Serve the Servants

di Gyll
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Sebastian continuava a camminare senza sapere dove fosse o dove stesse andando.

 Intorno a lui c'era il nulla più totale, un deserto bianco dal terreno dello stesso colore del cielo senza sole. I piedi gli sanguinavano ma non lasciavano tracce al suo passaggio; camminava sanguinando, eppure non aveva un corpo; camminava sanguinando eppure sapeva che non poteva fermarsi, che doveva continuare a camminare.
 Continuò a camminare per un tempo indefinito, senza un sole che scandisse il tempo. L'unica cosa su cui poteva basarsi era il numero di passi che aveva compiuto, ma non essendo evidente nemmeno la distanza percorsa dubitava perfino di aver fatto tutti quei passi.
 Continuava a camminare nel deserto bianco chiedendosi se fosse lì veramente.
 
 Io sono morto.
 
 Sebastian continuava a camminare nel nulla sanguinando.

                                                





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