Questa è una storia.
La mia storia. O almeno, lo è in parte. Non c'è
un finale felice, ma nemmeno un finale triste. Un finale ancora non
c'è. Ma io inizio col raccontarvi.
Ciao a tutti, sono
Eleonora, ho vent'anni e vivo in una città super rumorosa.
Vi racconto di me poiché non ho più la forza di
tenermi tutto dentro, proprio non ce la faccio più. Mi
andava di raccontare. La mia vita, fino ad un anno fa, era stupenda.
Oddio, non era una vita da favola, ma per me andava bene. Poi tutto
è cambiato. Ma andiamo per ordine. Partiamo da un giorno a
caso dell'estate scorsa.
Ero lì, a
casa di Fabiana insieme a Franca, Emma,Claudia e Imma. Con noi c'erano
anche Mario (il fidanzato di Emma) e Daniele. Avremmo dormito tutti a
casa di Fabiana quella notte, visto che i suoi genitori non c'erano,
erano andati in campeggio. Sua sorella invece dormiva dal fidanzato.
Con noi sarebbe rimasto soltanto la nonna di Fabiana, ma che comunque
non si sarebbe lamentata se avessimo fatto un po' di rumore in
più.
Decidemmo quella notte
di andare prima alla spiaggia, per passare una nottata diversa.
-Dai Ele, muoviti...-
questo mi ripetevano continuamente gli altri, data la mia lentezza a
camminare.
-Scusate ragazzi, ma
più di così proprio non ce la faccio- risposi io,
dato che ero rimasta parecchio indietro.
Mi sentivo sola, persino
la mia migliore amica, Franca, non mi aspettava. Eppure allo stesso
tempo mi sentivo libera. Potevo pensare a tutto ciò che
volevo senza preoccuparmi di dover fare conversazione, una cosa che non
mi è mai piaciuta molto. Inoltre potevo restare a guardare
Daniele da dietro, senza che lui se ne accorgesse. Ripensai a quando mi
aveva detto che mi trovava carina, ma che io non gli interessavo. Fu un
tentativo gentile per dire che esteticamente non sono molto carina. Io
lo so, e in quel momento lo accettavo, anche se all'inizio ci avevo un
po' sofferto. Daniele mi piaceva davvero molto.
Iniziai a sentirmi male,
affannata. Non ero abituata a camminare così tanto, la cosa
mi affaticava ed iniziavo ad avere forti dolori alle gambe e fitte
acute ai fianchi. Eppure stetti zitta, non mi andava di creare
problemi. Li guardavo, loro erano lì, avanti a me, si
divertivano, chiacchieravano di cose che il mio orecchio, data la
distanza, non riusciva a cogliere, si rincorrevano. Sorrisi e tacqui.
Dopo circa quindici
minuti strazianti arrivammo alla spiaggia. Rivedere quella spiaggia mi
diede una fitta dentro. Non so definire bene il punto in cui provai
dolore, ma si aggirava intorno alla zona del petto. Grosse lacrime mi
salirono agli occhi. Mi voltai dal lato della strada. Franca mi si
avvicinò e mi abbracciò. Sapeva cosa significasse
per me quel luogo. Era stato il luogo in cui per la prima volta avevo
baciato Stefano. E l'ultimo luogo in cui ci eravamo visti prima che lui
mi lasciasse. Pensare a lui mi faceva ancora male, eppure era passato
un anno. Soffrivo perché l'avevo amato. L'avevo amato
davvero tanto. Avevo sempre fatto tutto per lui. Ma allo stesso tempo
soffrivo perché lo avevo odiato. Lo avevo odiato e lo odiavo
ancora. Perché mi aveva fatta passare un anno d'inferno. Mi
aveva ricattata, mi aveva minacciata. Mi aveva fatto soffrire.
-Dai Ele, non ci
pensare. Ora siamo qui, noi, no?- m'incoraggiò Franca
-Fra, lasciami in pace
per favore...- risposi io tra i singhiozzi. Lei si
allontanò. Avrei preferito che non l'avesse fatto. Mi
sentivo ancora più sola. Restai a piangere per un po', po
riuscii a calmarmi. Tornai dal gruppo. Intanto loro si erano
già tolti i vestiti e stesi sui teli che avevano poggiato
per terra. Io feci come loro.
-Voglio fare un bagno!-
esclamò Daniele. Io acconsentii subito, ed anche Mario. Le
altre erano un po' restie a farsi il bagno di notte.
Ci avviammo nell'acqua,
che era tiepida, rilassante. Mario e Daniele si buttarono subito, io
invece preferii bagnarmi lentamente. Dopo poco mi raggiunse Emma. Non
mi era mai stata molto simpatica, ma tentai comunque di fare
conversazione.
-Allora, come vanno le
cose con Mario?- le chiesi io
-Insomma... Non sono
sicura che mi piaccia davvero. Non è molto carino, ma
caratterialmente... E' speciale..- rispose lei con tutta franchezza.
-Beh, magari
è solo questione di tempo...- azzardai io
-Mah...-
Ci raggiunse anche Imma,
di cui Daniele era cotto. O meglio, gli piacevano sia Fabiana che Imma.
Questa cosa mi rendeva sempre un po' triste. Entrambe erano
magrissime.. Mentre io.. Beh.
Poi Mario si
allontanò con Emma mentre Daniele e Imma se ne andarono a
fare una nuotata per i fatti loro. Restai da sola. M'immersi in acqua,
bagnandomi completamente. Rimasi lì, rilassata, a riflettere
su tutto ciò che mi passava per la mente, dalle
cose più banali, come l'inizio della scuola, alle cose
più serie, come l'imminente partenza di Franca (almeno per
me era una cosa davvero seria).
Dopo un po', i ragazzi
tornarono e decidemmo di risalire in spiaggia ad asciugarci. Fabiana,
Franca e Claudia erano stese su tre teli differenti, mentre a noi ne
restavano solo due. Io mi stesi su uno di quelli e Mario mi
seguì. Emma decise di stendersi accanto a Franca (un tempo
era la sua migliore amica). Daniele, invece, chiese il permesso di
appoggiare la testa sulle mie gambe. Io acconsentii arrossendo. Allora
Imma, alla quale piaceva Daniele, decise di poggiare la testa sulla sua
pancia. Così restammo per un po', mentre Daniele accarezzava
i capelli di Imma, Mario e Emma discutevano di una ragazza che Mario
aveva conosciuto e le altre dormivano. Circa un'ora dopo ci alzammo e
ci rivestimmo. Tornammo a casa di Fabiana, dove ci facemmo una doccia e
ci mettemmo i pigiami. Giocammo a carte per un po', poi ad obbligo
giudizio verità confronto e altri giochi stupidi. Io fui la
prima a cui venne sonno. Decisi di stendermi per terra e chiusi gli
occhi. Dopo dieci minuti udii la voce di Daniele
-Ma si è
addormentata davvero?-
-Probabile, sai
è una tipa strana- rispose Fabiana. La sua risposta mi
colpì, non so dire se in maniera negativa o positiva. Non
era la prima volta che mi sentivo dire che ero strana, ma il fatto che
me lo dicesse alle spalle, mi dava fastidio.
-Le buttiamo l'acqua
addosso?- chiese Mario ridendo
-No, lasciala stare-
rispose Dani.
Loro non seppero mai che
ero rimasta sveglia ad ascoltare i loro discorsi. Per almeno dieci
minuti buoni parlarono di me, di quello che facevo, di come mi
comportavo... Daniele e Mario mi conoscevano davvero da poco, dunque
molte cose di me non le sapevano.
Aspettai altri dieci
minuti e poi decisi di alzarmi.
-Fabi, vado a letto ok?-
dissi io
-No ferma, ora veniamo
tutti- fu la sua risposta.
Ci spostammo nella sua
stanza, c'era soltanto un letto, e mi chiesi dove ci saremmo messi
tutti. Io mi stesi per prima, avevo già preso troppo freddo
per terra, Fabiana si prese un cuscino e si mise per terra, lo stesso
lo fecero Claudia, Franca, Imma, Emma e Mario. Invece Daniele prese un
cuscino e lo poggiò sulla pancia.
-Posso?- mi chiese
-Certo..- risposi io,
arrossendo. Ci mettemmo entrambi sul letto, lui col cuscino sulla mia
pancia, mi dava le spalle.
In quel momento pensai
che non sarei mai potuta essere più felice. Poi mi
addormentai.
Salve a tutti,
Questa storia mi è venuta in mente, stando stesa sul mio
letto, in un momento di grande sconforto. Molte delle cose che scrivo
le ho vissute davvero mentre altre sono situazioni assolutamente
inventate. Spero che la storia vi piaccia ^^ lasciatemi un commento se
vi va.
Baci. Crennyne ♥
|