Cap4
Non
ho tenuto conto di quante ore di viaggio avevamo fatto ma al nostro
arrivo era notte.
La
San Vladimir era enorme: un campus in cui potevi tranquillamente
perderti, intorno c’era un bosco che contemplava l'atmosfera
misteriosa (e perché no, anche paurosa) di quell’edificio
alto che aveva l’aria di essere vecchio migliaia d’anni, si
capiva dal primo sguardo che là il divertimento non era sempre
presente. I lampioni illuminavano il silenzioso paesaggio che era
completato dal caldo e dalle stelle che illuminavano il cielo. Mi
piaceva in un certo senso quell’ambiente ma qualcosa mi diceva che
anche qui ci stavano le stronzette di turno o il figo senza cervello.
-Rose,
ci sei? - mi chiese Liz
-Si,
ci sono.
-Sembravi
ipnotizzata.
-Stavo
solo guardando.
-E
adesso? - chiesi io a Dimitri.
-Andrete
a conoscere la preside Kirova. Vi mostrerà
il programma delle lezioni e le regole della scuola.
-Ma
è
estate! Volete farci andare a scuola quando l’abbiamo appena
finita?
-Non
seguirete quel genere di lezioni che pensi tu, Rose.
-E
allora quali?
-Ti
ho parlato dei poteri dei Moroi, ti ricordi? Quattro insegnanti, uno
per ogni elemento cercheranno di scoprire per quale elemento siete
più
portate.
-Questo
si che è
figo! Quando iniziamo?
-Vi
spiegherà
tutto la preside Kirova.
Dimitri
e altri guardiani ci condussero all’ufficio
della preside e durante il nostro tragitto rimassi delusa
dall’aspetto interno della scuola, dentro sembrava solo una normale
scuola.
-Preside
Kirova, possiamo entrare? - chiese Dimitri cordialmente.
-Entrate,
prego.
La
preside era una donna molto bella, snella, alta, pelle pallida,
capelli neri, occhi scuri e il suo rossetto rosso completava
perfettamente il suo look da femme fatale insieme allo chignon
elegante in cui erano raccolti i suoi capelli che sembrano mossi.
-Rosemarie
Dragomir, Elizaveta Ozera, Maya Badica, Vladimir Ozera, Katerina
Ozera lieta di conoscervi. - disse lei con un sorriso che mise in
mostra i suoi canini che la rendevano ancora più
bella.
-Passiamo
dritti al punto. Rosemarie ed Elizaveta seguiranno delle lezioni con
quattro professori che si occuperanno di scoprire per quale elemento
siete portate in modo che all’inizio
dell’anno scolastico sapremmo che lezioni dovrete seguire. - per la
prima volta nella mia vita non vedevo l’ora che la scuola
iniziasse.
-Quando
inizieranno le lezioni? - chiese la madre di Liz.
-Anche
stasera se vogliono.
-Io
ci sto! - dissi io entusiasta.
-Elizaveta?
- chiese la preside a Liz.
-Ah
si, per me può
andar bene.
-Ancora
una cosa ragazze. So che vuoi a scuola andavate di giorno ma per i
Moroi è
diverso, le lezioni si fanno di notte. - eh no, io a scuola di notte
non ci vado.
La
preside fece una chiamata dicendo - Le ragazze sono pronte, ve le
portiamo tra poco.
-Ok,
ragazze, potette andare.
I
guardiani ci condussero indietro al campus. In mezzo al campus ci
aspettavano due donne e due uomini.
-Rosemarie
Dragomir, Elizaveta Ozera io sono l’insegnante
dell’elemento fuoco. - disse una donna dai capelli rossi che
sicuramente era straniera perché non riuscì a
riconoscere il suo accento alquanto strano.
-Mi
chiamo Ayla Kaya. - disse la donna.
-Potrei
farle una domanda? - chiese io alla donna.
-Dimmi
Rosemarie.
-Che
tinta usa per i capelli? - veramente, io non potevo credere che quei
bellissimi capelli rossi erano naturali.
Rimase
un po’ sorpresa
dalla mia domanda ma alla fine disse: -Nessuna, sono naturali.
-Ok,
scusi per l’interruzione.
- a dire la verità non mi dispiaceva aver interrotto la
presentazione, quei capelli erano troppo rossi per essere veri.
-Io
sono Vassil Preslav. V’insegnerò
l’elemento terra. - Vassil era un uomo sui quaranta anni di
corporatura normale e sembrava uno che prendeva sul serio il suo
ruolo nell'insegnare a me e a Liz il suo elemento. Vassil aveva anche
lui un accento strano, sembrava europeo.
-Io
sono Anna Farkas, insegno l’elemento
acqua. - Anna era una donna sui 34 anni ed aveva un viso molto dolce
quindi credo che mi sarà difficile prenderla sul serio. Anna
aveva capelli castani mossi e occhi marroni, era molto bella.
-Io
sono Eleazar Katàev,
insegno l’elemento aria. - Eleazar aveva lo stesso accento di
Dimitri quindi era russo. Non riuscì ad identificare bene la
sua personalità e questa cosa mi mise un po’ d’ansia.
-Allora
Rose, Elizaveta con che cosa volete iniziare? - ci chiese Dimitri.
-Io
vorrei iniziare con l’aria.
- disse Liz.
-Tu
Rose? - mi chiese Dimitri.
-Io
preferisco iniziare dopo che Liz ha finito.
-Bene.
Eleazar vieni. - Dimitri invitò
l’insegnate ad avvicinarsi a Liz.
-Allora,
Elizaveta, ti devi concentrare, ti farò
fare una cosa semplicissima, vedi queste foglie? - disse lui mentre
coglieva tre foglie da una pianta vicino a lui.
-Si,
le vedo.
-Guardami
attentamente. - Eleazar fece alzare piano piano le foglie e le fece
girare lentamente intorno a Liz. Rimasi a bocca aperta ma non dissi
una parola. Posò le foglie per terra e disse: -Adesso prova
tu. - invitò Liz a fare la stessa cosa che aveva fatto lui.
Liz si concentrò e voleva veramente riuscirci ma il massimo
che ottenne era quello di fare alzare una foglia cinque centimetri
dal suolo. Ci riprovò diverse volte ma niente da fare.
-Credo
che sia ovvio che non faccia per me l’aria.
-Con
chi vuoi proseguire? - le chiese Dimitri.
-Terra.
-rispose lei.
-Vassil,
avvicinati. - disse Dimitri.
-Elizaveta,
stai attenta perché
è una cosa molto facile. - avvicinò la mano al terreno
e ne distaccò un pezzettino.
-Adesso
prova tu. - Liz ci mise tutta la sua buona volontà
ma niente.
-Fuoco.
- disse lei direttamente.
Dimitri
fecce segno ad Ayla di avvicinarsi.
-Vedi
questo pezzettino di carta, fallo bruciare. - disse lei mentre gli
mostrava come doveva fare. Anche questa volta Liz fallì.
-Anna,
vieni. - disse Dimitri.
Anna
porse una bottiglia d’acqua
davanti, l’aprì e senza spiegare niente a Liz, fece uscire
una piccola scia d’acqua che poi si trasformò in una bolla.
Liz senza dire niente esitò per un attimo e provò a
fare la stessa cosa e con sua grande meraviglia gli riuscì.
-Finalmente!
- disse lei saltellando per la gioia.
-Rose,
tocca a te. - mi disse Dimitri.
Segui
tutti i test che avevano posto a Liz e tutti mi riuscirono alla
grande.
Persino
Dimitri fu sorpreso dalla mia ‘perfomance‘.
-E
adesso? - chiesi io.
-Potresti
imparare un elemento in particolare o tutti.
-Voglio
vedere se c'è
la faccio con tutti gli elementi. - dissi io. -Ma prima dovremmo
parlare con la Kirova. - disse Eleazar.
-Sono
d’accordo con
te. - disse Dimitri.
Seguimmo
lo stesso percorso e persino la preside ne rimase molto sorpresa da
quello che ero riuscita a fare.
-Qualcosa
dovrai pur scegliere e magari potresti imparare anche qualcosa dagli
altri elementi ma di meno.
-No,
io voglio provarli tutti, voglio vedere se sono capace di gestirli
tutti insieme.
-Insieme
ai professori deciderò
i vostri orari di lezione. Potete andare adesso.
Uscimmo
dall’ufficio
della preside e mi rivolsi a Dimitri:
-Dove
andiamo?
-Vi
porto nelle vostre stanze.
-E
tu?
-Andrò
nella mia.
-Posso
chiederti un favore se non ti pesa tanto?
-Dimmi.
-Potresti
rimanere cinque minuti a parlare con me?.
-Di
che cosa?
-Non
conta. Credo di impazzire con tutte queste novità
e con Liz non ne posso parlare, si preoccuperebbe troppo.
-Allora
va bene.
Salutai
velocemente Liz e Dimitri mi portò nella mia stanza dove
stranamente tutte le mie cose erano state messe a posto.
-Allora
da che cosa vuoi cominciare? - disse lui mentre si sedette su una
sedia e invitò
me a penderne un’altra davanti a lui.
-Per
primo voglio che non mi tratti come una principessa o come una
viziata perché
io non lo sono e non sopporto la gente che è così.
-Sono
il tuo guardiano, io ti proteggo soltanto.
-Tutto
questo non mi piace, neanche so perché ho accettato tutto
questo. Odio il lusso, oddio ubbidire.
-E
che cosa vorresti fare?
-Voglio
essere tratta da persona normale, cominciando da te.
-Cioè?
-Sei
il mio guardiano, hai detto che mi devi proteggere ma voglio che tu
mi tratti come una persona normale non come il tuo capo perché
in teoria tu lavori per me. Sii mio amico.
-Se
è
questo che ti fa sentire sicura allora pure per me va bene.
-Buonanotte
Rose, ci vediamo domani. - disse lui
con un piccolo sorriso che forse pensava che non avrei notato.
-Спокойной
ночи (Spokojnoj nochi), Дмитрий (Dimitri). - Dimitri si
girò molto sorpreso, gli avevo detto buonanotte in russo.
-Sai
parlare il russo? - chiese lui molto sorpreso.
-Si,
mio padre
me lo ha fatto imparare, anche il rumeno e non ho mai capito il
perché.
-Devo
dire che l'hai detto molto bene, complimenti. - era un complimento
sincero e al suono di quelle parole non fece a meno di rubarmi un
sorriso.
-Ci
vediamo domani Rose. - disse lui con un leggere sorriso sulle labbra.
Mi
feci la doccia, mi filai il pigiama addosso e mi missi a dormire.
Grazie per aver corretto i miei erroi per l'ennesima volta VampireAddicted! XD
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