento, e i
proiettili di Kyuubimon si infransero sulla lama dorata e ricurva... ma così
facendo, Santiramon distolse l'attenzione da Gargomon, che ne approfittò
immediatamente!
"Hey, vermiciattolo da giardino! Non ti sei dimenticato di me, vero? Gargo
Lasers!" esclamò il Digimon, aprendo il fuoco contro Santiramon e colpendolo
con una tremenda raffica di proiettili... che però rimbalzarono tutti sulla
pelle squamosa dell'infastidito Deva Serpente! Il Digimon Ultimate spalancò la
bocca e si scagliò a velocità fulminea contro Gargomon, cercando di morderlo con
le sue zanne avvelenate mentre la sua coda si agitava nuovamente verso Kyuubimon
e la costringeva ad atterrare. Prima che i Digimon potessero organizzare un
contrattacco, o i loro Tamers potessero estrarre un'altra carta, Santiramon si
alzò di nuovo in tutta la sua ragguardevole statura, e aprì di nuovo la bocca,
facendo sì che Kyuubimon e Gargomon si preparassero a scattare via non appena il
mostro avesse tentato di morderli...
Ma la mossa che fece li colse di sorpresa.
"Tutti qui, i vosssstri attacchi? Venom Axe!" sibilò Santiramon... e
un proiettile viola a forma di ascia, e fatto di acido corrosivo concentrato,
uscì dalla sua enorme bocca e sfrecciò verso Gargomon, che appena in tempo
riuscì ad evitarlo! Il proiettile di Santiramon centrò il muso del treno e una
lastra di metallo, facendo levare un sibilo inquietante, e una nuvoletta di
vapore bianco puzzolente di ruggine! Un brivido percorse la spina dorsale di
Jenrya al pensiero di cosa quell'attacco avrebbe potuto fare al suo Digimon...
ma non ebbe il tempo di pensarci su, perchè Santiramon cambiò bersaglio, questa
volta assalendo la volpe volante che cercava di distrarlo svolazzandogli
agilmente attorno, e colpì le sue ali di luce con una precisa Venom Axe! Ruki
spalancò gli occhi per l'apprensione... ma si tranquillizzò quando si rese conto
che il colpo di Santiramon aveva colpito solo le ali che lei aveva dato a
Kyuubimon, e la volpe dorata atterrò elegantemente sul terreno, illesa dal
tremendo attacco. Tuttavia, l'allarme rimaneva... al prossimo colpo, non sarebbe
stata così fortunata...
"Gargomon, va tutto bene?" chiese Jenrya, avvicinandosi al suo Digimon, che
in quel momento stava rimettendosi a posto le mitragliatrici, e si stava
apprestando a sparare di nuovo contro Santiramon nel momento in cui questo
avesse aperto la bocca di nuovo. Gargomon annuì, tergendosi un pò di sudore
immaginario dalla fronte con una delle sue lunghe orecchie.
"Sì, Jen... io sto bene, ma... Questo serpentello è davvero forte come mi
sembrava!" esclamò, volgendo per un istante lo sguardo al suo Tamer. "Avremo
bisogno di combinazioni di carte più efficaci, o non riusciremo a tenerlo a
bada..."
Ruki mise di nuovo mano al suo deck e ne estrasse un paio di carte, mentre
Kyuubimon indietreggiava appena di qualche passo, tenendo lo sguardo fisso su
Santiramon nel caso quest'ultimo avesse voluto tentare un altro attacco. "Se
sono le carte che servono, orecchie a sventola... qui ne abbiamo quante ne
volete! Se solo sapessimo qualcosa di più su questo lombico troppo cresciuto,
magari sapremmo anche quali usare..." mormorò con tono leggermente polemico,
imprecando tra sè contro il suo Digivice che non riusciva a riconoscere quel
particolare tipo di Digimon.
"Dovremo fare con quello che abbiamo." replicò Kyuubimon. "Santiramon non ci
concederà il lusso di stare a pensarci su."
Il serpente gigante, nel frattempo, aveva allargato di nuovo il suo
cappuccio, e i suoi occhi non lasciavano per un istante le sue future vittime,
scrutandole con fredda espressione indagatrice. La tensione era quasi palpabile,
resa ancora più fitta dall'aria stantia e pesante del tunnel, e dall'oscurita
interrotta soltanto dai fari del treno... e in sottofondo, sempre il rumore
inquietante delle scaglie di Santiramon che grattavano ininterrottamente il
pavimento e i muri! I Digimon di entrambe le parti restavano in attesa, pronti a
scattare nel caso la fazione avversaria avesse fatto qualsiasi mossa. Era
evidente che, pur conscio della sua superiorità, Santiramon era molto più
prudente di Vajiramon, e non voleva lasciare ai suoi avversari la possibilità di
prenderlo alla sprovvista. Non voleva attaccare senza prima aver saggiato con
attenzione le loro potenzialità...
Alla fine, il Deva Serpente spezzò l'attesa... ma non con l'attacco che
Jenrya, Ruki e i loro Digimon si stavano già aspettando. Il suo corpo sinuoso,
dalle squame candide come il latte, si abbassò nuovamente, sminuendo anche se
solo di un pò la sua superiorità fisica... e Santiramon saggiò ancora una volta
l'aria con la lingua prima di parlare di nuovo. "Sssso che quessssta ssssorta di
perdono non ssssi dovrebbe concedere a dei rinnegati... ma nel caso Vajiramon
non l'abbia già fatto, vi offro la posssssibilità di redimervi!" sibilò, rivolto
a Kyuubimon e Gargomon, che lo ascoltavano imperturbabili, e sempre fermi in
posizione di guardia. Non vedendo alcuna reazione da parte dei suoi avversari,
Santiramon proseguì, avvicinando appena il muso di qualche centimetro. "Le
vosssstre potenzialità ssssono enormi, e ssssarebbe un peccato ssssprecare dei
guerrieri del vosssstro calibro... quindi, ho penssssato che sssse rinnegherete
quessssti inutili esssseri umani, e verrete con me alla reggia di
Zhuqiaomon-ssssama, potremmo essssere disssspossssti a passssare ssssopra il
vosssstro tradimento, e concedervi di resssstare a fianco del nosssstro
Ssssovrano quando egli ssssottometterà il disgusssstoso mondo degli umani!
Quessssta è la nosssstra ultima offerta, quindi... ssssappiate fare la scelta
giusta!"
Nonostante la situazione non fosse delle più rosee, Ruki riuscì ad abbozzare
un sorrisetto, ben sapendo cosa avrebbe risposto Kyuubimon a quella domanda... e
ineffetti, una frazione di secondo dopo, la volpe dorata scandì esattamente la
risposta che il Deva Serpente sperava di non dover sentire.
"Il Deva che è venuto prima di te, Vajiramon, ci ha fatto la stessa
proposta." rispose la volpe a nove code. "E io ti darò la stessa risposta che ho
dato a lui. La tua proposta è respinta."
"Anche da parte mia... quindi, mi sa tanto che potevi anche risparmiarti il
tempo di porla, questa domanda!" ribattè Gargomon, con il tono più sfacciato che
gli riuscisse di assumere. "Comunque, se proprio vuoi, ti possiamo dare
qualcosa... Jenrya, adesso!"
Il Tamer cinese, facendo un segno di assenso al suo partner, fece volteggiare
abilmente le sue carte tra le dita e le inserì una dopo l'altra nello slot del
suo D-Power! "Certamente, Gargomon! Card Slash! Monzaemon Activate... ed
ora Power Activate!" esclamò. Con un ghigno, il cane umanoide alzò di
nuovo le sue mitragliatrici e aprì il fuoco ancora una volta contro il mostruoso
serpente... ma questa volta, al posto di proiettili incandescenti, dalle bocche
delle sue armi uscì una raffica di cuoricini rosa, esattamente come accadeva
nell'attacco Heart Break di Monzaemon! Potenziati dall'energia extra derivante
dalla Power Card strisciata da Jenrya, i piccoli proiettili dall'aspetto
inoffensivo volarono verso Santiramon come uno sciame di api infuriate... e il
Deva spalancò gli occhi, colto di sorpresa, prima di ritirarsi con un rapido
movimento delle spire, sotto la pioggia colorata. Anche così, alcuni dei
proiettili lo raggiunsero e lasciarono dei segni neri sulla sua pelle squamosa,
strappandogli un appena percettibile grugnito di dolore che fece capire subito a
Ruki come stavano le cose!
"Un attacco di tipo Anti-Virus..." mormorò la ragazzina, scegliendo un paio
di carte dal suo Deck. "Ma certo, è chiaro! Questo è un Digimon di tipo Virus, e
gli attacchi di un Anti-Virus come Monzaemon sono più efficaci contro di
lui!"
Un istante dopo, nel frenetico tentativo di liberarsi di quegli irritanti
cuoricini rosa, Santiramon si era portato proprio sulla linea di tiro di
Kyuubimon... e nè la Digimon volpina nè la sua partner erano tipe da farsi
sfuggire una simile occasione! Con la rapidità di una vera esperta, Ruki infilò
le sue carte nel lettore digitale, e ne trasmise i dati a Kyuubimon!
"Card Slash!" esclamò a sua volta la ragazzina. "Speed
Activate! Vai, Kyuubimon! Cerca di girargli attorno!"
Fidandosi della strategia che la sua Tamer stava mettendo in atto, la volpe a
nove code scattò verso il Deva Serpente proprio mentre la raffica di cuori di
Gargomon cessava, talmente rapida da sembrare niente più che una scia di luce
dorata nell'oscurità della galleria! Irritato, Santiramon fece per sollevare la
sua coda e traffigerla con la sua alabarda, ma Kyuubimon aveva anticipato il suo
gesto, e riuscì a gettarsi di lato nell'istante stesso in cui la mortale lama
iniziava a scendere su di lei. Con un sibilo frustrato, Santiramon lasciò che la
sua arma cozzasse contro i binari con un clangore metallico, sollevando in aria
alcune scintille scarlatte, e puntò di nuovo verso la velocissima Kyuubimon,
cercando inutilmente di mirarla con la sua Venom Axe... ma aveva a che fare con
un bersaglio troppo piccolo ed agile per lui!
"Perfetto, Kyuubimon..." commentò Ruki... per poi inviarle i dati dell'altra
carta. "Ed ora... Card Slash! Birdramon Activate!"
La scia di luce dorata che stava correndo in rapidissimi cerchi attorno al
frustrato Santiramon prese immediatamente fuoco, lasciando dietro di sè delle
brillanti lingue scarlatte, e il Deva si ritirò allarmato quando una di esse
lambì le sue squame... poi, improvvisamente, diverse fiammate si staccarono dal
corpo di Kyuubimon e bombardarono Santiramon da tutte le direzioni nello stesso
momento, strappandogli un ringhio di dolore e facendolo barcollare, mentre la
Digimon volpe interrompeva la sua corsa e si lanciava di nuovo contro il suo
avversario, roteando su sè stessa come una girandola infuocata. "Dragon
Wheel!"
Con letale precisione, Kyuubimon colpì Santiramon sotto il mento mentre
quest'ultimo cercava di rimettersi in equilibrio... e questa volta, la potenza
del colpo fu tale da scagliarlo indietro, di nuovo all'interno del banco di
nebbia digitale da cui era emerso! Santiramon gridò di nuovo per l'ira, la sua
proverbiale pazienza messa al limite dalle frustranti strategie di quei Digimon
apparentemente inferiori, e cercò di rimettersi in piedi contorcendo il proprio
corpo, ma qualcun altro che stava proveniendo da dietro, non sembrava essere
dello stesso parere...
*KA-POOOOW!*
In una concitata frazione di secondo, Jenrya e Ruki videro la sagoma di
qualcosa di grosso e massiccio materializzarsi nella nebbia digitale... e un
istante dopo, Santiramon venne raggiunto alla nuca da un potente colpo che gli
fece quasi strabuzzare gli occhi fuori dalle orbite, e lo scagliò pesantemente a
terra, provoando un terremoto in miniatura che fece quasi perdere l'equilibrio a
Jenrya, Ruki e Gargomon! I ragazzi e i Digimon sollevarono lo sguardo verso la
figura avvolta dalla nebbia, e con grande sollievo si resero conto che si
trattava di un familiare dinosauro sputafuoco dalle squame rosse, alto circa il
doppio di un essere umano, che portava in groppa un altrettanto noto Tamer con
gli occhialoni, e un simpatico Digimon bianco dalle lunghe orecchie!
"Takato-kun! Growlmon!" escamò Jenrya.
"Oh, eccoli finalmente!" esclamò allegramente Gargomon. "Sapete, ragazzi, si
cominciava a sentire la vostra mancanza!"
Ruki alzò gli occhi al cielo. "Alla buon ora, Occhialoni. Si può sapere dove
vi siete fermati, tu e il tuo dinosauro?"
Mentre Santiramon, da terra, cercava di rialzarsi, Growlmon si piegò
leggermente sulle ginocchia e fece scendere Takato e Calumon. Tenendo il piccolo
Digimon in braccio, il Tamer con gli occhiali da ciclista atterrò sui binari
prestando la massima attenzione, e raggiunse i suoi compagni, mentre Growlmon si
metteva in posizione di guardia davanti al serpente gigante. "Scusate il
ritardo, ragazzi... abbiamo dovuto evitare un pò di gente, io e Guilmon..." si
scusò il ragazzino, senza riuscire a mascherare un certo nervosismo. Sia per la
battaglia che lo aspettava che per altre cose... Tuttavia, l'urgenza
dell'attuale situazione lo costrinse a concentrarsi sul combattimento, e a
tentare di concluderlo il prima possibile. "Ma adesso siamo qui, e siamo pronti
a darvi una mano! Forza, Growlmon! Diamo una mano ai nostri compagni! Preparati,
ora ti invio le carte!"
Growlmon si acquattò sul terreno davanti al gigantesco Santiramon, che si era
appena rialzato e guardava il dinosauro rosso con un misto di indignazione e
sorpresa. Quello doveva essere il misterioso Digimon che aveva battuto
Vajiramon... e in effetti, Santiramon stesso doveva ammettere che c'era qualcosa
di particolare in lui, e che improvvisamente non gli sembrava più così assurdo
che il suo collega fosse stato sconfitto da lui... In qualche modo, il Deva
Serpente aveva il sentore che quel Digimon fosse molto diverso dagli altri,
anche se non riusciva esattamente a dire cosa avesse di particolare...
Ma subito dopo, Santiramon vide qualcosa di ancora più interessante, e un
bagliore di ferocia si accese nei suoi occhi felini: Calumon si era posizionato
vicino a Takato e gli stava fluttuando accanto, assistendo con il fiato sospeso
alla guerra di sguardi tra lui e Growlmon. Il simbolo triangolare che spiccava
sulla fronte del piccolo Digimon bianco gli fece corrugare la fronte: dove aveva
visto quel simbolo, prima di allora...?
"Ugh... ma certo!" pensò il serpente gigante, colto da un'epifania.
"Quello... non c'è dubbio, quello è il simbolo della Shining Evolution! Chi
l'avrebbe mai detto che avrebbe assunto la forma di un Digimon così
insignificante... bah, non importa! Quello che devo fare ora è liberarmi di
questi secatori, e riportarla a Zhuqiaomon-sama, il prima possibile!"
"Growlmon, sta arrivando!" esclamò Takato, vedendo il serpente ritrarsi di un
pò, soltanto per prendere la mira e prepararsi a scattare in avanti. Il
ragazzino afferrò una delle sue carte e la tenne in mano, pronta ad inserirla
nel D-Power in caso di necessità. "Tienti pronto, non sarà uno scherzo!"
"State attenti alla sua bocca!" li avvertì Jenrya, facendo notare a Takato lo
squarcio che l'acido di Santiramon aveva scavato nel muso del treno sotterraneo.
Il processo di corrosione non si era ancora del tutto arrestato, e il metallo
liquefatto stava colando via dalla fiancata, mettendo a nudo i motori
sottostanti. "Sputa un liquido corrosivo in grado di bruciare ogni cosa!"
"Ce ne ricorderemo... grazie, Jenrya-kun!" ringraziò Takato, prima di volgere
di nuovo l'attenzione al Deva serpentino. "Okay, Growlmon, vediamo di concludere
questo scontro in fretta! Card Slash! Power Activate!"
Mentre Takato inseriva la carta di potenziamento nello slot del suo D-Power,
e il dinosauro rosso veniva avvolto da un'aura splendente di luce azzurrina,
Ruki corrugò la fronte. Takato non aveva fatto esattamente la mossa che lei si
aspettava...
"Huh? Strano... pensavo avrebbe fatto evolvere Growlmon a livello
Ultimate... cos'ha in mente di fare?" pensò la ragazzina... ma decise che
non aveva senso starci tanto a pensare nel bel mezzo della battaglia.
"Kyuubimon! Tienti pronta a supportare Growlmon... e speriamo che Occhialoni
sappia quello che sta facendo!"
"Ricevuto, Ruki!" rispose la volpe a nove code, acquattandosi sui binari e
tenendosi pronta a saltare addosso a Santiramon al momento giusto...
In risposta alla domanda di Ruki, Growlmon spalancò le fauci e fece apparire
un'ardente palla di fuoco al loro interno... per poi spararle dritta contro
Santiramon nel momento in cui questo si sollevava per attaccare! "Pyro
Blaster!" esclamò il dinosauro rosso, indirizzando il proiettile
incandescente verso il Deva... che però aveva previsto la mossa e reagì con
velocità e prontezza di riflessi degne del combattente consumato che era!
"Tsk... ma come, tutto qui? Venom Axe!" sibilò il Deva Serpente,
scagliando altre due delle sue lame corrosive dalle fauci. La prima intercettò a
mezz'aria il Pyro Blaster di Growlmon e lo fece esplodere, costringendo il
dinosauro ad indietreggiare di un passo per non essere sollevato in aria
dall'onda d'urto... mentre l'altra superò la nube di fumo che l'esplosione aveva
creato, e sfrecciò verso Growlmon, che appena in tempo riuscì a scansarsi prima
che il proiettile velenoso colpisse il terreno sul quale lui si trovava! Ancora
una volta, nella galleria risuonò un poco rassicurante sibilo di materia che
veniva corrosa, e del vapore bianco scaturì dalla pozzanghera di acido che si
era formata nella zona colpita dal proiettile del gigantesco cobra. Takato provò
un brivido di freddo all'idea che una cosa del genere poteva accadere al suo
Digimon... ma prima che potesse dare ulteriori istruzioni al suo Digimon,
Gargomon approfittò dell'istante di distrazione che il suo compagno gli aveva
dato, e spiccò un salto altissimo, puntando alla testa del serpente, che non
riuscì a sollevarla appena in tempo per contrattaccare!
"Hey, biscia d'acqua ipersviluppata! Non ti sei dimenticata di noi, vero?
Bunny Pummel!" esclamò il Digimon canide, sferrando un potente colpo
dall'alto verso il basso con le mani congiunte, proprio mentre Jenrya passava
un'altra carta attraverso lo slot del suo D-Power!
"Card Slash!" esclamò il ragazzo cinese. "Vaccine Conversion
Activate!"
Santiramon spalancò leggermente gli occhi, un misto di rabbia e stupore,
quando il corpo di Gargomon venne attraversato, per una frazione di secondo
appena percettibile, da una scia di colori iridati... e il Digimon, con un
ghigno sicuro, abbattè il colpo sulla testa del Deva Serpente, facendogli
stingere i denti dal dolore!
"Aaaargh!" sibilò l'infuriato Santiramon. "Che voi ssssiate maledetti,
umani... quessssto trucco era davvero basssso, anche per voi!"
Mentre Gargomon balzava indietro e tornava normale, lasciando Santiramon
stordito per qualche secondo, Takato rivolse al Tamer cinese uno sguardo
interrogativo, non spiegandosi cosa volesse dire il loro avversario. "Huh?
Jenrya-kun... di che trucco sta parlando, esattamente?" chiese, sinceramente
incuriosito.
Jenrya fece vedere la carta che aveva appena strisciato nel suo Digivice. "Di
questa, immagino..." disse, mostrando la carta sulla quale si alternavano linee
curve verdi e rosse che vorticavano su uno sfondo blu. "Questa è una carta
piuttosto rara, si chiama Vaccine Conversion... e nel gioco permette di
trasformare, per un solo turno, gli attacchi di uno dei tuoi Digimon in attacchi
di tipo Anti-Virus. Dal momento che abbiamo scoperto che questo Digimon che
abbiamo davanti... Santiramon... è un Virus, l'ho usata per potenziare l'attacco
di Gargomon, che di per sè è di tipo Dati..."
Mentre le spiegazioni tecniche andavano avanti, Ruki aveva a sua volta
strisciato un'altra carta, una carta di Angemon... e Kyuubimon aveva spalancato
le fauci e usato l'attacco speciale del Digimon angelico, Hand of Fate, contro
Santiramon, colpendolo in pieno e spedendolo contro il muro del tunnel! Con un
rombo potente, alcuni pezzi di roccia e di tubo si staccarono dalla parete, e
Santiramon si accasciò stordito nell'ammaccatura che aveva scavato con il suo
pesante corpo.
"Bel colpo, ragazzi! Lo state sconfiggendo..." iniziò a dire Calumon...
Ma si interruppe a metà qualche istante dopo, quando l'irritato Deva Serpente
si staccò dal muro, facendo cadere altri pezzi di roccia, e tornò a volgere uno
sguardo assassino ai Tamers... in particolare a Takato e Growlmon! Era
evidentemente, dai segni sul suo corpo squamoso, che il Deva aveva subito dei
danni, pur contenuti... ma che questo non sarebbe stato in grado di fermarlo:
era ancora attivissimo e capace di far passare loro un bruttissimo quarto
d'ora!
"Oops... temo di aver parlato troppo presto..." mormorò Calumon in risposta,
sentendosi diventare ancora più piccolo sotto gli occhi felini del gigantesco
cobra albino. Con un agile movimento delle spire, Santiramon si rimise in
guardia e iniziò a strisciare verso Calumon, deciso a raggiungerlo a tutti i
costi. Il piccolo Digimon dalle grandi orecchie percepiva, con sua grande paura,
che il serpente gigante voleva lui... ma quello che non riusciva a spiegarsi era
il perchè di tanta animosità! Era... era la stessa cosa che con i Digimon che
aveva incontrato prima di arrivare nel Mondo Reale... e anche con Impmon! Tutti
lo volevano, e lui non capiva per quale motivo...
"Devo riconoscere che ve la ssssapete cavare..." sibilò il serpente gigante,
con palpabile fastidio. "Non credevo che dei ssssemplici Champion potessssero
tenere testa ad un Deva come me... immagino che ssssia tutto grazie a quelle
maledette carte che i vosssstri padroncini umani fanno passssare per quegli
aggeggi, vero?"
Kyuubimon serrò gli occhi, piazzandosi con fare protettivo tra Ruki e
Santiramon. "E anche se fosse? A te cosa interessa?"
Santiramon fece guizzare fuori la lingua, apparendo per un istante ancora più
spaventoso. "Ssssiete patetici... ssssiete così deboli che avete bisogno che dei
miseri umani vi assssisssstano durante una battaglia? Al punto da conssssentire
loro di modificare i vosssstri dati e la vosssstra ssstessssa natura?"
"Il tuo amichetto ci ha detto la stessa cosa, anche questa volta!" ribattè
sfacciatamente Gargomon. "Certo che voi Deva non ne avete molta di fantasia,
eh?"
"Tsk!" grugnì Santiramon, la cui pazienza era ormai giunta al limite estremo.
"Come desiderate... sssse non volete ssssentire ragioni, non mi ressssta che
annientarvi usando tutta la mia forza! Prendete quesssta!"
La coda di Santiramon scattò di nuovo, e la lama della sua alabarda fendette
l'aria stantia del tunnel, sollevando una tremenda onda d'urto che impattò
violentemente contro i Digimon! Growlmon e Kyuubimon riuscirono ad ancorarsi
saldamente al terreno, ma Gargomon, il più vicino, venne sollevato di peso e
scagliato violentemente contro il muro, per poi scivolare a terra stordito!
"Gargomon!" esclamò Jenrya, correndo in soccorso del suo partner, i cui
grandi occhi neri si erano trasformati in comiche spirali! Il Tamer cinese si
inginocchiò vicino al suo compagno digitale, e gli mise la mano sinistra davanti
al viso, tenendo sollevati pollice, indice e medio. "Hey, Gargomon... mi senti?
Va tutto bene? Quante dita vedi?"
"Uuuuugh... ciao, Jen... non sapevo che avessi tre fratelli gemelli..."
mormorò in risposta il cane umanoide. "Gira il mondo... o giro io...?"
Nel frattempo, senza dare a Santiramon il tempo di sputare di nuovo il suo
veleno acido, Growlmon aveva caricato il cobra gigante e gli si era buttato
addosso con tutto il suo peso, costringendolo di nuovo contro il muro mentre lo
colpiva con dei pesanti pugni. Il corpo muscoloso del serpente si contorceva
come una furia, cercando di sfuggire alla letale presa del dinosauro rosso, e in
un attimo di pura concitazione, la sua coda a frusta si alzò di nuovo, tenendo
stretta l'alabarda dalla lama lunata e dalla punta di oro massiccio...
quest'ultima puntata contro la schiena di Growlmon!
"Attento, Growlmon! Dietro di te!" esclamò Takato, con palpabile
allarme...
Ma Ruki e Kyuubimon avevano anticipato la mossa del serpente. Ad un semplice
cenno di intesa della ragazzina, la volpe a nove code era scattata verso
Santiramon, e ne aveva attaccato la coda, mordendolo ferocemente! Il Deva
rettile sibilò per la rabbia e il dolore, e cercò di scuotersi ulteriormente per
liberarsi dell'irritante Digimon, ma Kyuubimon, grazie ad una carta Power che
Ruki aveva scannerizzato, si teneva stretta alla coda del mostro, impedendogli
di sollevare l'alabarda e usarla contro Growlmon.
Takato tirò un sospiro di sollievo. "Phew... per un pelo... grazie, Ruki-san,
hai salvato Guilmon..."
"Ringraziami dopo." tagliò corto la Tamer. "Per ora Kyuubimon può tenerlo a
bada, ma non durerà tanto a lungo... quindi sbrigatevi, tu e il tuo dinosauro, a
finirlo."
Un ruggito furente quasi interruppe il discorso di Ruki: voltandosi di nuovo
verso la battaglia, Takato vide Growlmon stringere la presa attorno al corpo di
Santiramon, che però resisteva con incredibile tenacia, e si rifiutava di
arrendersi... e infatti, con un improvvisa esplosione di forza, il Deva Serpente
scosse violentemente la coda, scrollandosi di dosso Kyuubimon, che non riuscì a
tenersi e venne sbalzata via! Stringendo i denti, la volpe eseguì un'elegante
capriola a mezz'aria e riuscì ad attutire l'impatto con la parete appoggiandosi
su di essa con le zampe... ma questa mossa aveva datto a Santiramon il tempo
sufficiente per avvolgere le sue letali spire attorno al corpo di Growlmon e
iniziare a stritolare!
Takato sobbalzò per la paura quando Santiramon iniziò a stringere con tutta
la sua forza, e il suo Digimon alzò la testa e lanciò uno strozzato ruggito di
dolore, dilatando le narici nel tentativo di racimolare quanto più ossigeno
possibile. Nel disperato tentativo di liberarsi dall'abbraccio mortale, Growlmon
si contorse e cercò di concentrarsi per scagliare un altro Pyro Blaster a
bruciapelo... ma il Deva Serpente sapeva bene a che rischio si stava esponendo,
e intensificò lo stritolamento, espellendo l'aria dai polmoni di Growlmon e
impedendogli di sferrare il suo attacco decisivo...
"Growlmon!" esclamò Takato, notando con orrore che Gargomon era a terra e non
poteva dargli una mano... mentre Kyuubimon era troppo impegnata a schivare i
colpi che Santiramon sferrava con la sua alabarda per potergli fare da supporto.
Il serpente gigante aveva moltiplicato i suoi sforzi, e ora i Digimon stavano
avendo dei seri problemi. Se Takato voleva che lo scontro si concludesse a loro
favore, doveva fare qualcosa, e alla svelta...
...ma non riusciva, nonostante tutto, ad usare di nuovo la carta blu. La
paura di perdere il suo amico era ancora troppo forte... non POTEVA lasciare che
si evolvesse di nuovo in quel colosso meccanico... ma se non lo avesse fatto,
forse Santiramon lo avrebbe stritolato...
"Occhialoni!" esclamò Ruki, dopo aver visto Kyuubimon tentare una Foxtail
Inferno che Santiramon parò senza problemi con la sua arma dorata. "Che cosa
stai aspettando? Fai evolvere di nuovo il tuo Digimon! Ci serve il livello
Ultimate per questo verme!"
Takato strinse i denti, esitando per un secondo alla vista del suo Digimon
che cercava in qualche modo di sfuggire al mortale abbraccio del Deva
Serpente... poi, di colpo, chiuse gli occhi e diede la sua risposta. "Io... non
posso fare una cosa del genere... a Guilmon... Non posso! Mi dispiace, ma non
posso proprio! Dobbiamo trovare un altro modo!"
Un'espressione sbalordita, decisamente rara a vedersi, apparve sul volto
della Regina dei Digimon... e di Kyuubimon, che proprio in quel momento era
riuscita a deviare un affondo che Santiramon aveva portato con l'alabarda.
"Cosa? Che vuoi dire con... 'non puoi farlo'? Ti sei rincitrullito di colpo,
Matsuda?" chiese severamente la ragazzina. "L'hai fatto una volta, puoi farlo di
nuovo!"
"Ruki-san ha ragione, Takato-kun!" riprese Jenrya. "Ci serve quella carta che
hai usato l'altro giorno, per sconfiggere questo Digimon..."
"Non mi sono spiegato!" esclamò Takato, in tono più brusco di quanto non
fosse sua volontà. "Quello che volevo dire è che... che non posso far
trasformare Guilmon in... in... quella macchina da guerra! Ogni... ogni volta
che lo faccio combattere... ho paura che Guilmon perda di vista ciò che è... che
diventi un mostro come quelli che stiamo combattendo!"
Ruki sbattè gli occhi, senza dire una parola, e Jenrya corrugò la fronte.
Essendosi trovato anche lui in una situazione simile in passato, quando si era
reso conto che le azioni del suo Digimon potevano causare sofferenze ad altre
creature e a chi gli stava attorno, riusciva a capire cosa stava passando il suo
amico... e tuttavia, questa era una situazione di emergenza! Molto
probabilmente, non avrebbero avuto il lusso della scelta... "Takato-kun..."
"Ed è per questo che... non volevo più combattere..." proseguì Takato,
stringendo i pugni mentre osservava impotente la lotta impari tra Growlmon e
Santiramon. Gli faceva male vedere il suo Digimon nelle grinfie del Deva, e la
sua ansia per la sorte di Guilmon stava lottando contro le sue incertezze,
gettandolo nella confusione. Si rendeva conto che l'evoluzione sarebbe forse
stata l'unica possibilità di Growlmon... ma se questo avesse voluto dire la fine
della loro amicizia? Non lo avrebbe potuto sopportare... "Sentivo che a Guilmon
cominciava a piacere... avevo paura che i suoi istinti di Digimon avessero la
meglio su di lui... io... io non ho mai voluto che Guilmon fosse un'arma con cui
combattere... non ho mai voluto combattere, e sono sempre stato costretto dalle
circostanze a farlo... ma avevo sempre la paura che Guilmon si allontanasse da
me... e dopo aver visto la sua evoluzione, ho ancora più paura! Avete visto
anche voi quanto diventa grande e potente, no? Cosa... cosa continuerebbe a
legarci, se dovesse continuare a diventare sempre più forte, e alla fine
perdesse sè stesso? Non... non credo che nemmeno lui vorrebbe una cosa del
genere, e perciò io non posso imporglielo!"
Silenzio per qualche istante, con in sottofondo i suoi della strenua
battaglia che Growlmon stava sostenendo contro il Deva... e infine, Ruki sospirò
con tono di rimprovero, e incrociò le braccia sul petto, scuotendo la testa da
una parte all'altra. "Beh, Occhialoni..." disse seccamente. "Lascia che te lo
dica. Non ti facevo così incoerente."
Takato non si aspettava un commento così brusco da parte di Ruki. Oh, certo,
sapeva che la Regina dei Digimon non era conosciuta come una che addolciva le
pillole... ma per qualche motivo, era convinto che sarebbe stata più comprensiva
verso di lui. "R-Ruki-san!" esclamò, incredulo e quasi oltraggiato. "Per... per
quale motivo dici... una cosa del genere? Io... sarei incoerente?"
"Sì." rispose lei, diretta come sempre. "Non eri tu quello che mi diceva
sempre del legame tra un Digimon e il suo parner umano? Non eri tu a dire che
l'amicizia tra un Tamer e il suo Digimon era la cosa fondamentale, e che la
fiducia doveva esserci da entrambe le parti perchè la cosa funzionasse? Ora ti
rimangi le tue stesse parole?"
Takato aprì la bocca... ma da essa non uscì alcuna risposta. Il giovane Tamer
rimase a guardare stupito la sua compagna di avventura, e la volpe dalla
pelliccia dorata che le si trovava a fianco... e, riflettendo su quanto aveva
appena sentito, non potè che rendersi conto che Ruki aveva detto una cosa
sensatissima! Quando lei e Renamon erano in disaccordo, e non si fidavano più
l'una dell'altra... lui aveva cercato di farle riavvicinare, e aveva sperato che
potessero capirsi, come alla fine era stato! Lui le aveva parlato del rapporto
di amicizia che ci doveva essere tra un Digimon e il suo partner... e adesso,
invece, lui cominciava a dubitare di Guilmon soltanto perchè aveva ottenuto una
nuova Digievoluzione? Se... se davvero il loro legame era così forte... allora
anche passare a livello Ultimate non avrebbe cambiato le cose tra lui e
Guilmon!
"E poi, Takato-kun, c'è un'altra cosa..." proseguì Jenrya, assumendo un
cipiglio più severo di quello che gli era solito. "Come fai a sapere che non
evolvere è davvero quello che Guilmon vuole? E' soltanto quello che tu credi sia
meglio per lui... ma Guilmon potrebbe non essere d'accordo! Soltanto perchè è il
tuo Digimon, non significa che sia d'accordo con te in tutto... e tu non puoi
decidere al suo posto!"
Takato non rispose, lì per lì. Non c'era molto da dire. Sapeva bene, ora se
ne era reso conto... che i suoi amici avevano ragione! Lui... pur con le
migliori intenzioni, si era arrogato il diritto di decidere al posto di Guilmon,
e le conseguenze erano lì, davanti a loro... se avesse avuto più fiducia nel
loro legame... se avesse permesso a Guilmon di passare a livello Ultimate fin da
subito... forse ora Growlmon non si sarebbe trovato nelle spire stritolanti di
Santiramon, che lo stavano stringendo sempre di più...
Takato abbassò lo sguardo e si guardò il palmo della mano libera. E' vero,
aveva sbagliato... ma il combattimento non era ancora finito! C'era ancora tempo
per rimediare!
"Guilmon..." pensò tra sè, mentre scintille di luce azzurra
cominciavano a danzare nella sua mano. "Io... avevo paura di sbagliare...
avevo paura di trasformarti in qualcosa che era al di là del mio controllo,
perchè non volevo perderti... ogni volta che Digievolvevi, avevo paura che tu
perdessi una parte di te. Però... Jenrya e Ruki hanno ragione. In questo
momento... tu DEVI evolvere... se non riuscissi a salvarti... se dovessi
perderti davvero, soltanto perchè voglio importi quello che IO penso sia giusto
per te... non me lo potrei mai perdonare! E poi, anche i miei amici... e tante
altre persone... chissà quali rischi correrebbero se non riuscissimo a fermare
questo Digimon! Sono stato un codardo, Guilmon... non ho voluto assumermi le mie
responsabilità, e ne abbiamo pagato tutti le conseguenze... ma se tu volessi
darmi un'altra possibilità... solo una sola... non ti deluderò, questa volta! E'
una promessa!"
Nello stesso momento, il piccolo Calumon si alzò in volo, il triangolo sulla
fronte che emanava una luce abbagliante... e Santiramon si fermò, guardando
sbalordito nella direzione dei Tamers! Una carta blu, apparentemente dal nulla,
si formò nella mano di Takato, e il ragazzino, con rinnovata determinazione, si
apprestò ad infilarla nello slot del suo D-Power!
"COSA?" esclamò il Deva Serpente, senza mai mollare la presa. "E... e quella
che diavolo... La Sssshining Evolution ssssta... reagendo a quell'umano?"
"Growlmon..." mormorò Calumon, che sembrava non aver sentito nulla di quello
che stava dicendo il cobra gigante. "Questo potere... a te... CALUUUUUUU!"
Un lampo bianco scaturì dalla fronte di Calumon nel momento in cui Takato
inserì la carta blu nel suo D-Power... e nello stesso momento, Growlmon spalancò
gli occhi e, con rinnovata forza, cominciò a liberarsi dalla presa di
Santiramon, circondato da una familiare aura...
"CARD SLASH!" esclamò Takato. "RADIANT FAITH... ACTIVATE!"
Santiramon gridò dalla rabbia e dallo stupore quando Growlmon venne avvolto
dalla luce...
"Growlmon... chou shinka..."
I Tamers restarono ammirati a guardare il Digimon del loro compagno aumentare
di dimensioni, fino a spezzare a forza la presa di Santiramon, che fu costretto
a staccarsi da lui con un grido di disappunto! Piastre di metallo coprirono la
pelle del dinosauro rosso, e una spaventosa maschera apparve attorno alla sua
testa, mentre un paio di minacciosi cannoni spuntavano dal pettorale! Takato
sentì il fiato corto per un istante... e, istintivamente, si rese conto che era
perchè sentiva la stessa mancanza d'aria che il suo Digimon aveva sentito nelle
spire del Deva... ma riprese a respirare normalmente un secondo dopo, e alzò
verso il suo Digimon uno sguardo pieno di gratitudine, mentre quest'ultimo
completava la sua evoluzione... e riappariva, sotto la forma del possente
Digimon che aveva sconfitto Vajiramon due giorni prima!
"...WARGROWLMON!"
Finalmente, la forma Ultimate di Guilmon apparve in tutto il suo splendore,
riempiendo la galleria con la sua enorme mole e facendo fare un balzo indietro
al già stravolto Santiramon, che non riusciva a spiegarsi come un Digimon che
prima riusciva facilmente a tenere a bada fosse diventato all'improvviso così
potente. Allora... allora era quello il potere che aveva sconfitto Vajiramon?
Ora che se lo trovava davanti, non faceva fatica a crederlo...
Con soddisfazione, WarGrowlmon guardò per un istante le lame ricurve che
spuntavano dall'armatura che gli copriva le braccia... poi, guardò nuovamente
verso Takato, distraendosi per un secondo dallo sbalordito Deva. Il ragazzino,
pur un pò timidamente, si stava avvicinando al suo Digimon, con l'aria di chi
sembrava voler chiedere scusa per i suoi errori... in effetti, come WarGrowlmon
ebbe modo di notare, era proprio così.
"WarGrowlmon..." mormorò Takato, sorridendo un pò tristemente. "Io... ho
sbagliato, WarGrowlmon... sono stato un vigliacco, e non ho avuto fiducia in
te... e ho finito per rischiare la tua vita assieme alla mia e a quella dei miei
amici, per questo mio egoismo. Quindi... ti devo chiedere scusa... e ti
ringrazio ancora per tutto quello che fai e che continui a fare per noi! Mi...
potrai mai perdonare?"
Gli altri Tamers e Digimon annuirono tra sè. Era quello il Takato che
conoscevano...
Una grande felicità prese il giovane cuore di Takato, quando il suo Digimon
sollevò gli angoli della bocca in un sorriso, mostrando che anche dietro quei
muscoli possenti e quella corazza di metallo piena di armi c'era ancora il
carattere buono e gentile di Guilmon, e che la Digievoluzione non lo aveva in
alcun modo corrotto.
"Takatomon..." mormorò WarGrowlmon, con voce ringhiante ma gentile. "Non hai
bisogno di scusarti... ora capisco bene perchè non volevi che io combattessi...
Ma ricordati, non importa quanto io cambi... io resterò sempre io, spero che
questo tu lo sappia! E il vero me stesso... avrà sempre bisogno del suo Tamer!
Solo tu... puoi ricoprire quel ruolo... perchè non c'è nessuno di cui io mi fidi
più di te!"
Queste parole, dette con affetto e amicizia, commossero il ragazzino, che si
passò una mano sugli occhi. "Grazie... WarGrowlmon..."
"Venom Axe!"
Santiramon, sentendosi ignorato, decise di riportare tutti alla realtà con un
altro dei suoi proiettili corrosivi, che sfrecciò dritto verso la maschera
facciale di WarGrowlmon... ma il dinosauro cibernetico si era aspettato questo
attacco, si voltò con una rapidità incredibile e sferrò un micidiale fendente
con una delle sue lame, intercettando la lama corrosiva a mezz'aria! Il
proiettile acido si disgregò all'istante e si dissolse senza fare danni, e
WarGrowlmon si acquattò leggermente sul terreno, pronto a dare battaglia al Deva
Serpente che osservava indignato lui e i suoi amici!
"Allora? Finita la parentesi ssssentimentale?" sibilò Santiramon,
visibilmente irritato dalla vicinanza che c'era tra l'essere umano e il Digimon.
"Sssse non ve ne ssssiete dimenticati, noi abbiamo una battaglia da terminare! E
non ssssarà certo una nuova evoluzione a farmi paura! Io ssssono uno dei Dodici
Deva di Zhuqiaomon-ssssama!"
WarGrowlmon grugnì, un suono che suonava come un incrocio tra il ruggito di
un leone e il verso di un coccodrillo. "No, non mi sono dimenticato di te... e
anzi, ho intenzione di concludere questo scontro qui e adesso, prima che tu
faccia altri danni!" ruggì, prima di spalancare le braccia. L'espressione
irritata di Santiramon fece spazio ad una scioccata quando si rese conto che
stava guardando dritto nelle bocche di un paio di cannoni laser montati sul
pettorale dell'avversario, che in quel momento si stavano già caricando di
energia!
"Che... che cosa sssstai...?" chiese Santiramon, già sicuro che la risposta
non gli sarebbe piaciuta. Era sembrato un combattimento facile all'inizio, ma
l'abile uso della strategia da parte dei Tamers, e l'inaspettata evoluzione di
Guilmon lo avevano reso decisamente più duro...
"Niente... soltanto QUESTO!" ringhiò WarGrowlmon, la cui voce possente fece
tremare le pareti della galleria. "Atomic Blaster!"
I cannoni laser presero vita, e due enormi raggi di energia gialla esplosero
dalle loro bocche e sfrecciarono verso l'impreparato Santiramon, che non poteva
fare nulla se non spalancare gli occhi con orrore prima di essere investito in
pieno dalle dirompenti scariche di energia e sollevato di peso! Un grido
strozzato, subito soffocato dal rombo dello sparo, si levò dalla sua gola, e la
sua lingua biforcuta saettò disperatamente in aria, mentre i Tamers e gli altri
Digimon presenti, compreso Gargomon che si era appena rialzato, si coprivano gli
occhi con le braccia per non restare abbagliati! Finalmente, dopo qualche
secondo di puro caos, luce e rumore, il colpo di WarGrowlmon si esaurì,
lasciando ai Tamers campo libero per ammirarne gli effetti devastanti!
Il doppio laser di WarGrowlmon aveva letteralmente strappato via il
rivestimento più esterno delle pareti, sbriciolandone i mattoni e mettendo a
nudo tubature e linee elettriche, mentre i binari erano stati letteralmente fusi
e contorti dall'intenso calore generato, e un acre odore di ferro surriscaldato
e ozono riempiva la galleria, assieme ad un pesante smog grigiastro. Diversi
metri più in là, giaceva Santiramon, le cui squame albine erano piene di segni e
bruciature, e il cui respiro arrivava ai polmoni in brevi, affannati sibili nei
quali si sentiva una punta di incredulità. Non gli era mai successo di subire
tanti danni con un solo attacco, e ormai il Deva Serpente aveva capito che
restare lì sarebbe stato un suicidio, e avrebbe messo in forse il buon esito
della missione dei Deva. Inutile intestardirsi, il combattimento fisico non era
il suo forte...
"M-Maledizione..." ansimò dolorosamente. "Chi poteva immaginare che gli
esssseri umani... Ugh... e penssssare che ero così vicino..."
Giusto per rendere ancora più chiaro quello che voleva dire, WarGrowlmon
abbassò le braccia, rilassandosi dopo il colpo sparato, e avanzò di un passo,
facendo tremare il terreno con il suo immane peso, e sollevando le sue lame quel
tanto che bastava per permettere a Santiramon di vederne il filo micidiale!
"Non provare mai più a minacciare Takatomon e i suoi amici!" ringhiò il
dinosauro. "Ora vattene! Non voglio combattere, ma lo farò senza esitazione, per
proteggere il mio partner! E sappi che anche lui combatterà al mio fianco!"
Santiramon si alzò a fatica da terra, respirando affannosamente e usando la
sua alabarda come sostegno. Pur non essendo un guerriero come Vajiramon, provava
anche lui vergogna per essere stato battuto da un avversario che reputava
inferiore, e per aver fallito una missione per la quale lui stesso si era
offerto volontario... e questo suo sentimento trasparì chiaramente dalle sue
parole.
"Ugh... la fuga... non ssssi addice certo ad un Deva..." sibilò. "Ma al
momento... non ho altra sccccelta... Zhuqiaomon-ssssama non ssssarà
contento..."
Nel momento in cui il cobra albino terminò la frase, una lieve coltre di
nebbia avvolse il suo enorme corpo, e il Deva perse rapidamente solidità fino a
scomparire, ritornando da dove era venuto con l'umiliazione di essersi lasciato
scappare il suo obiettivo. Il banco di nebbia aleggiò ancora nella galleria per
qualche istante... e finalmente, rapido come era venuto, si dissolse, esponendo
a tutti lo spettacolo del binario devastato. Finalmente, la battaglia era
finita.
Takato, un pò stremato da tutte quelle emozioni forti, sospirò e si afflosciò
sulle ginocchia, riprendendo fiato mentre Ruki, Jenrya e gli altri due Digimon
accorrevano a dargli una mano. "Hey, Takato-kun, tutto okay? Ti senti bene?"
chiese Jenrya, ricordando che quando Guilmon raggiungeva il livello Ultimate, il
dolore che provava lui si rifletteva sul giovane domatore.
"S-sì..." rispose Takato, ancora senza fiato, alzando lo sguardo verso il suo
amico e Gargomon. "Ce... ce l'abbiamo fatta, ragazzi... abbiamo messo in fuga
quel Deva!"
"Avete battuto quel grosso verme prepotente! Calu calu!" cinguettò
allegramente Calumon.
Jenrya sorrise e annuì, mentre Gargomon stringeva un pugno davanti a sè con
decisione. "Altrochè se l'avete cacciato via! Bel colpo, ragazzi! Sono convinto
che quel vermone troppo cresciuto non farà ritorno per un bel pò!" esclamò il
cane umanoide.
Ruki annuì leggermente a sua volta, tenendo le braccia sempre incrociate
davanti a sè. "In effetti, devo ammettere che, nonostante tutto, tu e il tuo
Digimon ve la siete saputa cavare. Mi devo complimentare, Occhialoni... vali più
di quanto avessi pensato all'inizio." disse, mantenendo sempre un pò di
distacco. Tuttavia, si sentiva chiaramente che Ruki non lo stava dicendo per
semplice educazione... non era da lei dire quello che non pensava, e Takato si
sentì piuttosto onorato di aver ricevuto un complimento, pur lieve, dalla Regina
dei Digimon.
"Hehee... grazie, Ruki-san... e grazie soprattutto a te, WarGrowlmon!"
ringraziò Takato, guardando con affetto il suo Digimon mentre si rialzava. "Hai
creduto in me, e anche se avevo sbagliato, sei stato al mio fianco... grazie,
WarGrowlmon, sei un vero amico!"
Il dinosauro corazzato si piegò su un ginocchio per guardare negli occhi il
suo Tamer, e gli sorrise di rimando. "Grazie a te, Takatomon... alla fine, anche
tu hai creduto in me e nei miei sentimenti!"
----------
"E così... quelli sarebbero i Tamers i questo mondo? Hmmm... devo ammettere
che sono abili... soprattutto quel ragazzino con gli occhialoni e quel Digimon
rosso che non ho mai visto prima d'ora. Sono riusciti a costringere un Deva alla
fuga, e questo non è certo da tutti! Heh, chissà perchè, mi ricorda tanto certe
mie vecchie conoscenze..."
I Tamers non si erano accorti, nella concitazione della battaglia, di quella
figura vestita di nero, dai capelli castani e dall'aria sicura, che li osservava
con interesse da dietro il vetro infranto di una finestra del treno, valutando
con obiettività le loro prestazioni. Doveva ammetterlo, non si aspettava che
fossero così abili... Zhuqiaomon aveva probabilmente trovato pane per i suoi
denti...
"E a proposito di vecchie conoscenze, non credevo che avrei incontrato anche
lei..." disse tra sè, osservando Ruki e la sua Digimon, che era tornata ad
essere Renamon. "Anche se forse, considerando quanto è competitiva, la cosa non
dovrebbe stupirmi più di tanto... chissà cosa dirà quando mi vedrà di nuovo!
Beh, in ogni caso, è meglio tenerli d'occhio. Non si sa mai quando e se
potrebbero avere bisogno del mio aiuto... e sicuramente, Zhuqiaomon sarà molto
arrabbiato quando saprà della sconfitta del suo secondo Deva... per questo Mondo
Reale, saranno grossi guai!"
"Ryou! Hey, Ryou!" lo chiamò una vocetta acuta, appartenente ad un cucciolo
di drago dalle squame viola che si era appostato vicino alla gamba del ragazzo.
"Allora, li hai visti, i Digiprescelti di questo mondo? Che tipi sono? Che
Digimon hanno? Racconta, racconta!"
Il tredicenne di nome Ryou Akiyama si rivolse al piccolo Digimon dall'aspetto
di drago, e gli rivolse un sorriso che sembrava chiedere pazienza. "Una cosa
alla volta, Monodramon... e poi, questi non sono proprio Digiprescelti...
preferirei chiamarli Digimon Tamers, proprio come me!" rispose
pacatamente...
CONTINUA...
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Note dell'autore: Faccio una breve conclusione, giusto perchè è tardi e devo
ritirarmi! In questo capitolo, abbiamo assistito alla battaglia con Santiramon,
e Takato è riuscito a chiarirsi un pò di dubbi... oh, e abbiamo visto
ufficialmente Ryou e Monodramon! La situazione si fa interessante, right?
Beh, il resto lo potrete leggere nel prossimo capitolo! Mi raccomando, stessa
emittente! Ciao a tutti, e buona notte!
Justice Gundam
P.S.: Domani aggiornerò il mio profilo on-line, dopo tanto tempo! E non
escludo di pubblicare a breve il prossimo cap. di MegaMan Nt Warrior o di Super
Robot Taisen Preface! ^_^
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