Dramatown IV
Capitolo 4.
La scintilla.
L’incontro fu un successo. L’editore come previsto accettò
senza
esitazioni di pubblicare il nuovo scritto di Bill,
non appena fosse stato
completo. Il futuro sembrava preannunciarsi
decisamente luminoso per
il nostro scrittore
da poco ritornato in queste vesti.
Il matrimonio di O’Neil poteva considerarsi come una realtà a se
stante ,uno Yin e Yang dell’amore e del sesso. Per i primi anni infatti era
stato uno dei più felici, il desiderio implodeva nel cuore del gangster e di
sua moglie Joanna ,conosciuta per essere stata un pezzo di carne veramente
invidiabile negli anni in cui era modella e per aver mantenuto questo titolo
fino ad oggi .
Dopo breve questa aveva dato alla luce Claire, la
prima e unica figlia dei due, quest’ultima era entrata a Stanford nel 90 ,
casualmente negli anni esatti in cui due studenti , l’uno con la passione per
la scrittura , l’altro del cinema , si erano finalmente decisi ad iscriversi al
college, dopo aver passato parecchi anni a sbronzarsi.
Claire era arrivata vicino al conseguire una laurea
in lingue , in parte grazie al proprio impegno , in parte grazie alla posizione
del padre , anzi forse quasi solamente grazie a quest’ultimo. Aveva però
lasciato il college relativamente presto a causa della scarsa voglia e della
sicurezza di un futuro sicuramente soddisfacente dal punto di vista materiale ;
dopotutto suo padre era uno degli uomini più ricchi di L.A e Jerry , il suo
ragazzo, era un giovane sceneggiatore diventato molto richiesto dalle maggiori
case cinematografiche.
Quel pomeriggio Clare si trovava sul lungomare di Venice Beach con Jerry , la
giornata si sarebbe dovuta concludere come al solito , lui le avrebbe comprato
un vestito o un gioiello del quale lei , all’inizio fortemente felice di esso,
si sarebbe dimenticata dopo poco tempo , giusto in tempo per poter ripetere
questa misera scenetta.
Era evidente che però quel giorno il naturale ordine delle cose sarebbe stato in
parte stravolto ; qualcuno dall’alto aveva rivolto le sue attenzioni a un
comune mortale e si sarebbe divertito a giocare con questo , fino a che le sue
voglie non fossero state placate.
J aveva appena ricevuto dal suo agente una chiamata ed ora
si era animato e insisteva per andare a sentire qualcosa di “grande” in una libreria li
vicino.
Clare aveva a sua volta insistito per restare in
giro e godersi quel che rimaneva del pomeriggio , ma il suo uomo era stato
irremovibile e ora fremeva come un bambino per qualcosa che desidera
fortemente.
-Sai non te ne pentirai , è davvero bravo.
-Lo so amore , me lo avrai ripetuto già un centinaio
di volte , ma di chi si tratta?
-Quando lo vedrai capirai, ora andiamo , non
dobbiamo arrivare in ritardo e poi si tratta giusto di un’oretta, dopo ti
prenderò quello che vorrai , ma prima devo andare in quella libreria , ne va
della mia soddisfazione presente e futura.
-Come vuoi tu.
Arrivarono alla fantomatica libreria , c’erano
numerose persone disposte su delle piccole sedie di quelle pieghevoli con lo
schienale in tessuto, davanti a queste , su una sorta di palchetto ,un
microfono e delle bottiglie d’acqua.
Era evidente che qualcuno avrebbe dovuto esporre
qualcosa , ma la persona restava ignota; J intanto si era già sistemato su una
sedia nella terza fila , dopo aver convinto una coppia a lasciargli due posti
liberi in cambio di un buono per un tour
degli Studios .
I due si erano da poco seduti quando salì sul
palchetto un signore sui cinquanta che dopo aver preso il microfono annunciò –
E’ con grandissimo piacere che vi presento Bill , il grande scrittore.
Ci furono degli applausi e sul palco salì il
romanziere.
-Salve a tutti , so che probabilmente siete tutti
qui per sentire alcune letture di qualche mio vecchio scritto e farmi domande
sulla mia gioventù oscura , ma questa sera ho qualcosa di meglio .
Il pubblico si fece attento , Clare notò come il suo
ragazzo fosse quasi sotto una specie di ipnosi a differenza di lei ,che come
ogni esponente delle nuove generazioni era ipnotizzata davanti allo schermo del
suo cellulare , impegnata a rispondere a messaggi con abbreviazioni e stronzate
simili.
Ad un certo punto un brivido la percorse .
-Cazzo , io lo conosco quello.
-Come hai detto amore ?
-Io l’ho già visto quello li sul palco.
-E’ uno scrittore abbastanza conosciuto , potresti
averlo visto di sfuggita su qualche manifesto in libreria o su delle riviste ,
il suo ultimo lavoro aveva riscosso parecchio.
-No , io lo conosco bene quello, o cazzo…
-Cosa ?
-Era al college , si ora ricordo , seguiva il mio
stesso corso di lettere a Stanford.
-Sul serio?
- Si , sono sicura .
-Che fortuna , in quanti possono dire di aver avuto
qualcuno di famoso come compagno di banco.
-Siamo a L.A , praticamente chiunque.
-In effetti , ora scusa ma voglio ascoltare .
Bill che nel frattempo aveva risposto a qualche
domanda del pubblicò , riprese il discorso precedente e proseguì :
-Come vi dicevo , questa sera sono qui , oltre che
per i soldi generosamente offertimi dal proprietario di questa magnifica
libreria , anche per dirvi che non dovrete aspettar molto per vedere nuovamente
sugli scaffali qualcosa di mio ; tra meno di un mese infatti, sarà rilasciato
il mio nuovo romanzo intitolato “We are Nobody”.
Ci furono delle urla e un clamore pazzesco e la gente
incomincio a fare domande , creando un forte baccano; a loro volta i
responsabili del posto urlarono di smetterla e di far continuare il discorso;
alla fine l’obbiettivo venne raggiunto e il silenzio tornò nella sala.
-Questo mio nuovo romanzo- continuò lo scrittore ,
-Sarà diviso in tre parti , distanziate cronologicamente le une dalle altre. Questa
sera, io vi leggerò dalla bozza qualche pagina da ognuna delle tre parti .
Ancora altre urla di gioia , J fremeva e sorrideva ,
sembrava un po’ ritardato a dirla tutta.
Bill incominciò la lettura su dei fogli bianchi che
aveva con se ; il tutto procedeva con ritmo incalzante , ma Claire lo ignorava
, continuando a consumarsi il cervello e gli occhi davanti a quel piccolo
rettangolo luminoso . Ad un certo punto però , la batteria si esaurì e lo
schermo divenne nero , lasciando irrimediabilmente la ragazza con un'unica cosa
da fare per passare il tempo , ascoltare .
Era stata da poco catturata dal ritmo narrativo ,
quando iniziò la parte relativa al periodo che l’autore aveva trascorso in
numerosi college , cambiandoli frequentemente e venendone a volte cacciato. Cominciò
quindi a parlare delle sue avventure sessuali , descrivendole e citando tra le
varie ragazze, sempre sotto nomi differenti da quelli reali , anche una che per
molti era solo qualche pagina di inchiostro , ma che per Claire era molto di
più , in questa vi si riconobbe appieno , era lei. Come se questo piccolo shock
non bastasse , anche il modo in qui parlava di lei non era dei migliori ; era
li descritta come una giovane ragazza che cercava il sesso , ma che era
completamente negata per esso , che aveva la fama della troia all’interno del
campus e che otteneva ottimi voti inspiegabilmente , data la sua scarsa
intelligenza , venendo definita da Bill come un’altra figlia di papà capace
solo di succhiare spendere soldi mentre intanto il mondo andava a rotoli . Il
coronamento dell’opera di completa distruzione della sua immagine avvenne con
Jerry che si girò verso di lei e le disse -Da come la descrive doveva essere
proprio una gran troia .- ridendo tra se e se e tornando poi a seguire la
lettura .
Qualcosa avvenne dentro Clare , un’esplosione
atomica di rabbia e vergogna , senza pensarci si alzò e se ne andò ; Jerry fu
costretto a seguirla anche se visibilmente innervosito.
-Mi dici che ti è preso , perché sei uscita ?
-Non mi sento bene , riportami a casa.
-Sei proprio sicura? Guarda che tra poco è finito.
-Cazzo , ti ho detto di riportarmi a casa - urlò
come in preda a un attacco di pazzia.
-Va bene , va bene , ma vedi di calmarti ok?
-Si.
Tornarono velocemente davanti alla villa di O’Neil e
Claire uscì di corsa dalla macchina , J allora ripartì domandandosi cosa le
fosse preso.
Era in camera a piangere da quasi due ore , quando
Howard , il vecchio maggiordomo entrò ad avvisarla che mancava poco e la cena
sarebbe stata pronta; vedendola però in quello stato le chiese cosa fosse
successo , ma lei gli urlò di uscire, mandandolo via a male parole.
Si diresse allora verso lo studio di Richard O’Neil
, che era intento a trinciare un sigaro , al contempo estasiato dal suo profumo
. Stava per accenderlo , ma Howard entrò.
-Cazzo , riuscirò mai a fumarmi uno di questi
cubani.
-Mi scusi signore , ma volevo avvisarla che la cena
è quasi pronta e poi ci sarebbe un’altra
cosa.
-Di che si tratta?.
-Beh , vede , ero entrato in camera di sua figlia
per avvisarla della cena e l’ho trovata a piangere sul letto , le ho chiesto
quindi se stava bene , ma lei mi ha sbattuto fuori mandandomi a fare in culo.
-Donne , avrà le sue cose.
-Le consiglio di parlarle.
-Vada a dirlo a sua madre , è lei quella che si
occupa di questo genere di cazzate.
-La signora non è ancora rientrata , è per questo
che sono venuto da lei.
-Al diavolo allora , aspetta che torni e dillo a
lei.
-Come desidera.
Stava per accendersi il tanto desiderato cubano,
quando senti qualcosa al piano di sopra che si rompeva , dopo essere stato
evidentemente gettato per terra.
-Ora basta , cazzo.
Uscì dalla stanza sbattendo la porta ed andò quindi
a bussare alla porta di sua figlia .
Si ripetè la scena già vista con Howard , ma al
fanculo di sua figlia , aprì la porta ed entrò.
-Senti so che non sono affari miei e a dirla tutta non me ne importa nemmeno visto che ormai hai
trent’anni cazzo, ma che diavolo è successo? Questo casino che stai facendo fa
avanti da ore ormai.
-Non ho voglia di parlarne.
-E invece lo farai , oppure qualcuno dovrà pagarsi il
prossimo mutuo della sua stracazzo di porsche.
Clare raccontò tutta la storia , dal principio alla
fine , parlando anche di Bill e di come si fossero conosciuti a Stanford.
A fine racconto si abbracciarono e sue padre le
disse – Non preoccuparti ci penserò io , ora ti prego però smettila va bene ?
-Si, ok.
Richie infine tornò nel suo studio , si risiedette ,
portò il sigaro alla bocca e l’accendino davanti ad esso, infine bestemmiò, poiché
quest’ultimo era scarico.
Le recensioni sono fortemente gradite.
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