Serve the Servants

di Gyll
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Sebastian continuava a camminare senza sapere dove fosse o dove stesse andando.

 
Continuava a camminare nel deserto bianco chiedendosi se fosse lì veramente.
 
 
   Io sono morto.
 
 
Quando si cammina in un limbo si percorre veramente una distanza o il movimento è solo un'illusione e tu sei fermo nello stesso punto? Cammini veramente se ciò che ti circonda rimane immutato in eterno?

 
  Un limbo.
   
 
   Sì, tu sei morto. Sebastian percepì il pensiero come un rumore sott'acqua. Un pensiero non suo. Una donna dai capelli rossi come il sangue si materializzò davanti alla figura sporca di polvere bianca di Sebastian. Bianco su bianco. Era come essere in un sogno: vivere la scena dall'alto ma al tempo stesso essere protagonista in prima persona. Sapeva che davanti a lui c'era Lilith, una figura così umana e demoniaca al tempo stesso. 
  Poteva una persona sembrare amorevole e pronta a farti penare le pene dell'inferno? Poteva Lilith essere definita una persona?


 
  Ma non per molto.
 




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