Lenore guardò Dani allarmata, ma
stranamente non sembrava volerle fare del male, stavolta… Rinfoderò il pugnale
e si voltò verso la finestra “ero solo venuto a trovarti” disse con una
risatina, dopodiché uscì dalla finestra e sparì dalla vista della ragazza.
Ella non raccontò ai suoi compagni della visita di Dani, e
nei giorni seguenti le spedizioni continuarono.
Un tetro pomeriggio Lenore si
trovava in uno dei sotterranei del maniero insieme a
Gabriel, uno dei suoi compagni, e stavano perlustrando ogni angolo quando
sentirono una voce gridare a squarciagola “Paul,
Dani, venite, hanno ucciso David!! Li ammazzo tuttiiiiiiiii!!!” Gabriel puntò subito in direzione delle voci e Lenore lo seguì preoccupata… Stavano correndo in un
corridoio semibuio quand’ella vide il suo compagno cadere a terra davanti a
lei, probabilmente colpito da un pugnale lanciato. “Gabriel!!!
No!!!!” urlò in preda alla disperazione, non vedeva quasi nulla e sapeva che di
lì a pochi secondi avrebbero colpito anche lei… La torcia di Gabriel si era
spenta, non si vedeva quasi più nulla, le lacrime le salivano agli occhi,
quando sentì un braccio afferrarla e portarla via in tutta fretta. Iniziò ad
urlare disperata mentre le lacrime le rigavano il
volto nell’oscurità, ma la mano della figura ignota le si posò sulla bocca per
farla tacere. Venne trascinata per parecchio tempo,
tra le braccia dello sconosciuto, finchè non si sentì
appoggiare dolcemente a terra, tra i cespugli. Riaprì gli occhi e si trovò
davanti lo splendido viso di Dani che la guardava preoccupato… “Stai bene?”
Lenore non rispose, la luna
illuminava fiocamente gli alberi, intono ai due era tutto silenzioso, solo il
verso dei grilli notturni… La ragazza lo abbracciò e iniziò a piangere,
stringendolo sempre più forte. Dani le accarezzava i capelli neri e le dava
leggeri baci sul capo. Poi le prese il volto tra le mani, le asciugò le lacrime
con i pollici e cominciò a baciarla… Rimasero lì per un tempo che sembrava
infinito. A Lenore sembrava di essere in un sogno. A
un certo punto Dani allontanò il viso di scatto e la fece alzare “Devi scappare”
Lenore lo guardò spaesata “Ma…?” Subito la prese per mano e iniziò a correre.
“Fermati! Devo trovare Elizabeth e gli altri! Li
uccideranno!”
Dani si fermò e si voltò a guardarla con aria triste ma solenne “Tu là dentro non ci torni. Torna alla
locanda, e spera che tornino vivi”
Lenore lo guardò impaurita.
Dani la accompagnò fino alla porta della locanda e li si fermò “entra e restaci, non tentare di tornare alle
rovine” la sua voce era ferma e severa. “Tu che fai?” chiese lei con tono un
poco angosciato.
“Torno là…” e detto questo si voltò per andarsene. Lenore gli prese la mano e gli urlò “Non andartene ti
prego!!!” stava quasi per mettersi a piangere… “Tornerò” le sussurrò Dani prima
di allontanarsi nell’oscurità della sera.