Sono
un pochino in ritardo
La
scuola mi odia
Le
cicale stanno cantando fuori dalla mia finestra
Welcome
to Cyber Vale!
*
musica funkie e misteriosa in filodiffusione *
Chapter
7: In Which Carlos Does Some Research
(Capitolo
7: Nel quale Carlos fa qualche ricerca)
Carlos
non riusciva a pensare.
Questo
non era proprio vero. Poteva pensare. Al momento stava pensando
davvero parecchio. Il problema era che l'unica cosa a cui riusciva a
pensare era Cecil. Non i suoi soliti pensieri sulle deviazioni
dell'I.A., comunque. Invece era molto concentrato su come fosse bello
sentire Cecil fra le sue braccia. Come ogni centimetro del corpo
umanoide del robot fosse una miscela perfetta di arte e scienza. O
come Cecil possa invocare qualsiasi richiesta o esigenza soltanto
dicendo il nome di Carlos e oh Dio accidenti ci era cascato di
nuovo.
Carlos
si strizzò gli occhi chiusi. Aveva bisogno di pensare.
K.E.V.I.N.
aveva criptato la memoria di Cecil. Sebbene lui, o chiunque altro
collegato a Cecil, avrebbe potuto visualizzare i file, non poteva
alterarli in alcun modo. Le uniche persone che avevano la
capacità
di farlo erano la dottoressa Palmer e il fratello di Cecil. Le sue
dita sfiorarono leggermente il disco d'argento sulla schiena di
Cecil. K.E.V.I.N. ne aveva l'abilità, ma aveva il movente?
Forse
aveva criptato i ricordi per proteggere suo fratello? L'allegra
minaccia di prima (n.d.t.
Vedi capitolo 5) implicava che
questa non era la
prima volta che succedeva ciò.
Cecil
e l'uomo dimenticato erano stati amanti? Ma le poche parole che
l'uomo aveva detto sembravano pesanti di rammarico. Come un uomo che
sapeva che stava andando a morire. Esistevano altri ricordi dopo quel
momento, adesso rinchiusi da qualche parte? Quell'uomo aveva mai
tenuto Cecil così? Sono mai stati aggrovigliati insieme sul
divano
di Cecil con un camice di cotone che li copriva come una coperta di
fortuna? Stomaco Carlos sobbalzò all'idea di qualcun altro
tenere
Cecil. Un pensiero irrazionale, ma non gli impedì di dare un
bacio
protettivo la testa di Cecil.
Carlos
doveva concentrarsi.
Avrebbero
chiesto a Josie prima di tutto. Era il membro più anziano
della
Night Crew, quindi c'era una possibilità che lei fosse in
giro
quando lo era anche l'uomo dimenticato. Dall'aspetto dei suoi occhi
robotici il ricordo doveva essere di circa 10-15 anni fa. Il campo
dell'ottica robotica non era così sofisticato nel creare
occhi
realistici prima di allora. Dopo Josie suppose che avrebbe potuto
fare un tentativo con Eileen. Lei e l'uomo si assomigliavano. Sapeva
che improbabile che lei era il cugino di cui Cecil aveva parlato, ma
valeva la pena provare. Forse avrebbero potuto chiedere a Steve dopo.
O a Dana. Oppure Carlos avrebbe potuto concentrarsi su come le mani
di Cecil stavano cominciando a vagare di nuovo.
"Non
stai davvero dormendo, vero?"
"Nemmeno
tu." Cecil si sollevò sui gomiti e sorrise a Carlos. Era
abbastanza vicino tanto che Carlos poteva vedere il viso di Cecil
chiaramente, anche senza gli occhiali. Ovunque fossero. Probabilmente
nello stesso posto in cui era andata a finire la sua maglietta.
L'espressione di Cecil era di pura, anche le un po' stanca,
beatitudine. Passò leggermente la mano fra i capelli di
Carlos,
facendo rotolare le ciocche intorno alle sue dita sottili. "E tu
hai bisogno di dormire, non importa quanto ci provi."
"Non
posso. Devo riuscire a risolvere questo casino prima."
"Oh.
Capisco." La Cecil si sgonfiò. "Io, io penso che sia stato
un po' improvviso,vero? Travolti dal momento e tutto quanto. Capisco
se...se tu non vuoi..."
"Cosa?
No! No." Carlos bandì il dispiacere dalla voce di Cecil con
un
bacio. "Prima di tutto, no. Sei la cosa migliore che mi sia mai
successa. E sono sicuro che se tu fossi qui adesso starei scrivere un
saggio che delinea ogni modo in cui hai reso la mia vita migliore."
Carlos si contorse alla sua confessione, ma Cecil non sembrò
accorgenese. Infatti, le sue guance stavano letteralmente brillando
ora. Quello stesso morbido, bagliore lavanda che si muoveva nelle sue
vene. Carlos fece una nota mentale di ritornare su quell'argomento
più tardi. "Parlavo dei tuoi ricordi perduti. Il fatto che
qualcuno abbia pensato che sia necessario eliminare completamente
qualcuno dalla tua memoria è... preoccupante. Non sei
esattamente un
I.A. nella media, Cecil."
"Anche
tu sei speciale, Carlos."
Carlos
fisso Cecil. "Tu sai
cosa
sei,
giusto?"
"Certo!
Io sono la Centra-"
"No.
Non intendevo-" Carlos tolse la mano di Cecil dai suoi capelli
così che potesse vederla. C'era un piccolo marchio di un
cerchio
attraversato da un trattino inciso sul dorso della sua mano. "Sai
cos'è questo?"
"…
una strana ammaccatura?"
"No,
non è una strana ammaccatura." Carlos lo lasciò
andare, solo
per circondare Cecil con un braccio. "Questo significa che ti
sei un Alpha, una delle prime serie di robot I.A. mai costruiti.
Prima che ci fossero norme o regole su comportamento e sulla
sensibilità. Tu e il resto degli Alpha sareste dovuti essere
distrutti, ma...beh..." Carlos sorrise a Cecil. "C'era una
voce che diceva che siano tutti scappati prima che potessero
spegnerli. Credo sia vera. E ho intenzione di assumere che anche
K.E.V.I.N. sia un Alpha. Davvero non sai niente di tutto
ciò?"
Cecil
scosse la testa. "Il mio primo ricordo è della dottoressa
Palmer che mi sveglia. Ero già collegato a
quel punto."
"Huh.
Dovrò controllare. C'è una possibilità
che sono riusciti a
cancellare i tuoi ricordi a titolo definitivo. Onestamente non
credevo fosse possibile. Potrei dare un'occhiata a qualche vecchia
tesi del college, o... wow." Fece una pausa. "Faccio schifo
nelle chiacchierate notturne."
Cecil
rise e scivolò già accanto a Carlos. Poi di nuovo
si strinse suo
scienziato. "Non importa. Sei adorabile quando blateri."
"Lo
prenderò come un complimento."
"E
dovresti." Cecil poggiò la testa sulla spalla di Carlos.
"Quindi... essere un Alpha cosa ha a che fare con i miei
ricordi?"
"Okay.
Come posso spiegartelo? La tua memoria, come il resto della tua
programmazione, non può essere alterata dai computer
normali. Voglio
dire, è la stessa cosa per la maggior parte degli I.A., ma
in questo
caso è praticamente impossibile. Ci sono solo due cose che
io sappia
che possano riprogrammarti. Una è Alphatek stessa, la
compagnia dove
in origine lavorava la dottoressa Palmer e che ti ha essenzialmente
creato. La seconda è, beh..." Carlos fece un respiro
profondo.
"Un altro Alpha."
Poteva
sentire le braccia di Cecil stringersi di più attorno a lui,
ma
questa volta non ci fu nessun improvviso shock di ansia.
"Carlos..."
"Lo
so, Cecil."
"È
mio fratello, Carlos!"
"Guarda,
non sto dicendo che K.E.V.I.N. lo ha fatto. È solo, beh,
l'unica
cosa che ha un senso logico." Si contrasse. Faceva davvero
schifo a questo genere di cose, non è vero? "E forse
K.E.V.I.N.
aveva una buona ragione?"
"Per
esempio..?"
"Che
per esempio forse l'uomo che non ricordi ti ha fatto del male in
qualche modo. Molto male. Non faresti lo stesso per K.E.V.I.N.?
Carlos
sentì Cecil rilassarsi nelle sue braccia. Deve aver detto la
cosa
giusta per una volta.
"Quindi
adesso che facciamo?" disse Cecil, con voce quasi sull'orlo.
"Chiediamo
a Josie se sa qualcosa. Poi possiamo parlare con Eileen per vedere se
sa qualcosa sull'uomo dei tuoi ricordi. E dopo quello possiamo
lavorare sul codice criptato. Anche considerando che sei un Alpha
deve esserci qualche modo per riuscire a sbloccarlo." Carlos
fece una pausa. "E io dovrei davvero farmi una doccia. Credo.
Probabilmente dovresti andare tu prima."
"Sai,"
Cecil sollevò la testa. "ho sempre voluto provare a farne
una."
''Oh?
Dovresti essere in grado ora che sei scollegato. E da quello che
posso dire sei resistente all'acqua, quindi dovresti essere in grado
di, uhm..." La voce di Carlos si spense quando finalmente colse
lo sguardo negli occhi di Cecil. Sapeva che poteva essere intenso
avvolte.
Ma
non così
intenso.
***
Okay.
Piano B.
Carlos
diede un altro morso al suo biscotto di farina d'avena mentre
camminava lungo il corridoio. c. Sebbene Cecil fosse fisicamente
ancora dentro il laboratorio, la sua voce continuava a viaggare
dentro la testa di Carlos.
"Mwffut.
Mmph Ffffd-"
Non
parlare con la bocca piena, Carlos.
"Scusa."
Carlos finì velocemente il suo biscotto. Provare a parlare
con Josie
era stato un fallimento (1). Carlos era entrato nel
suo
ufficio con una dozzina di domande e ne era uscito con una manciata
di biscotti di farina d'avena e una sciarpa fatta a maglia intorno al
collo. Non che potesse incolpare l'anziana donna. Era stata occupata
ad essere collegata alle sue macchine ritarda-morte quando successero
i tumulti dell'Unione. Josie non sembrava nemmeno tanto sconvolta
dalla memoria alterata di Cecil. Il che significava che era tempo per
il Piano B.
''Dov'è
Eileen?"
È
sulla tua strada. Sei sicuro di poter gestire questo?
Carlos
si fermo davanti ad uno degli occhi del corridoio. "Starò
bene.
Il viaggio in ascensore è lungo solo un minuto circa. Mi, mi
va bene
quello. Com'è la situazione?" (2)
Kevin
sta riparando un condotto AC giù al terzo piano.
Fortunatamente la
strana vecchia custode ha deciso di fumarsi una sigaretta nel bagno
del quinto, quindi Eileen era obbligata a usare quello del settimo.
Visto che le scale vengono pulite al momento, sotto il mio improvviso
ma indiscutibile ordine, lei userà l'ascensore proprio
dietro
l'angolo. Ma sei certo di-
"Sì.
Te l'ho detto. Sono sicuro." Carlos allungò la mano e
sfiorò
la sfera viola. "Questa è la nostra grande occasione per
poter
parlare con lei senza nessun altro in giro. La Night Crew si sta
preparando per andare a dormire, la Day Crew è ancora alla
sua prima
tazza di, e K.E.V.I.N. è quattro piani sotto di noi."
Sai,
non è necessario pronunciare il nome di mio fratello in quel
modo.
"In
che modo?"
Lascia
perdere. Eccola che arriva!
In
lontananza Carlos poteva sentire l'inconfondibile ticchettio degli
stivali di Eileen. Carlos aspettò finchè non
sentì il leggero
'ding' prima di voltare l'angolo e infilarsici dentro. Fece del suo
meglio per ignorare il nodo del suo stomaco mentre le porte si
chiudevano davanti a lui. Poteva farcela. Doveva farlo per Cecil.
Carlos inghiottì il suo nervoso e fece un cenno a Eileen.
"Buona
sera, Eileen."
Eileen
ricambiò. "Buon giorno, Carlos. Sono un po' sorpresa nel
vederti qui. Avrei giurato che tu odiassi gli ascensori. Almeno,
questo è quello che dice il tuo file personale altamente
invasivo."
Ed
era così. Stava usando tutta la sua forza di
volontà per non andare
in iperventilazione. Ma Eileen non aveva bisogno di sapere nulla di
tutto ciò, così invece disse a denti stretti. "Le
scale sono
chiuse."
"Ugh,
lo so." Sospirò drammaticamente. "Sono piuttosto sicura
che sia per un pericolo d'incendio."
"Già.
Potrebbe essere." Carlos si concentrò sul suo respiro.
Aspettò
che l'ascensore iniziasse a muoversi prima di dire la sua ben provata
frase.
"Hey,
volevo chiederti qualcosa su tuo cugino."
Sapeva
che era un azzardo. La possibilità che Eileen davvero fosse
la
cugina dell'uomo dimenticato erano piccole. Molto probabilmente
Eileen non avrebbe saputo di cosa Carlos stesse parlando, o avrebbe
aperto un'inutile conversazione su un qualche casuale parente di lei.
Aveva preparato qualche cosa da dire per qualsiasi evenienza.
Carlos
non aveva previsto, tuttavia, che Eileen avrebbe premuto il pulsante
d'arresto di emergenza talmente forte da rompere l'involucro di
plastica di sicurezza intorno a esso. Il suo corpo sbatté
contro la
parete mentre l'ascensore si fermava di botto. Tutti i suoi cauti
piani svanirono, solo per essere sostituiti dal panico vertiginoso
che conosceva troppo bene.
Carlos!
La
voce di Cecil fu un taglio in mezzo alla nebbia della sua mente.
Semplicemente quel suono fu abbastanza per Carlos per farlo
allontanare dal bordo del precipizio. Non era abbastanza per far
svanire il terrore in sé, ma lo era per riportarlo indietro
nel
presente. E per farlo realizzare che Eileen era solo a qualche
centimetro da lui con il fuoco negli occhi. Ebbe una frazione di
secondo per notare i suoi occhi robotici prima che lei lo premette
contro la parete dell'ascensore.
"Chi
diavolo
ti
ha parlato di
Earl?"
Carlos?
Non andare nel panico! Ma, uhm, non credo di riuscire a far ripartire
nuovamente l'ascensore. Sono ignorato.
"Cecil-"
Carlos aveva intenzione di dirigere la sua voce nel panico alla sfera
di vetro sul soffitto. Tuttavia, doveva anche essere la risposta che
Eileen stava cercando. La rabbia nella sua voce era sparita quando
riparlò.
''Cecil...
ricorda? Non è possibile. Loro
hanno cancellato tutto.
Hanno soppresso i suoi cani per l'amor di Dio! L'unica ragione per
cui io sono ancora viva è perchè Kevin ha bisogno
di me! Earl
Harlan non esiste più.
Quindi come diavolo è possibile che Cecil si ricordi ancora
di lui?"
Uhm,
non sono sicuro del perchè, ma credo che lei mi superi di
grado. Non
sapevo nemmeno di averne uno!
"Ha
nascosto un ricordo." Carlos finalmente sputò fuori. Fra
Cecil,
Eileen, e io suo corpo urlante stava diventando difficile
concentrarsi. "In un posto dove nessuno possa trovarlo."
Aspetta.
Ha detto -----------? Sì! Non posso dire il suo nome! Deve
essere
lui!
"Hmph.
E io che pensavo che io tuo ragazzo fosse un po' lento." Eileen
disse mentre faceva un passo indietro. "Guarda, se fossi in te
non parlerei ad anima viva di ciò. Non hanno avuto paura di
cancellare una persona dalla storia. E di certo non esiteranno a
farlo di nuovo."
"Non
lo farò. Promesso. Ma potresti almeno dirmi
perchè lo hanno fatto?"
"Onestamente?"
Eileen camminò verso il pannello e premette il bottone
d'arresto di
emergenza di nuovo. Con un piccolo sobbalzo l'ascensore
ripartì.
"Non lo so. Un giorno mi hanno preso da parte e mi hanno detto
che mio cugino non esisteva più. Solo questo."
Tornò a
guardare Carlos. "Devo chiedertelo. Qual è il ricordo che ha
conservato Cecil?"
"Il
loro primo bacio."
"Huh.
E io che pensavo che fosse morto come un codardo."
Le
porte dell'ascensore si aprirono con un ding. Eileen uscì,
per poi
fermarsi a lanciare un occhiata dietro le spalle a Carlos.
''Questa
conversazione non è mai avvenuta. Chiaro?"
Carlos
annuì. Poteva solo guardare mentre lei marciava via. Cecil
non parlò
finchè le porte non si richiusero di nuovo.
Probabilmente
avremmo dovuto chiedere chi sono ''loro''.
***
"Carlos,
ti ricordi la prima volta che sei venuto qui?"
Carlos
guardò intorno al Dog Park. La camera era sporca e
abbandonata
proprio come la prima volta che ci entrò. Il terreno era
ancora
coperto di sporcizia e arbusti decaduti. Sorrise a Steve. Purtroppo,
non aveva lo stesso fascino con cui lo faceva Cecil. "Piuttosto
difficile da dimenticare. Hai cercato di soffocarmi a morte."
"Non
era a morte! Comunque, ti ricordi perchè
l'ho fatto?"
"Qualcosa
sull'essere un bastardo paranoico. Oh, e avevi paura che Cecil
potesse scoprire di questo posto."
"Ah.
Bene. Quindi ricordi. Quindi devo chiederti, gentilmente,
perchè
DIAVOLO LUI È QUI?!" Steve indicò Cecil, che
fissava il
segnale di costruzione in corso nel mezzo del parco. Visto che si
erano diretti per il parco proprio dopo lavoro Cecil era di nuovo
nella sua tuta robotica. Rivolse le sue tre lenti viola verso i due
uomini.
Te
lo avevo detto che il Dottor Carlsberg era un coglione.
"Fidati,
Cecil. Lo so."
"Tutto
il cavolo di punto di questo parco era di avere un luogo del quale
lui non ne sapesse l'esistenza!" Steve strinse i denti mentre
parlava. "Un posto dove possiamo rilassarci e non essere sotto i
suoi sempre-presenti occhi! È meglio che tu abbia un'ottima
ragione
per averlo portato qui, Carlos!"
Carlos
annuì a Cecil. "Hey. Cecil. Dove siamo?"
Siamo
nel --------! Il che è strano, visto che non ho alcuna
informazione
su un -------- nella mia banca dati. Che è un peccato,
davvero. Ci
sono un sacco di lavoratori nella Night Crew e nella Day Crew che
hanno un ----. Sono sicuro che gli piacerebbe un -------- per
portarci il proprio ----!
Steve
chiuse la bocca. "Ah. Capisco. Questo non è normale,vero?"
"No.
Non lo è." Carlos guardò Cecil mentre sfiorava
con il dito il
simbolo dell'occhio chiuso. "E credo di sapere chi potrebbe
esserne coinvolto."
"Non
capisco come questo possa avere a che fare con-"
"E
credo che potrebbe essere collegati con le stesse persone che ti
forniscono i farmaci sperimentali. Quelli che testi sui tuoi
colleghi."
Lo
sguardo che Steve lanciò a Carlos avrebbe potuto uccidere un
uomo.
"Sotto costrizione, Carlos."
"Per
una grande somma di denaro che viene depositata sul tuo conto
bancario tre giorni dopo la ricevuta di suddetto farmaco."
Il
dottore fece un respiro profondo e parlò di nuovo. "Ho una
famiglia, Carlos."
"E
io ho un fidanzato."
"LOHADETTO!"
Entrambi
gli uomini si girarono in tempo per vedere Dana e Simone fuori dalla
porta nera. Dana batteva le mani insieme, facendo brillare alla luce
l'anello argento sulla sua mano sinistra. "SIMONELOHAISENTITO?"
Dana.
Calmati.
Dana
corse verso Carlos gli prese le mani. Gli stava quasi facendo
staccare le braccia dalle sue spalle. "Oh mio Dio! Non avrei mai
pensato, voglio dire, aspetta, lui lo sa? Glielo hai detto, vero?"
Sono
proprio qui. E sì, lo so.
La
giovane donna si voltò e, dopo un sospiro drammatico,
abbracciò
stretto il robot.
“CECILTUSEIQUIECARLOSÈILTUOFIDANZATO!"
Sì!
Sì. Te lo stavo per dire, ma, ma siamo stati... piuttosto...
impegnati?
"OH!
Oh! Oh." Dana interruppe l'abbraccio. Prese la mano di Cecil e
lo trascino verso la porta nera. "Beh. È permesso. Andiamo,
ti
farò fare un giro del Quartier Generale! Perchè
è la tua prima
volta qui, giusto? Sei un membro della Night Crew, quindi sei
più
che benvenuto! E so che l'hai più o meno visto ma dovevo
dirti
assolutamente di Leann-" La porta nera si richiuse, spegnendo il
suono delle parole di Dana.
Simone
guardò i due uomini.
Allora.
Abbiamo interrotto qualcosa?
Carlos
stava per iniziare a parlare, solo per essere interrotto da Steve.
"No. Ma Carlos ha qualcosa d'importante che ha bisogno di dirci.
A parte quello, adesso devo venti dollari alla mia ex-moglie."
Steve marciò verso il nascondiglio, lasciando indietro
Carlos un po'
perplesso.
Aveva
scommesso un anno prima che tu riuscissi a concludere con Cecil.
"C'era
una scommessa?" Carlos lanciò un sguardo a Simone mentre
camminavano insieme verso la porta nera. "Come mai non ne sono
scioccato?"
Io
ho perso presto, però. Ho pensato che gli saresti saltato
addosso
dopo il vostro primo appuntamento.
"Grazie
per il voto di fiducia, credo."
All'interno
della sede Cecil e Dana si erano appropriati del divano. Cecil era
senza il suo elmetto e, Carlos notò, nessuno
sembrò farci caso.
Aveva la sensazione che quella fosse una di quelle cose che ''lo
sanno tutti tranne me''. Steve stava brontolando al frigo con una
birra e Simone prese velocemente il suo consueto posto accanto a lui.
Tutti e quattro i paia di occhi si girarono verso Carlos quando
entrò.
"Oh!
Scusa, Carlos!" Dana saltò giù dal divano. "Non
voglio
dividere la giovane coppia."
"Sono
almeno due decenni più grande di te." Carlos disse mentre si
sedeva accanto a Cecil. Cecil si spostò un poco
più vicino,
tentando di apparire il più naturale possibile. Non ha
veramente
funzionato con addosso la sua armatura.
"E
io sono stata innamorata di Leann da quando avevo cinque anni.
Pertanto, la vostrarelazione è più recente." Dana
sorrise
mentre saltava su sopra uno sgabello. "Adesso, voi ragazzi siete
venuti qui per gongolare o cosa?"
"Qualcuno
a censurato la memoria di Cecil." Steve disse, riuscendo
finalmente ad aprire la sua bottiglia.
Cosa,
davvero? Perchè?
"Hanno
cancellato una persona dalla sua memoria e tutto quello che era
connesso con lui.'' Carlos disse. "Beh, tutto tranne sua cugina,
Eileen, che sono sicuro che hanno lasciato intenzionalmente visto che
è la custode di K.E.V.I.N.. Un uomo di nome Earl Harlan. Voi
non lo
conoscete, vero?" Si guardò attorno, Ma tutti scossero la
testa
in dissenso. Incluso Cecil. "Comunque, chiunque lo abbia
cancellato deve avere una connessione diretta con K.E.V.I.N. mentre,
allo stesso tempo, ha l'autorità di comandare Eileen.
Comandi che
hanno un 'oppure...' aggiunti alla fine. Speravo che Steve potesse
avere un'idea su chi fosse visto che-"
I
loro occhi si incrociarono. C'era uno strano luccichio negli occhi di
Steve. Il dottore sembrava spaventato, ma non per la propria vita.
"-tendi
ad avere occhio per questo genere di come." Carlos concluse.
"Ovviamente, realizzo che questo potrebbe anche essere solo un
vicolo ceco. Questo potrebbe non venire da una sola persona. Potrebbe
arrivare dai militari, o dal governo, o dalla Unione, o da una delle
qualsiasi numerose agenzie che vorrebbero mettere le mani su qualcuno
come Cecil-"
Saint
King. (3)
quattro
paia di occhi si voltarono verso Simone. Carlos aggrottò la
fronte.
Era abbastanza sicuro che fossero quelle le parole che stava dicendo
a gesti. Probabilmente il gesto scelto per il nome della persona.
È
totalmente Saint King. Ci potrei scommettere.
"Lo
scienziato di Kevin?" Cecil disse tranquillamente. "Questo...
questo ha senso. Ha un accesso illimitato a Kevin, e detiene una
rispettabile somma di potere nella corporazione. Forse un po' troppo,
considerando che è anche il capo dei laboratori. Sono sicuro
che se
lui lo vorrebbe davvero potrebbe tirare i fila per tenere Eileen in
silenzio."
"Se
così fosse, non è stato capace di tenerla in
silenzio
permanentemente." Carlos aggiunse.
"Yeah."
Dana annui. "Gli hai mai visti insieme? Kevin gli pende dalle
labbra (4). Sarebbe carino se solo non fossero
così, sai,
disturbanti."
"Ah."
Carlos si schiarì la gola. "Quindi questo significa che
K.E.V.I.N. e il suo scienziato sono-"
Simone
utilmente chiarì la questione con vividi movimenti delle
mani.
"Giusto."
Carlos educatamente tossì e guardò altrove.
"Suppongo che non
farà male dare un'occhiata. È un inizio, almeno."
Venti
dollari che è lui.
"Come
mai se così sicura?" Steve diede a Simone una strana
occhiata.
Lo
hai mai conosciuto? È assolutamente in tipo che farebbe
casino con
la memoria di Cecil per coprire qualcosa. Cinque dollari extra per un
omicidio.
"Sai,"
Cecil disse, "La corporazione sta organizzando una grande festa
per celebrare il completamento del progetto Wireless. Normalmente la
Night Crew disprezza questo genere di cose-"
"Come
da tradizione." Intervenne Dana.
"-Ma
l'intera Day Crew sarà lì. Compreso Kevin e il
suo scienziato."
"E
visto che si terrà sulla superficie non ci sono
possibilità che
possa accadere qualcosa di brutto" Steve sorrise. "Troppi
testimoni. È il posto perfetto per parlare con lui."
Non
è pericoloso, Steve. Solo strano.
"Si
porta in giro una pistola, Simone." Steve prese un lungo sorso
dalla sua bottiglia. "Una pistola!"
"Cos'è
una -------?"
Questa
volta tutti si voltarono verso Cecil.
"Fantastico.
Non so anche cosa sia una -------. Credo di poterlo aggiungere alla
lista."
"Va
bene, Cecil. Ti amiamo comunque." Dana lanciò un sorriso a
Carlos. "Giusto?"
"S-sì."
Carlos fece scivolare le braccia intorno alla vita di Cecil e lo
tirò
più vicino. Il rossore nelle guance del robot era quasi
sufficiente
per distrarlo dal tubare collettivo nella stanza. "Sì,
è
così."
Notes:
C.E.C.I.L.
e il mondo di Cyber Vale proviene da freedomconvicted, che
può
essere trovata qui: http://freedomconvicted.tumblr.com/
Simone
muta e Scoutmistress Eileen provengono da Nazi-Nurse a
http://videntefernandez.tumblr.com/
ma
non appartengono più a Nazi-Nurse quindi credo che la
chiameremo
solo ''la persona che ci ha fatto sentire male a proposito di Earl''
Potrete
seguire me e le mie eterne urla a proposito dei robot qui
http://arachnescurse.tumblr.com/
Betato
da thefoxandtherose e da zalora! Thank you!
N.d.T.
1)
In
realtà la traduzione
letterale sarebbe ''vicolo cieco'' (death
end),
ma non esiste
questo modo di dire in italiano, quindi ho riportato il significato
proprio.
2)
How's
everything on your
end? Stesso
discorso di
prima. In effetti ho ancora dei dubbi su questa traduzione, se avete
idee migliori ditemele pure!
3)
La traduzione corretta sarebbe ''Santo Re'' per la cronaca. Ho scelto
io di lasciare l'originale perchè in italiano non rendeva.
4)
He's
totally got Kevin
wrapped around his little finger. Letteralmente
significa ''ha Kevin totalmente avvolto al suo mignolo.''
Inizialmente pensavo di tradurlo con un ''Tiene Kevin in pugno'', ma
non rendeva col resto della frase (tenere in pugno non ha un
significato ''romantico e carino'', diciamo, come invece poi lascia
intendere Dana nella frase successiva, più o meno), quindi
il nostro
modo di dire più adatto ho pensato fosse appunto ''Gli pende
dalle
labbra'', perchè comunque il significato generale
è proprio quello
di una persona che ha il totale controllo su un'altra perchè
quest'ultima è decisamente assuefatto da questa. Se avete
traduzioni
migliori ditemele pure! Viva la collaborazione!
Comunque,
sono in ritardo, sì.
Vorrei
ringraziare
pieces
of peace
per
la sua recensione! La prima recensione, wow!
Poi,
altri eventi particolari?
L'autrice
l'altro giorno mi ha comunicato che ha aggiunto dei capito extra dopo
l'epilogo! Yeah! Happy me!
Questo
è il link per la storia originale
http://archiveofourown.org/works/1061495/chapters/2128293
mi
raccomando, passate!
Buonanotte,
Cyber Vale, buonanotte.
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