Wing, Jared e
André avevano imparato ad andare d'accordo, nonostante si
fossero visti sommariamente, in brevi pause fra un tratto di strada e
l'altro. Erano passati due giorni dalla fuga da Hellena e Horace,
Silvana e Barstow avevano deciso di restare un po' nelle praterie per
allenarsi, così se avessero avuto a che fare con altri
nemici sarebbero stati più pronti di prima a un possibile
scontro.
Era ora di pranzo e
Silvana stava cucinando alcune bacche, Barstow invece si stava
allenando con Horace a colpi di spada e i tre cuccioli si stavano
annoiando, considerato che Gale osservava lo scontro del suo allenatore
con Olympus accanto e Tabitha sulla testa.
André, il
totodile, si guardò attorno: erba ovunque, alberi pochi,
figuriamoci le rocce. A un certo punto però Jared raggiunse
i suoi amici pigolando e indicandogli una direzione: evidentemente
aveva trovato qualcosa di divertente. Wing fu il primo ad avviarsi e il
primo a sentire gli squittii indispettiti di due pokémon. -Wig?- si affacciò oltre
alcune frasche e vide un Plusle magrolino darle di santa ragione a un
Pichu dall'occhio pesto.
-Todai!- André
scattò in avanti e colpì Plusle con graffio,
allontanandolo. Ma questo scatenò le ire del topo elettrico,
che caricò alcuni colpi di scintilla verso il coccodrillo e
a random anche verso Jared.
Il pichu si
alzò in piedi lentamente e si appoggiò a Wing, il
quale lo aiutò come poteva, chissà come mai i due
stavano litigando in quel modo.
Ne seguì un
inseguimento e poi una rissa senza quartiere, dove Plusle cercava di
buttar giù i suoi disturbatori e Wing cercava di far
rinvenire il Pichu. Alla fine una piccola scossa raggiunse anche il suo
sederino. Pessima cosa. Il turtwig si voltò con aria
assatanata, così arrabbiato che Jared e André si
allontanarono alla chetichella, a testa bassa, infilandosi fra le
frasche. Plusle invece accolse con gioia il suo avversario, per lo meno
non lo avrebbe buttato giù in soli due attacchi. Ma c'era
una brutta sorpresa per Turtwig: Plusle non era solo. Con un sogghigno
gridò: -Pla!
Plasl!!- e
dall'erba spuntarono un pikachu grassoccio e dall'aria bulla e un Minun
magrolino come il plusle, forse erano fratelli. Wing non
sembrò scoraggiarsi, con un verso di rabbia
iniziò a lanciare foglielama ovunque, nel tentativo di
allontanarli dal Pichu, che nel frattempo era svenuto ed era a terra.
Pikachu
schivò alcune foglie e contrattaccò con attacco
rapido, spedendo turtwig zampe all'aria. Plusle e Minun usarono
altruismo e si caricarono di energia. Le cose non si mettevano bene,
per fortuna però Silvana e Barstow erano vicini.
-Coraggio
André! Usa Ira su Plusle!- Barstow era tornato
accompagnato dal suo coccodrillo e da Silvana con Jared.
-Jared, vai, usa Azione su
Minun! Wing, rialzati e usa ancora foglielama su Pikachu!-
I tre
pokémon attaccarono praticamente in sincrono, adesso per lo
meno potevano sperare di allontanare i tre pokémon selvatici
e aiutare il Pichu! Eppure Plusle e Minun erano avvantaggiati sui loro
avversari.
-André,
ti sostituisco con Gale, ritorna!-
-TOTO!!- Totodile evitò il
fascio di luce della pokéball e scosse la testa.
-André,
non fare i capricci!-
-Jared, forse è
meglio se anche tu...-
-Rrrrrly!!!- niente da fare, non volevano
cedere. All'improvviso un bagliore si diffuse dai tre
pokémon in campo: Wing divenne più alto e
più lungo, sul suo dorso spuntarono due cespugli distinti.
Le ali di Jared si allungarono, il becco divenne più
affilato e il ciuffo sulla testa divenne più definito. Per
finire Totodile divenne più tozzo, il suo muso
più stondato e le sue zanne più grandi e
affilate. Si erano evoluti tutti e tre. Plusle, Minun e Pikachu si
spaventarono e scapparono via, nessuno di loro tre preferiva avere a
che fare con tre pokémon evoluti.
-Ragazzi, che
bello!- sorrise Silvana, prendendo Jared su un braccio e
chinandosi ad accarezzare il suo Wing, ora evoluto in grotle.
Barstow invece si mise
ad accarezzare il suo Croconaw, con orgoglio.
-Oh, povero
piccolo...- Silvana si accorse di avere ai suoi piedi il
piccolo Pichu: -Beh, un pokémon elettrico in
squadra mi serve, lo prenderò con me.- prese una
pokéball e delicatamente la appoggiò sul corpo
del piccolo topo, la sfera lo risucchò e dopo pochi istanti
la luce sul pulsante si placò, Pichu era preso. -Bene,
torniamo al fuoco, così potrò curare... uhm...
Tomo.-
-Bel nome!-
sorrise Barstow, poi disse: -Dopo pranzo ti dispiace fermarti
alla fattoria Mumu? So che vendono del latte molto buono, mi piacerebbe
comprarne un po' da portare nel nostro viaggio.- disse,
avviandosi verso il profumino di stufato di bacche. Silvana scosse le
spalle, non ci vedeva niente di male.
Passato pranzo Barstow
si accorse con piacere che Tabitha stava meglio, ancora la sua ala non
era del tutto a posto, quindi la allenò con moderazione,
facendole intanto imparare alcuni attacchi utili per combattere e
difendersi. Pichu si rimise in sesto velocemente grazie alla pozione,
ma era ancora stanco, quindi Silvana lo lasciò riposare
nella sfera, mentre lei e Horace raggiungevano la fattoria Mumu. Era
una fattoria nel bel mezzo della prateria, costruita a fianco di un
fiumiciattolo, composta da un mulino, da un granaio, un fienile, due
stalle, innumerevoli pollai e un'abitazione. Barstow sembrava conoscere
la figlia del fattore, si assentarono quasi subito insieme e insieme
rimasero per un bel po'.
Silvana pestava i
piedi: -Abbiamo
comprato il latte che voleva, se non ripartiamo subito arriveremo tardi!- sibilò, di fronte
alla porta di ingresso della fattoria, mentre si guardava attorno per
vedere se vedeva arrivare il Mercenario senza senso del tempo.
Horace
sogghignò: -Gelosa?-
Silvana
roteò gli occhi: -Mio Arceus!! DUE giorni! Ci
conosciamo da DUE giorni e mezzo, come puoi anche solo pensare che
già provi qualcosa per lui?! Pensi che io sia quel tipo di
donna?-
-No, ma stavo
scherzando, te la sei presa un po' troppo eh?- la
provocò lui, rischiando di prendersi una bella badilata in
faccia. Ma Silvana scosse la testa e pestando i piedi si
avviò giù per il sentiero.
-Ehi! Ehi ehi
ehi, dove vai?! Non allontanarti troppo, ricordi cosa ti è
successo l'ultima volta?!- la ammonì Horace,
preoccupato. Silvana sbuffò: -Lo so! Lo so! Vado
solo ad allenare un po' i miei pokémon, tanto quel
deficiente non torna!-
Quel deficiente, come
lo aveva soprannominato Silvana, in effetti stava facendo due moine
alla figlia del fattore. La conosceva da molto tempo e se ne era
innamorato in tempi recenti. Gli dispiaceva allontanarsi, ma una volta
tornato dal suo viaggio, decise, l'avrebbe chiesta in moglie... peccato
che la piccola Josephine fosse un tantino volubile... e materialista.
Aveva messo subito in chiaro che non lo avrebbe sposato se non fosse
tornato campione. O almeno ricco. Ma il cervello degli uomini va in
tilt quando si trovano davanti una ragazza di cui sono innamorati,
quindi in quel momento Barstow vedeva davanti a se una bellissima
sirena, buona, gentile, generosa e intelligente. Niente meno.
Horace alla fine si
stancò di aspettare e andò a cercare quel
furbastro, chiedendosi dove fosse finito. Una volta trovato
ringhiò e lo prese per il collo: -Stiamo facendo
tardi, te la sei lisciata a dovere, ora andiamocene da qui, non intendo
tardare un secondo di più!-
puntualizzò, trascinandosi dietro il Mercenario
sbaciucchione.
-Argh...
aas-aspettah! Devo prima ricevere una cosa!!-
-Ricevere?-
Barstow si riprese e si
avvicinò a Josephine: -Prima di andare vorrei
quella cosa che mi hai promesso...- disse.
Josephine fece
spallucce, si guardò attorno e poi si avvicinò a
un recinto dove c'erano molti mareep che pascolavano. Ne
individuò uno dall'aria un po' malaticcia e disse: -Ehi, tu, vieni qui!-
Il mareep
guardò Josephine con aria spaventata ma si
avvicinò lentamente, con la testa incassata quasi totalmente
nella lana. Josephine fece una smorfia, guardandolo, poi, con un
sorriso superfalso, si girò verso Barstow e gli sorrise: -Come promesso, un pegno del
mio amore: un mareep tutto per te.-
-Que...quello?-
domandò Barstow guardando il mareep con scetticismo.
Josephine alzò il naso all'insù con fare
altezzoso:
-Spero tu non voglia insinuare che non ti amo abbastanza!!-
-Oh, no no! Lo
prendo con me!- sussultò Barstow, prendendo una
sfera e puntandola verso la pecorella. Mareep fu risucchiato al suo
interno e fu catturato. I due semi innamorati si congedarono e Barstow
decise di chiamare il suo nuovo acquisto Godwin. Nome particolare, in
pratica era il nome del nonno di Barstow, per lui significava
moltissimo. Forse non sarebbe riuscito a trarre il massimo da quel coso
tremolante, ma ce l'avrebbe fatta, per Josephine.
Si ricongiunsero con
Silvana, ai piedi del sentiero e non una parola fu spesa dai tre sul
ritardo di Barstow. Semplicemente tutti e tre si incamminarono verso la
cava calcarea, ma ormai era pomeriggio inoltrato e non sarebbero di
certo arrivati prima di sera.
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