La Comitiva degli Aspiranti Suicidi

di Experiment 513
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── La Comitiva degli Aspiranti Suicidi ──

 

“We know we shouldn't do it but we do it anyway”

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“Il suicidio non elimina la possibilità che la vita peggiori.

Il suicidio elimina la possibilità che essa diventi migliore.”

Oliver Sykes

 

 

 

 

PREMESSA:

“un avvertimento”

 

 

 

 

Weiß volle essere sincero con lui: «È una scelta inutile, la tua.»

    «Ti sbagli» ribatté Cédric.

    Sospirò, rassegnato dalla sua testardaggine.

    «Come fai a sapere cosa c’è dopo la morte? Qualcuno è tornato per raccontartelo?» Il tono era sarcastico, acido, pungente e Weiß ne era disgustato.

    «È così. Devi fidarti di me.»

    «Quindi finiamo tutti in un posto e poi veniamo smistati? I cattivi tra le fiamme e i buoni tra le nuvole?»

    «Certo che no! Non ti ho mica detto di credere a quei luoghi comuni!»

    Che idioti, penso Weiß, non hanno capito nulla! L’albino si massaggiò la fronte con aria avvilita, tenendo gli occhi chiusi. Poi riprese: «Gli uomini non vengono puniti o premiati in base al loro comportamento. Quando il loro corpo muore l’anima è destinata a reincarnarsi, scegliendo la vita successiva in base a ciò che deve ancora imparare per raggiungere la pace interiore.»

    «E poi? Quando si raggiunge questo equilibrio? Quando non si ha più nulla da imparare, cosa succede dopo questo?»

    Weiß si strinse nelle spalle.

    «Non sono sicuro di aver capito cosa c’entri questo con il mio… Con la mia intenzione di… suicidarmi.»

    Disse quell’ultima parola con difficoltà. Non era ancora pronto. Meglio così, pensò Weiß.

    «È semplice: hai ancora molto da imparare in questa vita, che tu ci creda o no.»

    «E se io non volessi? Ho imparato abbastanza, non voglio sapere più nulla.»

    «Non puoi abbandonare questo gioco: quando una persona muore non fa altro che cambiare storia.»

    «Bene, perché questa mi ha già stancato.»

    «E se fosse peggiore di quella attuale?» ipotizzò l’uomo interamente vestito di bianco, e per un attimo Cédric ebbe l’impressione di aver visto una luce minacciosa nel suo sguardo.

    «Tentar non nuoce» rispose con voce tremante.

    «È solo uno stupido detto» la sua voce e la sua espressione erano diventati altezzosi, arroganti.

    «Ma almeno potrò dire di aver tentato!»

    Weiß si alzò, non aveva altro da dirgli. Raggiunse la porta e, prima di andarsene, sussurrò: «Non potrai scappare per sempre.»

    Chiuse la porta e non tornò mai più.

    Forse avrebbe dovuto dirgli che i suicida son costretti a rivivere la vita che hanno cercato di evitare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Avevo già pubblicato questa storia tempo fa, ma ho deciso di

riscriverla da capo e perfezionarla, dunque eccomi qui!

Spero sia di vostro gradimento, perché tengo moltissimo a questo

racconto e vorrei con tutto il cuore riuscire a far un buon lavoro.

Ammetto di aver quasi paura nel pubblicarla e non sono molto

convinto che la mia sia stata una buona idea: non ho ancora

concluso questa storia, è in fase di lavorazione, motivo per cui volevo

tenerla “segreta” finché non fosse stata ultimata e io fossi stato

soddisfatto del risultato, tuttavia speravo che - ricevendo qualche

recensione - fossi più motivato a continuarla e magari qualcuno di

voi potrebbe perfino darmi degli spunti interessanti o delle critiche

per render migliore il mio lavoro. Inoltre, essendo un giallo, sarebbe

molto utile per me sapere cosa ne pensano i lettori e capire se sto

“usando i trucchi giusti” per far cadere i sospetti sulle persone

sbagliate, rendere l’atmosfera, donare una buona dose di suspense

und so weiter...

 

 

                                                     Christopher





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