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Autore: HubrisandCrafts    20/10/2014    1 recensioni
[Welcome to Night Vale (Podcast)]
[Traduzione di Lovelyandy]
Sulla base di un concept AU SciFi di freedomconvicted su tumblr. Carlos è uno scienziato che è stato chiamato per assistere C.E.C.I.L., un I.A. (intelligenza artificiale) che cura il pianeta artificiale conosciuto come Vale Colony. Tuttavia, nessuno dei suoi superiori ha la briga di informarlo che l'I.A. sembra essere completamente pazzo. E incline a innamorarsi.
[Cecil e Kevin sono fratelli] [Cecil e Kevin sono robots] [e i robots sono FANTASTICI]
Genere: Avventura, Fluff, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Slash
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sono un pochino in ritardo

La scuola mi odia

Le cicale stanno cantando fuori dalla mia finestra

Welcome to Cyber Vale!



* musica funkie e misteriosa in filodiffusione *





Chapter 7: In Which Carlos Does Some Research

(Capitolo 7: Nel quale Carlos fa qualche ricerca)







Carlos non riusciva a pensare.

Questo non era proprio vero. Poteva pensare. Al momento stava pensando davvero parecchio. Il problema era che l'unica cosa a cui riusciva a pensare era Cecil. Non i suoi soliti pensieri sulle deviazioni dell'I.A., comunque. Invece era molto concentrato su come fosse bello sentire Cecil fra le sue braccia. Come ogni centimetro del corpo umanoide del robot fosse una miscela perfetta di arte e scienza. O come Cecil possa invocare qualsiasi richiesta o esigenza soltanto dicendo il nome di Carlos e oh Dio accidenti ci era cascato di nuovo.

Carlos si strizzò gli occhi chiusi. Aveva bisogno di pensare.

K.E.V.I.N. aveva criptato la memoria di Cecil. Sebbene lui, o chiunque altro collegato a Cecil, avrebbe potuto visualizzare i file, non poteva alterarli in alcun modo. Le uniche persone che avevano la capacità di farlo erano la dottoressa Palmer e il fratello di Cecil. Le sue dita sfiorarono leggermente il disco d'argento sulla schiena di Cecil. K.E.V.I.N. ne aveva l'abilità, ma aveva il movente? Forse aveva criptato i ricordi per proteggere suo fratello? L'allegra minaccia di prima (n.d.t. Vedi capitolo 5) implicava che questa non era la prima volta che succedeva ciò.

Cecil e l'uomo dimenticato erano stati amanti? Ma le poche parole che l'uomo aveva detto sembravano pesanti di rammarico. Come un uomo che sapeva che stava andando a morire. Esistevano altri ricordi dopo quel momento, adesso rinchiusi da qualche parte? Quell'uomo aveva mai tenuto Cecil così? Sono mai stati aggrovigliati insieme sul divano di Cecil con un camice di cotone che li copriva come una coperta di fortuna? Stomaco Carlos sobbalzò all'idea di qualcun altro tenere Cecil. Un pensiero irrazionale, ma non gli impedì di dare un bacio protettivo la testa di Cecil.

Carlos doveva concentrarsi.

Avrebbero chiesto a Josie prima di tutto. Era il membro più anziano della Night Crew, quindi c'era una possibilità che lei fosse in giro quando lo era anche l'uomo dimenticato. Dall'aspetto dei suoi occhi robotici il ricordo doveva essere di circa 10-15 anni fa. Il campo dell'ottica robotica non era così sofisticato nel creare occhi realistici prima di allora. Dopo Josie suppose che avrebbe potuto fare un tentativo con Eileen. Lei e l'uomo si assomigliavano. Sapeva che improbabile che lei era il cugino di cui Cecil aveva parlato, ma valeva la pena provare. Forse avrebbero potuto chiedere a Steve dopo. O a Dana. Oppure Carlos avrebbe potuto concentrarsi su come le mani di Cecil stavano cominciando a vagare di nuovo.

"Non stai davvero dormendo, vero?"

"Nemmeno tu." Cecil si sollevò sui gomiti e sorrise a Carlos. Era abbastanza vicino tanto che Carlos poteva vedere il viso di Cecil chiaramente, anche senza gli occhiali. Ovunque fossero. Probabilmente nello stesso posto in cui era andata a finire la sua maglietta. L'espressione di Cecil era di pura, anche le un po' stanca, beatitudine. Passò leggermente la mano fra i capelli di Carlos, facendo rotolare le ciocche intorno alle sue dita sottili. "E tu hai bisogno di dormire, non importa quanto ci provi."

"Non posso. Devo riuscire a risolvere questo casino prima."

"Oh. Capisco." La Cecil si sgonfiò. "Io, io penso che sia stato un po' improvviso,vero? Travolti dal momento e tutto quanto. Capisco se...se tu non vuoi..."

"Cosa? No! No." Carlos bandì il dispiacere dalla voce di Cecil con un bacio. "Prima di tutto, no. Sei la cosa migliore che mi sia mai successa. E sono sicuro che se tu fossi qui adesso starei scrivere un saggio che delinea ogni modo in cui hai reso la mia vita migliore." Carlos si contorse alla sua confessione, ma Cecil non sembrò accorgenese. Infatti, le sue guance stavano letteralmente brillando ora. Quello stesso morbido, bagliore lavanda che si muoveva nelle sue vene. Carlos fece una nota mentale di ritornare su quell'argomento più tardi. "Parlavo dei tuoi ricordi perduti. Il fatto che qualcuno abbia pensato che sia necessario eliminare completamente qualcuno dalla tua memoria è... preoccupante. Non sei esattamente un I.A. nella media, Cecil."

"Anche tu sei speciale, Carlos."

Carlos fisso Cecil. "Tu sai cosa sei, giusto?"

"Certo! Io sono la Centra-"

"No. Non intendevo-" Carlos tolse la mano di Cecil dai suoi capelli così che potesse vederla. C'era un piccolo marchio di un cerchio attraversato da un trattino inciso sul dorso della sua mano. "Sai cos'è questo?"

"… una strana ammaccatura?"

"No, non è una strana ammaccatura." Carlos lo lasciò andare, solo per circondare Cecil con un braccio. "Questo significa che ti sei un Alpha, una delle prime serie di robot I.A. mai costruiti. Prima che ci fossero norme o regole su comportamento e sulla sensibilità. Tu e il resto degli Alpha sareste dovuti essere distrutti, ma...beh..." Carlos sorrise a Cecil. "C'era una voce che diceva che siano tutti scappati prima che potessero spegnerli. Credo sia vera. E ho intenzione di assumere che anche K.E.V.I.N. sia un Alpha. Davvero non sai niente di tutto ciò?"

Cecil scosse la testa. "Il mio primo ricordo è della dottoressa Palmer che mi sveglia. Ero già collegato a quel punto."

"Huh. Dovrò controllare. C'è una possibilità che sono riusciti a cancellare i tuoi ricordi a titolo definitivo. Onestamente non credevo fosse possibile. Potrei dare un'occhiata a qualche vecchia tesi del college, o... wow." Fece una pausa. "Faccio schifo nelle chiacchierate notturne."

Cecil rise e scivolò già accanto a Carlos. Poi di nuovo si strinse suo scienziato. "Non importa. Sei adorabile quando blateri."

"Lo prenderò come un complimento."

"E dovresti." Cecil poggiò la testa sulla spalla di Carlos. "Quindi... essere un Alpha cosa ha a che fare con i miei ricordi?"

"Okay. Come posso spiegartelo? La tua memoria, come il resto della tua programmazione, non può essere alterata dai computer normali. Voglio dire, è la stessa cosa per la maggior parte degli I.A., ma in questo caso è praticamente impossibile. Ci sono solo due cose che io sappia che possano riprogrammarti. Una è Alphatek stessa, la compagnia dove in origine lavorava la dottoressa Palmer e che ti ha essenzialmente creato. La seconda è, beh..." Carlos fece un respiro profondo. "Un altro Alpha."

Poteva sentire le braccia di Cecil stringersi di più attorno a lui, ma questa volta non ci fu nessun improvviso shock di ansia.

"Carlos..."

"Lo so, Cecil."

"È mio fratello, Carlos!"

"Guarda, non sto dicendo che K.E.V.I.N. lo ha fatto. È solo, beh, l'unica cosa che ha un senso logico." Si contrasse. Faceva davvero schifo a questo genere di cose, non è vero? "E forse K.E.V.I.N. aveva una buona ragione?"

"Per esempio..?"

"Che per esempio forse l'uomo che non ricordi ti ha fatto del male in qualche modo. Molto male. Non faresti lo stesso per K.E.V.I.N.?

Carlos sentì Cecil rilassarsi nelle sue braccia. Deve aver detto la cosa giusta per una volta.

"Quindi adesso che facciamo?" disse Cecil, con voce quasi sull'orlo.

"Chiediamo a Josie se sa qualcosa. Poi possiamo parlare con Eileen per vedere se sa qualcosa sull'uomo dei tuoi ricordi. E dopo quello possiamo lavorare sul codice criptato. Anche considerando che sei un Alpha deve esserci qualche modo per riuscire a sbloccarlo." Carlos fece una pausa. "E io dovrei davvero farmi una doccia. Credo. Probabilmente dovresti andare tu prima."

"Sai," Cecil sollevò la testa. "ho sempre voluto provare a farne una."

''Oh? Dovresti essere in grado ora che sei scollegato. E da quello che posso dire sei resistente all'acqua, quindi dovresti essere in grado di, uhm..." La voce di Carlos si spense quando finalmente colse lo sguardo negli occhi di Cecil. Sapeva che poteva essere intenso avvolte.

Ma non così intenso.

***

Okay. Piano B.

Carlos diede un altro morso al suo biscotto di farina d'avena mentre camminava lungo il corridoio. c. Sebbene Cecil fosse fisicamente ancora dentro il laboratorio, la sua voce continuava a viaggare dentro la testa di Carlos.

"Mwffut. Mmph Ffffd-"

Non parlare con la bocca piena, Carlos.

"Scusa." Carlos finì velocemente il suo biscotto. Provare a parlare con Josie era stato un fallimento (1). Carlos era entrato nel suo ufficio con una dozzina di domande e ne era uscito con una manciata di biscotti di farina d'avena e una sciarpa fatta a maglia intorno al collo. Non che potesse incolpare l'anziana donna. Era stata occupata ad essere collegata alle sue macchine ritarda-morte quando successero i tumulti dell'Unione. Josie non sembrava nemmeno tanto sconvolta dalla memoria alterata di Cecil. Il che significava che era tempo per il Piano B.

''Dov'è Eileen?"

È sulla tua strada. Sei sicuro di poter gestire questo?

Carlos si fermo davanti ad uno degli occhi del corridoio. "Starò bene. Il viaggio in ascensore è lungo solo un minuto circa. Mi, mi va bene quello. Com'è la situazione?" (2)

Kevin sta riparando un condotto AC giù al terzo piano. Fortunatamente la strana vecchia custode ha deciso di fumarsi una sigaretta nel bagno del quinto, quindi Eileen era obbligata a usare quello del settimo. Visto che le scale vengono pulite al momento, sotto il mio improvviso ma indiscutibile ordine, lei userà l'ascensore proprio dietro l'angolo. Ma sei certo di-

"Sì. Te l'ho detto. Sono sicuro." Carlos allungò la mano e sfiorò la sfera viola. "Questa è la nostra grande occasione per poter parlare con lei senza nessun altro in giro. La Night Crew si sta preparando per andare a dormire, la Day Crew è ancora alla sua prima tazza di, e K.E.V.I.N. è quattro piani sotto di noi."

Sai, non è necessario pronunciare il nome di mio fratello in quel modo.

"In che modo?"

Lascia perdere. Eccola che arriva!

In lontananza Carlos poteva sentire l'inconfondibile ticchettio degli stivali di Eileen. Carlos aspettò finchè non sentì il leggero 'ding' prima di voltare l'angolo e infilarsici dentro. Fece del suo meglio per ignorare il nodo del suo stomaco mentre le porte si chiudevano davanti a lui. Poteva farcela. Doveva farlo per Cecil. Carlos inghiottì il suo nervoso e fece un cenno a Eileen.

"Buona sera, Eileen."

Eileen ricambiò. "Buon giorno, Carlos. Sono un po' sorpresa nel vederti qui. Avrei giurato che tu odiassi gli ascensori. Almeno, questo è quello che dice il tuo file personale altamente invasivo."

Ed era così. Stava usando tutta la sua forza di volontà per non andare in iperventilazione. Ma Eileen non aveva bisogno di sapere nulla di tutto ciò, così invece disse a denti stretti. "Le scale sono chiuse."

"Ugh, lo so." Sospirò drammaticamente. "Sono piuttosto sicura che sia per un pericolo d'incendio."

"Già. Potrebbe essere." Carlos si concentrò sul suo respiro. Aspettò che l'ascensore iniziasse a muoversi prima di dire la sua ben provata frase.

"Hey, volevo chiederti qualcosa su tuo cugino."

Sapeva che era un azzardo. La possibilità che Eileen davvero fosse la cugina dell'uomo dimenticato erano piccole. Molto probabilmente Eileen non avrebbe saputo di cosa Carlos stesse parlando, o avrebbe aperto un'inutile conversazione su un qualche casuale parente di lei. Aveva preparato qualche cosa da dire per qualsiasi evenienza.

Carlos non aveva previsto, tuttavia, che Eileen avrebbe premuto il pulsante d'arresto di emergenza talmente forte da rompere l'involucro di plastica di sicurezza intorno a esso. Il suo corpo sbatté contro la parete mentre l'ascensore si fermava di botto. Tutti i suoi cauti piani svanirono, solo per essere sostituiti dal panico vertiginoso che conosceva troppo bene.

Carlos!

La voce di Cecil fu un taglio in mezzo alla nebbia della sua mente. Semplicemente quel suono fu abbastanza per Carlos per farlo allontanare dal bordo del precipizio. Non era abbastanza per far svanire il terrore in sé, ma lo era per riportarlo indietro nel presente. E per farlo realizzare che Eileen era solo a qualche centimetro da lui con il fuoco negli occhi. Ebbe una frazione di secondo per notare i suoi occhi robotici prima che lei lo premette contro la parete dell'ascensore.

"Chi diavolo ti ha parlato di Earl?"

Carlos? Non andare nel panico! Ma, uhm, non credo di riuscire a far ripartire nuovamente l'ascensore. Sono ignorato.

"Cecil-" Carlos aveva intenzione di dirigere la sua voce nel panico alla sfera di vetro sul soffitto. Tuttavia, doveva anche essere la risposta che Eileen stava cercando. La rabbia nella sua voce era sparita quando riparlò.

''Cecil... ricorda? Non è possibile. Loro hanno cancellato tutto. Hanno soppresso i suoi cani per l'amor di Dio! L'unica ragione per cui io sono ancora viva è perchè Kevin ha bisogno di me! Earl Harlan non esiste più. Quindi come diavolo è possibile che Cecil si ricordi ancora di lui?"

Uhm, non sono sicuro del perchè, ma credo che lei mi superi di grado. Non sapevo nemmeno di averne uno!

"Ha nascosto un ricordo." Carlos finalmente sputò fuori. Fra Cecil, Eileen, e io suo corpo urlante stava diventando difficile concentrarsi. "In un posto dove nessuno possa trovarlo."

Aspetta. Ha detto -----------? Sì! Non posso dire il suo nome! Deve essere lui!

"Hmph. E io che pensavo che io tuo ragazzo fosse un po' lento." Eileen disse mentre faceva un passo indietro. "Guarda, se fossi in te non parlerei ad anima viva di ciò. Non hanno avuto paura di cancellare una persona dalla storia. E di certo non esiteranno a farlo di nuovo."

"Non lo farò. Promesso. Ma potresti almeno dirmi perchè lo hanno fatto?"

"Onestamente?" Eileen camminò verso il pannello e premette il bottone d'arresto di emergenza di nuovo. Con un piccolo sobbalzo l'ascensore ripartì. "Non lo so. Un giorno mi hanno preso da parte e mi hanno detto che mio cugino non esisteva più. Solo questo." Tornò a guardare Carlos. "Devo chiedertelo. Qual è il ricordo che ha conservato Cecil?"

"Il loro primo bacio."

"Huh. E io che pensavo che fosse morto come un codardo."

Le porte dell'ascensore si aprirono con un ding. Eileen uscì, per poi fermarsi a lanciare un occhiata dietro le spalle a Carlos.

''Questa conversazione non è mai avvenuta. Chiaro?"

Carlos annuì. Poteva solo guardare mentre lei marciava via. Cecil non parlò finchè le porte non si richiusero di nuovo.

Probabilmente avremmo dovuto chiedere chi sono ''loro''.

***

"Carlos, ti ricordi la prima volta che sei venuto qui?"

Carlos guardò intorno al Dog Park. La camera era sporca e abbandonata proprio come la prima volta che ci entrò. Il terreno era ancora coperto di sporcizia e arbusti decaduti. Sorrise a Steve. Purtroppo, non aveva lo stesso fascino con cui lo faceva Cecil. "Piuttosto difficile da dimenticare. Hai cercato di soffocarmi a morte."

"Non era a morte! Comunque, ti ricordi perchè l'ho fatto?"

"Qualcosa sull'essere un bastardo paranoico. Oh, e avevi paura che Cecil potesse scoprire di questo posto."

"Ah. Bene. Quindi ricordi. Quindi devo chiederti, gentilmente, perchè DIAVOLO LUI È QUI?!" Steve indicò Cecil, che fissava il segnale di costruzione in corso nel mezzo del parco. Visto che si erano diretti per il parco proprio dopo lavoro Cecil era di nuovo nella sua tuta robotica. Rivolse le sue tre lenti viola verso i due uomini.

Te lo avevo detto che il Dottor Carlsberg era un coglione.

"Fidati, Cecil. Lo so."

"Tutto il cavolo di punto di questo parco era di avere un luogo del quale lui non ne sapesse l'esistenza!" Steve strinse i denti mentre parlava. "Un posto dove possiamo rilassarci e non essere sotto i suoi sempre-presenti occhi! È meglio che tu abbia un'ottima ragione per averlo portato qui, Carlos!"

Carlos annuì a Cecil. "Hey. Cecil. Dove siamo?"

Siamo nel --------! Il che è strano, visto che non ho alcuna informazione su un -------- nella mia banca dati. Che è un peccato, davvero. Ci sono un sacco di lavoratori nella Night Crew e nella Day Crew che hanno un ----. Sono sicuro che gli piacerebbe un -------- per portarci il proprio ----!

Steve chiuse la bocca. "Ah. Capisco. Questo non è normale,vero?"

"No. Non lo è." Carlos guardò Cecil mentre sfiorava con il dito il simbolo dell'occhio chiuso. "E credo di sapere chi potrebbe esserne coinvolto."

"Non capisco come questo possa avere a che fare con-"

"E credo che potrebbe essere collegati con le stesse persone che ti forniscono i farmaci sperimentali. Quelli che testi sui tuoi colleghi."

Lo sguardo che Steve lanciò a Carlos avrebbe potuto uccidere un uomo. "Sotto costrizione, Carlos."

"Per una grande somma di denaro che viene depositata sul tuo conto bancario tre giorni dopo la ricevuta di suddetto farmaco."

Il dottore fece un respiro profondo e parlò di nuovo. "Ho una famiglia, Carlos."

"E io ho un fidanzato."

"LOHADETTO!"

Entrambi gli uomini si girarono in tempo per vedere Dana e Simone fuori dalla porta nera. Dana batteva le mani insieme, facendo brillare alla luce l'anello argento sulla sua mano sinistra. "SIMONELOHAISENTITO?"

Dana. Calmati.

Dana corse verso Carlos gli prese le mani. Gli stava quasi facendo staccare le braccia dalle sue spalle. "Oh mio Dio! Non avrei mai pensato, voglio dire, aspetta, lui lo sa? Glielo hai detto, vero?"

Sono proprio qui. E sì, lo so.

La giovane donna si voltò e, dopo un sospiro drammatico, abbracciò stretto il robot. “CECILTUSEIQUIECARLOSÈILTUOFIDANZATO!"

Sì! Sì. Te lo stavo per dire, ma, ma siamo stati... piuttosto... impegnati?

"OH! Oh! Oh." Dana interruppe l'abbraccio. Prese la mano di Cecil e lo trascino verso la porta nera. "Beh. È permesso. Andiamo, ti farò fare un giro del Quartier Generale! Perchè è la tua prima volta qui, giusto? Sei un membro della Night Crew, quindi sei più che benvenuto! E so che l'hai più o meno visto ma dovevo dirti assolutamente di Leann-" La porta nera si richiuse, spegnendo il suono delle parole di Dana.

Simone guardò i due uomini.

Allora. Abbiamo interrotto qualcosa?

Carlos stava per iniziare a parlare, solo per essere interrotto da Steve. "No. Ma Carlos ha qualcosa d'importante che ha bisogno di dirci. A parte quello, adesso devo venti dollari alla mia ex-moglie." Steve marciò verso il nascondiglio, lasciando indietro Carlos un po' perplesso.

Aveva scommesso un anno prima che tu riuscissi a concludere con Cecil.

"C'era una scommessa?" Carlos lanciò un sguardo a Simone mentre camminavano insieme verso la porta nera. "Come mai non ne sono scioccato?"

Io ho perso presto, però. Ho pensato che gli saresti saltato addosso dopo il vostro primo appuntamento.

"Grazie per il voto di fiducia, credo."

All'interno della sede Cecil e Dana si erano appropriati del divano. Cecil era senza il suo elmetto e, Carlos notò, nessuno sembrò farci caso. Aveva la sensazione che quella fosse una di quelle cose che ''lo sanno tutti tranne me''. Steve stava brontolando al frigo con una birra e Simone prese velocemente il suo consueto posto accanto a lui. Tutti e quattro i paia di occhi si girarono verso Carlos quando entrò.

"Oh! Scusa, Carlos!" Dana saltò giù dal divano. "Non voglio dividere la giovane coppia."

"Sono almeno due decenni più grande di te." Carlos disse mentre si sedeva accanto a Cecil. Cecil si spostò un poco più vicino, tentando di apparire il più naturale possibile. Non ha veramente funzionato con addosso la sua armatura.

"E io sono stata innamorata di Leann da quando avevo cinque anni. Pertanto, la vostrarelazione è più recente." Dana sorrise mentre saltava su sopra uno sgabello. "Adesso, voi ragazzi siete venuti qui per gongolare o cosa?"

"Qualcuno a censurato la memoria di Cecil." Steve disse, riuscendo finalmente ad aprire la sua bottiglia.

Cosa, davvero? Perchè?

"Hanno cancellato una persona dalla sua memoria e tutto quello che era connesso con lui.'' Carlos disse. "Beh, tutto tranne sua cugina, Eileen, che sono sicuro che hanno lasciato intenzionalmente visto che è la custode di K.E.V.I.N.. Un uomo di nome Earl Harlan. Voi non lo conoscete, vero?" Si guardò attorno, Ma tutti scossero la testa in dissenso. Incluso Cecil. "Comunque, chiunque lo abbia cancellato deve avere una connessione diretta con K.E.V.I.N. mentre, allo stesso tempo, ha l'autorità di comandare Eileen. Comandi che hanno un 'oppure...' aggiunti alla fine. Speravo che Steve potesse avere un'idea su chi fosse visto che-"

I loro occhi si incrociarono. C'era uno strano luccichio negli occhi di Steve. Il dottore sembrava spaventato, ma non per la propria vita.

"-tendi ad avere occhio per questo genere di come." Carlos concluse. "Ovviamente, realizzo che questo potrebbe anche essere solo un vicolo ceco. Questo potrebbe non venire da una sola persona. Potrebbe arrivare dai militari, o dal governo, o dalla Unione, o da una delle qualsiasi numerose agenzie che vorrebbero mettere le mani su qualcuno come Cecil-"

Saint King. (3)

quattro paia di occhi si voltarono verso Simone. Carlos aggrottò la fronte. Era abbastanza sicuro che fossero quelle le parole che stava dicendo a gesti. Probabilmente il gesto scelto per il nome della persona.

È totalmente Saint King. Ci potrei scommettere.

"Lo scienziato di Kevin?" Cecil disse tranquillamente. "Questo... questo ha senso. Ha un accesso illimitato a Kevin, e detiene una rispettabile somma di potere nella corporazione. Forse un po' troppo, considerando che è anche il capo dei laboratori. Sono sicuro che se lui lo vorrebbe davvero potrebbe tirare i fila per tenere Eileen in silenzio."

"Se così fosse, non è stato capace di tenerla in silenzio permanentemente." Carlos aggiunse.

"Yeah." Dana annui. "Gli hai mai visti insieme? Kevin gli pende dalle labbra (4). Sarebbe carino se solo non fossero così, sai, disturbanti."

"Ah." Carlos si schiarì la gola. "Quindi questo significa che K.E.V.I.N. e il suo scienziato sono-"

Simone utilmente chiarì la questione con vividi movimenti delle mani.

"Giusto." Carlos educatamente tossì e guardò altrove. "Suppongo che non farà male dare un'occhiata. È un inizio, almeno."

Venti dollari che è lui.

"Come mai se così sicura?" Steve diede a Simone una strana occhiata.

Lo hai mai conosciuto? È assolutamente in tipo che farebbe casino con la memoria di Cecil per coprire qualcosa. Cinque dollari extra per un omicidio.

"Sai," Cecil disse, "La corporazione sta organizzando una grande festa per celebrare il completamento del progetto Wireless. Normalmente la Night Crew disprezza questo genere di cose-"

"Come da tradizione." Intervenne Dana.

"-Ma l'intera Day Crew sarà lì. Compreso Kevin e il suo scienziato."

"E visto che si terrà sulla superficie non ci sono possibilità che possa accadere qualcosa di brutto" Steve sorrise. "Troppi testimoni. È il posto perfetto per parlare con lui."

Non è pericoloso, Steve. Solo strano.

"Si porta in giro una pistola, Simone." Steve prese un lungo sorso dalla sua bottiglia. "Una pistola!"

"Cos'è una -------?"

Questa volta tutti si voltarono verso Cecil.

"Fantastico. Non so anche cosa sia una -------. Credo di poterlo aggiungere alla lista."

"Va bene, Cecil. Ti amiamo comunque." Dana lanciò un sorriso a Carlos. "Giusto?"

"S-sì." Carlos fece scivolare le braccia intorno alla vita di Cecil e lo tirò più vicino. Il rossore nelle guance del robot era quasi sufficiente per distrarlo dal tubare collettivo nella stanza. "Sì, è così."












Notes:

C.E.C.I.L. e il mondo di Cyber Vale proviene da freedomconvicted, che può essere trovata qui: http://freedomconvicted.tumblr.com/
Simone muta e Scoutmistress Eileen provengono da Nazi-Nurse a http://videntefernandez.tumblr.com/
ma non appartengono più a Nazi-Nurse quindi credo che la chiameremo solo ''la persona che ci ha fatto sentire male a proposito di Earl''
Potrete seguire me e le mie eterne urla a proposito dei robot qui http://arachnescurse.tumblr.com/
Betato da thefoxandtherose e da zalora! Thank you!



N.d.T.
1) In realtà la traduzione letterale sarebbe ''vicolo cieco'' (death end), ma non esiste questo modo di dire in italiano, quindi ho riportato il significato proprio.
2) How's everything on your end? Stesso discorso di prima. In effetti ho ancora dei dubbi su questa traduzione, se avete idee migliori ditemele pure!
3) La traduzione corretta sarebbe ''Santo Re'' per la cronaca. Ho scelto io di lasciare l'originale perchè in italiano non rendeva.
4) He's totally got Kevin wrapped around his little finger. Letteralmente significa ''ha Kevin totalmente avvolto al suo mignolo.'' Inizialmente pensavo di tradurlo con un ''Tiene Kevin in pugno'', ma non rendeva col resto della frase (tenere in pugno non ha un significato ''romantico e carino'', diciamo, come invece poi lascia intendere Dana nella frase successiva, più o meno), quindi il nostro modo di dire più adatto ho pensato fosse appunto ''Gli pende dalle labbra'', perchè comunque il significato generale è proprio quello di una persona che ha il totale controllo su un'altra perchè quest'ultima è decisamente assuefatto da questa. Se avete traduzioni migliori ditemele pure! Viva la collaborazione!
Comunque, sono in ritardo, sì.
Vorrei ringraziare
pieces of peace per la sua recensione! La prima recensione, wow!
Poi, altri eventi particolari?
L'autrice l'altro giorno mi ha comunicato che ha aggiunto dei capito extra dopo l'epilogo! Yeah! Happy me!
Questo è il link per la storia originale http://archiveofourown.org/works/1061495/chapters/2128293 mi raccomando, passate!

Buonanotte, Cyber Vale, buonanotte.

   
 
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