Anime & Manga > Digimon > Digimon Tamers
Segui la storia  |       
Autore: Justice Gundam    31/01/2008    3 recensioni
Quali pericolose avventure attendono i Digimon Tamers nella loro corsa contro il tempo per svelare i misteri di DigiWorld? Cosa sono i Deva, e chi è il 'Digimon Sovrano' di cui parlano? E perchè i loro piani coinvolgono il piccolo Calumon? Questa volta, molte cose potrebbero andare diversamente da come sappiamo... la mia prima storia di Tamers, che si ricollega (vedrete come...) a quelle di Adventure che sto scrivendo e a quella di Frontier-Savers che scriverò!
Genere: Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Tamers Reload-06

Digimon Tamers Reload

Una fanfiction di Digimon Tamers scritta da: Justice Gundam

 

E come sempre, bentornati a tutti i miei lettori... e benvenuti a tutti quelli che si sono appena sintonizzati su questa fanfiction, non si può mai dire!

Come da programma, torniamo alla nostra fanfiction di Digimon Tamers, che dopo un inizio incerto sta lentamente prendendo velocità! Certo, per adesso mi sto concentrando di più su Invasion e su Zero, ma cerco di prestare attenzione pure a questa! Anzi, ora che mi ci fate pensare, dovrei davvero riprenderla, la mia fanfiction di Sonic X... il fatto è che sono molto a corto di idee, per quella...

Ehm, andiamo avanti...

I Deva non hanno preso molto bene la ripassata che Takato, Guilmon e compagni hanno dato a Vajiramon, e adesso hanno mandato un altro dei loro compagni, il Deva Serpente Santiramon, nel Mondo Reale, per catturare la Shining Evolution e riportarla al solo Sovrano, il feroce Zhuqiaomon. Quale sia il suo piano una volta ottenuto Calumon, non si sa (o meglio, chi ricorda la serie probabilmente lo sa già, ma questa è una riscrittura, e quindi le cose potrebbero essere diverse...)... ma molto probabilmente non sarà nulla di buono per la Terra, sapendo che scarsa opinione ha il Sovrano Fenice della razza umana!

Takato è riuscito a far raggiungere a Guilmon il livello Ultimate, ma la cosa, come avete visto, non sembra avergli fatto molto piacere... al punto che sta pensando di smettere di essere un Tamer! Riuscirà il nostro domatore preferito a fare chiarezza nei suoi sentimenti nel momento del bisogno, quando Santiramon minaccerà i suoi amici? La risposta a questa domanda la troverete proprio in questo capitolo, in cui i Tamers affronteranno il Deva Serpente in una violenta battaglia nei tunnel della metropolitana!

Ed ora, le recensioni!

 

Talpina Pensierosa: E' un piacere vedere che segui anche questa mia fanfiction! Non ti preoccupare, Takato riuscirà a venire a capo dei suoi problemucci personali... o almeno, così si spera! Grazie della recensione, e continua a seguirmi!

KillKenny: Già, è quello che mi auguro anch'io... Decisamente, non è più tanto facile essere i partner di qualche Digimon se alla regia c'è Chiaki Konaka! Juri può testimoniare... ^_^ U

Makuramon è uno dei Digimon più universalmente odiati di tutte e cinque le saghe... e del resto, anch'io sono tra i suoi detrattori! E anche Myotismon, se la cosa può interessarti, non è tanto popolare. Diciamoci la verità, è come il Dr. Regal in MegaMan Axess - il classico cattivo che vuole conquistare il mondo perchè non ha niente di meglio da fare. Molto bene, l'aggiornamento è arrivato! Spero che sia di tuo gradimento, e a risentirci!

TopoMouse: Anche se la mia serie preferita rimane Frontier, con Savers al secondo posto staccata di pochissimo, trovo che Tamers offra un sacco di spunti interessanti, e mi piacerebbe molto di più se solo avesse un'atmosfera meno dark e opprimente...

Sì, nella 'realtà' di Tamers le prime due serie sono conosciute soltanto come cartone animato... ho già in mente qualche scenetta per il mega crossover finale, per il quale conto di fare scintille!

Driger: E bentornata anche a te! In effetti, anch'io non ricordo molto bene quella parte di Tamers, ma ricordo che Takato aveva questa paura che Guilmon diventasse un predatore affamato di dati come i Digimon selvaggi che bioemergevano di tanto in tanto. Solo che, nell'anime, questo accadeva PRIMA che Guilmon raggiungesse il livello Ultimate... una piccola 'licenza poetica' da parte mia!

Trovo che Hirokazu sia un pò come Daisuke: agisce senza pensare, ma è più perspicace di quanto non dia a vedere. Sta pur certa che lui e Kenta avranno un ruolo più importante nella mia storia rispetto all'anime, dove sono stati un pò 'sacrificati' all'introduzione di Ryou - oh, a proposito, credo proprio che vedremo anche Ryo, prima della fine di questo capitolo.

E, purtroppo, aspettati anche una maggiore quanto più molesta presenza da parte di Makuramon. Anch'io odio quel parassita, ma affinchè la mia storia vada avanti... beh, dovrò assegnare anche a lui un ruolo maggiore rispetto all'anime! Oh beh... se non altro, quando sarà giustamente fatto fuori, la soddisfazione sarà maggiore! Grazie per il tuo gentile commento... e alla prossima! Ciao!

 

Ci siamo tutti? Sì? Bene, allora ricominciamo! Capitolo 6, iniziato!

 

----------

 

Capitolo 6 - Scontro nei sotterranei

 

"A-ACHOOOOO! Cavolo, col naso sensibile che mi ritrovo, tutte queste polveri sottili mi faranno impazzire... oh, Jen, tu prova soltanto a menzionare una certa 'infermiera Shuichon', e giuro che mi metto ad urlare..."

Ovviamente, queste rimostranze provenivano da Terriermon, in quel momento sdraiato sulla testa del suo Tamer dai capelli bluetti, a cercare di fare del suo meglio per sembrare un peluche. Sfortunatamente, grazie allo starnuto di poco prima, il tentativo era andato a vuoto... ma per fortuna, dato che ormai la cappa della notte era scesa sull'ora illuminata Shinjuku, non c'era nessuno nei dintorni che potesse notare quell'inusuale particolare. Il giovanissimo Tamer cinese, in quel momento di ritorno da una lezione serale di arti marziali con a tracolla la sua borsa da palestra, alzò lo sguardo, rivolgendo un'occhiata confusa al cagnolino dalle lunghe orecchie.

"Guarda che non ho detto niente di Shuichon-chan..." mormorò Jenrya, sbattendo gli occhi.

Terriermon si grattò il naso, facendo passare una buona volta quell'insopportabile solletico. "Ti ho soltanto prevenuto, Jen... conoscendoti, sapevo che avresti detto una cosa del genere, e ti ho risposto in anticipo!" rispose con malcelata soddisfazione.

Il ragazzo dai capelli bluetti alzò gli occhi al cielo, reprimendo a malapena una risata che gli stava salendo dalla gola. "Eh... Terriermon, sei sempre il solito, eh?"

Il Digimon cane chiuse gli occhi, inclinando la testa da un lato, e sfoderò il suo ormai classico sorrisetto volpino. "Eh, già... sono sempre io, e se non ci fossi bisognerebbe inventarmi! Mo-men-tai!" esclamò, terminando la frase con la sua esclamazione preferita!

Stavolta, Jenrya Li non riuscì proprio ad impedirsi di ridere brevemente, mentre lui e Terriermon svoltavano un angolo e si dirigevano lungo una strada principale, diretti verso un condominio. "Okay, okay, Terriermon... ma adesso ci stiamo avvicinando a casa, quindi cerca di stare buono, okay?" chiese il ragazzo, sorridendo gentilmente al suo partner, che gli rispose facendo un saluto militare con una delle sue lunghe orecchie!

"Signorsì! Agli ordini, tenente Li!" esclamò Terriermon facendo la rima... poi, i suoi piccoli occhi neri colsero qualcosa di strano dall'altra parte della strada: vicino ad una stazione della metropolitana era riunito un discreto numero di poliziotti accanto alle loro auto di servizio, in quel momento con il lampeggiante spento. Gli agenti stavano delimitando la zona con del nastro colorato, e già da quella distanza, dall'altra parte della strada, Terriermon poteva sentire che stavano parlando tra loro con un certo tono di urgenza, come se ci tenessero a tutti i costi ad impedire al pubblico l'accesso a quella fermata.

Anche Jenrya aveva notato l'inusuale avvenimento, e si era voltato verso la stazione con espressione incuriosita - e anche decisamente insospettita. Il fatto che, in una metropoli come Tokyo, dove il tasso di criminalità era uno dei più bassi del mondo, tanti poliziotti fossero costretti ad intervenire in un unico punto voleva dire che stava succedendo qualcosa di serio... e il Tamer cinese, con suo grande rammarico, aveva già una mezza idea di cosa poteva essere...

"Hey, Jen... non è che per caso stai pensando quello che penso io in questo momento?" chiese Terriermon, una delle sue solite domande fatte con quel tono scherzoso e sopra le righe che gli era proprio... ma che lasciava ben capire che il Digimon dalle lunghe orecchie non vedeva di buon occhio quella inusuale situazione.

Jenrya si aggiustò la sacca da palestra sulle spalle. "Beh... questo dipende da ciò che stai pensando tu, ma... se le cose stanno davvero come dici tu, allora non è il caso di ignorarle! Andiamo a fare qualche domanda... e mi raccomando, resta immobile, okay?"

"Ricevuto, Jen! Sarò fermo come una stella marina!" rispose il cagnolino, per poi afflosciarsi sulla testa del suo compagno umano come una perfetta bambola di pezza. Jenrya annuì con approvazione - incredibile come il suo partner, che non riusciva mai a stare fermo, fosse capacissimo di recitare la parte del peluche quando serviva -, e dopo aver guardato da entrambe le parti, attraversò la strada con passo spedito, arrivando in un attimo sul marciapiedi opposto e avvicinandosi alle auto della polizia là riunite. Vide gli agenti che estendevano il nastro demarcatore attorno a tutto il perimetro della stazione, qualche passante che osservava preoccupato... e, cosa decisamente più allarmante, sentì chiaramente qualcuno mormorare qualcosa come 'mostro del tunnel' o 'nebbia'...

Decisamente, c'era qualcosa che non andava... e se i suoi timori si fossero rivelati fondati, era una cosa che la polizia non sarebbe riuscita a risolvere da sola...

Raccolti i pensieri, il Tamer cinese si avvicinò all'agente più vicino, e alzò educatamente la mano, richiamando la sua attenzione. "Ehm... mi scusi se la disturbo, vedo che state lavorando..." esordì, e il poliziotto, uno Junsa-Cho che aveva chiaramente abbastanza anni di servizio alle spalle, si voltò verso di lui, annuendo per fare segno di andare avanti. "Ma... cosa sta succedendo qui? C'è stata un'emergenza... qualche incidente con le metropolitane, per caso?"

"Non mi disturbi affatto, ragazzo... la tua è legittima curiosità." rispose il poliziotto, finendo di piazzare il nastro delimitatore. "Vedi, non molto tempo fa, in una stazione della metropolitana non molto lontana da qui... nel quartiere di Nerima, giusto per dirti dove... è successo qualcosa di abbastanza singolare: sembra che alcuni pendolari che aspettavano il treno alla fermata siano stati spaventati da... beh, immagino che la considererai una fantasia, e infatti lo penso anch'io... una strana 'cosa nel tunnel' di cui hanno visto gli occhi emergere da... hmph... un banco di nebbia grigia saltato fuori praticamente dal nulla! Ovviamente, si tratta di un falso allarme, ma noi agenti, per proforma, dobbiamo fare un pò di ispezione dei tunnel, per assicurarci che non ci sia davvero nulla. Comunque, non ti preoccupare, ragazzo, se dovessimo scoprire qualcosa, la popolazione ne sarebbe subito avvisata! La vostra sicurezza viene prima di ogni altra cosa."

"La... la ringrazio, e scusi ancora per il disturbo!" rispose Jenrya, facendo un inchino. L'agente non pareva dare troppo peso all'allarme ricevuto, e del resto Jenrya non poteva fargliene un torto... quanti avrebbero davvero creduto alla storia degli occhi rossi e della nebbia? Era davvero troppo inverosimile per essere presa sul serio da una persona qualunque, anche dell'età di Jenrya.

Ma Jenrya non era un qualunque ragazzo di dieci-undici anni. Era un Digimon Tamer, e come tale aveva un'idea fin troppo buona di cosa avrebbe potuto annidarsi nelle vie sotterranee... qualcosa che nessuna polizia, per quanto competente e ben addestrata, avrebbe potuto sperare di contenere...

"Questa non ci voleva... Quei Deva di cui parlava quel Vajiramon non hanno perso tempo, e sono già tornati a farsi sentire..." pensò tra sè.

"Di niente, ragazzo! Ora però faresti meglio a tornare a casa, okay?" La voce rude, ma gentile, dello Junsa-Cho riscosse Jenrya dai suoi pensieri, e il ragazzino dai capelli blu riuscì a fare un sorriso di ringraziamento al volonteroso agente, prima di inchinarsi e proseguire per la sua strada.

"Certo, agente! Grazie a lei... e vedrò di non arrivare in ritardo!" disse, allontanandosi lungo il marciapiede senza nulla dare ad intendere, e gettando di tanto in tanto qualche occhiata di sospetto alle scale che scendevano verso il complesso del treno sotterraneo. Una volta che fu sicuro di essere giunto fuori dalla portata degli occhi degli agenti, e che attorno a sè non vide più nessuno, Jenrya alzò nuovamente lo sguardo verso Terriermon, che riprese a muoversi al cenno di okay del suo partner. Dopo essersi dato una scrollata (e aver arruffato gli ordinati capelli di Jenrya nel processo...), il Digimon cagnolino abbassò lo sguardo, fissando Jenrya negli occhi.

"E allora, Jen? Era quello che avevamo pensato entrambi?" chiese, immaginandosi già la risposta.

Jenrya premette le labbra l'una sull'altra, e annuì con rammarico. "Sì, Terriermon... purtroppo sì, è come pensavamo entrambi, immagino... c'è un altro Digimon in circolazione, e non scarterei l'idea che si possa trattare di un compagno di quel Vajiramon che ci ha aggrediti l'altro giorno..." rispose, ricordando con un brivido la dimostrazione di potenza data dal feroce Deva Bue. Se non fosse stato per WarGrowlmon. chissà che cosa sarebbe stato in grado di fare...

Anzi, ora che ci pensava, chissà che fine aveva fatto Takato, dopo quell'episodio. Era tutto il giorno che non lo sentiva... e in effetti, il partner di Guilmon non gli era sembrato proprio in gran forma, dopo quell'episodio...

"Cavolo... mi sa tanto che avremo bisogno dell'aiuto di Ruki e Takato per questo, eh?" chiese retoricamente Terriermon. "Se si tratta di un Deva... ragazzi, abbiamo una bella gatta da pelare per le mani! Quel simpatico torello mi ha scombussolato le ossa per i prossimi trent'anni a venire, accidenti!"

"Sei un Digimon, Terriermon... voi non avete le ossa!" rispose Jenrya, con un breve sghignazzo che servì a fargli dimenticare per un attimo la gravità della situazione. "Comunque... sì, temo proprio che sia così. Anche se non so, anche con tre Champion, come faremo a resistere ad un Digimon forte come quel Vajiramon. L'ultima volta abbiamo avuto fortuna, e Guilmon si è evoluto... ma accadrà ancora?"

Terriermon usò una delle sue enormi orecchie per dare una pacchetta amichevole sulla schiena del suo partner. "Come dico sempre, Jen... Mo-men-tai! Pensa positivo! Perchè le cose dovrebbero andare male, scusa? Abbi un pò più di fiducia, no? Ma sì che accadrà ancora, figurati! Se è successo una volta, perchè non dovrebbe ripetersi? O magari sarai tu a farmi evolvere a livello Ultimate, o magari lo farà Miss Regina dei Digimon! O magari quel Deva si stuferà di starsene qui nel nostro mondo, e deciderà di levare le tende! I casi sono tanti, caro il mio Jenrya Li..."

Jenrya alzò gli occhi al cielo divertito. Era tipico di Terriermon vedere del buono in ogni situazione, e cercare di tenere alto il morale di tutti con i suoi scherzi, le sue battute e le sue buffonate... era il suo esatto contrario, certo, ma forse era per questo che andavano così d'accordo! "Heh... questo è un pò improbabile, ma... vabbè! Sai, Terriermon, ti devo ringraziare per il tuo inguaribile ottimismo! A volte mi chiedo dove sarei senza di te!"

"Mah, non lo so..." rispose il cagnolino, facendo finta di rimuginarci su. "Magari te ne staresti seduto in una stanza buia a rimuginare... a dire 'oddio, cosa succederà?', 'oddio, domani il mondo finirà?'... heheheee... te lo dico sempre, Jen, tu ti preoccupi troppo! Non che sia sbagliato, visto che abbiamo a che fare con dei Digimon belli tosti, ma abbi un pò più di fiducia! Anche se siamo solo in tre, finora siamo sempre riusciti a respingere tutti i Digimon emersi, no?"

"Terriermon..." mormorò scherzosamente il Tamer cinese. "Sei fortunato che io sono paziente, ma un giorno, quella lingua lunga ti caccerà nei guai... Hehehee... comunque, ti ringrazio! Hai ragione, domani vedremo di contattare Takato-kun e Ruki-san, e magari riusciremo a venire a capo assieme di questo mistero! Ma per adesso, è ora di tornare a casa e riposare! Non credo ci convenga andare adesso a frugare nei tunnel della metropolitana, sei d'accordo?"

"Assolutamente, Jen!" rispose prontamente il cagnolino verde.

I due amici si avvicinarono assieme al portone di casa, sapendo entrambi che una nuova crisi incombeva all'orizzonte... ma stavolta, consapevoli che assieme ai loro compagni avrebbero potuto trovare una soluzione...

 

----------

 

"Avanti, bestiolina! Fatti vedere! Non voglio farti niente, voglio solo prendere i tuoi dati, e poi andarmene per la mia strada! Fai la brava preda e vedrai che non sentirai QUASI niente! Heheheheee..."

Mentre Terriermon e Jenrya stavano tornando a casa, godendosi quelli che probabilmente sarebbero stati gli ultimi momenti di pace prima di un nuovo attacco di Digimon... qualche altro Digimon aveva in mente tutt'altro che la pace e la tranquillità, come un malcapitato scoiattolo aveva avuto modo di accorgersi a spese della sua folta coda. Il piccolo roditore, spaventato da una fiammata che gli era passata vicinissima, e gli aveva carbonizzato i peli sulla punta della coda, si era ritirato in tutta fretta nella sua tana scavata nel tronco di un albero, ma il colpevole del gesto - un familiare piccolo Digimon simile ad un demonietto in calzamaglia blu-nera con un fazzoletto rosso legato attorno al collo... - non aveva intenzione di lasciarlo andare tanto facilmente, e con un agile balzo arrivò sul ramo sul quale lo scoiattolo si trovava fino ad un attimo prima. Sghignazzando tra sè, e creando un'altra fiammella sulla punta del dito, Impmon si avvicinò all'ingresso della tana.

"Ah-ah! Mi dispiace, non ci si può ritirare! Queste sono le regole del gioco, ragazzo, che tu lo voglia o no! Si tratta di uccidere e assorbire i dati... oppure essere uccisi e farsi assorbire i dati! Molto semplice, no? E, se permetti, vorrei essere io quello che uccide e assorbe. Sai com'è, ho dei progetti per il futuro, e farmi ammazzare da qualche Digimon più forte di te non rientra tra questi!"

Con un'altra risatina a fior di labbra, Impmon infilò la testa nel buco dove la sua 'preda' si era rifugiata... e vide lo scoiattolo che restava appiccicato alla parete, guardando il suo inseguitore con gli occhi dilatati, e il sudore che gli scorreva a comici rivoletti lungo le tempie, mentre teneva in alto la punta bruciacchiata della sua coda! Ghignando, Impmon puntò l'indice contro lo scoiattolo, illuminandone la tana grazie alla fiammella che teneva sospesa su di esso...

E il suo ghigno si spense quando si accorse che dalla piccola ferita che gli aveva fatto non usciva nessun dato! Nessun pixel, nessuno 0 o 1, assolutamente niente! Solo qualche ciuffo di pelo bruciacchiato e maleodorante...

"Tsk..." grugnì Impmon tra sè. "Continuo a dimenticarmi che non tutte le creature sono composte di dati, su questo cavolo di mondo... bah, sai che ti dico, roditore? Non mi interessi più, quindi buonanotte e chiamati fortunato!"

Con grande sorpresa dello scoiattolo stesso, Impmon si portò l'indice davanti alla bocca e spense la fiamma con un rapido soffio, immergendo di nuovo la piccola tana nell'oscurità prima di andarsene brontolando, con un fastidioso fruscio di foglie che il piccolo demone sbatteva bruscamente via per sfogare la sua frustrazione. Ma possibile che ogni occasione che gli si presentava per assorbire dati e diventare più forte... alla fine non fosse nient'altro che una bufala? Era davvero una cosa irritante!

Con un grugnito, Impmon si sedette sul ramo e guardò in lontananza, verso le mille luci della città. Non gli piacevano affatto, gli ricordavano troppo tutte le arrabbiature che si era preso, tutte le volte che aveva sopportato i capricci di quegli inutili mocciosi... eppure non ci poteva fare niente, erano lì e non si muovevano, coprivano tutto il suo campo visivo, e sembravano ricordargli che qualunque cosa fosse successa, lui sarebbe sempre rimasto lì, fermo dov'era senza poter fare neanche un passo avanti. Era un Digimon debole, e lo sarebbe sempre rimasto, questo era tutto!

Tranne per il fatto che l'orgoglioso Impmon non avrebbe MAI accettato questo.

Lui era Impmon, maledizione! Nessuno gli diceva cosa doveva essere! Nessuno poteva controllare il suo destino! Si sarebbe forgiato lui la sua strada, avrebbe avuto un futuro luminoso, tutti quei Digimon che lo disprezzavano e gli ridevano dietro per la sua debolezza, molto presto avrebbero dovuto inchinarsi ai suoi piedi tremando di terrore! Sarebbe diventato uno dei guerrieri più temuti di tutto il Mondo Digitale, e non sarebbero stati certo dei mocciosi e i loro animaletti addomesticati ad impedirgli di farlo!

La mano del piccolo demone si strinse rabbiosamente attorno ad un ramo, e alcune fiammelle si levarono da essa, accompagnate da un penetrante odore di legno bruciato. Sì, queste erano le sue ambizioni... ma c'era un problema, per diventare forte doveva assorbire dati... e come poteva farlo, se non c'era nessun Digimon in giro, e tutti quelli che saltavano fuori venivano puntualmente cancellati dagli schiavetti di quegli inutili Tamers? In un modo o nell'altro, erano sempre loro a rovinargli la giornata, accidenti a loro! Che andassero tutti al diavolo!

...

Un momento.

Impmon si fermò, sentendo come un lampo attraversare la sua mente. Chissà perchè proprio pensare ai mocciosi gli aveva fatto venire questa strana idea... un'idea assurda, senza dubbio... ma se non fosse stata priva di un suo fondamento? Impmon rimase a pensare ancora un pò, valutando i pro e i contro...

...e un largo ghigno si stampò sul suo volto, accentuando il suo aspetto da monello.

"Ma certo... stupido a non pensarci prima! Come mai non mi è venuta in mente un'idea del genere?" disse tra sè, stringendo i pugni in segno di trionfo. "Dove vanno i mocciosi, ci sono Digimon, no? E allora... perchè non seguirli, la prossima volta che li becco, e non pensare io a cancellare il Digimon che affronteranno? Così mi prenderò IO i dati che altrimenti quegli idioti sprecherebbero... e diventerò più forte! Hahaaa! Ora sì che si ragiona!"

Sentendosi improvvisamente più euforico, il demonietto nero si alzò con un agile scatto dal ramo e guardò di nuovo il paesaggio urbano, che per qualche motivo non gli urtava più tanto i nervi. La prospettiva dei dati che avrebbe potuto collezionare... e soprattutto, delle Digievoluzioni che avrebbe potuto ottenere... lo facevano andare in visibilo! Oh, sì! Finalmente avrebbe fatto vedere chi è che comandava da quelle parti! Lui, il grande Impmon, sarebbe diventato il Digimon più temuto di tutti... e si sarebbe preso la sua meritata rivincita sugli esseri umani e su quegli insulsi Digimon che gli leccavano i piedi!

Lui stesso, preso dal suo istante di trionfo, non notò la feroce aura rossa che per un attimo brillò attorno al suo corpo... una luce scarlatta, sanguigna, che dava all'altrimenti rassicurante demonietto un aspetto sinistro... e che prometteva sviluppi disastrosi in futuro...

 

----------

 

La mattina del giorno dopo non era stata molto gentile con il piccolo Takato Matsuda, reduce da una notte non troppo riposante passata a tormentarsi - forse inutilmente, come lui stesso aveva più volte ripetuto a sè stesso... - su quello che era successo a Guilmon, e sulla sua evoluzione a livello Ultimate. Lo spaventava l'idea che il suo Digimon potesse avere un simile potere, e che si fosse trasformato in una simile macchina da guerra semplicemente perchè lui aveva strisciato una carta in un congegno computerizzato... E ancora una volta, si ritrovava a temere che il potere desse alla testa al suo Digimon, e lo allontanasse da lui. Era per questo che aveva deciso di non combattere più... eppure, Guilmon non sembrava troppo entusiasta della decisione del suo partner. Ne era rimasto confuso, e sembrava non aver capito perchè lui avesse preso questa decisione...

Il ragazzino, in uscita da casa con il suo solito pacco del pane per Guilmon e la cartella sulle spalle, si aggiustò gli occhiali sulla testa e sospirò malinconicamente. Anche i suoi amici si erano accorti di questo suo repentino cambio di umore, dopo gli eventi della notte precedente... e il giovanissimo Tamer sapeva bene che non doveva far trasparire nulla, per non rischiare che Guilmon fosse scoperto, e quei Men In Black e il loro capo Yamaki venissero a portare via lui, Terriermon e Renamon... Solo che era un pò quello il problema, Takato non era MAI stato bravo a nascondere i suoi sentimenti... già sospettava che Juri o Hirokazu sospettassero qualcosa.

Oh, beh... decise poi con un sospiro. Forse non era il caso di preoccuparsene. Magari, se si fosse tenuto lontano dalle battaglie, e Guilmon non fosse più evoluto, la situazione si sarebbe sgonfiata, e lui e il suo amico digitale sarebbero rimasti gli amici che erano...

"Mamma, papà, io devo andare!" esclamò Takato, rivolto verso i suoi genitori già al lavoro nel panificio di famiglia, impegnati a servire quel pò di gente che era già in coda davanti alla cassa. "Ci vediamo stasera, quando torno!"

La signora Yoshie Matsuda si sporse dal bancone, mentre il marito si voltava verso il figlio e lo salutava con la mano. "Va bene, tesoro! Mi raccomando, però, stai attento per la strada... e presta attenzione anche a quello che spiega Asaji-sensei, d'accordo? L'ultima volta che mi ha parlato, mi ha detto che sei un pò distratto, ultimamente..."

"Ehm... va bene, mamma, cercherò di stare più attento!" si scusò il ragazzino. "Ora... mi dispiace, ma devo proprio correre! Sono un pò in ritardo, quindi... ciao, mamma! Ciao, papà! A dopo, e buon lavoro!"

"Buona giornata, figliolo!" ripetè il signor Matsuda dal bancone, osservando per un attimo il figlio che si allontanava con passo vivace prima di tornare ai suoi clienti...

Come ogni mattina dal giorno in cui aveva trovato quel rifugio per Guilmon, Takato prese la solita deviazione che portava alla tana del suo migliore amico, sorridendo tra sè della strana ironia di quello che sua mamma gli aveva raccomandato. Lui stesso ammetteva senza problemi che da quel fatidico giorno era più svagato, si distraeva più facilmente, e si ritrovava sempre più spesso a pensare ai Digimon e a tutto quello che la loro emersione nel Mondo Reale avrebbe comportato... dopotutto, un qualsiasi bambino di dieci anni, nella sua stessa situazione... che cosa avrebbe fatto? Sarebbe rimasto subito affascinato dalla grandiosità di quell'evento, e avrebbe stretto con gioia amicizia con un Digimon... per poi rendersi conto di quali complicazioni comportava un'amicizia così insolita, concluse poi la sua linea di pensiero, il suo temporaneo buon umore affossato nuovamente.

Beh, inutile stare tanto a pensarci. Scacciando quei cupi pensieri, Takato raggiunse la tana improvvisata di Guilmon, e come da perogramma, il piccolo dinosauro rosso gli fu addosso in un attimo e iniziò a fargli le feste!

"Takatomon!" esclamò Guilmon, abbracciando il suo Tamer e facendolo quasi cadere per terra. Quel semplice, gioviale gesto riuscì a far ridere il giovanissimo Tamer e a fargli dimenticare per un attimo tutte le preoccupazioni. Come si faceva ad essere depressi quando si stava vicino ad un Digimon simpatico come Guilmon? Quello era uno dei momenti in cui Takato scopriva di essere felice di aver disegnato il suo compagno, non più tardi di un mese fa...

"Ahahah! Hey, ciao, Guilmon! Allora, com'è andata la notte? Tutto bene? Non ti sei sentito strano?" chiese il ragazzino, ricambiando l'abbraccio del suo compagno. Il Digimon rosso staccò la testa da lui quel tanto che bastava per rispondere... e per odorare il profumo del pane che il ragazzino gli aveva portato, odore che lo faceva sentire al settimo cielo!

"Hmmmm... no Takatomon, mi sento benissimo! Come sempre!" rispose Guilmon. "Perchè? Dovrebbe essere successo qualcosa?"

Takato si aggiustò nuovamente gli occhialoni da ciclista, che erano stati leggermente spostati dall'impeto di Guilmon. "Assolutamente niente, Guilmon... è solo che voglio sempre essere sicuro che tu stia bene! Scusa se sono un pò asfissiante..."

"No, non lo sei per niente!" rispose Guilmon... per poi assumere un'espressione confusa e grattarsi la testa. "A... a proposito, Takatomon, mi spiegheresti cosa significa 'asfissiante'? E' una cosa che si mangia?"

Takato ridacchiò di nuovo. No, non c'erano dubbi, quello era sempre il solito, buon vecchio Guilmon... poteva stare tranquillo! "Non esattamente, Guilmon... comunque, se hai fame, ti ho portato il pane che ti piace tanto! Eccolo, mangia pure quanto vuoi!" esclamò, aprendo la sua sacca del pane e facendo rotolare le pagnotte sul pavimento della tana. Il piccolo dinosauro spalancò gli occhi e si leccò le labbra, per poi gettarsi voracemente sul suo cibo preferito, afferrando una pagnotta con le sue voraci mandibole e facendola poi sparire nel suo stomaco... pur essendo questa quasi troppo grande per essere inghiottita intera!

"Hehehee... fai piano, Guilmon, o finirai per fare indigestione!" rise Takato, guardandosi attorno alla ricerca del Digimon che quasi sempre, in quel periodo, accompagnava il suo migliore amico. "E... Calumon dov'è? Guilmon, sai per caso dov'è finito?"

"Eccomi qui!" squillò la vocina acuta del Digimon dalle lunghe orecchie... e Takato sentì un vivace batuffolo di pelo bianco e viola atterrargli a tradimento sulla nuca e fargli fare un piccolo salto per la sorpresa! Il buffo Digimon gli era planato addosso prendendo lo slancio dai rami più bassi di un albero! "Ciao, Takato! Stavo seguendo un gruppo di quei piccoli Flymon che di tanto in tanto si vedono qui in giro, e ho provato a fare amicizia con loro, ma loro non si sono neanche accorti che gli stavo parlando! Certo che qui sulla Terra vivono dei Digimon molto strani!"

"Calumon! Heheheee... non si piomba giù all'improvviso sulla testa della gente! Tu e Guilmon non dovete restare nascosti?" esclamò allegramente il ragazzino, muovendosi un pò per fare sì che Calumon si spostasse dalla sua nuca ed entrasse nel suo campo visivo. Detto fatto, il piccolo Digimon scivolò, agile come un gattino, dal collo del Tamer fino alla sua spalla e lo guardò innocentemente con i suoi occhietti neri simili a chicchi di caffè, inclinando la testa da un lato e rivolgendogli uno dei suoi dolci sorrisi.

"Heheee... scusa, Takato, ma è stato più forte di me! Non ho saputo resistere!" rispose il piccolo Digimon. "Allora, Takato, dopo che sei andato a scuola... che cosa si fa oggi? Andiamo da qualche parte, in cerca di quei Digimon cattivi?"

Takato scosse la testa con gentilezza. "No, Calumon, non oggi..." rispose pacatamente. "Dopo la scuola, penso che verrò qui, e faremo un pò di giochi assieme, vi va? Dopotutto, con tutti i Digimon che sono saltati fuori in questi giorni, e con la storia di quel Juggernaut, non abbiamo avuto molto tempo per stare assieme, non vi pare?"

Il giovane Tamer aveva detto questo mantenendo un atteggiamento tranquillo e sereno... ma Guilmon, che spesso aveva dimostrato di essere molto più intuitivo di quanto i suoi pochi giorni di vita non avrebbero fatto credere, avvertì che c'era ancora quel qualcosa che turbava il suo amico umano... quel qualcosa che Takato si era portato dietro fin dal giorno della loro battaglia contro Vajiramon. Un qualcosa che lui, nella sua inesperienza, non riusciva a definire... ma che chiaramente stava facendo soffrire Takato, anche se il ragazzino cercava ingenuamente di non darlo a vedere...

Tuttavia, Guilmon decise di non chiedere direttamente quale fosse il problema, e tentò per vie traverse di parlare della questione. "Ehm... scusa, Takatomon... e se per caso venisse fuori un altro Digimon come quel... Deva... e i nostri amici avessero bisogno di aiuto?" chiese. Si sentì in colpa quando vide il sorriso di Takato sbiadire leggermente, e i suoi puri occhi castani fissare il pavimento polveroso della tana, come se sperassero di trovare in esso delle risposte alle sue tante domande.

Il giovane Tamer si era scoperto, con suo enorme rammarico, in difficoltà nel rispondere a quella semplice domanda. Lo aveva già detto il giorno prima... aveva detto che non voleva più che Guilmon combattesse... aveva paura che Guilmon perdesse la sua innocenza, diventasse anche lui un mostro affamato di dati, e che la loro amicizia si sarebbe sfaldata. E tuttavia, nell'impulso del momento, non aveva davvero pensato alle conseguenze di ciò che aveva detto... indipendentemente da quello che pensava lui, Jenrya e Terriermon molto probabilmente non si sarebbero fermati prima di vederci chiaro in quella intricata situazione... e sperare che Ruki e Renamon smettessero di combattere era come sperare che il sole splendesse di notte! Sicuramente, i suoi due amici avrebbero continuato per conto loro a ricercare, a tentare di venire a capo degli attacchi dei Digimon... e a combattere, visto che era inevitabile man mano che ci si avvicinava alla verità. E lui, in tutta coscienza, avrebbe davvero potuto abbandonarli... soltanto per fare quello che lui credeva giusto per Guilmon?

Takato strusciò un piede per terra, sollevando una piccola nuvola di polvere e sbattendo via un ciottolo che era rotolato nella tana del suo amico. Per lui e per il suo modo semplice di ragionare, quello era un pò un dilemma... cosa doveva scegliere? Qual era il minore dei due mali? Doveva rischiare la sua amicizia con Guilmon... o le vite di Jenrya, Ruki, Terriermon e Renamon? Sicuramente, se si fosse presentato un altro Digimon forte come Vajiramon, l'unico a poterlo affrontare sarebbe stato WarGrowlmon...

"Takato?" lo chiamò Calumon. "Che ti succede, calu calu? All'improvviso sei così silenzioso..."

"Non... non è niente, Calumon..." mormorò Takato, senza prestare davvero attenzione a quello che stava dicendo. "E'... è solo che..."

Si interruppe, bloccando la sua linea di pensiero prima di imbarcarsi in un altro discorso che forse il piccolo Calumon, anche lui inesperto in fatto di esseri umani, non sarebbe riuscito ad afferrare... e si rivolse nuovamente a Guilmon, scuotendo la testa e dando al suo Digimon una carezza sulla testa, quasi a cercare nel calore del piccolo dinosauro una rasicurazione. "Non lo so, Guilmon... non so cosa faremo, lo dico sinceramente... non vorrei mai abbandonare Jenrya-kun e Ruki-san nel momento del bisogno, ma... non voglio neanche farti correre dei rischi. Hai... hai visto anche tu quanto era forte quel Vajiramon, no?"

C'era... qualcosa che non andava nella spiegazione di Takato, e Guilmon lo intuiva. Cero che sapeva bene quanto erano potenti i Deva... aveva combattuto personalmente contro uno di essi, ed era riuscito a malapena a resistere finchè non era saltata fuori la sua nuova Digievoluzione. E tuttavia... proprio il fatto di aver ottenuto un nuovo stadio evolutivo avrebbe dovuto rassicurare un pò Takato, e renderlo fiducioso che le battaglie successive sarebbero state meno difficili... no, c'era qualcos'altro che lo turbava... qualcosa su cui Takato non era stato ancora molto chiaro...

Aveva detto che non voleva che Guilmon combattesse più... aveva detto che non voleva che Guilmon Digievolvesse ancora, perchè aveva paura di non poter essere più suo amico... ma cosa c'entrava esattamente la loro amicizia con la Digievoluzione?

Il sospiro di Takato sembrò porre fine, almeno temporaneamente, alla discussione. "Sigh... sentite, Guilmon... Calumon... io devo andare a scuola, altrimenti poi, chi la sente Asaji-sensei? Voi... aspettatemi qui, cercherò di arrivare appena posso... e magari vi spiegherò un pò meglio... va bene, ragazzi? Siamo d'accordo?"

Calumon inclinò la testa da un lato, come un passerotto confuso... e Guilmon sbattè gli occhi, accettando almeno per il momento la decisione del suo Tamer. "Hmmm... va bene, Takatomon, resteremo qui... buona... buona giornata..."

"Buona... giornata anche a voi." rispose Takato, mostrando il sorriso più allegro che gli riuscisse in quella situazione in cui si sentiva... terribilmente fuori posto, prima di raccogliere il sacco di plastica ora vuoto nel quale aveva messo il pane di Guilmon, ripiegarlo e riprendere la sua strada verso la scuola, voltandosi di tanto in tanto a salutare ancora i suoi amici prima di scomparire all'orizzonte, e lasciarli lì, ancora più incerti della volta prima.

Guilmon sospirò di nuovo, guardando la pagnotta mezza mangiata che teneva tra le dita artigliate. Per qualche motivo, sentiva di non avere più tanta fame...

"Guilmon, senti..." gli chiese, dopo ualche imbarazzante secondo di silenzio, il piccolo Calumon, fluttuando a pochi centimetri dal pavimento con le sue grandi orecchie spiegate. "Secondo te, perchè Takato si comporta così? Abbiamo... detto qualcosa che non andava?"

Il piccolo dinosauro scosse la testa. "Non lo so, Calumon... come hai detto tu, a volte i bambini umani sono difficili da capire... però sono sicuro che anche Takatomon ne soffre... molto più di quanto non faccia vedere..."

I grandi occhi neri e pieni di vita del Digimon rosso restarono fissi sul punto in cui Takato era scomparso, pieni di domande senza risposta... ma Guilmon sperava con tutto il cuore che Takato gli raccontasse quello che lo tormentava...

 

----------

 

Shinjuku centrale, ore 16:00.

La mattina e il primo pomeriggio erano passati senza eventi degni di nota, o almeno questo era quello che sembrava a Ruki Makino, la Regina dei Digimon, mentre si incamminava verso la stazione di Shinjuku con le mani nelle tasche, e un paio di cuffie nelle orecchie. La scuola era stata noiosa come al solito, i pettegolezzi dietro le spalle di certe sue stupide compagne, e i professori che si ostinavano a spiegare le stesse cose trite e ritrite. Insomma, nulla che meritasse la sua attenzione... a dirla tutta, era stata contenta quando aveva ricevuto quel messaggio al cellulare da parte di Jenrya, durante l'intervallo. Se non altro, fare un giro di perlustrazione nei tunnel della metropolitana era molto più interessante che passare un mezzo pomeriggio china sui libri, a rifare dei compiti noiosi ed irritanti che lei aveva già svolto correttamente centinaia di volte...

La ragazzina dai capelli rossi guardò verso l'alto, apparentemente in maniera distratta, in realtà giusto quel tanto che bastava per vedere un lampo dorato che scattava da un tetto ad un altro. C'era qualcosa di rassicurante nel sapere che, dovunque lei andasse, la sua partner era sempre presente, fuori dalla portata della sua vista, ma comunque lì a due passi. Ormai Renamon era diventata una presenza fissa nella sua vita, e dopo le differenze che c'erano state tra loro, il loro rapporto si era decisamente consolidato... per qualche motivo, la cosa la faceva sentire meglio di quando lei e la Digimon volpe si consideravano niente più che mezzi con cui diventare più forti... quel modo di pensare, per quanto lei lo reputasse naturale all'epoca, la faceva sentire così vuota...

E, anche se Ruki non lo avrebbe mai ammesso nemmeno a sè stessa, la faceva sentire molto triste...

Un improvviso movimento tra la folla di pedoni che, come ogni giorno, affollava Shinjuku, attirò i suoi occhi violetti, e la fece tornare rapidamente alla realtà. Spostandosi di lato per non intralciare chi le stava attorno, Ruki si avvicinò al muro di un negozio e guardò attentamente, senza mai voltarsi davvero, nella direzione da cui era provenuto quel piccolo, apparentemente insignificante, movimento. Per qualche motivo, si sentiva osservata... e la cosa non le faceva per niente piacere! C'erano diverse cose che facevano irritare la Regina dei Digimon, ed essere spiata dal primo curioso che passava per la strada era una di queste...

Ma il suo sguardo non colse nulla che la facesse insospettire ulteriormente. Non sentendosi ancora soddisfatta, tuttavia - raramente le sue sensazioni sbagliavano! -, Ruki continuò a guardare in quella direzione, spaziando sul marciapiede dalla parte opposta della strada. Tutto normale, almeno all'apparenza... una mamma con il passeggino, tre ragazzini delle elementari che camminavano fianco a fianco, poi...

Un momento.

Per un tempo quasi inquantificabile, Ruki fu sicura di aver visto qualcosa di strano... e di sgradevolmente familiare, sotto forma di una chioma castana scompigliata, e di vestiti scuri che ricordavano vagamente quelli di un motociclista... ma era stato per così poco tempo che la Regina dei Digimon non potè dire per certo di chi si trattava. Sapeva solo che aveva già visto prima quel ragazzo... perchè di un ragazzo si trattava, su questo non c'era dubbio. Quell'andatura, quel contegno... sì, certo, li aveva già visti da qualche parte... anche se in quel momento non sarebbe riuscita a ricordare dove neanche se ne fosse dipesa la sua vita...

Bah, inutile starci tanto a pensare. Ruki Makino non era tipo da stare ad arrovellarsi su cose insignificanti, e quel ragazzo era molto probabilmente uno dei tanti che passavano di là per caso. Tanto valeva recarsi al luogo dell'appuntamento con Jenrya e Terriermon, e sbrigare quella faccenda che il Tamer cinese aveva detto. Molto probabilmente c'era un Digimon, in giro per i tunnel della metropolitana, che si divertiva a spaventare i passeggeri, e a saltare fuori all'improvviso da un banco di nebbia. Come Tamers, era loro compito occuparsi di quell'intruso... prima che quei tizi di Hypnos si mettessero in testa di usare qualcun altro dei loro assurdi programmi anti-Digimon!

Con un'alzata di spalle e un mezzo sghignazzo sprezzante, Ruki proseguì per la sua strada. "Heh... certo... un programma anti-Digimon... si è visto, infatti, quanto è stato utile..." pensò tra sè, ricordando che il risultato dell'intervento di Yamaki era stato l'ingresso di Vajiramon nel Mondo Reale. Senza quasi neanche accorgersene, la Tamer era giunta nelle vicinanze della principale stazione della metropolitana di Shinjuku, e si mise a guardarsi attorno alla ricerca del suo collega. Certo, non ci voleva molto, almeno per lei, a notare un ragazzo cinese dai capelli blu che portava sulla spalla un 'peluche' dall'aspetto di cagnolino con le orecchie esageratamente lunghe... e infatti, un istante dopo, i due Tamers si erano incontrati e salutati, in mezzo alle due ali di folla che proseguivano per la loro strada senza badare eccessivamente a loro.

"Bene, Einstein... eccomi qui, come d'accordo." esordì Ruki, sempre con quel suo tono freddo ed inquadrato. "Ed Occhialoni, dov'è finito? Pensavo che dove ci sei tu, ci fosse anche lui."

"Ciao, Ruki-san..." rispose Jenrya con un cenno. "Ti ringrazio per essere venuta... Takato-kun, chiedi? Mah, a dire la verità non lo so... ho provato a mandargli un messaggio e a chiedergli se voleva unirsi a noi, ma non mi ha risposto... chissà, forse è ancora a scuola... non lo so, davvero!"

La Tamer dai capelli rossi storse il naso. Peccato, poter contare su un Digimon forte come WarGrowlmon avrebbe fatto comodo, se si fossero trovati davanti uno dei Deva di cui parlava quel Vajiramon... ma l'assenza del ragazzino con gli occhialoni e del suo partner non sembrò più di tanto darle fastidio. "Hmph. Già, me lo immagino... lui e quei perditempo dei suoi amici saranno là a scambiarsi le carte, o a sentire le stupidaggini di quel fesso con il frontino... non importa, i nostri Digimon saranno più che sufficienti, nel caso ci fosse qualche rompiscatole. Allora, Jenrya-kun, hai detto che quello strano fenomeno della nebbia si era verificato nei pressi di Nerima, giusto?"

"Infatti." rispose il Tamer cinese, mentre i due cominciavano ad incamminarsi verso la stazione e i binari del treno sotterraneo. "Ieri sera, adesso non so bene a che ora, diverse persone che si trovavano alla stazione di Nerima più vicina al parco di Hikari Ga Oka, sono scappate in preda al panico senza un motivo apparente... e alle forze dell'ordine intervenute sul posto, hanno detto di aver visto una strana nebbia grigia venire fuori dal tunnel, accompagnata da un paio di occhi rossi che si sono spalancati improvvisamente al suo interno."

"Ora, se questo non è il lavoretto di qualche Digimon, non vedo cosa possa essere..." commentò sottovoce Terriermon, senza quasi neanche muovere la bocca.

Ruki annuì, in completo accordo con il Tamer cinese e il suo partner. "Sì, infatti... e quindi, dopo questo allarme, le forze dell'ordine hanno fatto chiudere, almeno temporaneamente, tutte le stazioni della linea Kodama che portano a Nerima, immagino... giusto per non rischiare." proseguì, intuendo da sola cosa volesse dire in seguito il suo compagno. "Tuttavia, trattandosi di un Digimon, è altamente probabile che abbia cambiato linea, e adesso si nasconda da qualche altra parte. E noi dobbiamo andare a dare una controllata, giusto per stare tranquilli..."

Jenrya rispose con un cenno affermativo. "Già... avrei preferito che ci fosse anche Takato, ma a questo punto, direi che dovremo fare senza... Intanto, facciamo un biglietto, e saliamo sulla tratta più vicina a quella per Nerima. Renamon è con te, vero?"

"Tu non ti preoccupare per questo..." rispose Ruki, guardando al proprio fianco, verso una delle finestre dell'indaffarata stazione, e vedendo la inconfondibile silhouette della Digimon volpe in piedi dietro il vetro, appena visibile grazie ai riflessi che i raggi del sole proiettavano su di esso. "Le ho già dato tutte le dovute istruzioni, Renamon ci seguirà da distanza di sicurezza, e interverrà se ci saranno problemi. Allora, forza, cominciamo la nostra perlustrazione!" concluse poi, avvicinandosi ad un distributore automatico ed inserendo alcune monete da cento yen, per poi ritirare un ticket e fare posto al suo collega. Una volta che ebbero ricevuto i loro pass e li ebbero inseriti nelle apposite fessure di convalida, i due Tamer superarono il cancello di ingresso ai binari, e si diressero, sempre accompagnati dalla folla formicolante, verso la linea Nozomi, sui cui binari stava passando proprio in quel momento un treno. Destreggiandosi tra la grande quantità di persone, i due ragazzi entrarono nel treno ed attesero che le porte automatiche si richiudessero, approfittandone per trovare degli appigli a cui reggersi.

"Okay, adesso siamo dentro..." commentò Ruki. "Allora, adesso prendiamo questo treno fino ad arrivare vicino alla stazione di ieri sera, e poi cos'hai intenzione di fare? Continuiamo a girare finchè non troviamo qualcosa di sospetto, poi ci ritiriamo?"

"Più o meno, era questa la mia idea..." rispose Jenrya, tenendo l'ancora immobile Terriermon con un braccio. "Nel caso dovessimo scoprire che ci sono Digimon in circolazione, torneremmo qui di notte e cercheremo di respingerli. Magari per allora potrà venire anche Takato, e allora saremo sicuri di poter affrontare anche un eventuale Deva ad armi pari."

Ruki incrociò le braccia sul petto e alzò le spalle. Sperava che ci fosse un pò più di azione, ma in fondo non faceva nessuna differenza... qualsiasi cosa sarebbe stata meglio che quegli idioti compiti per casa che avrebbe fatto in appena un'ora, una volta tornata a casa... così, mentre le porte del treno sotterraneo si richiudevano, e l'apparecchio cominciava a prendere velocità lungo la strada ferrata, la rossa raggiunse, con un gesto apparentemente distratto della mano, il D-Power che teneva nello zaino, per assicurarsi di averlo a portata di mano. Un attimo dopo, come aveva immaginato, i suoi polpastrelli toccarono qualcosa di freddo e liscio, dallo schermo a cristalli liquidi, ben nascosto tra i suoi libri di scuola, e percepirono la fessura che si usava per leggere le carte.

Bene. In caso di necessità, sarebbe stata pronta. Sperando che non si trattasse davvero di un altro Deva... accidenti, mai che ci fosse Occhialoni, quando era probabile che ci fosse bisogno di lui...

 

----------

 

Poco lontano, quasi nello stesso momento...

Per una volta, all'uscita di scuola, Takato aveva cercato di evitare la compagnia di Juri, Kenta ed Hirokazu, e si era diretto verso il parco e verso la tana di Guilmon, ritenendo che fosse più urgente rinsaldare l'amicizia con il suo partner digitale. E poi, dato il suo recente stato d'animo, non credeva sarebbe riuscito ad essere molto di compagnia ai suoi più estroversi amici... aveva troppe cose ad occupargli la testa, e che finivano di solito per creargli ancora più preoccupazione, come se ne avesse davvero bisogno...

Mentre si incamminava verso l'ormai consueto luogo di incontro con Guilmon e Calumon, il ragazzino frugò nella tasca dei suoi pantaloni, estrasse il cellulare, che aveva tenuto spento durante le lezioni, e lo accese, controllando dopo il medley sinfonico che non ci fossero messaggi...

Un inaspettato suono intermittente, distintamente acuto e penetrante, lo fece sobbalzare... e il ragazzino tirò un lieve sospiro di sollievo quando si rese conto che l'allarmante suono proveniva dal suo cellulare, il cui schermo si era illuminato per informarlo di un messaggio in arrivo. Mentre già la tana di Guilmon era in vista, Takato si fermò un momento per visualizzarlo e leggerlo... e corrugò leggermente la fronte quando si rese conto che il mittente era Jenrya, e che parlava della possibile presenza di un Digimon nei tunnel della metropolitana di Tokyo! Nel messaggio, il suo amico gli chiedeva se potevano trovarsi alle quattro circa davanti alla stazione della metropolitana di Shinjuku...

Un momento! Ma le quattro erano già passate! Questo voleva dire... che si era perso l'appuntamento senza neanche fare in tempo a rispondere di sì o di no!

"Oh, cavolo..." mormorò tra sè il ragazzino. "Adesso chissà cosa si metteranno a pensare Jenrya-kun e Ruki-san... devo chiamarli subito, e dirgli come stanno le cose..."

Il pollice di Takato si mosse rapidamente sulla tastierina del cellulare, componendo il numero del suo amico cinese, e il ragazzino premette il tasto di chiamata, mettendosi poi ad aspettare una risposta che non tardò ad arrivare.

"Pronto? Takato-kun, sei tu...?" esordì Jenrya, dall'altro lato della comunicazione. Il tono non sembrava quello di uno che ce l'aveva con lui, il che rassicurò un pò Takato. Dopo essersi brevemente organizzato un discorso, il più giovane dei Tamers rispose.

"Sì, Jenrya-kun, sono io... ho visto che mi avevi mandato un messaggio, ma in quel momento ero a scuola, e avevo il cellulare spento. Sai com'è, i professori sono molto severi in proposito..." si giustificò. "Comunque, scusa se non ti ho risposto..."

"Di niente, figurati..." disse Jenrya. "Anzi, piuttosto sono io che mi dovrei scusare, avevo completamente scordato che oggi avevi orario continuato... comunque, adesso io, Ruki-san e i nostri partner stiamo seguendo la linea Nozomi verso Nerima, e vediamo se riusciamo a scoprire qualcosa su... beh, su quella cosa di cui ti abbiamo accennato. Magari, se ne scopriamo la presenza... potresti venire con noi stasera a fare una perlustrazione?"

Una perlustrazione... proprio il termine che Takato sperava di non dover sentire. Non perchè non volesse dare una mano ai suoi amici, tutt'altro, ma per altri due motivi - il primo era che queste uscite notturne non erano decisamente nel carattere di un ragazzino tranquillo come Takato, e se fossero continuate ancora a lungo, i suoi genitori non se ne sarebbero certo rimasti in silenzio... il che significava un paio di settimane di consegna, oltre al fatto che l'ultima cosa che Takato voleva era che i suoi si preoccupassero.

E il secondo, ma non certo per importanza, era il fatto che quelle 'ronde' risultavano quasi sempre in un combattimento con qualche Digimon selvatico... e ora, Takato voleva evitare ad ogni costo che Guilmon combattesse. Più l'avesse fatto, più si sarebbe allontanato da lui...

E tuttavia, i suoi amici avrebbero potuto avere bisogno di lui, e non poteva certo abbandonarli solo perchè non gli andava di immischiarsi in qualche lotta... Accidenti, qual era il minore dei due mali? Il ragazzino si trovava combattuto tra queste due alternative, entrambe le quali gli sembravano altrettanto sgradevoli, senza riuscire a scegliere, e la frustrazione gli stava facendo venire un nodo allo stomaco...

Finalmente, dopo tre secondi che gli erano parsi durare molto più a lungo, Takato si decise e rispose. "Beh..." iniziò, in maniera un pò incerta. "A... A dire la verità, non so se potrò... vedete, è che in questo periodo ho già fatto molte uscite notturne, ora con una scusa, ora con un'altra... e a volte anche di nascosto... quindi... beh, non vorrei dare pensieri ai miei genitori, sapete come sono apprensivi... Guarda, Jenrya-kun, vedrò cosa posso fare, ed eventualmente..."

Dall'altro capo del cellulare non gli rispose, come si sarebbe aspettato, la voce pacata di Jenrya, e nemmeno, come sarebbe stato possibile, quella di Ruki che lo rimproverava... ma un rumore stridente, secco, improvviso e penetrante, che ricordava il metallo che graffiava violentemente altro metallo, e un collettivo urlo di paura e sorpresa proveniente da tutte le persone che si trovavano nel vagone passeggeri assieme a Jenrya e a Ruki, che vennero sballottate in avanti dall'improvvisa frenata! Anche Jenrya emise un breve grido, e Takato riuscì a sentire il suono sgradevole ed improvviso del cellulare che cadeva per terra, seguito da un suono di statico che aveva poco di tranquillizzante, e dal brusio di sottofondo delle persone che rumoreggiavano ansiose, e delle porte automatiche del treno che si aprivano per farle scendere.

"Oh, mio Dio... che è successo?"

"Non lo so... ci siamo fermati di colpo..."

"Strano... eppure fino ad un attimo fa..."

"C'è qualcosa sui binari...?"

"Jenrya-kun?" chiamò Takato, ansiosamente. "Jenrya-kun, che sta succedendo? Tu e Ruki-san, state bene? Jenrya-kun, rispondi!"

Dal cellulare opposto provennero degli sgradevoli rumori di qualcosa che strisciava contro il pavimento del treno... e finalmente, con enorme sollievo di Takato, il suo amico rspose, anche se sembrava avere il fiato un pò corto. "Ta... Takato-kun... ti... ti sento... sì, sì, io sto bene... Ruki-san? Ruki-san, dove..."

"Uuuugh... sono qui, Jenrya... un pò picchiata grazie a questo stupido conducente che doveva per forza inchiodare, ma a parte questo..." mormorò Ruki, leggermente infastidita. "Hey, Jen, qui è successo qualcosa di molto strano... se il treno della metropolitana si ferma così e fa scendere i passeggeri, significa che c'è qualcosa di veramente molto pericoloso! Tu che dici, potrebbe essere...?"

Jenrya rimase silenzioso e pensieroso per un istante appena, prima di rispondere alla domanda di Ruki, a voce abbastanza alta da far sentire chiaramente anche Takato. "Sì... sì, temo proprio che sia così... Takato, qui è sorto qualche imprevisto... il treno si è fermato di botto, e ora stanno facendo scendere la gente, proprio in mezzo al tunnel! Ancora non sappiamo di cosa possa trattarsi, ma potrebbe essere provocato da un Digimon... anzi, aspetta, qui Terriermon mi fa cenno di aver percepito qualcosa... hai... hai detto... un Digital Field qui vicino? Proprio nella direzione in cui stavamo andando?"

Takato strinse i denti. La sua peggiore ipotesi si era avverata prima di quanto immaginasse... quasi riuscì a visualizzare nella propria testa il Digimon cagnolino di Jenrya che faceva un cenno di assenso, confermando che davanti a loro c'era un Digimon...

"Va... va bene, Terriermon... grazie... Takato, mi sa tanto che abbiamo trovato questo Digimon... o forse dovrei dire che lui ha trovato noi... prima del previsto! Potrebbe essere un Deva... So che potrebbe essere un fastidio per te, e me ne scuso, ma... riuscite, tu e Guilmon, a venire a darci una mano? Io, Ruki-san e gli altri... ci troviamo alla fermata Ichimaida, all'uscita di Shinjuku!"

"Io..." iniziò a rispondere Takato, con palpabile esitazione. Un Deva... se fosse davvero stato un Deva, avrebbe dovuto ricorrere proprio al metodo che sperava di non dover mai più utilizzare... la famosa carta blu che aveva fatto evolvere Guilmon a livello Ultimate... e mentre lui pensava, Jenrya, Ruki, Terriermon e Renamon continuavano ad aspettare, e i passeggeri del treno continuavano a riversarsi freneticamente fuori dal vagone, per poi allontanarsi con la massima cautela e con tutta la velocità che era loro possibile, lungo il binario immerso nell'oscurità, in modo da raggiungere la stazione che si erano appena lasciati dietro...

Takato riusciva a sentire le loro voci impaurite, i loro passi rapidi... e il respiro ansioso del suo amico, che pure manteneva un invidiabile sangue freddo. La sua decisione di non permettere più a Guilmon di combattere cominciava a vacillare... in quel momento, era abbastanza probabile che lui e il suo piccolo dinosauro rosso fossero gli unici in grado di proteggere quelle persone dal Digimon appena bio-emerso... non poteva rischiare le loro vite in nome di quello che LUI, e lui soltanto, riteneva giusto per Guilmon...

Ancora una volta, Takato pensò, si trovava di fronte ad un dilemma che i Digiprescelti della TV non si erano mai trovati ad affrontare... quanto era diversa la realtà dalla finzione...

"E... E va bene! Jenrya-kun, Ruki-san... aspettatemi lì, io e Guilmon arriviamo il prima possibile!" rispose finalmente il ragazzino. "So dov'è la fermata, non è molto distante da dove mi trovo adesso... prendo Guilmon e arrivo, voi intanto state attenti!"

"Bene..." rispose Jenrya, ignorando Ruki che mormorava qualcosa come 'Alla buon ora...' dietro di lui. "Intanto noi vediamo cosa riusciamo a fare..."

La chiamata si interruppe, e Takato si voltò nuovamente verso la tana di Guilmon, tutti i sensi freneticamente allertati e ogni parte del suo corpo tesa a portarlo dai suoi amici il più velocemente possibile. "E... E va bene, Takato... ora sei in ballo, e devi ballare, che ti piaccia o meno... Accidenti, ci mancava proprio un Deva... Però... forse, se uso le carte come si deve... e se io, Jenrya-kun e Ruki-san collaboriamo... forse riusciamo a battere questo Digimon senza che Guilmon debba evolvere ancora in quel colosso... spero che sia così... non voglio che si trasformi di nuovo..."

"Takatomon! Takatomon!"

I pensieri frenetici del giovanissimo Tamer vennero interrotti dalla familiare, e altrettanto frettolosa, voce di Guilmon, che era uscito dai cespugli dietro i quali era celata la sua tana, e si era diretto di corsa verso il suo Tamer, avendolo sentito parlare dal luogo in cui si trovava.

"Guilmon..." mormorò Takato, accogliendo il suo Digimon mentre questo si fermava davanti a lui, si appoggiava le man artigliate sulle ginocchia, e riprendeva fiato per un istante.

"Huff, huff... ciao, Takatomon... ti... ti ho sentito parlare con Jen, con quello strano Digivice... che sta succedendo, Takatomon, ci sono problemi?" chiese il piccolo dinosauro, alzando lo sguardo verso il suo partner.

Calumon, inseparabile compagno di giochi di Guilmon, arrivò da dietro di lui, in planata e con le orecchie spiegate. "E'... è apparso un altro di quei Digimon cattivi, calu?" cinguettò... e Takato, senza neanche starci a pensare, annuì energicamente.

"Sì... purtroppo sì... sembra che abbia attaccato il treno della metropolitana dove si trovavano Jenrya-kun, Ruki-san, Terriermon e Renamon..." rispose il Tamer con gli occhialoni. "Guilmon, mi dispiace di doverti chiedere di combattere ancora, ma... dobbiamo andare ad aiutarli!"

"Non ti dispiacere, Takatomon! Se Terriermon e Renamon sono in pericolo... dobbiamo intervenire!" rispose il piccolo Digimon, senza esitazione... e per un attimo, la decisione con cui Guilmon aveva parlato fece spalancare gli occhi al giovanissimo Tamer. Guilmon non sembrava preoccuparsi troppo di quello che sarebbe potuto accadergli, non solo combattendo... ma non era il momento di pensare a queste cose! Bisognava intervenire, e subito!

"Va bene... Guilmon, Calumon, venite con me!" concluse il ragazzino, sfoderando una sicurezza che credeva di aver perso dalla battaglia con Vajiramon. "Da qui, possiamo arrivare alla stazione di Ichimaida in cinque minuti, se corriamo!"

"Non arriveremmo prima se Guilmon evolvesse, calu?" propose Calumon. "Quando si trasforma in Growlmon è così grande e veloce, e forse..."

Takato si fermò per un istante a considerare la proposta di Calumon. Certo, quello che diceva era vero, ma così avrebbe quasi sicuramente fatto scoprire Growlmon, a meno che non avesse avuto MOLTA fortuna e non fosse riuscito ad evitare le vie più affollate, laddove Guilmon poteva restare nascosto più facilmente... e poi, con un Digimon di quelle dimensioni, come avrebbe fatto ad entrare nella stazione della metropolitana? Magari nei tunnel ci sarebbe anche stato, ma... per quanto riguardava gli ingressi, non si poteva dire la stessa cosa!

"Grazie della proposta, Calumon, ma Growlmon è troppo grande per entrare nella stazione." rispose Takato, mentre lui e i suoi amici Digimon iniziavano la loro corsa verso la stazione di Ichimaida, uscendo dal parco e affrettandosi lungo i marciapiede affollati in un folle slalom tra le persone. "Guilmon, ti farò evolvere non appena saremo arrivati... per favore, cerca di mantenere il controllo, qualunque cosa accada!" aggiunse poi, ancora angosciato dalla possibilità che la Digievoluzione facesse riemergere gli istinti più ferini del simpatico Digimon.

Mentre correva, Guilmon rivolse a Takato uno sguardo stupito, non capendo cosa volesse dire. "Hmm... certo, nessun problema! Lo sai che io mantengo sempre il controllo, Takatomon, e non vedo come mai non dovrei farlo adesso..."

Queste parole di Guilmon rasserenarono un pò il giovanissimo Tamer, che schivò di corsa una sbalordita passante, chiedendole rapidamente scusa mentre correva. "Oh, non era niente, Guilmon... solo io che mi stavo preoccupando per niente!" gli rispose. "Stai pure tranquillo..."

 

----------

 

Nel frattempo, nel tunnel della metropolitana, Jenrya, Terriermon e Ruki erano riusciti ad allontanarsi dalla folla senza attirare l'attenzione degli addetti alla sicurezza, e ad incamminarsi, Digivice alla mano, nella direzione verso la quale il treno si stava dirigendo prima della sua brusca frenata. Non appena furono scesi e si furono portati sul davanti della locomotiva sotterranea, la causa di tale emergenza apparve loro subito chiara - un familiare banco di nebbia grigia che fluttuava radente al suolo, silenziosa ed infida, occultando il resto della galleria e diffondendo attorno a sè il sentore di qualcosa di misterioso. Un lievissimo odore di ozono, penetrante e aspro, permeava l'aria, sostuendo all'odore di muffa ed aria stantia che di solito era associabile ad un tunnel della metropolitana... e dalle loro esperienze precedenti, Jenrya e Ruki riconobbero subito la nebbia grigia per quello che era...

"Come immaginavamo... un Digital Field!" esclamò Terriermon, scendendo giù dalla spalla del suo partner e atterrando sui binari, stando bene attento a non calpestare le linee elettriche. "Ragazzi, mi sa che qui siamo di fronte al simpaticone che ha messo in allarme Nerima stanotte..."

Un fruscio appena percettibile allertò Ruki, e la Tamer dai capelli rossi si voltò per vedere, con suo grande sollievo, Renamon apparirle al fianco, come la fedele compagna e confidente che era. La volpe ninja era già in posizione di combattimento, e i suoi profondi occhi neri erano fissi sul Digital Field e stretti a fessura nel tentativo di saggiare la forza del suo 'inquilino'. "Dev'essere così. E percepisco una notevole forza provenire da questo Digital Field... è più o meno pari a quella del Digimon chiamato Vajiramon, quello che abbiamo affrontato sul palazzo di Hypnos."

La ragazzina fece una smorfia di disappunto appena percettibile. Se davvero avevano a che fare con un altro Deva, poteva solo sperare, per quanto la cosa le desse fastidio, che Takato e Guilmon arrivassero al più presto... ma non ci fu ulteriore spazio per i pensieri, in quanto un paio di ardenti occhi cremisi si spalancarono ferocemente all'interno della nebbia, squadrando i due Tamers e i loro partner come un paio di fari appartenenti ad un treno fantasma... e la voce sibilante del loro proprietario, una gigantesca figura serpentina la cui larghezza raggiungeva facilmente la metà di quella del treno, risuonò morbida e sibilante attorno a loro... come la voce che avrebbe avuto un serpente gigantesco se fosse stato in grado di parlare!

"Allora..." sibilò mellifluo l'enorme Digimon, scivolando verso i due Tamers e i loro compagni. "Allora non mi ssssbagliavo... erano proprio due Digimon quelli che ho percepito... non c'è la Sssshining Evolution, ma va bene lo sssstesssso... perchè ho confermato quello che Vajiramon ci ha comunicato..."

Jenrya prese un profondo respiro con il naso mentre lui e Ruki recuperavano i loro D-Power e preparavano i loro deck di carte, e Terriermon deglutì sonoramente man mano che l'enorme figura si avvicinava... e finalmente, con un impressionante effetto scenico, il Deva Serpente Santiramon si rivelò ai Tamers, maestoso e terrificante al tempo stesso, il suo aspetto inquietante più che sufficiente a far fare un passo indietro ai due ragazzi. Mentre il serpente digitale si ergeva in tutta la sua statura, accomagnato dal suono della sua pelle squamata che sfregava contro i muri e dalla sua lingua biforcuta che scivolava dentro e fuori dalle sottili labbra, un paio di terribili occhi rossi dalle pupille ellittiche scrutò freddamente Terriermon e Renamon... e tutti e quattro i presenti furono sicuri di aver visto dentro di essi una luce indignata che rendeva l'enorme rettile ancora più spaventoso!

"Sssssì... è proprio così..." sibilò Santiramon, mentre l'affilatissima alabarda che teneva avviluppata con la coda emergeva per ultima dalla nebbia del Digital Field, la sua lama che emetteva scintille strisciando contro i binari. "Ci ssssono dei Digimon traditori che hanno deciso di sssschierarssssi dalla parte della razza umana... quale ssssommo inssssulto per la nosssstra nobile sssspecie! Quessssti rinnegati... vanno ssssterminati ad ogni cossssto!"

Jenrya corrugò la fronte. Gli stessi discorsi di Vajiramon, la notte prima... stava per aprire la bocca e rispondere qualcosa, quando fu anticipato dal sempre intraprendente Terriermon, che vincendo il suo timore iniziale avanzò verso il Deva.

"Hey, hey! Un momento, amico, e tu chi saresti, tanto per sapere?" esclamò il Digimon cagnolino, puntando un orecchio contro Santiramon e tenendo le braccia incrociate sul petto, giusto per far vedere che non aveva paura di lui. "Sai, non ci piace tanto essere chiamati rinnegati... e a me, personalmente, farebbe piacere almeno sapere che cosa abbiamo fatto di tanto strano per meritarci questa nomea! Non ti sembra, vermone troppo cresciuto?"

"Terriermon..." lo avvertì Jenrya. "Scusa se te lo dico, ma non mi sembra il caso di stuzzicarlo..."

Le parole del Tamer cinese trovarono conferma quando Santiramon, irritato dai discorsi del Digimon cagnolino, aprì il suo cappuccio da cobra, dando l'impressione di essere ancora più grande... Il Deva Serpente spalancò le fauci, rivelando un paio di lunghe zanne grondanti di veleno, e rispose con astio palpabile. "Sssstupida e inssssulssssa creatura... tu osi fare una domanda ssssimile a me, Ssssantiramon, uno dei sssservitori diretti del ssssommo Zhuqiaomon-ssssama? Mi ssssembra ovvio... voi ci sssstate impedendo di compiere la nosssstra missssione, sssstate aiutando coloro che vogliono ssssterminarci... e per quessssto dovete essssere eliminati assssieme ai vosssstri padroncini! Quindi preparatevi, vermiciattoli, perchè non avrò pietà! HYAAAAAAH!"

Con un sibilo malefico, Santiramon agitò la sinuosa coda, e la sua alabarda dorata saettò, rapida e letale, verso Terriermon e Renamon, che solo grazie ai riflessi pronti riuscirono ad evitare la mortifera lama saltando all'indietro mentre questa sfiorava il terreno, facendo volare in giro pezzi di asfalto e schegge d'acciaio! Il cagnolino aprì le sue lunghe orecchie e planò dolcemente al suolo, vicino al muso del treno, mentre Renamon fece un salto acrobatico portandosi a fianco della sua partner umana.

"Niente da fare, dobbiamo combattere..." commentò di malavoglia Jenrya, mentre pescava la carta della Digievoluzione dal suo deck. Vicino a lui, Ruki fece la stessa cosa, dopo aver ricevuto un cenno affermativo da Renamon... e i due Tamers, in contemporanea, inserirono le carte nei D-Power e le strisciarono nello slot apposito, facendo evolvere i loro compagni!

"Card Slash!" esclamarono Jenrya e Ruki all'unisono. "Digivolution Activate!"

"Terriermon shinka... GARGOMON!" esclamò il partner di Jenrya, scomparendo per lasciare al suo posto il famoso cane umanoide con le mitragliatrici sulle mani.

"Renamon shinka... KYUUBIMON!" fu la volta della volpe ninja, che divenne uno stupendo animale dalla pelliccia scintillante e dalle innumerevoli code, circondata da una delicata aura di fiamme azzurre. Completata la Digievoluzione, i due Champion si fecero avanti, pronti ad afrontare il Deva Serpente che si era già rimesso in posizione e si preparava ad un altro attacco. Dietro di loro, Jenrya e Ruki già mettevano mano alle loro carte, sapendo bene che avrebbero dovuto farne l'uso migliore se volevano sperare di uscire vivi da quella delicata situazione...

Santiramon, da parte sua, fissò con disgusto Gargomon e Kyuubimon, ben sapendo che la differenza di livello e di potenza tra lui e loro due era troppo grande perchè potessero davvero impensierirlo. Del resto, il dinosauro rosso di cui gli aveva parlato Vajiramon non si era ancora visto, quindi... poteva andare sul sicuro. "Una Digievoluzione indotta artificialmente, eh?" ringhiò crudelmente. "Avete venduto le vosssstre anime agli esssseri umani, vili traditori... con quale coraggio lasciate che vi usino per i loro sssscopi? Non avete un pò di amor proprio? Sssse vi unisssste a Zhuqiaomon-ssssama... allora ssssì che realizzeresssste appieno il vosssstro potenziale di Digimon, invece che farvi mettere il guinzaglio da quessssti mocciosi..."

Un'altra cosa che SICURAMENTE faceva infuriare Ruki, era essere trattata come una mocciosa ignorante... e il suo temperamento vulcanico non aveva intenzione di tollerare oltre gli insulti di Santiramon! "Okay, biscia d'acqua troppo cresciuta, mi hai veramente rotto con le tue enunciazioni!" esclamò, estraendo una carta. "Kyuubimon! Fagli vedere di cosa siamo fatti! Card Slash! Hyper Wings Activate!"

Non appena la carta di Ruki passò attraverso lo slot apposito, un'ondata di energia attraversò Kyuubimon, che annuì in maniera appena percettibile mentre un grande paio di ali bianche e piumate, fatte di luce pura, scaturirono dalla sua schiena. Colto di sorpresa, Santiramon si ritrasse di qualche centimetro... e Kyuubimon ne approfittò subito per librarsi in volo sopra di lui, estendendo le sue lunghe code e creando su ognuna di essere una palla di fuoco azzurra che poi indirizzò contro il Digimon serpentino!

"Foxtail Inferno!" esclamò la volpe mitologica, inviando i suoi proiettili energetici contro l'avversario, che cercò di difendersi con l'alabarda, parando i colpi come meglio poteva. Riuscì nell'intento, e i proiettili di Kyuubimon si infransero sulla lama dorata e ricurva... ma così facendo, Santiramon distolse l'attenzione da Gargomon, che ne approfittò immediatamente!

"Hey, vermiciattolo da giardino! Non ti sei dimenticato di me, vero? Gargo Lasers!" esclamò il Digimon, aprendo il fuoco contro Santiramon e colpendolo con una tremenda raffica di proiettili... che però rimbalzarono tutti sulla pelle squamosa dell'infastidito Deva Serpente! Il Digimon Ultimate spalancò la bocca e si scagliò a velocità fulminea contro Gargomon, cercando di morderlo con le sue zanne avvelenate mentre la sua coda si agitava nuovamente verso Kyuubimon e la costringeva ad atterrare. Prima che i Digimon potessero organizzare un contrattacco, o i loro Tamers potessero estrarre un'altra carta, Santiramon si alzò di nuovo in tutta la sua ragguardevole statura, e aprì di nuovo la bocca, facendo sì che Kyuubimon e Gargomon si preparassero a scattare via non appena il mostro avesse tentato di morderli...

Ma la mossa che fece li colse di sorpresa.

"Tutti qui, i vosssstri attacchi? Venom Axe!" sibilò Santiramon... e un proiettile viola a forma di ascia, e fatto di acido corrosivo concentrato, uscì dalla sua enorme bocca e sfrecciò verso Gargomon, che appena in tempo riuscì ad evitarlo! Il proiettile di Santiramon centrò il muso del treno e una lastra di metallo, facendo levare un sibilo inquietante, e una nuvoletta di vapore bianco puzzolente di ruggine! Un brivido percorse la spina dorsale di Jenrya al pensiero di cosa quell'attacco avrebbe potuto fare al suo Digimon... ma non ebbe il tempo di pensarci su, perchè Santiramon cambiò bersaglio, questa volta assalendo la volpe volante che cercava di distrarlo svolazzandogli agilmente attorno, e colpì le sue ali di luce con una precisa Venom Axe! Ruki spalancò gli occhi per l'apprensione... ma si tranquillizzò quando si rese conto che il colpo di Santiramon aveva colpito solo le ali che lei aveva dato a Kyuubimon, e la volpe dorata atterrò elegantemente sul terreno, illesa dal tremendo attacco. Tuttavia, l'allarme rimaneva... al prossimo colpo, non sarebbe stata così fortunata...

"Gargomon, va tutto bene?" chiese Jenrya, avvicinandosi al suo Digimon, che in quel momento stava rimettendosi a posto le mitragliatrici, e si stava apprestando a sparare di nuovo contro Santiramon nel momento in cui questo avesse aperto la bocca di nuovo. Gargomon annuì, tergendosi un pò di sudore immaginario dalla fronte con una delle sue lunghe orecchie.

"Sì, Jen... io sto bene, ma... Questo serpentello è davvero forte come mi sembrava!" esclamò, volgendo per un istante lo sguardo al suo Tamer. "Avremo bisogno di combinazioni di carte più efficaci, o non riusciremo a tenerlo a bada..."

Ruki mise di nuovo mano al suo deck e ne estrasse un paio di carte, mentre Kyuubimon indietreggiava appena di qualche passo, tenendo lo sguardo fisso su Santiramon nel caso quest'ultimo avesse voluto tentare un altro attacco. "Se sono le carte che servono, orecchie a sventola... qui ne abbiamo quante ne volete! Se solo sapessimo qualcosa di più su questo lombico troppo cresciuto, magari sapremmo anche quali usare..." mormorò con tono leggermente polemico, imprecando tra sè contro il suo Digivice che non riusciva a riconoscere quel particolare tipo di Digimon.

"Dovremo fare con quello che abbiamo." replicò Kyuubimon. "Santiramon non ci concederà il lusso di stare a pensarci su."

Il serpente gigante, nel frattempo, aveva allargato di nuovo il suo cappuccio, e i suoi occhi non lasciavano per un istante le sue future vittime, scrutandole con fredda espressione indagatrice. La tensione era quasi palpabile, resa ancora più fitta dall'aria stantia e pesante del tunnel, e dall'oscurita interrotta soltanto dai fari del treno... e in sottofondo, sempre il rumore inquietante delle scaglie di Santiramon che grattavano ininterrottamente il pavimento e i muri! I Digimon di entrambe le parti restavano in attesa, pronti a scattare nel caso la fazione avversaria avesse fatto qualsiasi mossa. Era evidente che, pur conscio della sua superiorità, Santiramon era molto più prudente di Vajiramon, e non voleva lasciare ai suoi avversari la possibilità di prenderlo alla sprovvista. Non voleva attaccare senza prima aver saggiato con attenzione le loro potenzialità...

Alla fine, il Deva Serpente spezzò l'attesa... ma non con l'attacco che Jenrya, Ruki e i loro Digimon si stavano già aspettando. Il suo corpo sinuoso, dalle squame candide come il latte, si abbassò nuovamente, sminuendo anche se solo di un pò la sua superiorità fisica... e Santiramon saggiò ancora una volta l'aria con la lingua prima di parlare di nuovo. "Sssso che quessssta ssssorta di perdono non ssssi dovrebbe concedere a dei rinnegati... ma nel caso Vajiramon non l'abbia già fatto, vi offro la posssssibilità di redimervi!" sibilò, rivolto a Kyuubimon e Gargomon, che lo ascoltavano imperturbabili, e sempre fermi in posizione di guardia. Non vedendo alcuna reazione da parte dei suoi avversari, Santiramon proseguì, avvicinando appena il muso di qualche centimetro. "Le vosssstre potenzialità ssssono enormi, e ssssarebbe un peccato ssssprecare dei guerrieri del vosssstro calibro... quindi, ho penssssato che sssse rinnegherete quessssti inutili esssseri umani, e verrete con me alla reggia di Zhuqiaomon-ssssama, potremmo essssere disssspossssti a passssare ssssopra il vosssstro tradimento, e concedervi di resssstare a fianco del nosssstro Ssssovrano quando egli ssssottometterà il disgusssstoso mondo degli umani! Quessssta è la nosssstra ultima offerta, quindi... ssssappiate fare la scelta giusta!"

Nonostante la situazione non fosse delle più rosee, Ruki riuscì ad abbozzare un sorrisetto, ben sapendo cosa avrebbe risposto Kyuubimon a quella domanda... e ineffetti, una frazione di secondo dopo, la volpe dorata scandì esattamente la risposta che il Deva Serpente sperava di non dover sentire.

"Il Deva che è venuto prima di te, Vajiramon, ci ha fatto la stessa proposta." rispose la volpe a nove code. "E io ti darò la stessa risposta che ho dato a lui. La tua proposta è respinta."

"Anche da parte mia... quindi, mi sa tanto che potevi anche risparmiarti il tempo di porla, questa domanda!" ribattè Gargomon, con il tono più sfacciato che gli riuscisse di assumere. "Comunque, se proprio vuoi, ti possiamo dare qualcosa... Jenrya, adesso!"

Il Tamer cinese, facendo un segno di assenso al suo partner, fece volteggiare abilmente le sue carte tra le dita e le inserì una dopo l'altra nello slot del suo D-Power! "Certamente, Gargomon! Card Slash! Monzaemon Activate... ed ora Power Activate!" esclamò. Con un ghigno, il cane umanoide alzò di nuovo le sue mitragliatrici e aprì il fuoco ancora una volta contro il mostruoso serpente... ma questa volta, al posto di proiettili incandescenti, dalle bocche delle sue armi uscì una raffica di cuoricini rosa, esattamente come accadeva nell'attacco Heart Break di Monzaemon! Potenziati dall'energia extra derivante dalla Power Card strisciata da Jenrya, i piccoli proiettili dall'aspetto inoffensivo volarono verso Santiramon come uno sciame di api infuriate... e il Deva spalancò gli occhi, colto di sorpresa, prima di ritirarsi con un rapido movimento delle spire, sotto la pioggia colorata. Anche così, alcuni dei proiettili lo raggiunsero e lasciarono dei segni neri sulla sua pelle squamosa, strappandogli un appena percettibile grugnito di dolore che fece capire subito a Ruki come stavano le cose!

"Un attacco di tipo Anti-Virus..." mormorò la ragazzina, scegliendo un paio di carte dal suo Deck. "Ma certo, è chiaro! Questo è un Digimon di tipo Virus, e gli attacchi di un Anti-Virus come Monzaemon sono più efficaci contro di lui!"

Un istante dopo, nel frenetico tentativo di liberarsi di quegli irritanti cuoricini rosa, Santiramon si era portato proprio sulla linea di tiro di Kyuubimon... e nè la Digimon volpina nè la sua partner erano tipe da farsi sfuggire una simile occasione! Con la rapidità di una vera esperta, Ruki infilò le sue carte nel lettore digitale, e ne trasmise i dati a Kyuubimon!

"Card Slash!" esclamò a sua volta la ragazzina. "Speed Activate! Vai, Kyuubimon! Cerca di girargli attorno!"

Fidandosi della strategia che la sua Tamer stava mettendo in atto, la volpe a nove code scattò verso il Deva Serpente proprio mentre la raffica di cuori di Gargomon cessava, talmente rapida da sembrare niente più che una scia di luce dorata nell'oscurità della galleria! Irritato, Santiramon fece per sollevare la sua coda e traffigerla con la sua alabarda, ma Kyuubimon aveva anticipato il suo gesto, e riuscì a gettarsi di lato nell'istante stesso in cui la mortale lama iniziava a scendere su di lei. Con un sibilo frustrato, Santiramon lasciò che la sua arma cozzasse contro i binari con un clangore metallico, sollevando in aria alcune scintille scarlatte, e puntò di nuovo verso la velocissima Kyuubimon, cercando inutilmente di mirarla con la sua Venom Axe... ma aveva a che fare con un bersaglio troppo piccolo ed agile per lui!

"Perfetto, Kyuubimon..." commentò Ruki... per poi inviarle i dati dell'altra carta. "Ed ora... Card Slash! Birdramon Activate!"

La scia di luce dorata che stava correndo in rapidissimi cerchi attorno al frustrato Santiramon prese immediatamente fuoco, lasciando dietro di sè delle brillanti lingue scarlatte, e il Deva si ritirò allarmato quando una di esse lambì le sue squame... poi, improvvisamente, diverse fiammate si staccarono dal corpo di Kyuubimon e bombardarono Santiramon da tutte le direzioni nello stesso momento, strappandogli un ringhio di dolore e facendolo barcollare, mentre la Digimon volpe interrompeva la sua corsa e si lanciava di nuovo contro il suo avversario, roteando su sè stessa come una girandola infuocata. "Dragon Wheel!"

Con letale precisione, Kyuubimon colpì Santiramon sotto il mento mentre quest'ultimo cercava di rimettersi in equilibrio... e questa volta, la potenza del colpo fu tale da scagliarlo indietro, di nuovo all'interno del banco di nebbia digitale da cui era emerso! Santiramon gridò di nuovo per l'ira, la sua proverbiale pazienza messa al limite dalle frustranti strategie di quei Digimon apparentemente inferiori, e cercò di rimettersi in piedi contorcendo il proprio corpo, ma qualcun altro che stava proveniendo da dietro, non sembrava essere dello stesso parere...

*KA-POOOOW!*

In una concitata frazione di secondo, Jenrya e Ruki videro la sagoma di qualcosa di grosso e massiccio materializzarsi nella nebbia digitale... e un istante dopo, Santiramon venne raggiunto alla nuca da un potente colpo che gli fece quasi strabuzzare gli occhi fuori dalle orbite, e lo scagliò pesantemente a terra, provoando un terremoto in miniatura che fece quasi perdere l'equilibrio a Jenrya, Ruki e Gargomon! I ragazzi e i Digimon sollevarono lo sguardo verso la figura avvolta dalla nebbia, e con grande sollievo si resero conto che si trattava di un familiare dinosauro sputafuoco dalle squame rosse, alto circa il doppio di un essere umano, che portava in groppa un altrettanto noto Tamer con gli occhialoni, e un simpatico Digimon bianco dalle lunghe orecchie!

"Takato-kun! Growlmon!" escamò Jenrya.

"Oh, eccoli finalmente!" esclamò allegramente Gargomon. "Sapete, ragazzi, si cominciava a sentire la vostra mancanza!"

Ruki alzò gli occhi al cielo. "Alla buon ora, Occhialoni. Si può sapere dove vi siete fermati, tu e il tuo dinosauro?"

Mentre Santiramon, da terra, cercava di rialzarsi, Growlmon si piegò leggermente sulle ginocchia e fece scendere Takato e Calumon. Tenendo il piccolo Digimon in braccio, il Tamer con gli occhiali da ciclista atterrò sui binari prestando la massima attenzione, e raggiunse i suoi compagni, mentre Growlmon si metteva in posizione di guardia davanti al serpente gigante. "Scusate il ritardo, ragazzi... abbiamo dovuto evitare un pò di gente, io e Guilmon..." si scusò il ragazzino, senza riuscire a mascherare un certo nervosismo. Sia per la battaglia che lo aspettava che per altre cose... Tuttavia, l'urgenza dell'attuale situazione lo costrinse a concentrarsi sul combattimento, e a tentare di concluderlo il prima possibile. "Ma adesso siamo qui, e siamo pronti a darvi una mano! Forza, Growlmon! Diamo una mano ai nostri compagni! Preparati, ora ti invio le carte!"

Growlmon si acquattò sul terreno davanti al gigantesco Santiramon, che si era appena rialzato e guardava il dinosauro rosso con un misto di indignazione e sorpresa. Quello doveva essere il misterioso Digimon che aveva battuto Vajiramon... e in effetti, Santiramon stesso doveva ammettere che c'era qualcosa di particolare in lui, e che improvvisamente non gli sembrava più così assurdo che il suo collega fosse stato sconfitto da lui... In qualche modo, il Deva Serpente aveva il sentore che quel Digimon fosse molto diverso dagli altri, anche se non riusciva esattamente a dire cosa avesse di particolare...

Ma subito dopo, Santiramon vide qualcosa di ancora più interessante, e un bagliore di ferocia si accese nei suoi occhi felini: Calumon si era posizionato vicino a Takato e gli stava fluttuando accanto, assistendo con il fiato sospeso alla guerra di sguardi tra lui e Growlmon. Il simbolo triangolare che spiccava sulla fronte del piccolo Digimon bianco gli fece corrugare la fronte: dove aveva visto quel simbolo, prima di allora...?

"Ugh... ma certo!" pensò il serpente gigante, colto da un'epifania. "Quello... non c'è dubbio, quello è il simbolo della Shining Evolution! Chi l'avrebbe mai detto che avrebbe assunto la forma di un Digimon così insignificante... bah, non importa! Quello che devo fare ora è liberarmi di questi secatori, e riportarla a Zhuqiaomon-sama, il prima possibile!"

"Growlmon, sta arrivando!" esclamò Takato, vedendo il serpente ritrarsi di un pò, soltanto per prendere la mira e prepararsi a scattare in avanti. Il ragazzino afferrò una delle sue carte e la tenne in mano, pronta ad inserirla nel D-Power in caso di necessità. "Tienti pronto, non sarà uno scherzo!"

"State attenti alla sua bocca!" li avvertì Jenrya, facendo notare a Takato lo squarcio che l'acido di Santiramon aveva scavato nel muso del treno sotterraneo. Il processo di corrosione non si era ancora del tutto arrestato, e il metallo liquefatto stava colando via dalla fiancata, mettendo a nudo i motori sottostanti. "Sputa un liquido corrosivo in grado di bruciare ogni cosa!"

"Ce ne ricorderemo... grazie, Jenrya-kun!" ringraziò Takato, prima di volgere di nuovo l'attenzione al Deva serpentino. "Okay, Growlmon, vediamo di concludere questo scontro in fretta! Card Slash! Power Activate!"

Mentre Takato inseriva la carta di potenziamento nello slot del suo D-Power, e il dinosauro rosso veniva avvolto da un'aura splendente di luce azzurrina, Ruki corrugò la fronte. Takato non aveva fatto esattamente la mossa che lei si aspettava...

"Huh? Strano... pensavo avrebbe fatto evolvere Growlmon a livello Ultimate... cos'ha in mente di fare?" pensò la ragazzina... ma decise che non aveva senso starci tanto a pensare nel bel mezzo della battaglia. "Kyuubimon! Tienti pronta a supportare Growlmon... e speriamo che Occhialoni sappia quello che sta facendo!"

"Ricevuto, Ruki!" rispose la volpe a nove code, acquattandosi sui binari e tenendosi pronta a saltare addosso a Santiramon al momento giusto...

In risposta alla domanda di Ruki, Growlmon spalancò le fauci e fece apparire un'ardente palla di fuoco al loro interno... per poi spararle dritta contro Santiramon nel momento in cui questo si sollevava per attaccare! "Pyro Blaster!" esclamò il dinosauro rosso, indirizzando il proiettile incandescente verso il Deva... che però aveva previsto la mossa e reagì con velocità e prontezza di riflessi degne del combattente consumato che era!

"Tsk... ma come, tutto qui? Venom Axe!" sibilò il Deva Serpente, scagliando altre due delle sue lame corrosive dalle fauci. La prima intercettò a mezz'aria il Pyro Blaster di Growlmon e lo fece esplodere, costringendo il dinosauro ad indietreggiare di un passo per non essere sollevato in aria dall'onda d'urto... mentre l'altra superò la nube di fumo che l'esplosione aveva creato, e sfrecciò verso Growlmon, che appena in tempo riuscì a scansarsi prima che il proiettile velenoso colpisse il terreno sul quale lui si trovava! Ancora una volta, nella galleria risuonò un poco rassicurante sibilo di materia che veniva corrosa, e del vapore bianco scaturì dalla pozzanghera di acido che si era formata nella zona colpita dal proiettile del gigantesco cobra. Takato provò un brivido di freddo all'idea che una cosa del genere poteva accadere al suo Digimon... ma prima che potesse dare ulteriori istruzioni al suo Digimon, Gargomon approfittò dell'istante di distrazione che il suo compagno gli aveva dato, e spiccò un salto altissimo, puntando alla testa del serpente, che non riuscì a sollevarla appena in tempo per contrattaccare!

"Hey, biscia d'acqua ipersviluppata! Non ti sei dimenticata di noi, vero? Bunny Pummel!" esclamò il Digimon canide, sferrando un potente colpo dall'alto verso il basso con le mani congiunte, proprio mentre Jenrya passava un'altra carta attraverso lo slot del suo D-Power!

"Card Slash!" esclamò il ragazzo cinese. "Vaccine Conversion Activate!"

Santiramon spalancò leggermente gli occhi, un misto di rabbia e stupore, quando il corpo di Gargomon venne attraversato, per una frazione di secondo appena percettibile, da una scia di colori iridati... e il Digimon, con un ghigno sicuro, abbattè il colpo sulla testa del Deva Serpente, facendogli stingere i denti dal dolore!

"Aaaargh!" sibilò l'infuriato Santiramon. "Che voi ssssiate maledetti, umani... quessssto trucco era davvero basssso, anche per voi!"

Mentre Gargomon balzava indietro e tornava normale, lasciando Santiramon stordito per qualche secondo, Takato rivolse al Tamer cinese uno sguardo interrogativo, non spiegandosi cosa volesse dire il loro avversario. "Huh? Jenrya-kun... di che trucco sta parlando, esattamente?" chiese, sinceramente incuriosito.

Jenrya fece vedere la carta che aveva appena strisciato nel suo Digivice. "Di questa, immagino..." disse, mostrando la carta sulla quale si alternavano linee curve verdi e rosse che vorticavano su uno sfondo blu. "Questa è una carta piuttosto rara, si chiama Vaccine Conversion... e nel gioco permette di trasformare, per un solo turno, gli attacchi di uno dei tuoi Digimon in attacchi di tipo Anti-Virus. Dal momento che abbiamo scoperto che questo Digimon che abbiamo davanti... Santiramon... è un Virus, l'ho usata per potenziare l'attacco di Gargomon, che di per sè è di tipo Dati..."

Mentre le spiegazioni tecniche andavano avanti, Ruki aveva a sua volta strisciato un'altra carta, una carta di Angemon... e Kyuubimon aveva spalancato le fauci e usato l'attacco speciale del Digimon angelico, Hand of Fate, contro Santiramon, colpendolo in pieno e spedendolo contro il muro del tunnel! Con un rombo potente, alcuni pezzi di roccia e di tubo si staccarono dalla parete, e Santiramon si accasciò stordito nell'ammaccatura che aveva scavato con il suo pesante corpo.

"Bel colpo, ragazzi! Lo state sconfiggendo..." iniziò a dire Calumon...

Ma si interruppe a metà qualche istante dopo, quando l'irritato Deva Serpente si staccò dal muro, facendo cadere altri pezzi di roccia, e tornò a volgere uno sguardo assassino ai Tamers... in particolare a Takato e Growlmon! Era evidentemente, dai segni sul suo corpo squamoso, che il Deva aveva subito dei danni, pur contenuti... ma che questo non sarebbe stato in grado di fermarlo: era ancora attivissimo e capace di far passare loro un bruttissimo quarto d'ora!

"Oops... temo di aver parlato troppo presto..." mormorò Calumon in risposta, sentendosi diventare ancora più piccolo sotto gli occhi felini del gigantesco cobra albino. Con un agile movimento delle spire, Santiramon si rimise in guardia e iniziò a strisciare verso Calumon, deciso a raggiungerlo a tutti i costi. Il piccolo Digimon dalle grandi orecchie percepiva, con sua grande paura, che il serpente gigante voleva lui... ma quello che non riusciva a spiegarsi era il perchè di tanta animosità! Era... era la stessa cosa che con i Digimon che aveva incontrato prima di arrivare nel Mondo Reale... e anche con Impmon! Tutti lo volevano, e lui non capiva per quale motivo...

"Devo riconoscere che ve la ssssapete cavare..." sibilò il serpente gigante, con palpabile fastidio. "Non credevo che dei ssssemplici Champion potessssero tenere testa ad un Deva come me... immagino che ssssia tutto grazie a quelle maledette carte che i vosssstri padroncini umani fanno passssare per quegli aggeggi, vero?"

Kyuubimon serrò gli occhi, piazzandosi con fare protettivo tra Ruki e Santiramon. "E anche se fosse? A te cosa interessa?"

Santiramon fece guizzare fuori la lingua, apparendo per un istante ancora più spaventoso. "Ssssiete patetici... ssssiete così deboli che avete bisogno che dei miseri umani vi assssisssstano durante una battaglia? Al punto da conssssentire loro di modificare i vosssstri dati e la vosssstra ssstessssa natura?"

"Il tuo amichetto ci ha detto la stessa cosa, anche questa volta!" ribattè sfacciatamente Gargomon. "Certo che voi Deva non ne avete molta di fantasia, eh?"

"Tsk!" grugnì Santiramon, la cui pazienza era ormai giunta al limite estremo. "Come desiderate... sssse non volete ssssentire ragioni, non mi ressssta che annientarvi usando tutta la mia forza! Prendete quesssta!"

La coda di Santiramon scattò di nuovo, e la lama della sua alabarda fendette l'aria stantia del tunnel, sollevando una tremenda onda d'urto che impattò violentemente contro i Digimon! Growlmon e Kyuubimon riuscirono ad ancorarsi saldamente al terreno, ma Gargomon, il più vicino, venne sollevato di peso e scagliato violentemente contro il muro, per poi scivolare a terra stordito!

"Gargomon!" esclamò Jenrya, correndo in soccorso del suo partner, i cui grandi occhi neri si erano trasformati in comiche spirali! Il Tamer cinese si inginocchiò vicino al suo compagno digitale, e gli mise la mano sinistra davanti al viso, tenendo sollevati pollice, indice e medio. "Hey, Gargomon... mi senti? Va tutto bene? Quante dita vedi?"

"Uuuuugh... ciao, Jen... non sapevo che avessi tre fratelli gemelli..." mormorò in risposta il cane umanoide. "Gira il mondo... o giro io...?"

Nel frattempo, senza dare a Santiramon il tempo di sputare di nuovo il suo veleno acido, Growlmon aveva caricato il cobra gigante e gli si era buttato addosso con tutto il suo peso, costringendolo di nuovo contro il muro mentre lo colpiva con dei pesanti pugni. Il corpo muscoloso del serpente si contorceva come una furia, cercando di sfuggire alla letale presa del dinosauro rosso, e in un attimo di pura concitazione, la sua coda a frusta si alzò di nuovo, tenendo stretta l'alabarda dalla lama lunata e dalla punta di oro massiccio... quest'ultima puntata contro la schiena di Growlmon!

"Attento, Growlmon! Dietro di te!" esclamò Takato, con palpabile allarme...

Ma Ruki e Kyuubimon avevano anticipato la mossa del serpente. Ad un semplice cenno di intesa della ragazzina, la volpe a nove code era scattata verso Santiramon, e ne aveva attaccato la coda, mordendolo ferocemente! Il Deva rettile sibilò per la rabbia e il dolore, e cercò di scuotersi ulteriormente per liberarsi dell'irritante Digimon, ma Kyuubimon, grazie ad una carta Power che Ruki aveva scannerizzato, si teneva stretta alla coda del mostro, impedendogli di sollevare l'alabarda e usarla contro Growlmon.

Takato tirò un sospiro di sollievo. "Phew... per un pelo... grazie, Ruki-san, hai salvato Guilmon..."

"Ringraziami dopo." tagliò corto la Tamer. "Per ora Kyuubimon può tenerlo a bada, ma non durerà tanto a lungo... quindi sbrigatevi, tu e il tuo dinosauro, a finirlo."

Un ruggito furente quasi interruppe il discorso di Ruki: voltandosi di nuovo verso la battaglia, Takato vide Growlmon stringere la presa attorno al corpo di Santiramon, che però resisteva con incredibile tenacia, e si rifiutava di arrendersi... e infatti, con un improvvisa esplosione di forza, il Deva Serpente scosse violentemente la coda, scrollandosi di dosso Kyuubimon, che non riuscì a tenersi e venne sbalzata via! Stringendo i denti, la volpe eseguì un'elegante capriola a mezz'aria e riuscì ad attutire l'impatto con la parete appoggiandosi su di essa con le zampe... ma questa mossa aveva datto a Santiramon il tempo sufficiente per avvolgere le sue letali spire attorno al corpo di Growlmon e iniziare a stritolare!

Takato sobbalzò per la paura quando Santiramon iniziò a stringere con tutta la sua forza, e il suo Digimon alzò la testa e lanciò uno strozzato ruggito di dolore, dilatando le narici nel tentativo di racimolare quanto più ossigeno possibile. Nel disperato tentativo di liberarsi dall'abbraccio mortale, Growlmon si contorse e cercò di concentrarsi per scagliare un altro Pyro Blaster a bruciapelo... ma il Deva Serpente sapeva bene a che rischio si stava esponendo, e intensificò lo stritolamento, espellendo l'aria dai polmoni di Growlmon e impedendogli di sferrare il suo attacco decisivo...

"Growlmon!" esclamò Takato, notando con orrore che Gargomon era a terra e non poteva dargli una mano... mentre Kyuubimon era troppo impegnata a schivare i colpi che Santiramon sferrava con la sua alabarda per potergli fare da supporto. Il serpente gigante aveva moltiplicato i suoi sforzi, e ora i Digimon stavano avendo dei seri problemi. Se Takato voleva che lo scontro si concludesse a loro favore, doveva fare qualcosa, e alla svelta...

...ma non riusciva, nonostante tutto, ad usare di nuovo la carta blu. La paura di perdere il suo amico era ancora troppo forte... non POTEVA lasciare che si evolvesse di nuovo in quel colosso meccanico... ma se non lo avesse fatto, forse Santiramon lo avrebbe stritolato...

"Occhialoni!" esclamò Ruki, dopo aver visto Kyuubimon tentare una Foxtail Inferno che Santiramon parò senza problemi con la sua arma dorata. "Che cosa stai aspettando? Fai evolvere di nuovo il tuo Digimon! Ci serve il livello Ultimate per questo verme!"

Takato strinse i denti, esitando per un secondo alla vista del suo Digimon che cercava in qualche modo di sfuggire al mortale abbraccio del Deva Serpente... poi, di colpo, chiuse gli occhi e diede la sua risposta. "Io... non posso fare una cosa del genere... a Guilmon... Non posso! Mi dispiace, ma non posso proprio! Dobbiamo trovare un altro modo!"

Un'espressione sbalordita, decisamente rara a vedersi, apparve sul volto della Regina dei Digimon... e di Kyuubimon, che proprio in quel momento era riuscita a deviare un affondo che Santiramon aveva portato con l'alabarda. "Cosa? Che vuoi dire con... 'non puoi farlo'? Ti sei rincitrullito di colpo, Matsuda?" chiese severamente la ragazzina. "L'hai fatto una volta, puoi farlo di nuovo!"

"Ruki-san ha ragione, Takato-kun!" riprese Jenrya. "Ci serve quella carta che hai usato l'altro giorno, per sconfiggere questo Digimon..."

"Non mi sono spiegato!" esclamò Takato, in tono più brusco di quanto non fosse sua volontà. "Quello che volevo dire è che... che non posso far trasformare Guilmon in... in... quella macchina da guerra! Ogni... ogni volta che lo faccio combattere... ho paura che Guilmon perda di vista ciò che è... che diventi un mostro come quelli che stiamo combattendo!"

Ruki sbattè gli occhi, senza dire una parola, e Jenrya corrugò la fronte. Essendosi trovato anche lui in una situazione simile in passato, quando si era reso conto che le azioni del suo Digimon potevano causare sofferenze ad altre creature e a chi gli stava attorno, riusciva a capire cosa stava passando il suo amico... e tuttavia, questa era una situazione di emergenza! Molto probabilmente, non avrebbero avuto il lusso della scelta... "Takato-kun..."

"Ed è per questo che... non volevo più combattere..." proseguì Takato, stringendo i pugni mentre osservava impotente la lotta impari tra Growlmon e Santiramon. Gli faceva male vedere il suo Digimon nelle grinfie del Deva, e la sua ansia per la sorte di Guilmon stava lottando contro le sue incertezze, gettandolo nella confusione. Si rendeva conto che l'evoluzione sarebbe forse stata l'unica possibilità di Growlmon... ma se questo avesse voluto dire la fine della loro amicizia? Non lo avrebbe potuto sopportare... "Sentivo che a Guilmon cominciava a piacere... avevo paura che i suoi istinti di Digimon avessero la meglio su di lui... io... io non ho mai voluto che Guilmon fosse un'arma con cui combattere... non ho mai voluto combattere, e sono sempre stato costretto dalle circostanze a farlo... ma avevo sempre la paura che Guilmon si allontanasse da me... e dopo aver visto la sua evoluzione, ho ancora più paura! Avete visto anche voi quanto diventa grande e potente, no? Cosa... cosa continuerebbe a legarci, se dovesse continuare a diventare sempre più forte, e alla fine perdesse sè stesso? Non... non credo che nemmeno lui vorrebbe una cosa del genere, e perciò io non posso imporglielo!"

Silenzio per qualche istante, con in sottofondo i suoi della strenua battaglia che Growlmon stava sostenendo contro il Deva... e infine, Ruki sospirò con tono di rimprovero, e incrociò le braccia sul petto, scuotendo la testa da una parte all'altra. "Beh, Occhialoni..." disse seccamente. "Lascia che te lo dica. Non ti facevo così incoerente."

Takato non si aspettava un commento così brusco da parte di Ruki. Oh, certo, sapeva che la Regina dei Digimon non era conosciuta come una che addolciva le pillole... ma per qualche motivo, era convinto che sarebbe stata più comprensiva verso di lui. "R-Ruki-san!" esclamò, incredulo e quasi oltraggiato. "Per... per quale motivo dici... una cosa del genere? Io... sarei incoerente?"

"Sì." rispose lei, diretta come sempre. "Non eri tu quello che mi diceva sempre del legame tra un Digimon e il suo parner umano? Non eri tu a dire che l'amicizia tra un Tamer e il suo Digimon era la cosa fondamentale, e che la fiducia doveva esserci da entrambe le parti perchè la cosa funzionasse? Ora ti rimangi le tue stesse parole?"

Takato aprì la bocca... ma da essa non uscì alcuna risposta. Il giovane Tamer rimase a guardare stupito la sua compagna di avventura, e la volpe dalla pelliccia dorata che le si trovava a fianco... e, riflettendo su quanto aveva appena sentito, non potè che rendersi conto che Ruki aveva detto una cosa sensatissima! Quando lei e Renamon erano in disaccordo, e non si fidavano più l'una dell'altra... lui aveva cercato di farle riavvicinare, e aveva sperato che potessero capirsi, come alla fine era stato! Lui le aveva parlato del rapporto di amicizia che ci doveva essere tra un Digimon e il suo partner... e adesso, invece, lui cominciava a dubitare di Guilmon soltanto perchè aveva ottenuto una nuova Digievoluzione? Se... se davvero il loro legame era così forte... allora anche passare a livello Ultimate non avrebbe cambiato le cose tra lui e Guilmon!

"E poi, Takato-kun, c'è un'altra cosa..." proseguì Jenrya, assumendo un cipiglio più severo di quello che gli era solito. "Come fai a sapere che non evolvere è davvero quello che Guilmon vuole? E' soltanto quello che tu credi sia meglio per lui... ma Guilmon potrebbe non essere d'accordo! Soltanto perchè è il tuo Digimon, non significa che sia d'accordo con te in tutto... e tu non puoi decidere al suo posto!"

Takato non rispose, lì per lì. Non c'era molto da dire. Sapeva bene, ora se ne era reso conto... che i suoi amici avevano ragione! Lui... pur con le migliori intenzioni, si era arrogato il diritto di decidere al posto di Guilmon, e le conseguenze erano lì, davanti a loro... se avesse avuto più fiducia nel loro legame... se avesse permesso a Guilmon di passare a livello Ultimate fin da subito... forse ora Growlmon non si sarebbe trovato nelle spire stritolanti di Santiramon, che lo stavano stringendo sempre di più...

Takato abbassò lo sguardo e si guardò il palmo della mano libera. E' vero, aveva sbagliato... ma il combattimento non era ancora finito! C'era ancora tempo per rimediare!

"Guilmon..." pensò tra sè, mentre scintille di luce azzurra cominciavano a danzare nella sua mano. "Io... avevo paura di sbagliare... avevo paura di trasformarti in qualcosa che era al di là del mio controllo, perchè non volevo perderti... ogni volta che Digievolvevi, avevo paura che tu perdessi una parte di te. Però... Jenrya e Ruki hanno ragione. In questo momento... tu DEVI evolvere... se non riuscissi a salvarti... se dovessi perderti davvero, soltanto perchè voglio importi quello che IO penso sia giusto per te... non me lo potrei mai perdonare! E poi, anche i miei amici... e tante altre persone... chissà quali rischi correrebbero se non riuscissimo a fermare questo Digimon! Sono stato un codardo, Guilmon... non ho voluto assumermi le mie responsabilità, e ne abbiamo pagato tutti le conseguenze... ma se tu volessi darmi un'altra possibilità... solo una sola... non ti deluderò, questa volta! E' una promessa!"

Nello stesso momento, il piccolo Calumon si alzò in volo, il triangolo sulla fronte che emanava una luce abbagliante... e Santiramon si fermò, guardando sbalordito nella direzione dei Tamers! Una carta blu, apparentemente dal nulla, si formò nella mano di Takato, e il ragazzino, con rinnovata determinazione, si apprestò ad infilarla nello slot del suo D-Power!

"COSA?" esclamò il Deva Serpente, senza mai mollare la presa. "E... e quella che diavolo... La Sssshining Evolution ssssta... reagendo a quell'umano?"

"Growlmon..." mormorò Calumon, che sembrava non aver sentito nulla di quello che stava dicendo il cobra gigante. "Questo potere... a te... CALUUUUUUU!"

Un lampo bianco scaturì dalla fronte di Calumon nel momento in cui Takato inserì la carta blu nel suo D-Power... e nello stesso momento, Growlmon spalancò gli occhi e, con rinnovata forza, cominciò a liberarsi dalla presa di Santiramon, circondato da una familiare aura...

"CARD SLASH!" esclamò Takato. "RADIANT FAITH... ACTIVATE!"

Santiramon gridò dalla rabbia e dallo stupore quando Growlmon venne avvolto dalla luce...

"Growlmon... chou shinka..."

I Tamers restarono ammirati a guardare il Digimon del loro compagno aumentare di dimensioni, fino a spezzare a forza la presa di Santiramon, che fu costretto a staccarsi da lui con un grido di disappunto! Piastre di metallo coprirono la pelle del dinosauro rosso, e una spaventosa maschera apparve attorno alla sua testa, mentre un paio di minacciosi cannoni spuntavano dal pettorale! Takato sentì il fiato corto per un istante... e, istintivamente, si rese conto che era perchè sentiva la stessa mancanza d'aria che il suo Digimon aveva sentito nelle spire del Deva... ma riprese a respirare normalmente un secondo dopo, e alzò verso il suo Digimon uno sguardo pieno di gratitudine, mentre quest'ultimo completava la sua evoluzione... e riappariva, sotto la forma del possente Digimon che aveva sconfitto Vajiramon due giorni prima!

"...WARGROWLMON!"

Finalmente, la forma Ultimate di Guilmon apparve in tutto il suo splendore, riempiendo la galleria con la sua enorme mole e facendo fare un balzo indietro al già stravolto Santiramon, che non riusciva a spiegarsi come un Digimon che prima riusciva facilmente a tenere a bada fosse diventato all'improvviso così potente. Allora... allora era quello il potere che aveva sconfitto Vajiramon? Ora che se lo trovava davanti, non faceva fatica a crederlo...

Con soddisfazione, WarGrowlmon guardò per un istante le lame ricurve che spuntavano dall'armatura che gli copriva le braccia... poi, guardò nuovamente verso Takato, distraendosi per un secondo dallo sbalordito Deva. Il ragazzino, pur un pò timidamente, si stava avvicinando al suo Digimon, con l'aria di chi sembrava voler chiedere scusa per i suoi errori... in effetti, come WarGrowlmon ebbe modo di notare, era proprio così.

"WarGrowlmon..." mormorò Takato, sorridendo un pò tristemente. "Io... ho sbagliato, WarGrowlmon... sono stato un vigliacco, e non ho avuto fiducia in te... e ho finito per rischiare la tua vita assieme alla mia e a quella dei miei amici, per questo mio egoismo. Quindi... ti devo chiedere scusa... e ti ringrazio ancora per tutto quello che fai e che continui a fare per noi! Mi... potrai mai perdonare?"

Gli altri Tamers e Digimon annuirono tra sè. Era quello il Takato che conoscevano...

Una grande felicità prese il giovane cuore di Takato, quando il suo Digimon sollevò gli angoli della bocca in un sorriso, mostrando che anche dietro quei muscoli possenti e quella corazza di metallo piena di armi c'era ancora il carattere buono e gentile di Guilmon, e che la Digievoluzione non lo aveva in alcun modo corrotto.

"Takatomon..." mormorò WarGrowlmon, con voce ringhiante ma gentile. "Non hai bisogno di scusarti... ora capisco bene perchè non volevi che io combattessi... Ma ricordati, non importa quanto io cambi... io resterò sempre io, spero che questo tu lo sappia! E il vero me stesso... avrà sempre bisogno del suo Tamer! Solo tu... puoi ricoprire quel ruolo... perchè non c'è nessuno di cui io mi fidi più di te!"

Queste parole, dette con affetto e amicizia, commossero il ragazzino, che si passò una mano sugli occhi. "Grazie... WarGrowlmon..."

"Venom Axe!"

Santiramon, sentendosi ignorato, decise di riportare tutti alla realtà con un altro dei suoi proiettili corrosivi, che sfrecciò dritto verso la maschera facciale di WarGrowlmon... ma il dinosauro cibernetico si era aspettato questo attacco, si voltò con una rapidità incredibile e sferrò un micidiale fendente con una delle sue lame, intercettando la lama corrosiva a mezz'aria! Il proiettile acido si disgregò all'istante e si dissolse senza fare danni, e WarGrowlmon si acquattò leggermente sul terreno, pronto a dare battaglia al Deva Serpente che osservava indignato lui e i suoi amici!

"Allora? Finita la parentesi ssssentimentale?" sibilò Santiramon, visibilmente irritato dalla vicinanza che c'era tra l'essere umano e il Digimon. "Sssse non ve ne ssssiete dimenticati, noi abbiamo una battaglia da terminare! E non ssssarà certo una nuova evoluzione a farmi paura! Io ssssono uno dei Dodici Deva di Zhuqiaomon-ssssama!"

WarGrowlmon grugnì, un suono che suonava come un incrocio tra il ruggito di un leone e il verso di un coccodrillo. "No, non mi sono dimenticato di te... e anzi, ho intenzione di concludere questo scontro qui e adesso, prima che tu faccia altri danni!" ruggì, prima di spalancare le braccia. L'espressione irritata di Santiramon fece spazio ad una scioccata quando si rese conto che stava guardando dritto nelle bocche di un paio di cannoni laser montati sul pettorale dell'avversario, che in quel momento si stavano già caricando di energia!

"Che... che cosa sssstai...?" chiese Santiramon, già sicuro che la risposta non gli sarebbe piaciuta. Era sembrato un combattimento facile all'inizio, ma l'abile uso della strategia da parte dei Tamers, e l'inaspettata evoluzione di Guilmon lo avevano reso decisamente più duro...

"Niente... soltanto QUESTO!" ringhiò WarGrowlmon, la cui voce possente fece tremare le pareti della galleria. "Atomic Blaster!"

I cannoni laser presero vita, e due enormi raggi di energia gialla esplosero dalle loro bocche e sfrecciarono verso l'impreparato Santiramon, che non poteva fare nulla se non spalancare gli occhi con orrore prima di essere investito in pieno dalle dirompenti scariche di energia e sollevato di peso! Un grido strozzato, subito soffocato dal rombo dello sparo, si levò dalla sua gola, e la sua lingua biforcuta saettò disperatamente in aria, mentre i Tamers e gli altri Digimon presenti, compreso Gargomon che si era appena rialzato, si coprivano gli occhi con le braccia per non restare abbagliati! Finalmente, dopo qualche secondo di puro caos, luce e rumore, il colpo di WarGrowlmon si esaurì, lasciando ai Tamers campo libero per ammirarne gli effetti devastanti!

Il doppio laser di WarGrowlmon aveva letteralmente strappato via il rivestimento più esterno delle pareti, sbriciolandone i mattoni e mettendo a nudo tubature e linee elettriche, mentre i binari erano stati letteralmente fusi e contorti dall'intenso calore generato, e un acre odore di ferro surriscaldato e ozono riempiva la galleria, assieme ad un pesante smog grigiastro. Diversi metri più in là, giaceva Santiramon, le cui squame albine erano piene di segni e bruciature, e il cui respiro arrivava ai polmoni in brevi, affannati sibili nei quali si sentiva una punta di incredulità. Non gli era mai successo di subire tanti danni con un solo attacco, e ormai il Deva Serpente aveva capito che restare lì sarebbe stato un suicidio, e avrebbe messo in forse il buon esito della missione dei Deva. Inutile intestardirsi, il combattimento fisico non era il suo forte...

"M-Maledizione..." ansimò dolorosamente. "Chi poteva immaginare che gli esssseri umani... Ugh... e penssssare che ero così vicino..."

Giusto per rendere ancora più chiaro quello che voleva dire, WarGrowlmon abbassò le braccia, rilassandosi dopo il colpo sparato, e avanzò di un passo, facendo tremare il terreno con il suo immane peso, e sollevando le sue lame quel tanto che bastava per permettere a Santiramon di vederne il filo micidiale!

"Non provare mai più a minacciare Takatomon e i suoi amici!" ringhiò il dinosauro. "Ora vattene! Non voglio combattere, ma lo farò senza esitazione, per proteggere il mio partner! E sappi che anche lui combatterà al mio fianco!"

Santiramon si alzò a fatica da terra, respirando affannosamente e usando la sua alabarda come sostegno. Pur non essendo un guerriero come Vajiramon, provava anche lui vergogna per essere stato battuto da un avversario che reputava inferiore, e per aver fallito una missione per la quale lui stesso si era offerto volontario... e questo suo sentimento trasparì chiaramente dalle sue parole.

"Ugh... la fuga... non ssssi addice certo ad un Deva..." sibilò. "Ma al momento... non ho altra sccccelta... Zhuqiaomon-ssssama non ssssarà contento..."

Nel momento in cui il cobra albino terminò la frase, una lieve coltre di nebbia avvolse il suo enorme corpo, e il Deva perse rapidamente solidità fino a scomparire, ritornando da dove era venuto con l'umiliazione di essersi lasciato scappare il suo obiettivo. Il banco di nebbia aleggiò ancora nella galleria per qualche istante... e finalmente, rapido come era venuto, si dissolse, esponendo a tutti lo spettacolo del binario devastato. Finalmente, la battaglia era finita.

Takato, un pò stremato da tutte quelle emozioni forti, sospirò e si afflosciò sulle ginocchia, riprendendo fiato mentre Ruki, Jenrya e gli altri due Digimon accorrevano a dargli una mano. "Hey, Takato-kun, tutto okay? Ti senti bene?" chiese Jenrya, ricordando che quando Guilmon raggiungeva il livello Ultimate, il dolore che provava lui si rifletteva sul giovane domatore.

"S-sì..." rispose Takato, ancora senza fiato, alzando lo sguardo verso il suo amico e Gargomon. "Ce... ce l'abbiamo fatta, ragazzi... abbiamo messo in fuga quel Deva!"

"Avete battuto quel grosso verme prepotente! Calu calu!" cinguettò allegramente Calumon.

Jenrya sorrise e annuì, mentre Gargomon stringeva un pugno davanti a sè con decisione. "Altrochè se l'avete cacciato via! Bel colpo, ragazzi! Sono convinto che quel vermone troppo cresciuto non farà ritorno per un bel pò!" esclamò il cane umanoide.

Ruki annuì leggermente a sua volta, tenendo le braccia sempre incrociate davanti a sè. "In effetti, devo ammettere che, nonostante tutto, tu e il tuo Digimon ve la siete saputa cavare. Mi devo complimentare, Occhialoni... vali più di quanto avessi pensato all'inizio." disse, mantenendo sempre un pò di distacco. Tuttavia, si sentiva chiaramente che Ruki non lo stava dicendo per semplice educazione... non era da lei dire quello che non pensava, e Takato si sentì piuttosto onorato di aver ricevuto un complimento, pur lieve, dalla Regina dei Digimon.

"Hehee... grazie, Ruki-san... e grazie soprattutto a te, WarGrowlmon!" ringraziò Takato, guardando con affetto il suo Digimon mentre si rialzava. "Hai creduto in me, e anche se avevo sbagliato, sei stato al mio fianco... grazie, WarGrowlmon, sei un vero amico!"

Il dinosauro corazzato si piegò su un ginocchio per guardare negli occhi il suo Tamer, e gli sorrise di rimando. "Grazie a te, Takatomon... alla fine, anche tu hai creduto in me e nei miei sentimenti!"

 

----------

 

"E così... quelli sarebbero i Tamers i questo mondo? Hmmm... devo ammettere che sono abili... soprattutto quel ragazzino con gli occhialoni e quel Digimon rosso che non ho mai visto prima d'ora. Sono riusciti a costringere un Deva alla fuga, e questo non è certo da tutti! Heh, chissà perchè, mi ricorda tanto certe mie vecchie conoscenze..."

I Tamers non si erano accorti, nella concitazione della battaglia, di quella figura vestita di nero, dai capelli castani e dall'aria sicura, che li osservava con interesse da dietro il vetro infranto di una finestra del treno, valutando con obiettività le loro prestazioni. Doveva ammetterlo, non si aspettava che fossero così abili... Zhuqiaomon aveva probabilmente trovato pane per i suoi denti...

"E a proposito di vecchie conoscenze, non credevo che avrei incontrato anche lei..." disse tra sè, osservando Ruki e la sua Digimon, che era tornata ad essere Renamon. "Anche se forse, considerando quanto è competitiva, la cosa non dovrebbe stupirmi più di tanto... chissà cosa dirà quando mi vedrà di nuovo! Beh, in ogni caso, è meglio tenerli d'occhio. Non si sa mai quando e se potrebbero avere bisogno del mio aiuto... e sicuramente, Zhuqiaomon sarà molto arrabbiato quando saprà della sconfitta del suo secondo Deva... per questo Mondo Reale, saranno grossi guai!"

"Ryou! Hey, Ryou!" lo chiamò una vocetta acuta, appartenente ad un cucciolo di drago dalle squame viola che si era appostato vicino alla gamba del ragazzo. "Allora, li hai visti, i Digiprescelti di questo mondo? Che tipi sono? Che Digimon hanno? Racconta, racconta!"

Il tredicenne di nome Ryou Akiyama si rivolse al piccolo Digimon dall'aspetto di drago, e gli rivolse un sorriso che sembrava chiedere pazienza. "Una cosa alla volta, Monodramon... e poi, questi non sono proprio Digiprescelti... preferirei chiamarli Digimon Tamers, proprio come me!" rispose pacatamente...

 

CONTINUA...

 

----------

 

Note dell'autore: Faccio una breve conclusione, giusto perchè è tardi e devo ritirarmi! In questo capitolo, abbiamo assistito alla battaglia con Santiramon, e Takato è riuscito a chiarirsi un pò di dubbi... oh, e abbiamo visto ufficialmente Ryou e Monodramon! La situazione si fa interessante, right?

Beh, il resto lo potrete leggere nel prossimo capitolo! Mi raccomando, stessa emittente! Ciao a tutti, e buona notte!

 

Justice Gundam

P.S.: Domani aggiornerò il mio profilo on-line, dopo tanto tempo! E non escludo di pubblicare a breve il prossimo cap. di MegaMan Nt Warrior o di Super Robot Taisen Preface! ^_^

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Digimon > Digimon Tamers / Vai alla pagina dell'autore: Justice Gundam