DA PUBBLICARE E' solo un sogno pt2
Hayate era in cucina
a
preparare
il pranzo per lei e Reinforce, dato che gli altri erano usciti
– nel caso di
Signum e Vita – o erano assenti per altri motivi –
come Shamal e Zaphira. Così
la mora aveva mandato il device a comprare qualche ingrediente che le
mancava,
ma l’aveva fatta uscire anche perché non riusciva
a non pensare al sogno che la
ragazza aveva fatto. Aveva sempre saputo che Reinforce provasse per lei
qualcosa di più del semplice affetto tra amiche, ma pensava
che fosse qualcosa
di normale, non di certo quello!
Sospirò,
pensando che fosse un
idiota. Le sue due migliori amiche stavano insieme da quando avevano
nove anni
e lei non aveva battuto ciglio quando avevano fatto coming out, mentre
invece
scoprire ciò che Reinforce provava per lei l’aveva
fatta scandalizzare.
“Diamine. Sapere di Shamal e Signum mi ha fatto preoccupare
di meno che…
questo” mormorò guardando fuori dalla finestra. Si
ricordava ancora le parole
che, da piccola, aveva detto a Nanoha e a Fate prima che loro
cambiassero idea:
“quando troverete qualcuno che amate al tal punto da fare di
tutto per il suo
bene, capirete.” Doveva comprenderlo allora che
c’era qualcosa che non andava. ‘no, non
c’è
nulla che non vada. Sei tu che
non vai, Hayate.’
Sospirò di nuovo. Non poteva dire che Reinforce fosse
brutta, anzi, semmai era stupenda. Ed era sempre dolce ed affettuosa
nei suoi
confronti, talmente dolce che a volte si sentiva male quando capitava
che
discutevano.
Normalmente,
l’avrebbe definita
una persona da sposare… o meglio, l’aveva definita
così, una volta che aveva
bevuto troppo. Al ricordo avvampò, pensando che non si
meritava Reinforce. Aveva
avuto tante volte in cui era indifesa e avrebbe potuto approfittarne
senza
problemi, ma non le aveva fatto nulla, limitandosi a portarla a casa, o
a
consolarla a seconda dei casi.
Reinforce era troppo
per
lei.
Sicuramente Hayate l’avrebbe fatta soffrire quasi
sicuramente. Si mise una mano
tra i capelli, sospirando per la terza volta. Una volta avevano fatto
anche
l’unione inversa – ovvero era stata Hayate a fare
da Unison Device per aiutare
Reinforce a sconfiggere il Material D –, conoscevano quasi
tutto l’una
dell’altra, ma la mora non si capacitava del
perché Reinforce avesse scelto
proprio lei e
non qualcun altro.
“Sono
tornata” La voce di
Reinforce eliminò tutti i suoi pensieri, facendola andare in
panico. “B-ben
tornata, Rein” le sorrise, insicura, mentre Reinforce le dava
la busta con la
spesa. “Vado a lavarmi le mani e vengo ad aiutarti,
ok?” Hayate annuì, mentre
andava in cucina con gli ingredienti.
Mentre lei e la
ragazza
dai
capelli argentei preparavano il necessario per pranzare, Hayate disse,
senza
pensarci: “Hai fatto qualche sogno in particolare,
Rein?” Il device scosse la
testa, ma la mora notò il lieve rossore che si era fatto sul
suo viso. “Sicura?
Ti ho sentito mormorare il mio nome” Ora era avvampata e si
voltò dall’altro
lato, per nascondere il suo viso. “Non era nulla,
Master” Hayate l’abbracciò da
dietro, silenziosamente, pensando che erano quasi della stessa altezza
ora. Le
diede un bacio dietro all’orecchio, e continuò:
“Sai, perché penso di aver
sognato la stessa cosa che hai sognato tu… e di certo non si
poteva dire che
non fosse nulla" prese tra le labbra il lobo dell’orecchio di
Reinforce,
stuzzicandoglielo leggermente. “Ma-master… cosa
stai facendo?” il tono di voce
del device accese qualcosa dentro alla ragazza, la quale la strinse
ancora di
più a se, facendo in modo che le sue forme fossero
schiacciate sulla schiena
dell’altra, che emise un mugolio di piacere. Salì
con la mano, fermandosi sul
suo seno, accarezzandoglielo, mentre con le labbra si occupava del suo
collo,
contenta che per una volta non indossasse la solita maglietta a collo
alto.
Infilò la mano con cui le accarezzava il seno sotto la
maglia, sentendo che la
sua pelle era bollente, a confronto con la sua, che era fredda. Le
palpò il seno,
mordicchiandole il collo. “Posso?” le chiese,
sfiorando il bordo del reggiseno
con la mano, ottenendo in risposta solo un cenno affermativo della
testa. Alzò
le coppe, in modo da poterla toccare senza intoppi. Quando le
stuzzicò il
capezzolo tra due dita Reinforce emise un gemito, alzando leggermente
la testa.
Non si accorse che
Hayate le
aveva sbottonato il pantaloncino fin quando la mora non
infilò la mano,
facendola avvampare. “Ma-master…”
Reinforce non si trovava esattamente nelle
condizioni per protestare, soprattutto quando Hayate iniziò
a stuzzicarla da
sopra la stoffa.
“Che
c’è, Reinforce?” le chiese
all’orecchio, con voce leggermente roca; non aveva mai
immaginato che il solo
sentire la voce dell’altra in quello stato potesse eccitarla
così tanto. “F-fermati,
Hayate! Ti prego…” Era raro che Reinforce la
chiamasse per nome e così si
fermò, limitandosi ad abbracciare l’altra, che
appena si riprese si girò e la
strinse a se. “Hayate, che cos’hai?”
Hayate sentì
gli occhi farsi
lucidi e iniziò a piangere. “E’
che… sei sempre così gentile… Non ti
merito” i
singhiozzi della mora si fecero più forti, mentre Reinforce
la consolava.
Appena si calmò la guardò con i suoi occhi blu,
mormorando: “Scusa…” Il device
rise, divertito dall’espressione del suo Master, e le
accarezzò i capelli,
rispondendole: “Ti amo”
“Nulla ti
farà cambiare idea, eh?”
– Sorrise divertita, scuotendo la testa.
“no,
nulla.” Hayate sospirò.
“Ho capito, ho
capito.” Reinforce
la baciò, facendola arrossire, ma era felice: finalmente aveva la certezza che le serviva.
Note: E con questo
è finita (mi tocca
ricambiare il rating, tse) prima o poi farò degli spin off,
oppure delle altre
fan fict/oneshot su questa coppia, anche perché mi piacciono
molto =w= Alla
prossima!
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